Mr. Green Genes
Vegetable
- Iscritto dal
- 4 Lug 2008
- Messaggi
- 11,402
- Reazioni
- 5,792
Offline
sono più addolcito dal legame col mondo e con i personaggi, ma concordo più o meno con tuttoVisto ieri in lingua originale.
L'ho trovato abbastanza dimenticabile; se non imbarazzante in certi punti.
Cosa è riuscito:
- la parte musicale originale
- tecnicamente meraviglioso
- la canzone su Peach
la parte sui kart e le dogfight
[*]il combattimento dk vs mario- la gestione e rappresentazione dei power-up
- il doppiaggio (Mario a parte che è davvero sottotono)
Tutto il resto non mi è piaciuto.
Credo che sia scritto malissimo;semplicemente aberranti.la parte iniziale in città e quella finale sempre in città
Ladi Mario e Luigi aberrante.famiglia
A parte la scrittura pessima:
-il motivo che spinge Bowser davvero ridicolo e ridicolo per come viene rappresentato (con tutta la roba dellagelosia
Poi brividi, in senso negativo:
- il come sono scritte e rappresentate le parti iniziale e finale del film; il come tutto si collega (davvero forzatissimo) e il messaggio (?) finale del film (
una delle cose peggio scritte e peggio messe in scena che abbia mai visto, forzate e anticlimax totale.l'accettazione del papà di Mario nei confronti di Mario e Luigi)- le fottute canzoni americane
- poi in tutto il film (
a parte) non c'è un guizzo; non c'è una scena memorabile che resterà impressa, non c'è una situazione divertente che ti fa scompisciare. Il film NON è divertente. Non fa ridere, non fa emozionare, non fa saltare sulla sedia.cat mario
Insomma; considerando da quanti anni si lavorava su sto film, considerando le aziende coinvolte e i producer coinvolti mi sarei aspettato tutto meno che un film noiosetto, scritto male e che non si regge in piedi.
Delusione totale. Voto 5/10
Post automatically merged:
Se il botteghino fosse sinonimo di qualità la roba Marvel è la storia del cinema.

Eliminerei alla radice del discorso la motivazione del "è così nei videogiochi, QUINDI non si può criticare che tale aspetto venga trasposto nel film". No, il film e il videogioco sono due linguaggi diversi e non è detto che un elemento che è mero pretesto di gameplay nel vg funzioni automaticamente al cinema. Ma detto ciò, per me non è questo il caso.
La semplice gelosia di un Bowser in fondo tenerone può tranquillamente motivare le sue azioni e caratterizzare il pg, dipende dal "come" lo metti in scena. Il problema è che tutto quello che è costruzione dei personaggi è semplificato, sbrigativo, ma con la pretesa poi di chiuderli e risolverli, questi personaggi e questi conflitti solo abbozzati e inseriti a forza. Il conflitto paterno, che dovrebbe creare il legame poi tra Mario e DK, non esiste davvero, poiché non vi è un focus reale su questo nella parte iniziale. Non lo senti, non lo percepisci, te lo deve spiegare Mario nel suo dialogo rapido con DK
Quindi quello che va a chiudere alla fine è una cosa che non è mai realmente iniziata. A cui non è stato dato il giusto peso.
E idem DK, anche lui te lo deve spiegare il suo conflitto. Perché quei pochi spicci che lo spettatore riceve sono lui che fa il cazzaro e Cranky che lo prende un po' per scemo, in mezza scena. Un po' poco per definirlo un conflitto credibile, e non c'entra nulla la semplicità della storia.
Le cose sono due: o decidi di scrivere questi personaggi dandogli dei reali conflitti (e attenzione, non c'entra nulla il tono scanzonato del film), o li elimini completamente. Questa soluzione a metà, che quando ti conviene ti porta avanti la storia ma che in fondo non è valorizzata in alcun modo dalla storia stessa, crea una narrazione debole e incerta.

E idem DK, anche lui te lo deve spiegare il suo conflitto. Perché quei pochi spicci che lo spettatore riceve sono lui che fa il cazzaro e Cranky che lo prende un po' per scemo, in mezza scena. Un po' poco per definirlo un conflitto credibile, e non c'entra nulla la semplicità della storia.
Le cose sono due: o decidi di scrivere questi personaggi dandogli dei reali conflitti (e attenzione, non c'entra nulla il tono scanzonato del film), o li elimini completamente. Questa soluzione a metà, che quando ti conviene ti porta avanti la storia ma che in fondo non è valorizzata in alcun modo dalla storia stessa, crea una narrazione debole e incerta.
Il problema è che davvero, questo film è un po' un accrocco tra la filosofia di Miyamoto del gameplay sopra la storia, e un tentativo maldestro degli sceneggiatori di infilarcela comunque una storia, da qualche parte in mezzo ai fuochi d'artificio che si susseguono rapidamente. Da un lato abbiamo uno che avrebbe dovuto forse partecipare meno alla trasposizione filmica della sua creatura, perché è evidente che non ha la più pallida idea di dove mettere le mani (e ci sta, lui è un genio del suo campo), dall'altro una scelta di addetti ai lavori un po' scarichi e, chissà, magari anche eccessivamente vincolati dalle decisioni del Miya.
Poi chiaramente sono solo ipotesi, ma da come è sempre stato presentato il film parliamo di una produzione DI Miyamoto e DI Meledandri, quindi immagino che il buon Shigeru abbia avuto tanta voce in capitolo.