The Hateful Eight

  • Autore discussione Autore discussione Gouki
  • Data d'inizio Data d'inizio
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"i tarantini e i tarantinati non si può fare a meno di compiangerli, pronti come sono ad applaudire i massacri e forse anche a massacrare, ma non ancora a farsi massacrare come è probabile che possa invece capitare anche a loro, dato lo stato del mondo e delle cose" lol no comment
magnifica!

FORSE ANCHE A MASSACRARE.

 
Ah, (sí, periodicamente in questi giorni mi vengono alla mente cose a caso che riguardano questo film //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/emoticons_dent1005.gif) c'è anche una citazione velata a 12 angry men //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/250978_ahsisi.gif

 
Qual è la citazione velata? Io volevo utilizzarlo più che altro come altro esempio di "film con gente rinchiusa in una stanza che parla e basta" per i detrattori, non ci ho visto citazioni esplicite però :unsisi:

 
Qual è la citazione velata? Io volevo utilizzarlo più che altro come altro esempio di "film con gente rinchiusa in una stanza che parla e basta" per i detrattori, non ci ho visto citazioni esplicite però :unsisi:
Spoiler su entrambi i film:

Kurt Russell ad un certo punto, quando la lettera di Lincoln si rivela solo un espediente, dice qualcosa come: "È vero quel che dicono di voi, non si puó credere ad una sola parola che esce dalla vostra bocca". É la frase esatta, su per giú, del giurato razzista (che ad un certo fará allontanare tutti dal tavolo) in 12 Angry men; è importante il fatto che non definisca esplicitamente il "voi", difatti nel film di Lumet l'etnia del ragazzo non è mai resa esplicita, si fa solo intendere che non è caucasico.

Credo appunto che Tarantino abbia cercato nel film, essendo sviluppati su un impianto simile.

 
Sì ma nella fine
nota che fine fa la lettera.
Ne avevo scritto qualche post fa.
Letto, comunque concordo con quanto detto anche da Brother e supermario dato che nel corso dell'ultima settimana sono arrivato a rivalutare il finale //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/sisi.gif

 
"i tarantini e i tarantinati non si può fare a meno di compiangerli, pronti come sono ad applaudire i massacri e forse anche a massacrare, ma non ancora a farsi massacrare come è probabile che possa invece capitare anche a loro, dato lo stato del mondo e delle cose" lol no comment
lel, ha scritto sto articolo dopo essere uscito dalla messa? che diavolo vuol dire sta frase? :whaha:

 
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Visto stasera in originale. Piaciuto un botto, molto di più del suo precedente film.

Tensione mantenuta costantemente e noia mai sentita (almeno dal sottoscritto). Regia pulita e meno sbruffona del solito, cast eccezionale, musiche da paura.

 
Tre ore di splatter? Ma che film avrà visto Fofi? Per me è andata così //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/sisi.gif

[video=youtube;LKiBm-I_UtM]


Ah Internazionale e le sue sbarazzine faccette fumettose di chi scrive i pezzi :.bip:

 
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Spoiler su entrambi i film:
Kurt Russell ad un certo punto, quando la lettera di Lincoln si rivela solo un espediente, dice qualcosa come: "È vero quel che dicono di voi, non si puó credere ad una sola parola che esce dalla vostra bocca". É la frase esatta, su per giú, del giurato razzista (che ad un certo fará allontanare tutti dal tavolo) in 12 Angry men; è importante il fatto che non definisca esplicitamente il "voi", difatti nel film di Lumet l'etnia del ragazzo non è mai resa esplicita, si fa solo intendere che non è caucasico.

Credo appunto che Tarantino abbia cercato nel film, essendo sviluppati su un impianto simile.
Per me il vero punto in comune è che in entrambi i film l'incontro-scontro dei vari personaggi determinerà la sorte di una persona condannato a morte. E anche nelle iene tutte le discussioni determinavano direttamente il destino del personaggio di tim roth. E in nodo alla gola ci si chiedeva che fine farà il cadavere di david? verrà fuori e avrà una degna sepoltura con i colpevoli in galera oppure resterà a marcire?

Il diciottenne che forse ha ucciso suo padre finirà sulla sedia elettrica? Mr orange che fine avrà, andrà in ospedale o morirà lì? Daisy verrà impiccata o morirà in quell'emporio?...

 
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Visto e piaciuto.

I dialoghi sono fantastici e le musiche ti tengono sempre in punta di piedi.

