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ci vuole lo stesso coraggio che ci vuole a dire che certe scene l'ha pensate lui per primo, dalla morale sulla giustizia e sulla pena di morte, al problema dei conflitti sociali e razziali in america. tutto geniale e eccezzzionalealtro livello, in tutto
infatti uno ha perso ore sul trucco e sul realismo,l'altro vomita a raggera . distinugiamo le peculiarità di un regista da ciò che è OGGETTIVAMENTE di qualità, per cortesia. per me certe cose sono ridicole e forzate, posso poi concepire che altri le apprezzino ma non si puo dire che rispetto a un film che punta sul realismo è tutto un altro livello. semmai sono livelli DIVERSI, semmai. se proprio devi confrontare, tu che tanto te ne intendi
The hateful eight è un film che TRASUDA qualità. Da tutti i pori. Dalla fotografia ai costumi, alla location, alla sceneggiatura, al sonoro. Non posso credere che tu non l'abbia notato.
ci vuole lo stesso coraggio che ci vuole a dire che certe scene l'ha pensate lui per primo, dalla morale sulla giustizia e sulla pena di morte, al problema dei conflitti sociali e razziali in america. tutto geniale e eccezzzionalealtro livello, in tutto
infatti uno ha perso ore sul trucco e sul realismo,l'altro vomita a raggera . distinugiamo le peculiarità di un regista da ciò che è OGGETTIVAMENTE di qualità, per cortesia. per me certe cose sono ridicole e forzate, posso poi concepire che altri le apprezzino ma non si puo dire che rispetto a un film che punta sul realismo è tutto un altro livello. semmai sono livelli DIVERSI, semmai. se proprio devi confrontare, tu che tanto te ne intendi
questa guerra tra revenant e hateful eight è proprio da idioti, son talmente diversi che ti possono tranquilamente piacere entrambi (come a me), ma è il resto dei tuoi post che fa abbastanza ridere, oggettivamente di qualità cosa? revenant avrà almeno 40 minuti puliti di riprese di esterni e vorrei ben vedere se Inarritu non avesse portato avanti il tutto con un approccio realistico, Tarantino nella sua carriera non è mai stato "realistico" nello stile se non forse in Jackie Brown, come fai a mettere sullo stesso piano un revenge movie che ha il suo punto di forza nelle riprese esterne con un film che praticamente è un trattato socio politico sulla storia degli Stati Uniti? ti potrà piacere di più un approccio realistico ma dire che H8 è robetta perché è girato in un capanno e ha scene (volutamente) esagerate vuol dire che uno non ha capito nulla di Tarantino, non le ha pensate lui per primo? benissimo, il prossimo fallo tu allora
Film bellissimio (e forse già uno dei migliori di Tarantino imho), 2 ore e mezza o 3 non ricordo più che filano lisce come l'olio. Già l'idea di prendere spunto da 10 piccoli indiani mi è piaciuto un sacco, ma il fatto che sia tutto ambientato in questo capannone (o carrozza) fa capire che la trama (simile ad una pièce teatrale) non è per niente banale, ma anzi è incalzante e ti tiene costantemente sulle spine.
Non mi sono mai e dico, mai annoiato. Man mano che passa il tempo ti chiedi "ma chi è il bugiardo di turno?" e (almeno io) tentavo di controllare ogni movimento di qualsiasi personaggio all'interno delle inquadrature create proprio per questo scopo. Poi l'ambientazione è da 10, il freddo e la condensa che sale dai cappelli, i dettagli...
Poi la recitazione è stellare, e Jackson è fòttutamente bravo.
...e Morricone si sente comunque, boia se si sente.
ci vuole lo stesso coraggio che ci vuole a dire che certe scene l'ha pensate lui per primo, dalla morale sulla giustizia e sulla pena di morte, al problema dei conflitti sociali e razziali in america. tutto geniale e eccezzzionalealtro livello, in tutto
infatti uno ha perso ore sul trucco e sul realismo,l'altro vomita a raggera . distinugiamo le peculiarità di un regista da ciò che è OGGETTIVAMENTE di qualità, per cortesia. per me certe cose sono ridicole e forzate, posso poi concepire che altri le apprezzino ma non si puo dire che rispetto a un film che punta sul realismo è tutto un altro livello. semmai sono livelli DIVERSI, semmai. se proprio devi confrontare, tu che tanto te ne intendi
Non è il "cosa proponi" la questione principale, ma è il "come lo proponi", certo che non è stato lui il primo a pensarle, ci sono altri millemila film che trattano questi temi e l'unico modo per distinguersi dagli altri è appunto il "come". E poi càzzo sono 2 film diversi, anche se l'ambientazione è simile non capisco perchè uno debba per forza gareggiare/tifare l'uno e schifare l'altro a prescindere.
