Udienza Preliminare The Last of Us Part II | Disponibile | Spaziogames: 10 | Metacritic: 94

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Partiamo dal presupposto che TLOU non sia un survival, puo' sembrarlo ma a conti fatti non sara' mai necessario(o possibile) fare backtracking o bloccarsi in una sezione per scarsa preparazione, costringendo a ripescare un salvataggio precedente come puo' invece succedere in un Resident Evil 2.  La stessa totale mancanza di profondita' e' ravvisabile nel gunplay(differenziazione delle armi appena abbozzata e poco utile in termini di gameplay, se non ricordo male c'e' un solo tipo di nemico che deve necessariamente essere ucciso con un lanciarazzi. per tutti gli altri dipende a seconda di quello che letteralmente passa il convento. Non ricordo poi quale fosse la profondita' di reazione ai colpi, ma non si tratta di un titolo che per ovvi motivi fa dell'IA un suo punto di forza), nel corpo a corpo(un button masher puro) e nello stealth(vedi l'invisibilita' di Ellie e la mancanza di interazione con i corpi, ambienti).

Sfido che possa essere un titolo da 95/100 o uno dei piu' grandi capolavori della storia dei videogiochi se parliamo di un prodotto che a conti fatti ha il solo merito di raccontare bene una trama poco originale e per valori tecnici, a mio avviso la cecita' della critica nei confronti di TLOU rappresenta plasticamente la scarsa fiducia dei lettori nei confronti della stampa specializzata: nessuno ha negato i difetti che sono stati esposti qui dentro, sfido tuttavia a trovarli in una recensione dell'epoca.

Secondo me hanno copiato Uncharted piu' che TLOU.
Infatti TLoU non è propriamente un Survival Horror, benchè sia etichettato e venduto come tale. Viene proposto un survival "all'acqua di rose", normale che non abbia nulla a che vedere con un Resident Evil.

Vuoi il survival? Giocalo a difficoltà Realismo, vedi poi come cambiano il tipo di approcci allo stealth e al combattimento, sopratutto come viene richiesta una più accurata gestione delle risorse.

Ma come differenziazione delle armi appena abbozzata? Dunque per te il Revolver aveva la stessa potenza di fuoco della pistola normale? L'arco, che diventava un'arma essenziale, utile per approcciarsi silenziosamente allo stealth eliminando i nemici in basso profilo. Le bombe taglienti?

 
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Imho si può dire già preventivamente che tutti questi 10/10 sono esagerati e come al solito le cose vanno provate.

Un titolo da 10/10 è la perfezione, qualcosa di perfetto in ogni sua parte e apprezzabile anche da chi magari non apprezza il genere, uno stato superiore a uno stato dell'arte se vogliamo.

Tolti i gusti personali, soggettivi e sacrosanti (che poi sono l'unica cosa che conta perché il gaming di base è un esperienza individuale) ci sono troppe cose che non tornano in troppe recensioni, leggi di difetti e di un gioco "non per tutti" quindi potenzialmente di un titolo da 9/10 ma poi ti spalmano il 10.

Non sto dicendo che sono tutti dei venduti eh, ma che magari poi a freddo le impressioni saranno altre e un po più equilibrate.

 
Imho si può dire già preventivamente che tutti questi 10/10 sono esagerati e come al solito le cose vanno provate.

Un titolo da 10/10 è la perfezione, qualcosa di perfetto in ogni sua parte e apprezzabile anche da chi magari non apprezza il genere, uno stato superiore a uno stato dell'arte se vogliamo.

Tolti i gusti personali, soggettivi e sacrosanti (che poi sono l'unica cosa che conta perché il gaming di base è un esperienza individuale) ci sono troppe cose che non tornano in troppe recensioni, leggi di difetti e di un gioco "non per tutti" quindi potenzialmente di un titolo da 9/10 ma poi ti spalmano il 10.

Non sto dicendo che sono tutti dei venduti eh, ma che magari poi a freddo le impressioni saranno altre e un po più equilibrate.
Non mi trovo d'accordo sul metodo di valutazione, 10 vuol dire che quell'opera è il top (o comunque tra i top) nel suo contesto, ma il fatto che quel contesto possa piacere o meno ai più è irrilevante. Altrimenti dovremmo partire dall'idea che per alcuni generi di giochi meno apprezzati il 10 sia impossibile perché "non è per tutti".

Questo a prescindere dal voto di TLOU2, eh.

 
Anche io sono dell'idea che Uncharted 2 ha influenzato di più di TLOU.

 
Imho si può dire già preventivamente che tutti questi 10/10 sono esagerati e come al solito le cose vanno provate.