Ti piace il suono delle campane, baldracca?!:rickds::rickds::rickds:
 
Tre ore di splatter? Ma che film avrà visto Fofi? Per me è andata così //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/sisi.gif




[video=youtube;LKiBm-I_UtM]


Mi piace questa tua presa di posizione "Tarantiniana" //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/smile2.png

 
(a morte i critici cinematografici)
Fofi sarebbe il primo a dirlo //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/emoticons_dent1005.gif

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Dopo la gigantesca incompetenza di Fofi, dopo le millemila strònzate sparate da questo presunto critico (tipo il citato whodunit usato pochissimo da Hitchcock, cosa che il buon vecchio Fofi non sa, ma chissene citiamolo lo stesso), ho trovato un'altra recensione sempre di Internazionale, ma questa volta almeno è un po' più..."leggibile"
http://www.internazionale.it/opinione/matteo-bordone/2016/02/04/hateful-eight-tarantino-recensione
Critiche esagerate, Fofi è un uomo di cultura, ce ne sono ormai pochi di critici come lui. E' sempre un piacere ascoltarlo, quando parla di cinema riesce ad intrecciarlo a filosofia,storia e letteratura. Ogni volta che parla o scrive mi da sempre uno spunto riflessivo. Il linguaggio tendenzialmente aulico è fuorviante, in realtà ha i suoi momenti "ignoranti", soprattutto quando parla dei registi italiani degli ultimi tempi.

Nb: Non sono d'accordo con la sua recensione.

 
Il problema non è la cultura è l'atteggiamento. E soprattutto il suo incentrare l'analisi (che analisi non è) su chi guarda il film piuttosto che sul film in sé, in modo estremamente arrogante poi. Altre volte è meno fastidioso ma qui si è superato.

 
Il problema non è la cultura è l'atteggiamento. E soprattutto il suo incentrare l'analisi (che analisi non è) su chi guarda il film piuttosto che sul film in sé, in modo estremamente arrogante poi. Altre volte è meno fastidioso ma qui si è superato.
Come lo siamo tutti, quante volte leggiamo in questo forum degli insulti mascherati da recensione? Praticamente sempre.

Dall'altra parte della barricata ci sono gli apologeti, capaci di umiliare sè stessi e offendere la loro intelligenza pur di difendere una saga o un regista.

Critico o non critico, nessuno di noi è obiettivo o super partes. Probabilmente Fofi odia Tarantino, bisognerebbe chiederglielo //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/emoticons_dent1005.gif

 
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Ma io posso dire apertamente di odiare un regista e mi va pure bene, ma non mi sta bene che critichi la gente a cui quel regista piace dicendo che sono stupidi e sono il male dell'umanità//content.invisioncic.com/a283374/emoticons/emoticons_dent1005.gif Cioè abbiamo tutti degli autori che non sopportiamo a priori credo, e pure delle motivazioni per cui non li sopportiamo, non per questo chi adora quel regista è stupido e non merita di andare al cinema //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/emoticons_dent1005.gif

 
Fofi sarebbe il primo a dirlo //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/emoticons_dent1005.gif
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Critiche esagerate, Fofi è un uomo di cultura, ce ne sono ormai pochi di critici come lui. E' sempre un piacere ascoltarlo, quando parla di cinema riesce ad intrecciarlo a filosofia,storia e letteratura. Ogni volta che parla o scrive mi da sempre uno spunto riflessivo. Il linguaggio tendenzialmente aulico è fuorviante, in realtà ha i suoi momenti "ignoranti", soprattutto quando parla dei registi italiani degli ultimi tempi.

Nb: Non sono d'accordo con la sua recensione.
Sarà, ma da un critico di bella esperienza (e lo deduco da come lo descrivi), una cappella simile non può e non deve farla. La realtà supera Guzzanti per certi versi.

E il suo problema è anche culturale, fermo agli anni 50 o 60, critica aspramente questo film solo perchè è violento.

"i tarantinati pronti come sono ad applaudire i massacri e forse anche a massacrare, ma non ancora a farsi massacrare come è probabile che possa invece capitare anche a loro" non so se ti rendi conto di quello che ha scritto, cioè si fa ridere, ma a pensarci bene ha una visione distopica del mondo (e anche del cinema) completamente sballata. Un conto è essere un critico che analizza bene o male il film. Un'altro è vedere il film in modo superficiale e massacrarlo come farebbe un qualsiasi non-critico da 4 soldi.

Non è tanto il "ha disintegrato il film di Tarantino", sinceramente a me fregacàzzi di come la pensa sul film, ma le motivazioni del perchè lo abbia bocciato sono ridicole, perchè queste ultime possono benissimo stare con una gran quantità di altri film. E ripeto, questo è un critico. pagato.

