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MAI sentito in tipo 800 episodi che ho subbato di serie a caso...
Tra l'altro gli stessi inglesi utilizzano più il francesismo fiancée ( ovviamente senza accento ) che boy/girl friend.

 
Tra l'altro gli stessi inglesi utilizzano più il francesismo fiancée ( ovviamente senza accento ) che boy/girl friend.
da quello che sapevo io, fiancée lo usano quando sono engaged, e cioè quando l'uomo ha fatto la proposta di matrimonio e prima di diventare marito e moglie. boyfriend e girlfriend rimane a un livello precedente della relazione

interessante comunque la virata linguistica della discussione //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/sisi.gif

 
da quello che sapevo io, fiancée lo usano quando sono engaged, e cioè quando l'uomo ha fatto la proposta di matrimonio e prima di diventare marito e moglie. boyfriend e girlfriend rimane a un livello precedente della relazione

interessante comunque la virata linguistica della discussione //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/sisi.gif
Infatti originariamente era così ma ora i matrimoni si fanno ad un'età più avanzata si usa fiancée anche senza alcuna proposta visto che boy/girl friend viene visto come un termine adolescenziale, similmente a signorina che originariamente indicava una donna non sposata ma adesso seppur nubile una donna superata una certa età viene chiamata signora.

 
Giusto per tornare sulla retta via:

[22:12:49] Cristian: tanto Shito ha già raggiunto il suo massimo con la principessa mononoke

[22:12:56] Cristian: Perché quel che ho scorto come un nume della montagna certamente nomato si dà alla furia in questo modo? Ti prego di placarti!

Io qua sarei scoppiato a ridere e me ne sarei andato all'istante dal cinema, non so voi //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/emoticons_dent1005.gif

 
Io l'ho trovato meraviglioso nella sua pacatezza. Nessun forte pugno allo stomaco, solo un lento e dolore che puoi ignorare finché non arriva la fine. Di Nahoko e del suo rapporto con Jiro mi sono completamente innamorato, forse il miglior personaggio di Miyazaki.
Sul film nella sua totalità ho scritto una cosa lunghissima sul mio blog che non vi sto qua ad incollare, se volete la trovate nella mia firma. ..
Caro Matx96,

stasera ho trovato il tempo di leggere la tua splendida recensione.

Dire: bravissimo, complimentoni, stupenda, mi pare ancora poco. :bravo:

Sei riuscito descrivere con le tue parole esattamente la profondità del film, racchiudere e trasmettere le emozioni provate anche da me.

Infatti quest’opera lascia un’eco in testa e nei sentimenti non da poco.

Ti meriteresti una targhetta speciale A&F solo per questa tua recensione! :tops:

Senza voler nulla togliere a quanto sopra esternato, aggiungo che ho apprezzato anche il commento di panzer

a conti fatti è il film su un uomo e il suo sogno. la guerra fa parte di quel "sogno maledetto" di cui gli parla caproni, ma rimane una realtà distante e che se inserita a forza secondo avrebbe minato l'equilibrio di tutto il film.
più che un film piatto io lo definirei pacato. forse ha pochi slanci emotivi ma non mancano i momenti più intensi. praticamente ogni momento di progettazione di jiro che sfocia in un sogno ad occhi aperti è veramente una gioia per gli occhi, e dubito che qualcuno possa rimanere impassibile di fronte a quei momenti di assoluta dolcezza insieme a naoko.

per me è un film grandioso. forse quello meno fiabesco di miyazaki è anche quello più sognante. per miyazaki è la perfetta conclusione della sua carriera (certo, sempre ben sperando che possa ripensarci...)
Per la successiva lunga disquisizione sul doppiaggio mi limito a citare Brother’s Killer

L'originale giapponese utilizza un linguaggio arcaico, più vicino all'epoca in cui è ambientato. Probabilmente (non l'ho ancora visto ma suppongo che sia così) è quello che ti ha fatto storcere il naso, ma meglio così che trovarci con i soliti doppiaggi che appiattiscono la traduzione.
Con umiltà e senza alcuna presunzione oso credere che il mio commento di ieri abbia coperto anche questo aspetto. Suggerisco ai critici – ai quali sono comunque grato per aver avuto la cortesia di contornare i loro disappunti con concreti esempi, di leggersi la bella recensione di Matx96 e la pagina in Wiki.

