Non ho visto avvisi in merito quindi immagino (spero) che la classifica sia ancora aperta. Con un notevole ritardo, giustificato dal fatto che uno dei presenti in classifica lo ho finito tipo 2 ore fa (

), piazzo anche la mia classifica qui nel topic.
In ordine, dalla decima alla prima posizione.
10) Trackmania Turbo
Un piccolo gioiello del racing arcade. Puntare al platino in questo gioco (il 100% 'nominale') è stata una bella sfida, con gli ultimi stage che hanno saputo darmi filo da torcere. Anche se alle volte ho avuto l'impressione di non avere il controllo, il gioco dà comunque ampio spazio al giocatore nel controllo della sua vettura nel tracciato e i comandi sono perfettamente chiari e senza input lag di alcun tipo. È la sfida tra me e ogni tracciato apparentemente impossibile, uno dopo l'altro, e la soddisfazione una volta arrivato alla fine è stata semplicemente sublime. Un bonus se lo becca per il multi locale, lo split-screen conta poco dato che il gioco è basato sul time attack, ma l'hotseat double driver è stata un'idea carina.
9) Metal Gear Solid V: The Phantom Pain
Con tutti i problemi che ci possono essere stati riguardo il lato storia e ruolo di questo titolo (e relativo prequel) nella serie, MGSV è stato uno dei pochissimi open world in grado di intrattenermi e tenermi incollato allo schermo per un numero elevato di ore, grazie al gameplay veramente ben congegnato, in grado di rimanere fresco per gran parte del tempo e lasciando libertà totale al giocatore nelle modalità di approccio ad ogni missione e luogo in cui infiltrarsi. Nonostante tutto mi sento comunque di citarlo per questo; rimane un titolo che consiglierei di provare a tutti, fan e non.
8) Crash Team Racing: Nitro Fueled
Un ottimo remake, ma soprattutto per me, una celebrazione fantastica di tutto il franchise che veramente non mi aspettavo. Al netto dei passi falsi fatti durante il supporto post-release, nella sua forma finale il gioco è in formissima e grande sia per quanto riguarda il gameplay (che oltre alle apparenze nasconde uno skill ceiling molto alto e incredibilmente bello da imparare a padroneggiare) che la quantità di contenuti proposti. A tirarlo giù in questa TOP sonon un sistema di progressione e sblocco oggetti poco amichevole che penalizza chi non gioca online e favorisce il grinding fine a se stesso (anche se de facto solo sblocchi estetici sono bloccati dietro al lock), e l'online in sé che tecnicamente lascia molto a desiderare e con una implementazione molto banale. Poteva stare tranquillamente qualche posizione più in alto con qualche accorgimento in più.
7) Uncharted 4: Fine di Un Ladro
La fine delle avventure di Nathan ha dimostrato essere una degna conclusione della sua saga e un ottimo gioco preso in disparte. Questo è l'unico della lista per cui voglio menzionare la qualità grafica vera e proprio come uno dei motivi che me lo hanno fatto apprezzare, perché gli scorci mozziafato e scenari d'impatto che ci troviamo a visitare durante la storia danno un contributo non trascurabile all'esperienza di gioco. Come qualità della scrittura sono stati fatti passi avanti con alcuni personaggi che risaltano molto più di quanto non abbiano fatto nei titoli precedenti, a mio parere, e questo nel contesto di una storia più personale e basata tanto sulle emozioni dei character quanto sui set pieces. Non ho personalmente accusato i problemi di ritmo che ho rilevato leggendo commenti nel forum, e per questo si becca un posto in classifica.
6) Spyro Reignited Trilogy
Andava citato, perché per quanto sia un remake 1:1, è stato qualcosa di unico ritornare in questi mondi magici per interagire con tutti i memorabili personaggi che li popolano, mondi che mi hanno accompagnato per così tanto tempo da piccolo e che tutt'oggi conservo con affetto nei miei ricordi. La vera consacrazione di Toys for Bob per me, che dall'uscita di questi remake in poi hanno la mia piena fiducia per tutti i loro progetti futuri... beh, almeno fino a quando mantengono la scia positiva, immagino :D
5) The Last of Us Parte 2
Ellie è il vero villain comunque, altroché.
Battute a parte, le innegabili qualità che ci sono in questo titolo. sono ormai note a tutti. Per quanto mi riguarda, è la combinazione di gameplay di combattimento ordini di grandezza avanti al precedente gioco in fatto di resa della visceralità, opzioni di approccio e varietà degli scontri e stage dove questi avvengono, unita alla storia stessa, che ti prende a pedate dall'inizio alla fine ma, preso atto di qualche incertezza dal lato dell'intreccio puro, ti fa riflettere sulle azioni che i protagonisti intraprendono nel corso della storia e su quanto le persone siano disposte a rovinarsi per inseguire i loro scopi. L'unico problema glaring che ho trovato è la sua lunghezza, eccessiva e allungata da sezioni molto lunghe importanti sì per la narrativa, ma solo al primo giro e comunque molto pesanti da seguire alla lunga. Detto ciò, mi sono divertito a livello di gameplay in questo gioco come in pochi altri casi, motivo per cui entra in corner per la TOP5.
