Campioni d'Italia SSC Napoli

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Maglia bellissima, sarebbe stata TOP questa lo scorso anno con lo scudetto.
Tra l'altro anche vestibilità regural, non slim-fit. Che spettacolo!
 
Maglia bellissima, sarebbe stata TOP questa lo scorso anno con lo scudetto.
Tra l'altro anche vestibilità regural, non slim-fit. Che spettacolo!
Peccato non avere lo sponsor Coca Cola sulle maglie da gara. Sarebbero state ancor piu spettacolari.
 
Se Rafa esplode i madrileni se lo riprendono, però si fa un bel gruzzolo.

I termini dell'accordo sono così articolati: riacquisto dei madrileni esercitabile non prima dell'estate 2026 a 25 milioni, mentre nel 2027 salirebbe a 35. Il Napoli, però, versando 10 milioni agli iberici l'estate prossima farebbe aumentare la recompra rispettivamente a 50 milioni nel 2026 e a 70 nel 2027.
 
si devono essere fumati pure il cartonato di natale in india prima di concepire quella formula per la recompra ma va bene così, mi fa ben sperare che possa avere il suo spazio, visto che devono necessariamente vederlo all'opera per capire se investire o no quei 10 milioni extra a giugno :asd:
sono ancora traumatizzato dagli scienziati che si sono avvicendati in panchina l'anno scorso, che riuscivano a vedere solo 11 giocatori. soprattutto mazzarri e cazzone
 

Di Lorenzo, la lettera ai tifosi del Napoli​


"Cari tifosi del Napoli, nelle ultime settimane il nostro amore è stato un po' "scumbinato", come quello che cantava Pino Daniele in una sua bellissima canzone. Succede anche nelle storie più belle e intense di vivere momenti di crisi. Tutti quelli che come noi portano l'azzurro nel cuore sono reduci da 12 mesi difficilissimi. Per me sono stati i più duri della mia carriera. Passare dalla gioia incancellabile dello scudetto alla tristezza di una stagione in cui non ci riusciva niente è stato un trauma difficile da metabolizzare. Avvertivo la vostra delusione sulla mia pelle e non riuscivo con i miei compagni a cambiare l'inerzia della nostra annata.

Lo ammetto, mi ha accarezzato l'idea di andar via. Sentivo la vostra insoddisfazione nei miei confronti e, come ha detto il Presidente, avevo avuto la percezione di essere stato abbandonato dalla società. Dopo il crollo che abbiamo vissuto sul campo, però, era tutto comprensibile: la vostra rabbia, la frustrazione del club, la mia confusione. Con Mario Giuffredi, il mio procuratore, ho un rapporto che va oltre la sfera professionale. Ha percepito il mio disagio e ha fatto il suo lavoro: cercare di agire a mia tutela e nel mio interesse. Ma non c’è persona più felice di lui che io sia rimasto a Napoli.

Quella stagione maledetta, però, è finalmente passata. Ho ascoltato le parole del presidente De Laurentiis e quelle di mister Antonio Conte, ho parlato con entrambi in questi giorni, e il messaggio che posso trasmettervi, senza fare proclami inutili e promesse da marinaio, è molto semplice: non vedo l'ora di ricominciare. Perché mi sento uno di voi. Ci potranno essere altri momenti difficili, ma mai rinnegherò quello che Città, tifosi e Società, nella persona del presidente De Laurentiis, hanno fatto per me e la mia famiglia. Essere il capitano del terzo scudetto, il primo senza Diego, non è solo un onore: è una responsabilità. Non potevo andar via così, dopo una stagione insopportabile per il valore della maglia che indossiamo. Sono dispiaciuto per tutto quello che ci è accaduto, ma, lo ribadisco, è ormai alle spalle. Davanti a me, adesso, vedo solo l'orgoglio di tornare a vestire quei colori che amo, quella fascia, la voglia di mostrare all'Italia la vera forza del nostro Napoli e di rivivere le emozioni da brividi del 2023.
La nostra città merita di gioire ancora. Amma fatica' e vi assicuro che lo faremo con la faccia arrabbiata, come ha detto il mister. È ora di rialzare la testa e dobbiamo farlo tutti insieme. Ci vediamo a Castel Di Sangro e poi soprattutto al Maradona.
 