Poi ha citato whodunit """"Hitchcockiano"""", che col film c'entra veramente poco visto che è un crescendo di paranoia, "i silenzi ieratici di Leone" non so dove li abbia visti, magari durante la pennichella del film.

Oltre alla visione superficiale, le citazioni sbagliate ti fan ben capire quanto distante è Fofi dall'essere un buon critico.

 
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Ma io posso dire apertamente di odiare un regista e mi va pure bene, ma non mi sta bene che critichi la gente a cui quel regista piace dicendo che sono stupidi e sono il male dell'umanità//content.invisioncic.com/a283374/emoticons/emoticons_dent1005.gif Cioè abbiamo tutti degli autori che non sopportiamo a priori credo, e pure delle motivazioni per cui non li sopportiamo, non per questo chi adora quel regista è stupido e non merita di andare al cinema //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/emoticons_dent1005.gif
Quando parliamo di un certo cinema va bene, diverse visioni, diverse opinioni.
Però una riflessione sul pubblico ogni tanto non è inusuale, ad esempio, non capisco chi possa trovare divertenti i film di Boldi. Se trovi ancora divertenti le gag nord vs sud, le scorreggie e le battute riciclate dagli 80, per me sei un pirla. Analogo il discorso per i fan di Micheal Bay.

Anche il pubblico spocchioso di Argento è disprezzabile, sempre a difendere un regista cerebralmente morto da 30 anni.

Ovviamente non è ortodosso, però è lecito //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/emoticons_dent1005.gif

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Sarà, ma da un critico di bella esperienza (e lo deduco da come lo descrivi), una cappella simile non può e non deve farla. La realtà supera Guzzanti per certi versi. E il suo problema è anche culturale, fermo agli anni 50 o 60, critica aspramente questo film solo perchè è violento.

"i tarantinati pronti come sono ad applaudire i massacri e forse anche a massacrare, ma non ancora a farsi massacrare come è probabile che possa invece capitare anche a loro" non so se ti rendi conto di quello che ha scritto, cioè si fa ridere, ma a pensarci bene ha una visione distopica del mondo (e anche del cinema) completamente sballata. Un conto è essere un critico che analizza bene o male il film. Un'altro è vedere il film in modo superficiale e massacrarlo come farebbe un qualsiasi non-critico da 4 soldi.

Non è tanto il "ha disintegrato il film di Tarantino", sinceramente a me fregacàzzi di come la pensa sul film, ma le motivazioni del perchè lo abbia bocciato sono ridicole, perchè queste ultime possono benissimo stare con una gran quantità di altri film. E ripeto, questo è un critico. pagato.

Poi ha citato whodunit """"Hitchcockiano"""", che col film c'entra veramente poco visto che è un crescendo di paranoia, "i silenzi ieratici di Leone" non so dove li abbia visti, magari durante la pennichella del film.

Oltre alla visione superficiale, le citazioni sbagliate ti fan ben capire quanto distante è Fofi dall'essere un buon critico.
La cosa sulla violenza è un'evidente provocazione e va presa per quella che è. Sulla violenza nel cinema ci sono più scuole di pensiero, c'è chi non la vuole a priori, c'è chi la ama, chi non la tollera, chi si diverte a vederla ecc. Tarantino usa spesso la violenza per fare ironia e la spettacolarizza per rendere omaggio ai suoi film preferiti (grande amante della serie z). A molti non piace lo splatter, inevitabile che ci sia chi lo critichi aspramente. Io mi sorprendo molto di più quando leggo "ritmo altalenante" o "film lento", ma vabbé.

Io ci ho visto Hitchcock, e anche una parte di struttura alla whodunit. Non ci ho assolutamente visto la paranoia, stuzzicata dal silenzio, dal pensiero o l'inerzia. Qui non abbiamo Amleto, abbiamo un uomo risoluto che conosce sè stesso e sa come agire. Il pensiero si fa da parte a favore dell'azione diretta.

Samuel Jackson è il detective, e comincia ad indagare già dai primi 15 minuti (nella stalla). Un altro segno distintivo è lo spiegone generale per far quadrare il tutto, sappiamo cosa è successo,come è successo, chi è stato e perché l'ha fatto. Sui silenzi alla Leone concordo con te, qui la gestualità si fa da parte a favore dei dialoghi.

Concordo con gli altri riguardo a Tim Roth,caricaturale, sembra il Dr.Schultz di Django. Nemmeno Madsen mi ha convinto, gli hanno dato pochissimo spazio.

 
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