Un titolo da 10/10 è la perfezione, qualcosa di perfetto in ogni sua parte e apprezzabile anche da chi magari non apprezza il genere, uno stato superiore a uno stato dell'arte se vogliamo.

Tolti i gusti personali, soggettivi e sacrosanti (che poi sono l'unica cosa che conta perché il gaming di base è un esperienza individuale) ci sono troppe cose che non tornano in troppe recensioni, leggi di difetti e di un gioco "non per tutti" quindi potenzialmente di un titolo da 9/10 ma poi ti spalmano il 10.

Non sto dicendo che sono tutti dei venduti eh, ma che magari poi a freddo le impressioni saranno altre e un po più equilibrate.
Non sono assolutamente d'accordo, se partiamo dal presupposto che 10/10 è necessariamente LA PERFEZIONE, allora nessun titolo in assoluto merita quella valutazione. Anzi, è proprio una scala fallata in partenza, perchè in prodotti di intrattenimento come fai a decretare cosa è perfetto e cosa no? Non ci saranno mai parametri puramente e totalmente oggettivi che ti permetteranno di definire qualcosa come perfetto o meno.

Troppe cose che non tornano nelle recensioni non le ho viste sinceramente, anzi mi sembra di vedere un consensus generale molto molto più omogeneo nelle critica rispetto a tanti altri titoli blasonati (tipo RDR2, dove davvero leggevi il testo delle review che diceva una cosa e poi il voto ne rappresentava un'altra). Poi che un prodotto sia divisivo per le tematiche trattate e il modo stesso in cui le affronta ha ben poco a che fare con la valutazione, si entra nel campo più soggettivo possibile lì

Anche io sono dell'idea che Uncharted 2 ha influenzato di più di TLOU.
Uncharted 2 ha rivoluzionato il mercato AAA della scorsa generazione, insieme a COD4.

TLOU ha avuto un grandissimo impatto perchè ha portato la commistione tra gioco e narrazione ad un livello ancora superiore e molto più maturo rispetto ad Uncharted 2, però quest'ultimo ha meriti storici più importanti anche secondo me.

 
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Imho si può dire già preventivamente che tutti questi 10/10 sono esagerati e come al solito le cose vanno provate.

Un titolo da 10/10 è la perfezione, qualcosa di perfetto in ogni sua parte e apprezzabile anche da chi magari non apprezza il genere, uno stato superiore a uno stato dell'arte se vogliamo.

Tolti i gusti personali, soggettivi e sacrosanti (che poi sono l'unica cosa che conta perché il gaming di base è un esperienza individuale) ci sono troppe cose che non tornano in troppe recensioni, leggi di difetti e di un gioco "non per tutti" quindi potenzialmente di un titolo da 9/10 ma poi ti spalmano il 10.

Non sto dicendo che sono tutti dei venduti eh, ma che magari poi a freddo le impressioni saranno altre e un po più equilibrate.
Allora mi sa solo Pong e Tetris possono ambire al 10

 
Non mi trovo d'accordo sul metodo di valutazione, 10 vuol dire che quell'opera è il top (o comunque tra i top) nel suo contesto, ma il fatto che quel contesto possa piacere o meno ai più è irrilevante. Altrimenti dovremmo partire dall'idea che per alcuni generi di giochi meno apprezzati il 10 sia impossibile perché "non è per tutti".

Questo a prescindere dal voto di TLOU2, eh.
ma il ''gioco per tutti'' quale sarebbe poi? :asd:

la discussione comunque spunta ciclicamente quando qualche gioco fa sfracelli in sede di recensione... per me il 10 è un premio ad un gioco che è molto ''avanti'' in qualche aspetto, o ne realizza benissimo diversi, o ancora introduce delle novità per tutto il medium, e ho spesso l'impressione, leggendo le recensioni da 10 di vari giochi, che questa sia anche l'idea di chi le scrive, non (non sempre almeno,e forse nemmeno spesso) usano il 10 per dire che un gioco non ha difetti

 
Che poi nominare MGS per il lato narrativo ci sta, ma quella narrativa è anacronistica ad oggi, assolutamente inattuabile nel videogioco moderno (difatti DS è estremamente differente ai vecchi MGS), e TLOU ha cambiato il gaming in quel senso. Le transizioni tra giocato e filmati, tra scene d'azione ad altre di narrazione interattiva, di scambi di battute, è tutta farina dei ND che prima di allora ancora non si era mai vista (solo accennata). La loro tecnica è capace di far bucare letteralmente lo schermo ai personaggi, a cui bastano davvero poche parole e pochi sguardi per essere marchiati a lava nella mente dei giocatori. I ND sono il vero ponte tra cinema e videogioco, e nessun'altro si è avvicinato ai loro standard. A me spiace che non vi sia piaciuto e non abbiate visto che quello altri milioni di persona hanno visto, ma questo è un dato di fatto verificabile con chiunque esperto del settore cinematografico, non si parla di gusti ma di pura tecnica.