Di Lorenzo, la lettera ai tifosi del Napoli​


"Cari tifosi del Napoli, nelle ultime settimane il nostro amore è stato un po' "scumbinato", come quello che cantava Pino Daniele in una sua bellissima canzone. Succede anche nelle storie più belle e intense di vivere momenti di crisi. Tutti quelli che come noi portano l'azzurro nel cuore sono reduci da 12 mesi difficilissimi. Per me sono stati i più duri della mia carriera. Passare dalla gioia incancellabile dello scudetto alla tristezza di una stagione in cui non ci riusciva niente è stato un trauma difficile da metabolizzare. Avvertivo la vostra delusione sulla mia pelle e non riuscivo con i miei compagni a cambiare l'inerzia della nostra annata.

Lo ammetto, mi ha accarezzato l'idea di andar via. Sentivo la vostra insoddisfazione nei miei confronti e, come ha detto il Presidente, avevo avuto la percezione di essere stato abbandonato dalla società. Dopo il crollo che abbiamo vissuto sul campo, però, era tutto comprensibile: la vostra rabbia, la frustrazione del club, la mia confusione. Con Mario Giuffredi, il mio procuratore, ho un rapporto che va oltre la sfera professionale. Ha percepito il mio disagio e ha fatto il suo lavoro: cercare di agire a mia tutela e nel mio interesse. Ma non c’è persona più felice di lui che io sia rimasto a Napoli.

Quella stagione maledetta, però, è finalmente passata. Ho ascoltato le parole del presidente De Laurentiis e quelle di mister Antonio Conte, ho parlato con entrambi in questi giorni, e il messaggio che posso trasmettervi, senza fare proclami inutili e promesse da marinaio, è molto semplice: non vedo l'ora di ricominciare. Perché mi sento uno di voi. Ci potranno essere altri momenti difficili, ma mai rinnegherò quello che Città, tifosi e Società, nella persona del presidente De Laurentiis, hanno fatto per me e la mia famiglia. Essere il capitano del terzo scudetto, il primo senza Diego, non è solo un onore: è una responsabilità. Non potevo andar via così, dopo una stagione insopportabile per il valore della maglia che indossiamo. Sono dispiaciuto per tutto quello che ci è accaduto, ma, lo ribadisco, è ormai alle spalle. Davanti a me, adesso, vedo solo l'orgoglio di tornare a vestire quei colori che amo, quella fascia, la voglia di mostrare all'Italia la vera forza del nostro Napoli e di rivivere le emozioni da brividi del 2023.
La nostra città merita di gioire ancora. Amma fatica' e vi assicuro che lo faremo con la faccia arrabbiata, come ha detto il mister. È ora di rialzare la testa e dobbiamo farlo tutti insieme. Ci vediamo a Castel Di Sangro e poi soprattutto al Maradona.
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A livelli estremi. Può farsi perdonare solo in un modo, giocando come Dio comanda. Personalmente lo vedo in netta fase calante e vedo difficile una sua ripresa.


Azzeccatissimo. :asd:
Avrebbe da chiedere scusa a tutti gli italiani allora, visto l’europeo
 
Praticamente Conte vi ha risolto in quattro e quattr'otto le situazioni Di Lorenzo, Kvaratskhelia e Osimhen.
 
Conte ha risolto, per ora, una sola questione che era quella più importante: Ha convinto De Laurentiis a far fare a chi ne capisce
 
Dopo l'Europeo Di Lorenzo lo avrei mandato via a pedate, non capisco questa volontà di trattenerlo
 
Praticamente Conte vi ha risolto in quattro e quattr'otto le situazioni Di Lorenzo, Kvaratskhelia e Osimhen.
Soprattutto ci ha permesso un giocatore del calibro di Buongiorno che senza Conte non sarebbe mai venuto.
Dela ha preso Conte prima di tutto perche' non avremmo potuto far mercato senza il suo appeal. Da squadra che non gioca le coppe sarebbe stato impensabile.
 
Il metodo Antonio Conte. La squadra, arrivata nella giornata di giovedì nel ritiro in Trentino di Dimaro, ha subito fatto i conti con i metodi di allenamento del nuovo allenatore che, al contrario delle abitudini in passato, ha tenuto una dura sessione anche nel giorno dell’arrivo. A tal proposito, scrive così l’edizione odierna del Corriere della Sera.


"Le parole, ma anche il lavoro di Conte, sono regole, chiarezza, fatica. Metodo unico: forma e tanta sostanza. Stremati sotto il sole dopo un’ora ad alta intensità: i giocatori del Napoli, terminato il primo allenamento nel ritiro di Dimaro, si sono stesi sull’erba. Sfiniti. È il sistema Conte, e siamo solo all’inizio. Senza respiro nei dieci giorni in Val di Sole, per la squadra non è prevista giornata libera, il tecnico lo ha messo in chiaro e del resto chi lo conosce già sa" si legge sul quotidiano.
 
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