Per me il film è stato anche bello per il linguaggio arcaico utilizzato in quei tempi remoti.

Non parlo il giapponese, quindi non posso sapere se la traduzione è corretta anche nel significato, ma comunque tutti quei modi di dire che sono stati criticati hanno creato l’atmosfera giusta per ambientarsi in quell’epoca, a mio modesto parere. Se fossero stati rimpiazzati da modi più moderni avrebbe indubbiamente rovinato il film o almeno reso molto più povero il suo effetto sullo spettatore. Ovviamente parlo di spettatori che siano disposti immergersi in quel tempo e realtà storica. Mi trovo molto d’accordo col post di Magna Manga:

Io mi trovo d'accordo con panzer.Posso comprendere che di primo acchito sentirsi una parlantina così aulica e distaccata da quella odierna possa suonare strana (in Mononoke c'erano battute intere che risultavano poco comprensibili dal livello di alcuni termini), però tutto sommato ci si riesce a passar sopra secondo me se il tutto è giustificato da una corretta connotazione storica.

Poi vabbeh, ammetto che all'inizio pure a me avevano spiazzato questi adattamenti alla Cannarsi ma alla fine ho imparato comunque ad apprezzarli, tanto da pensare che forse non si poteva fare di meglio.

E' fedele all'originale, e per quanto mi riguarda tanto basta, per tutto il resto basta adattarsi un attimo.
P.S.: Che poi certe espressioni suonavano strano anche a me e un altro discorso, ma se guardassi un film sugli anni 70 in USA non dovrei scandalizzarmi se sentissi spesso “Hey man, keep cool, make love no war”.

 
“Hey man, keep cool, make love no war”.
Cos'è, la giornata degli esempi a caso? lol...

Al massimo potresti scandalizzarti per roba tipo thou shalt not, ma non per dell'inglese attualissimo :rickds:

 
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Ma neanche loro ad essere onesti eh. Non stiamo parlando dei ragazzini odierni ma di giapponesi vissuti ai tempi dei nostri nonni.


La prima occidentalizzazione giapponese non intaccò il parlato del popolo ma si limitò all'aristocrazia e alla borghesia e limitatamente ai loro salotti, la seconda ( quella post-seconda guerra mondiale ) colpì il popolo esattamente come qui in Italia del resto e comunque prima che gli inglesismi divenissero la norma si è dovuto attendere fino agli anni '80/'90, altro che anni '20.
Va bene, allora qui si ritorna a quello detto da p a n z e r, cioè che loro son "nobili", di buona educazione.

e quindi per te tradurre un dialogo tra due giapponesi significa renderli italiani. veramente, ma che discorso delcazzo è? //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/emoticons_dent1005.gif è come se in bastardi senza gloria traduci ogni singolo dialogo ignorando ogni cambio di lingua. sarebbe un impoverimento imbarazzante, e anche se in si alza il vento non sarebbe altrettanto drastico sarebbe comunque una scelta sbagliata.

e su tuuuutta la questione sui termini inglesi come ho detto qualche post fa la "colpa" al limite è di chi ha scritto i dialoghi, non di chi (giustamente) ha deciso di non tradurre queste parti
Lo chiedo a te, visto che non ho detto questo. Forse qui sfugge il significato del termine "adattare", ma vabbè. Per come la vedo io, è ovvio che un madrelingua giapponese non si metta a tradurre le esclamazioni in giapponese, visto che per loro è la prassi.

Esempio sbagliato, visto che, ad esempio, io non mi lamento dei tedeschi che parlano in tedesco (in "Si alza il vento"); qui la faccenda è tutt'altra, ma pare tu voglia rimanere della tua opinione, quindi ok //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/sisi.gif

E no, non è colpa di chi ha scritto i dialoghi, perchè in Giappone l'inglese è utilizzato nei discorsi colloquiali, qui no.