Ed il tutto condito da un gameplay estremamente cinematografico che non zoppica mai in nessuna circostanza, che sia nelle fasi stealth, action, o survival. No, TLOU manco per sogno è un titolo sul range dell'8. E' un turning point per il genere videoludico, e si sta vedendo. Tutti ambiscono a quello (FF7R è palesemente costruito con lo stile ND, ed è uscito in maniera spettacolare a livello narrativo: la potenza dei pg originali di FF7 + tecniche di storytelling di ND. Follia.)
Anche per me The Last of Us bel 2013 è stato il turning point della capacità dei personaggi di illustrare una storia grazie solo a loro stessi.

Prima era tutto uno spiegone nei giochi (anche ora in realtà :asd: ) con The Last of Us è tutto illustrato delle emozioni mostrate.

Joel che abassa lo sguardo e per guardarsi l'orologio è un esempio di quelli che voglio dire, è un gioco costruito interamente su questa possibilità.

 
Non mi trovo d'accordo sul metodo di valutazione, 10 vuol dire che quell'opera è il top (o comunque tra i top) nel suo contesto, ma il fatto che quel contesto possa piacere o meno ai più è irrilevante. Altrimenti dovremmo partire dall'idea che per alcuni generi di giochi meno apprezzati il 10 sia impossibile perché "non è per tutti".

Questo a prescindere dal voto di TLOU2, eh.
Difatti se ci fai caso i 10/10 delle maggiori testate spesso toccano generi di punta con contesti ampi, non ricordo nessun gioco di formula 1 che ha preso 10 all'unisono, al massimo 9 e neanche da parte di tutti. Nessuno ha mai raggiunto la perfezione in quel determinato contesto nel corso di decadi ? Dubito fortemente.

Comunque l'argomento è ampissimo e purtroppo non esiste uno standard universale.

 
Infatti TLoU non è propriamente un Survival Horror, benchè sia etichettato e venduto come tale. Viene proposto un survival "all'acqua di rose", normale che non abbia nulla a che vedere con un Resident Evil.

Vuoi il survival? Giocalo a difficoltà Realismo, vedi poi come cambiano il tipo di approcci allo stealth e al combattimento, sopratutto come viene richiesta una più accurata gestione delle risorse.

Ma come differenziazione delle armi appena abbozzata? Dunque per te il Revolver aveva la stessa potenza di fuoco della pistola normale? L'arco, che diventava un'arma essenziale, utile per approcciarsi silenziosamente allo stealth eliminando i nemici in basso profilo. Le bombe taglienti?
Soprattutto chi non ha mai sfiorato il mp, ste cose non le sa :asd:

 
Difatti se ci fai caso i 10/10 delle maggiori testate spesso toccano generi di punta con contesti ampi, non ricordo nessun gioco di formula 1 che ha preso 10 all'unisono, al massimo 9 e neanche da parte di tutti. Nessuno ha mai raggiunto la perfezione in quel determinato contesto nel corso di decadi ? Dubito fortemente.

Comunque l'argomento è ampissimo e purtroppo non esiste uno standard universale.
Di solito sì, anche se nella classifica all time di metacritic si trovano in posizioni altissime alcuni capitoli di Madden o della serie Tony Hawk, come eccezioni. Io come utente sono felice di veder diverse testate premiare con voti alti o perfect score, anche le visual novel o i simulatori o qualsiasi altro genere di nicchia, se meritano e nel loro genere sono il meglio perché non premiarli?

 
Anche per me The Last of Us bel 2013 è stato il turning point della capacità dei personaggi di illustrare una storia grazie solo a loro stessi.

Prima era tutto uno spiegone nei giochi (anche ora in realtà :asd: ) con The Last of Us è tutto illustrato delle emozioni mostrate.

Joel che abassa lo sguardo e per guardarsi l'orologio è un esempio di quelli che voglio dire, è un gioco costruito interamente su questa possibilità
Insomma mi pare che gli yakuza siano usciti prima.

