Come qualcuno saprà sono nella mia fase di redenzione e recupero dei capolavori Switch.
Cazzo quanto è bello sto gioco. Potrei definirlo il capolavoro della vita. Visivamente, artisticamente, ludicamente è tutto a livelli stratosferici. L’art direction, le musiche… una sorpresa in ogni punto della mappa (che sia in cielo, terra o nelle viscere del pianeta). L’unico limite è davvero la fantasia.
Forse l’unico limite - che chissà Nintendo proverà a superare nella nuova gen - è la possibilità di esplorare i fondali e nuotare liberamente. Ma sono davvero dettagli.
Non vorrei fare sempre paragoni con Sony e certe sue saghe, ma davvero qui c’è da imparare tantissimo sulla maestria giapponese.
Astrobot ha saputo raccogliere l’insegnamento di Super Mario Odyssey (altro gioco che sto recuperando in queste settimane), speriamo non sia l’unico in futuro.