La trama è tutt'altro che banale, è incalzante, un climax ascendente ccadenzato da un ritmo pressochè perfetto. la trama trasuda di paranoia, come fai a dire che è "banale"?
E poi che discorsi sono "oggettivamente di qualità"??? Dovresti ben sapere che la parola realismo non si scrive mai affianco a Tarantino, è famoso per essere sopra le righe, è voluto. Anche se l'altro film punta sul realismo non conta una fava di niente. Sono 2 espressioni diverse. Oggettivamente non puoi dire niente. il tuo post NON è oggettivo. Se così fosse, spiegami perchè OGGETTIVAMENTE il realismo è migliore rispetto a quello di Tarantino...e mi raccomando, non tirarmi fuori che in R "c'hanno messo ore a fare il truccohh" perchè questa frase non significa proprio niente (come se in HF8 non ci fosse il trucco :pffs: )
Io di recente ricordo Lincoln di Spielberg che pur girato con le mani di velluto era un polpettone agiografico insopportabile... Dove sono tutti questi film, datemeli!
veramente il confronto tra R e THE nn l'ho fatto io,anzi l'ho criticato quando l'ho letto da chi voleva non solo confrontarli ma eleggere a vincitore oggettivo THE.questo secondo me nn sta nè in cielo nè in terra
quanto al resto, tarantino resta un film per i tarantiniani (e basta), di caprio è un film che puo piacere a tutti. questo nn è necessariamente un limite ma è oggettivo dire che è molto piu facile trovare qualcuno a cui nn piaccia THE piuttosto che di caprio. questo perche nn tutti apprezzano dialoghi infiniti ambientati in un unico ambiente. e anche qui, io ho apprezzato film con questo impianto,quindi se questo nn mi è piaciuto e altri sì il problema (mio e di altri,credo) è nel film,nn nel genere (da qui,l'esempio di cena tra amici).
la scensa con il bianco e il nero in un mare di sangue
funziona,verissimo,ma non mi rivedrei mai sto film (nè cambio il voto di 2 ore e 40 di girato)per UNA scena, per riuscita che sia
quanto alla parte tecnica, io preferisco costumi e recitazione di R, semplicemente perche non apprezzo i film che danno l'impressione, voluta o meno, di essere finte scene teatrali, cosa di cui THE è intriso perche nn c'è scena che starebbe meglio sul palco che dietro alla cinepresa, e a me la volontà di dare al tutto l'effetto di uno sceneggiato non piace. a me.
tarantino ha fatto anche tante cose diverse, in cui l'ho apprezzato. l'apprezzo per i film meno tarantiniani?puo darsi, amen.
A me è piaciuto da matti. È lento nella prima parte ma non annoia grazie ai dialoghi sopra le righe marchio di fabbrica del buon quentin. Forse mi è piaciuto piú di django addirittura.
E poi la battuta sulle banane da dividere con l'altro negro nella stalla mi ha ammazzato :rotfl:
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Devo dire che il doppiaggio è magistrale (come spesso accade, abbiamo dei doppiatori fantastici)
Addirittura riesce a limare alcune spigolature, o qulche interpretazione un poco troppo forzata dei protagonisti
Comunque in lingua originale lo preferisco, penso che lo rivedrò così come mamma lo ha fatto
Adoro questo film e mi è piaciuto tanto anche il Redivivo...ma forse questi risultano dei gran film a causa della mediocrità delle altre produzioni...quando in realtà di capolavoro hanno pochino :kep88:
perchè lo sceriffo vuole leggere la lettera (per poi stracciarla)?
Da quello che ho capito io la lettera non è altro che uno scudo o un'arma contro il razzismo, un modo (alquanto particolare) per riuscire a sopravvivere o ad essere semplicemente accettati all'interno della società...
Lo sceriffo la straccia come se quella "protezione" non ha più alcuna importanza in quanto alla fin fine muoiono entrambi sotto lo stesso """campo di battaglia""", perchè la morte non fa differenza tra chi è bianco e chi è nero.
Almeno questa è la mia interpretazione...qualcuno la pensa diversamente?
Ok, appena tornato dal cinema. Come avevo detto sono andato a vederlo in 70mm, ed è stato qualcosa di eccezzionale. Ok, qui a Bologna non è proprio il top lo schermo (almeno, per quanto è sembrato a me) e forse a Milano - o non ricordo anche dove - si poteva vedere decisamente meglio, ma frega nulla sinceramente.
Prima di tutto, ringrazio moltissimo Gambit e Goodfella
purtroppo è stato uno spoiler bello e buono (spero gli rovineranno tanti film a seguire a sto tizio, davvero) ma siete riusciti a farmi dimenticare il tutto e a farmelo andare a vedere in tranquillità
quindi, grazie.