 
Togli i baloon e metti i dialoghi attivabili ed hai descritto the last of us.
La contestualizzazione all'azione e agli eventi è totalmente differente. In Yakuza innanzitutto l'azione è spezzettata, come in un jrpg, non esistono scambi di battute, il processo è altamente schematico. In TLOU ogni piccola azione che facciamo è accompagnata da un opinione, da un minidialogo, da un monologo di poche parole (esempio queli di Ellie nel DLC). La fluidità con cui vengono raccontati i personaggi è illuminante ed è il motivo per cui le cutscene sono pochissime ed il ritmo è praticamente perfetto. Se levi le cutscene a Yakuza (gioco che adoro) hai in mano personaggi di cui non sai nulla. Se levi le cutscene a TLOU hai personaggi perfettamente delineati e carismatici. Mi spiace che non vi accorgiate di ciò ma i ND, in termini di storytelling, erano avanti al tempo, e con il 2 lo saranno pure adesso.

 
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Togli i baloon e metti i dialoghi attivabili ed hai descritto the last of us.
No dai, adoro gli Yakuza ma nei giochi dei ND la narrativa è inserita all'interno del giocato, i personaggi interagiscono tra loro mentre camminano, commentano quello che vedono quando esplorano un ambiente... in Yakuza non c'è nulla di tutto questo, anche quando hai un compagno con te (ad es. Haruka) le interazioni avvengono solo nelle cut-scene e nei minigiochi.

 
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La contestualizzazione all'azione e agli eventi è totalmente differente. In Yakuza innanzitutto l'azione è spezzettata, come in un jrpg, non esistono scambi di battute, il processo è altamente schematico. In TLOU ogni piccola azione che facciamo è accompagnata da un opinione, da un minidialogo, da un monologo di poche parole (esempio queli di Ellie nel DLC). La fluidità con cui vengono raccontati i personaggi è illuminante ed è il motivo per cui le cutscene sono pochissime ed il ritmo è praticamente perfetto. Se levi le cutscene a Yakuza (gioco che adoro) hai in mano personaggi di cui non sai nulla. Se levi le cutscene a TLOU hai personaggi perfettamente delineati e carismatici. Mi spiace che non vi accorgiate di ciò ma i ND, in termini di storytelling, erano avanti al tempo, e con il 2 lo saranno pure adesso.
ci sono le camminate con i dialoghi .   E comunque ho citato yakuza come tipo di narrazione cinematografica, potrei citare altri giochi tipo nier con i personaggi che interagiscono e commentano senza cutscenes.

No dai, adoro gli Yakuza ma nei giochi dei ND la narrativa è inserita all'interno del giocato, i personaggi interagiscono tra loro mentre camminano, commentanno quello che vedono quando esplorano un ambiente... in Yakuza non c'è nulla di tutto questo, anche quando hai un compagno con te (ad es. Haruka) le interazioni avvengono solo nelle cut-scene e nei minigiochi.
Ma  questo avveniva con uncharted quindi non è di the last of us :asd:   Comunque ho citato nier .

 
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Continuo a pensare che non cogliate la differenza, il pacing narrativo e la sua contestualizzazione nell'azione, ad ogni singolo passo.

 
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Continuo a pensare che non cogliate la differenza, il pacing narrativo e la sua contestualizzazione nell'azione, ad ogni singolo passo.
Anche i companion di Mass Effect parlano con Shepard e si fanno conoscere durante il gameplay, ma è vero che Uncharted e TLOU lo fanno nel modo tecnicamente e registicamente più raffinato che abbia mai visto in un vg in terza persona. Idem dicasi per il passaggio da gameplay a cutscene e viceversa, la più dolce sfumatura che conosca. Dalla mia attuale ristrettezza di conoscenze potrei dire che TLOU è il miglior punto d'incontro finora raggiunto fra videogioco e strumenti narrativi (storytelling) del cinema... o meglio, fra videogioco e un filone non molto distante dalla Hollywood dei grandi successi al botteghino. Ma, per esempio, - la sparo - sarei davvero curioso di conoscere il parere di @Togg o di @Quattro su regia e recitazione di TLOU, in generale su tutti gli elementi riconducibili al linguaggio del grande schermo presenti nel gioco. Scusate se vi coinvolgo ma lo faccio in virtù di quanto mi hanno saputo coinvolgere alcuni vostri commenti ai film che guardate quando mi è capitato di leggerli nella relativa sezione.