4) Undertale
Ero indeciso su quali indie citare, ma alla fine ho optato per questo, semplicemente perché giocarlo è stato un vero fulmine a ciel sereno che mi ha aperto gli occhi riguardo alle possibilità che lato storia e narrazione si possono raggiungere con il medium del videogioco. Quello che mi ha colpito di Undertale non è l'originalità in sé della storia quanto più la altissima qualità della scrittura che supporta tutto il gioco, creando personaggi incrediblmente ben caratterizzati e alternando un humor particolare ma esilarante se nelle corde del giocatore a momenti di serietà ed epicità disarmanti. Il tutto con un briciolo delle risorse grafiche usati da tanti altri giochi più blasonati, ma anche più anonimi. La colonna sonora distrugge buona parte delle OST dei giochi di questa gen oserei dire. In definitva, da provare.
3) Death Stranding
Considerate una cosa: mentre lo giocavo, il suo posizionamento in questa classifica è oscillato molto. Partito in terza, sceso in quinta, poi addirittura in ottava o giù di lì. Ha fatto su e giù e subito dopo averlo finito, non ero sicurissimo di dove piazzarlo. Trattasi di un titolo certamente non privo di difetti, cosa che si rivela abbastanza presto una volta iniziato. Ma cielo, cielo, CIELO, se non è il primo titolo della gen che mi ha fatto dire... qualcosa di nuovo, nuovo! Forse l'unico dove la struttura open-world non mi ha pesato per niente, proprio perché il gioco stesso è strutturato attorno ad essa a partire dalla base, dove il nemico da affrontare è il paesaggio, il mondo di gioco in sé più che un avversario vero e proprio. Ci è riuscito un simulatore del postino a farmi innamorare, in un qualche modo, ma ci è riuscito

Per riguarda il resto delle cose che mi sono piaciute (caratterizzazione dei personaggi, worldbuilding e setting, significatività della storia) o cose che mi sono piacute di meno, non mi dilungo in questa sede. Alla fine di tutto, in TOP3 ci è arrivato, e non ho più dubbi sul posizionamento.
2) Tearaway: Avventure di Carta
Un'avventura fuori dal comune che mi ha preso alla sprovvista e uno dei pochi titoli in grado di catturarmi semplicemente grazie all'atmosfera speciale che permea tutto il mondo di gioco, dall'inizio alla fine, e facendomi quasi sciogliere come zucchero più di una volta. Forse anche uno dei pochi titoli realmente capaci di fare complimenti al giocatore per le sue imprese senza passare per bugiardo e senza motivi meta-ludici diciamo. Non sarà un platform particolarmente complesso lato gameplay ma ciò che propone ha il suo perché e funziona alla grande per tutta la sua durata. Un peccato sia passato così in sordina.
1) Dreams
Non ho problemi a dire che questo sia il gioco della gen, anche se è più lecito parlare di suite di sviluppo. Qualunque idea, qualunque fantasia, qualunque 'sogno' può essere reso realtà all'interno di Dreams, che ti dà tutti gli strumenti per generare e concretizzare tutto ciò che ti passa per la mente, che sia visuale, sonoro o videoludico. Ma forse una delle cose più belle, ancor più che mettersi al lavoro su un progetto e dari vita allla propria immaginazione, è immergersi nella community, interagendo con gli altri 'dreamer' e scoprendo che razza di idee passano per la mente di tutti gli altri creatori che popolano questo gioco. Vi assicuro che forse non ci sarà la qualità di un AAA in molti di questi sogni, ma la personalità che traspare da ciascuno di essi vale il prezzo del biglietto e li rende spesso più meritevoli di essere giocati di tanti giochi blasonati. Per concluderla in breve, se fanno una nuova versione per PS5 dedicata di Dreams, lo citerò di nuovo in posizione 1 anche nella TOP10 della prossima gen al 99 per cento :D
Corollari:
Giochi che sarebbero finiti in classifica probabilemnte, ma non ho potuto mettere perché ancora non comprati o iniziati
Crash Bandicoot 4 It's About Time, per me è una grandissima mancanza. Il primo vero nuovo capitolo di questo franchise è qualcosa che non posso non provare prima o poi, ed è diventato ancor più duro aspettare offerte da quando Vc3nz_92 ha iniziato a commentarlo nel topic a suo tempo
Celeste, l'altro indie che sarebbe potuto finire qui assieme/al posto di Undertale. Per un mio amico è quasi il gioco della gen, è un titolo che devo assolutamente provare prima o poi.
Menzioni d'onore
Driveclub per aver invertito il mio interesse per i giochi di guida con auto realistiche, da 0 assoluto a sinceramente interessato all'intera libreria di titoli presenti sulle console Sony e non. Non finisce in TOP10 perché non ha lo split-screen sostanzialmente
Hollow Knight per avermi permesso di apprezzare un metroid-vania anche senza dover per forza tediarsi per il 100%. Il genere continua a non essere tra le mie corde ma il gioco rimane eccellente.
Horizon Zero Dawn si becca una menzione essendosi conteso fino all'ultimo le posizioni con MGSV e Trackmania Turbo. Gameplay loop ottimo per quanto riguarda il combattimento donna-macchina, e worldbuilding affascinante come pochi, abbastanza da farmi soprassedere ad una struttura openworld classica che di solito non mi va genio proprio per niente.