MAI sentito in tipo 800 episodi che ho subbato di serie a caso...
Me ne farò una ragione

 
E no, non è colpa di chi ha scritto i dialoghi, perchè in Giappone l'inglese è utilizzato nei discorsi colloquiali, qui no.
Ma non è vero, l'inglese viene utilizzato anche meno rispetto all'Italia visto che i giapponesi a dispetto di quanto si crede non lo sanno bene visto che per loro le lingue anglo-sassoni sono difficili anzi, se vogliamo andare a vedere quasi utilizzano più termini italiani che inglesi, sentirai più " bravo " che ok. Diverso è il discorso dell'inglese nelle canzoni, perchè la frasetta in inglese " fa figo ".

Va bene, allora qui si ritorna a quello detto da p a n z e r, cioè che loro son "nobili", di buona educazione.
Che siano nobili implicano che lo possano sapere, non che lo utilizzino al di fuori dell'ambiente diplomatico.

 
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Ma non è vero, l'inglese viene utilizzato anche meno rispetto all'Italia visto che i giapponesi a dispetto di quanto si crede non lo sanno bene visto che per loro le lingue anglo-sassoni sono difficili anzi, se vogliamo andare a vedere quasi utilizzano più termini italiani che inglesi, sentirai più " bravo " che ok. Diverso è il discorso dell'inglese nelle canzoni, perchè la frasetta in inglese " fa figo ".


Che siano nobili implicano che lo possano sapere, non che lo utilizzino al di fuori dell'ambiente diplomatico.
Ma invece è vero //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/emoticons_dent1005.gif Facendo anche una ricerca su internet lo puoi trovare scritto //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/emoticons_dent1005.gif

Ah, e ora che mi ci fai pensare, qualcuno mi spieghi i numerosi "Bravò" che ho sentito. Immagino che pure questa sarà una scelta artistica che possono comprendere solo chi ha una mente aperta e di ampi orizzonti. E non mi dite che è perchè i giapponesi hanno la pronuncia storpiata, e quindi dicono "Bravò", perchè, in quel caso, mi farei una grassa risata, se veramente fosse questo il motivo //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/emoticons_dent1005.gif

 
Ma invece è vero //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/emoticons_dent1005.gif Facendo anche una ricerca su internet lo puoi trovare scritto //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/emoticons_dent1005.gif
Ah, e ora che mi ci fai pensare, qualcuno mi spieghi i numerosi "Bravò" che ho sentito. Immagino che pure questa sarà una scelta artistica che possono comprendere solo chi ha una mente aperta e di ampi orizzonti. E non mi dite che è perchè i giapponesi hanno la pronuncia storpiata, e quindi dicono "Bravò", perchè, in quel caso, mi farei una grassa risata, se veramente fosse questo il motivo //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/emoticons_dent1005.gif
è francese...

 
In molte parti del mondo non si usa un corrispondente inglese del nostro "bravo" per esaltare qualcosa. Si usa sempre il termine francese "bravo", non so dirvi l'etimologia ma lo so per certo per il fatto che, essendo stato ospitato più volte dai nonni inglesi di un mio amico, mi sia sentito più volte dire "bravò" in seguito ad una buona azione. Penso che una cosa analoga avvenga pure in giappone.

 
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è francese...

In molte parti del mondo non si usa un corrispondente inglese del nostro "bravo" per esaltare qualcosa. Si usa sempre il termine francese "bravo", non so dirvi l'etimologia ma lo so per certo per il fatto che, essendo stato ospitato più volte dai nonni inglesi di un mio amico, mi sia sentito più volte dire "bravò" in seguito ad una buona azione. Penso che una cosa analoga avvenga pure in giappone.
Essendo la lingua della musica l'italiano, non sapevo che bravo fosse stato "importato" nella lingua francese. Mea culpa

 
Ma invece è vero Facendo anche una ricerca su internet lo puoi trovare scritto
Gli unici giapponesi ad utilizzare termini inglesi ( salvo quando questi sono obbligati dal contesto ) sono raramente gli adolescenti ( e di conseguenza le canzoni rivolte a loro ) per il resto è una lingua straniera come un'altra, ovvero non utilizzata.