Per il film, ok, sono sveglio dalle 5, sono stanchissimo e l'ho visto davvero in "difficoltà" pensando solamente alla salute fisica/mentale, però.. per quanto mi riguarda, chapeau per Mr. Tarantino.
3h volate in tranquillità, ti prende, ti forma piano piano, ti accompagna e ti spiega tutto quello che c'è da sapere per immergerti nella trama e dopo tira fuori tutto quello che c'è da tirare fuori. Un film violentissimo, sicuramente politico e, ancora di più, un film assolutamente Carpenteriano. Sembra un fottutissimo "The Thing" in salsa western.
Anche solamente il finale con il bianco e il nero, parlano il giusto su dei temi caldi, in The Thing era più da carpire "l'odio" che può esserci tra i due, e può avere diversi significati
Ah, naturalmente riprende dei suoi vecchi lungometraggi, palesemente. (O almeno, i ricordi a certe scene e/o situazioni per me sono chiari)
Allora parto con
il Capitolo 4: Ma che cos'è? Solamente favoloso. Colpi di scena davvero niente male, sicuramente la parte clou di tutto il film, BESTIALE.
e.. sono rimasto assolutamente
incazzato per Kurt, ma zio cane me l'ha fatto crepare praticamente subito.. E povero O.B.
demmerd!
Che dire? Cast, per quanto mi riguarda, ottimo. Contentissimo per il grande ritorno di Kurt Russell (anche qui un ricordo per il film di Carpenter) Jackson si ripresenta molto più in forma, davvero cruciale, per Roth non sapevo la storia di Waltz e poco importa, sinceramente. Ha fatto una parte giusta e nelle sue corde, senza nessun problema, anzi. A Michael Madsen che si può dire? Nulla. Bravissima anche la Leigh nel ruolo, mi è piaciuta molto. Non credevo nemmeno per Channing Tatum, non male.
Ecco, ora passiamo al migliore: Walton Goggins. Non può non piacere, per me è stato davvero uno spettacolo, come non delude nelle sue precedenti serie tv, non lo fa nemmeno nei film, poco da fare.
La colonna sonora, manco a parlarne, assolutamente sensazionale. Un solito Morricone (anche qui, con tanto di tracce tagliate da The Thing) che fa solamente un lavoro favoloso.
Insomma, ho scritto anche troppo per come sto messo (anzi, scusatemi se ci stanno errori o altro) oggi, straconsiglio assolutamente la visione in 70mm - 20€ in tutto io e la mia ragazza - non ve ne pentirete, visto con questi fotogrammi e in lingua originale sicuramente avrà dato 1000 passi in più rispetto alla versione digitale da la solita 35mm.
Chi è in zona fortunata, spendeteli e andate a vederlo.
Oggi stavo pensando a quanto bella e pulita è l'idea di introdurre in una situazione alla "Dieci piccoli indiani" un personaggio la cui
colpevolezza è accertata come quello di Daisy, giustificando il suo restare in gioco poi maniera essenziale, con la particolare poetica da bounty hunter di John Ruth
Boh a me non è che sia piaciuto granché :morristend: Non so una fava di Western ma se devo sceglierne uno tra quei due fatti da Tarantino scelgo Django senza dubbio alcuno. Poi non ho capito il perchè di 3 ore e passa ma vabbè.
1) Compare tirata fuori da un nero che grazie ad essa riesce a salvarsi e sappiamo la usa diverse volte. E' un modo geniale per introdurre un periodo in cui il nero deve comunque barcamenarsi in modo molto materiale per superare i suoi casini, non ci sono diritti universali e cazzatelle del genere.
2) La lettera torna protagonista a tavola, uno dei personaggi che si è già situato in quanto razzista classico insiste su cosa vorrebbe dire questa lettera. Che Lincoln sarebbe amico intimo di un nero. E tutti scoppiano a ridere perché è ridicolo. Non è un modo geniale per descrivere il periodo? Il personaggio razzista non viene banalmente denigrato ma utilizzato per il suo sguardo sul mondo che si rivela giusto e che anche il nero non può che ammettere. Lincoln amico intimo di un nero? Nelle favole forse.
3) Alla fine, i due personaggi si sono legati per vicende particolari. Entrambi stanno per morire e ritornano sulla loro situazione di vita attraverso la lettera, geniale ma ridicola e l'opposto del cimelio sacro consolante che sarebbe potuta essere.
Quoto. Aggiungerei anche che la lettera è strettamente correlata all'immagine dei 2 (che simboleggiano l'America, come sudisti e nordisti, bianco e nero) che si "godono" la scena dell'impiccagione. L'idea della lettera di Lincoln, ovvero colui che tentò di guidare il paese sotto ideali di Giustizia e di uguaglianza, va a farsi benedire quando Warren e lo sceriffo decidono di giustiziare la donna senza alcuna autorità legale, l'unica motivazione è la "vendetta" (e quì si collega la differenza tra vendetta e Giustizia descritta prima da Tim Roth). Secondo me in questo film Tarantino critica le fondamenta dell'America, per come è stata creata, basata su razzismo e odio, trasformando gli ideali di Lincoln in semplici utopie.
