Aku
Legend of forum
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Sarà ben opinabile sta cosa o no ?Riguardo al confronto uncharted - tomb raider per me non c'è paragone. Uncharted ha uno stile leggero alla Indiana jones, ma la sua leggerezza è voluta e riuscita, i personaggi sono carismatici, risultano simpatici e ti legano al gioco e alla vicenda.Al contrario Tomb Raider si prende maledettamente sul serio, punta sul drammatico ma lo fa con una banalità dopo l'altra, i personaggi sono odiosi e anonimi.
Il fatto che Uncharted abbia dei toni più leggeri non nasconde il grosso lavoro di caratterizzazione, perchè funziona maledettamente bene.
Io, per esempio, non mi sono esattamente sentito legato al signor Drake, in nessuna sua avventura.
Ho giocato relativamente tardi i due capitoli di Uncharted, forse è questo il problema.
Il primo è invecchiato malissimo, il secondo è ancora notevole
Giocati aanni dopo la loro uscita a dire il vero.
Ne fui impressionato ?
No.
citaz - "Conobbi Nathan in un bar a Caracas e mi sembrò fin da subito un cazzone di proprozioni epiche".
Non so esattamente se qualcosa non funzionò con il famoso Drake "dellapiessetre"o se ritengo semplicemente l'intoccabile scrittura dei Naughty Dog poco poco al di sopra una puntata di Relic Hunter per questa serie, o ancora, se l'aria frivola e sciocchina da blockbuster domenicale, mi sta profondamente sul *****, quando viene inseguita con così tanta insistenza, leggera la scrittura, enorme la rottura.
Indiana Jones è ancora il miglior esempio di risata/adrenalina/cupezza improvvisa e poi nuovamente risata che possa ricordarmi.
Si può fare e funziona bene e no, non mi pare che Drake sia un buon modello.
Io adoro i toni cupi e non è un mistero. Specie se si tratta di serie videoludiche che affondano in storie esoteriche (o essoteriche, in questo caso...) non mi piace la burletta, l'assoluta sbruffonagine e nemmeno il "salvo il mondo massì..al solito" a parte se dietro c'è un Garcia Hotspur, (un personaggio che affossa ogni paragone su "figaggine" come paragonare Ash con Tony Stark del resto)
Ad ogni modo questi toni meta-narrativi li detesto abbastanza, ma questo è un mio problema .
Per me il protagonista di un gioco (o la protagonista) deve portare su di se il fardello dell'avventura, deve far percepire una minaccia, deve camminare a fianco dei pericoli, siano essi nella giungla o nelle rovine della perduta R'yleth. Quando Lara cade con il paracadute, spezzandosi una costola o quando ruzzola al suolo spaccandosi le ossa o quando viene brutalmente picchiata non mi è mai sembrata una cosa insipida, mi è sembrata una cosa reale, affascinante oserei dire e per certi versi quello che volevo vedere.
Una protagonista che subisce sadiche punizioni da un gioco mortale, un cammino iniziatico nel dolore per renderla più forte. Durante la partita mi è capitato spesso di guardare le ferite della ragazza e non le sue natiche

Non ho paragonato qualitativamente Tomb Raider con l'intoccabile Uncharted, mai mi sognerei di farlo del resto, ho pigramente sollevato un aspetto di carattere narrativo non di chi c'ha il gamedesign più grosso.
Stiamo analizzando l'Acqua di Vite con il Nero di *****, ovvio che Uncharted sia più completo su diversi aspetti.
Non tanto ovvio che Tomb Raider riesca a tallonare di poco le gesta del ciclopico cazzone a mio modo di vedere, s'intende.
Come videogiocatore io vivo sulle piccole cose, non su poligoni sfascia carri o su giocabilità mastodontiche (ammesso che esistano) e nemmeno su gamedesign assurdamente perfetti. Rifuggo abbastanza da chi mi illustra la perfezione di un prodotto del resto ma non accetto prodotti incompleti o vuoti (non riferito ad Uncharted) Tomb Raider è un gioco da 7, forse è un gioco insipido e forse è persino troppo semplice e forse pure un pessimo reboot, ma come "fila liscio piacevolmente" e "fa il suo compitino senza intoppi"
Non può lasciare il segno perché è scritto che non può, non avendone la forza alla base, il risultato ? Soddisfacente.