Si usa sempre il termine francese "bravo", non so dirvi l'etimologia
E' semplicemente il nostro bravo con l'accento sulla o ed essendo i francesi più vicini al Regno Unito questi sentendolo da loro usano la stessa cadenza, cosa che infatti non fanno i giapponesi facilitati dal fatto che italiano e giapponese hanno la medesima pronuncia.

- - - Aggiornato - - -

Essendo la lingua della musica l'italiano, non sapevo che bravo fosse stato "importato" nella lingua francese. Mea culpa
Bravo non ha nulla a che fare con la musica, per questa vengono usati termini come forte, fortissimo, cadenza, piano, pianissimo etc.

 
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Gli unici giapponesi ad utilizzare termini inglesi ( salvo quando questi sono obbligati dal contesto ) sono raramente gli adolescenti ( e di conseguenza le canzoni rivolte a loro ) per il resto è una lingua straniera come un'altra, ovvero non utilizzata.
Bravo non ha nulla a che fare con la musica, per questa vengono usati termini come forte, fortissimo, cadenza, piano, pianissimo etc.
Diciamo che con l'avvento di internet, in questi ulrimi tempi, l'inglese ha preso sempre più piede fra i giovani. Ma alcuni termini (inglesi, non so per le altre lingue come sia la situazione) ormai sono stati assimilati dal giapponese e vengono utilizzati come tali.

Sì che c'entra, perchè venne utilizzato da noi italiani nei teatri, quando si finiva di suonare, la gente applaudiva e urlava "Bravo!". Da qui il francese "Bravò!".

 
Diciamo che con l'avvento di internet, in questi ulrimi tempi, l'inglese ha preso sempre più piede fra i giovani. Ma alcuni termini (inglesi, non so per le altre lingue come sia la situazione) ormai sono stati assimilati dal giapponese e vengono utilizzati come tali.
Sì che c'entra, perchè venne utilizzato da noi italiani nei teatri, quando si finiva di suonare, la gente applaudiva e urlava "Bravo!". Da qui il francese "Bravò!".
Anche io sapevo che è nato perchè veniva usato alla fine delle opere in Italia (la patria dell'opera), e si è diffuso perchè l'hanno cominciato ad utilizzare i francesi ovunque

 
Qualcuno mi spiega perché la sorellina chiama il protagonista "signor SECONDO fratello"? :rickds:

 
Qualcuno mi spiega perché la sorellina chiama il protagonista "signor SECONDO fratello"? :rickds:
Ne stiamo discutendo da qualche pagina //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/emoticons_dent1005.gif

 
Ormai il doppiaggio è diventato il capro espiatorio per i film del maestro che non piacciono.

Non esiste che le scelte lessicali pregiudichino a tal punto un'opera, al limite possono spostarne il valore "di un punto", ma se non è piaciuto non è che con un doppiaggio fatto meglio sarebbe sembrato invece un capolavoro, o anche meno noioso. Non parlo dei doppiaggi che stravolgono il senso dell'opera (come fatto più volte nelle edizioni precedenti alla Lucky Red prendendo come base la melense traduzione americana), in quel caso eccome se un doppiaggio fedele può stravolgerne il giudizio.

Hayao Miyazaki non è per tutti, non è per tutti nelle tematiche che tratta, nel ritmo dei suoi film e nelle sue scelte lessicali, che vengono con coraggio riproposte nella traduzione Italiana.

Ma ripeto, se invece di "secondo fratello" l'avesse chiamato per nome o altro, sarebbe cambiato qualcosa?

D'altro canto invece con tale appellativo viene resa benissimo la differenza sia storica che culturale rispetto alla nostra realtà odierna.

 
Ultima modifica da un moderatore:
Ma alcuni termini (inglesi, non so per le altre lingue come sia la situazione) ormai sono stati assimilati dal giapponese e vengono utilizzati come tali.
Dove esattamente?

Perché non so te, ma io in giappone ci sono stato due volte, e SCORDATI di parlare in inglese che tanto nessuno a parte negli info point ti capisce, fai prima a esprimerti a gesti.

E se osi mettere piede appena fuori le zone turistiche a momenti neanche a gesti riesci a farti capire...

 
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