A dire il vero (ovviamente imho) non intendevo quello, non è un compiangerlo, ma in realtà è una vera e propria critica a Lincoln stesso (appena finisce di leggere la lettera lo sceriffo la accartoccia e la butta via quasi come se volesse dire "ma vaffan#lo và..."). Ideali prematuri che non rispecchiano assolutamente la società americana di quel periodo (e forse anche del periodo odierno). Se il tema centrale fosse semplicemente il razzismo Warren non sarebbe stato presentato da Tarantino come un personaggio sadico e violento (a differenza di Django). Il fatto che muoia insieme al bianco secondo me fa capire che in realtà sono solo facce della stessa medaglia, cioè l'America, ed entrambe sono marce fino al midollo, entrambe rappresentano la società per quel che era, avida, corrotta, o semplicemente violenta. Non a caso il fatto di "godersi" l'impiccagione della tizia solo per il gusto di farlo ne è una prova.
Per me il peggior film di Tarantino...3 ore di noia che non hanno nulla a che vedere con quel capolavoro di Django (se dobbiamo paragonare i due western).
Trovo ridicolo, non so se è stato scritto qui o altrove, venga detto che chi critica questo film non è un vero amante del cinema o di Tarantino, bhe per me si sbaglia. A me i suoi film son piaciuti praticamente tutti, non dico di essere un suo fanboy ma il suo modo di fare cinema mi è sempre piaciuto, poi adoro il trash e lo splatter roba che di certo lui non fa mancare mai.
Purtroppo però a sto giro l'ha fatta a parer mio fuori dal cesso con cadute di stile non da poco.
Primo tempo di una lentezza disarmante a tal punto che stavo per addormentarmi e non è un'esagerazione...non pensavo minimamente potesse succedermi con un suo film.
L'interpretazione dei protagonisti, che solitamente è il fiore all'occhiello del regista, stavolta l'ho trovato al di sotto delle aspettative con un'unica performance di alto livello da parte di Jennifer Jason Leigh.
Samuel Jackson sotto la norma, Tim Roth che imita praticamente Christoph Waltz in Django...uguale! Gli altri neanche li nomino per quanto non meritino.
Sceneggiatura da quinta elementare.
Poi io da amante delle esagerazioni e del trash ho trovato tuttavia certe scene evitabilissime, come il momento in cui proprio
si vede il figlio del colonnello tirare un pompìno al paletto nero di Samuele
...roba che boh, si poteva evitare secondo me...proprio come inquadratura.
La fotografia rimane eccellente (a parte l'episodio di prima) così come la colonna sonora del grande Morricone.
Per me il peggior film di Tarantino...3 ore di noia che non hanno nulla a che vedere con quel capolavoro di Django (se dobbiamo paragonare i due western).Trovo ridicolo, non so se è stato scritto qui o altrove, venga detto che chi critica questo film non è un vero amante del cinema o di Tarantino, bhe per me si sbaglia. A me i suoi film son piaciuti praticamente tutti, non dico di essere un suo fanboy ma il suo modo di fare cinema mi è sempre piaciuto, poi adoro il trash e lo splatter roba che di certo lui non fa mancare mai.
Purtroppo però a sto giro l'ha fatta a parer mio fuori dal cesso con cadute di stile non da poco.
Primo tempo di una lentezza disarmante a tal punto che stavo per addormentarmi e non è un'esagerazione...non pensavo minimamente potesse succedermi con un suo film.
L'interpretazione dei protagonisti, che solitamente è il fiore all'occhiello del regista, stavolta l'ho trovato al di sotto delle aspettative con un'unica performance di alto livello da parte di Jennifer Jason Leigh.
Samuel Jackson sotto la norma, Tim Roth che imita praticamente Christoph Waltz in Django...uguale! Gli altri neanche li nomino per quanto non meritino.
Sceneggiatura da quinta elementare.
Poi io da amante delle esagerazioni e del trash ho trovato tuttavia certe scene evitabilissime, come il momento in cui proprio si vede il figlio del colonnello tirare un pompìno al paletto nero di Samuele...roba che boh, si poteva evitare secondo me...proprio come inquadratura.
La fotografia rimane eccellente (a parte l'episodio di prima) così come la colonna sonora del grande Morricone.
Samuel Jackson sotto la norma, Tim Roth che imita praticamente Christoph Waltz in Django...uguale! Gli altri neanche li nomino per quanto non meritino.