Vorrei inoltre mettere in discussione la connotazione assolutistica con cui sembra sia stato trattato finora il reale valore dei concetti di "fare la storia" (su questo, anche come lo si intenda) e "generare/ispirare imitatori/epigoni". Mi avvalgo di un esempio appartenente a un altro ambito: si può dire, credo, che Michael Jackson abbia fatto la storia del pop, ma se lo paragono ai Genesis non mi sorge il minimo dubbio su chi abbia contribuito maggiormente ad aumentare la ricchezza di tutto il patrimonio musicale del genere umano, ovvero sono pronto a sostenere con decisione che lo sia stata la genialità dei primi album del gruppo britannico. Eppure mi sembra chiaro che MJ sia molto più conosciuto a livello globale e abbia ispirato più artisti rispetto a loro. Ciò nonostante il pop è, obiettivamente, un genere musicalmente impoverito rispetto al progressive (quello alla costante ricerca di armonie non convenzionali, non quello che spaccia per esse anche una fila di note sprovviste di una benché minima organicità). Quello che sto suggerendo adesso è di non dare per scontato che fare la storia, se assumiamo questo concetto come "avere un impatto tale da influenzare la struttura a cui punteranno i prodotti successivi", equivalga indiscutibilmente ad indirizzare un medium nella "giusta" (da definire) direzione senza subire contraccolpi su altri aspetti distintivi destinati ad essere trascurati in favore dell'aderenza al modello ritenuto vincente (in questo caso più comunicativo) nel periodo di sviluppo.

Quindi non so se ho colto, ma sto ancora riflettendo sulle argomentazioni che avete portato tu, Erik, Manuel e altri. Ciò che hai spiegato mi ha fatto in parte rivalutare la posizione che avevo esposto tempo fa, diciamo che l'ha smossa, ma ancora non riesco a dare completamente torto a nessuno di coloro che ho nominato.

 
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Anche i companion di Mass Effect parlano con Shepard e si fanno conoscere durante il gameplay, ma è vero che Uncharted e TLOU lo fanno nel modo tecnicamente e registicamente più raffinato che abbia mai visto in un vg in terza persona. Idem dicasi per il passaggio da gameplay a cutscene e viceversa, la più dolce sfumatura che conosca. Dalla mia attuale ristrettezza di conoscenze potrei dire che TLOU è il miglior punto d'incontro finora raggiunto fra videogioco e strumenti narrativi (storytelling) del cinema... o meglio, fra videogioco e un filone non molto distante dalla Hollywood dei grandi successi al botteghino. Per esempio - la sparo - sarei davvero curioso di conoscere il parere di @Togg o di @Quattro su regia e recitazione di TLOU, in generale su tutti gli elementi riconducibili al linguaggio del grande schermo presenti nel gioco. Scusate se vi coinvolgo ma lo faccio in virtù di quanto mi hanno saputo coinvolgere alcuni vostri commenti ai film che guardate quando mi è capitato di leggerli nella relativa sezione.

Vorrei inoltre mettere in discussione la connotazione assolutistica con cui sembra sia stato trattato finora il reale valore dei concetti di "fare la storia" (su questo, anche come lo si intenda) e "generare/ispirare imitatori/epigoni". Mi avvalgo di un esempio appartenente a un altro ambito: si può dire, credo, che Michael Jackson abbia fatto la storia del pop, ma se lo paragono ai Genesis non mi sorge il minimo dubbio su chi abbia contribuito maggiormente ad aumentare la ricchezza di tutto il patrimonio musicale del genere umano, ovvero sono pronto a sostenere con decisione che lo sia stata la genialità dei primi album del gruppo britannico. Eppure mi sembra chiaro che MJ sia molto più conosciuto a livello globale e abbia ispirato più artisti rispetto a loro. Ciò nonostante il pop è, obiettivamente, un genere musicalmente impoverito rispetto al progressive (quello alla costante ricerca di armonie non convenzionali, non quello che spaccia per esse anche una fila di note sprovviste di una benché minima organicità). Quello che sto suggerendo adesso è di non dare per scontato che fare la storia, se assumiamo questo concetto come "avere un impatto tale da influenzare la struttura a cui punteranno i prodotti successivi", equivalga indiscutibilmente ad indirizzare un medium nella "giusta" (da definire) direzione senza subire contraccolpi su altri aspetti distintivi destinati ad essere trascurati in favore dell'aderenza al modello ritenuto vincente (in questo caso più comunicativo) nel periodo di sviluppo.

Quindi non so se ho colto, ma sto ancora riflettendo sulle argomentazioni che avete portato tu, Erik, Manuel e altri. Ciò che hai spiegato mi ha fatto in parte rivalutare la posizione che avevo esposto tempo fa, diciamo che l'ha smossa, ma ancora non riesco a dare completamente torto a nessuno di coloro che ho nominato.
Niente da aggiungere. Ed è il motivo per cui non credo sia positivo vivisezionare TLOU in una lista di tecnicismi, mancati, percepibili solo pad alla mano. I ND vanno un bel pò oltre questa lettura schematica.

 
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