Hype TOP 10 PS4 Generation | #ermejodermejo | Votazione conclusa: Kratos dominatore incontrastato | Classifica al primo post |

Hype
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Lista aggiornata all'ultima classifica di Paul-92:
  1. God of War - 216 punti
  2. Bloodborne - 200 punti
  3. The Last of Us Parte II - 186 punti
  4. The Witcher 3 Wild Hunt - 118 punti
  5. Red Dead Redemption 2 - 103 punti
  6. Sekiro Shadows Die Twice - 91 punti
  7. Persona 5 - 79 punti
  8. Death Stranding - 61 punti
  9. Final Fantasy VII Remake - 53 punti
  10. Horizon Zero Dawn - 51 punti
  11. Uncharted 4 - 50 punti
  12. Resident Evil 2 - 43 punti
  13. Nier Automata - 39 punti
  14. Hollow Knight - 37 punti
  15. Dark Souls 3 - 33 punti
  16. Yakuza 0 - 31 punti
  17. The Last Guardian - 30 punti
  18. Ghost of Tsushima - 29 punti
  19. Prey - 23 punti
  20. Monster Hunter World - 19 punti
  21. Dishonored 2 - 18 punti
  22. Alien Isolation - 17 punti
  23. Devil May Cry 5 - 16 punti
  24. Metal Gear Solid V - 16 punti
  25. Life is Strange - 14 punti
  26. DOOM Eternal - 13 punti
  27. Nioh 2 - 13 punti
  28. Days Gone - 11 punti
  29. Nioh - 11 punti
  30. Divinity Original Sin 2 - 10 punti
  31. Final Fantasy XIV Online - 10 punti
  32. Rocket League - 10 punti
  33. Spyro Reignited Trilogy - 10 punti
  34. The Binding of Isaac - 10 punti
  35. Call of Duty Modern Warfare Warzone - 9 punti
  36. Crash Team Racing Nitro Fueled - 9 punti
  37. Driveclub - 9 punti
  38. Astrobot Rescue Mission - 8 punti
  39. Crash Bandicoot 4 It's About Time - 8 punti
  40. Hotline Miami - 8 punti
  41. Judgment - 8 punti
  42. Outer Wilds - 8 punti
  43. Wipeout Omega Collection - 8 punti
  44. Fallout 4 - 7 punti
  45. MediEvil - 7 punti
  46. No Man's Sky - 7 punti
  47. The Evil Within - 7 punti
  48. Control - 6 punti
  49. Detroit Become Human - 5 punti
  50. Dying Light - 5 punti
  51. Marvel's Spider-Man - 5 punti
  52. Transistor - 5 punti
  53. Assassin's Creed Origins - 4 punti
  54. Batman Arkham Knight - 4 punti
  55. DOOM - 4 punti
  56. Ratchet & Clank - 4 punti
  57. Resident Evil 7 - 4 punti
  58. Shadow of the Colossus - 4 punti
  59. Titanfall 2 - 4 punti
  60. Cuphead - 3 punti
  61. Middle-earth Shadow of Mordor - 3 punti
  62. 13 Sentinels Aegis Rim - 2 punti
  63. A Plague Tale Innocence - 2 punti
  64. Gris - 2 punti
  65. Remnant From The Ashes - 2 punti
  66. Vampyr - 2 punti
  67. Apex Legends - 1 punto
  68. Civilization VI - 1 punto
  69. Dreams - 1 punto
  70. Knack - 1 punto
  71. Valkyria Chronichles Remastered - 1 punto
  72. Valkyria Chronichles 4 - 1 punto
  73. Yakuza Like a Dragon - 1 punto
 
Ultima modifica:
Non fate vincere BB please :pokidance:
Sono molto curioso di leggere le riflessioni sul gioco quando lo proverai.
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In realtà ho sempre avuto intenzione di giocarlo, ma per un motivo o l'altro ho sempre rimandato. Insieme a Sekiro, GoT, e Nioh 2 sono le grandi mancanze che ancora mi porto dietro...probabilmente darò priorità a DS su questi 4.
Sicuramente appena lo gioco, commenterò man mano il mio walktrough :sisi:

Daje appena lo inizi fai un fischio :nev:
 
Comunque guardando le prime 20 posizioni, Horizon sorpresa e Nier Automata delusione

PS. nel senso, che non mi aspettavo Horizon così alto e Nier così basso :asd:
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Vc3nZ_92 giusto per advertising, Ghost è presente due volte in classifica ?
Grazie mille, non lo avevo tolto giù :asd:
 
Strano effettivamente, mi aspetto risalga un po' Automata. :hmm:

GoW si conferma lo schiacciasassi qui in sezione. :asd:

BB è pericolosamente in alto :dsax:
 
Onestamente mi aspettavo di vedere Ghost più su vedendo che qua dentro è piaciuto circa all'unanimità :asd:

Per il resto la top 20 è in linea con quanto mi aspettavo.
 
Premessa: tutti i giochi presenti sono stati giocati su PS4 (o PRO), sono esclusi i giochi "presenti su PS4", ma che ho comunque non giocato su PS4 (perché li ho presi su altre piattaforme)

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Scelta estremamente combattuta, ma alla fine il cuore ha prevalso. Death Stranding è perfettamente imperfetto. Un prodotto avveniristico, pieno di bachi, e mancanze, eppure tremendamente pieno di idee, e coraggio, in un panorama AAA che tende naturalmente verso la stagnazione. Raramente un titolo mi ha coinvolto così tanto dal suo annuncio (2015 il comunicato stampa, 2016 il Teaser all'E3), fino alla sua uscita e completamento (Platino incluso). Raramente un gioco mi ha spinto addirittura al Doppio D1 (PS4, e Steam), addirittura in Collector's Edition. La magia del non sapere (e in un certo qual modo, quasi mi dispiace che a Settembre 2019 Kojima sia stato costretto a sbottonarsi dandoci quell'ora di gameplay da divorare e digerire), la magia del teorizzare, la magia dello scoprire. Anni di teorie, e gineprai concettuali si sono sublimati in più di 300 ore di gioco (completistiche ovviamente), in un'esperienza unica. Non priva di difetti (come ribadito in apertura), quali l'IA, il sistema di mira, o la qualità delle Ricompense Missione... Eppure, in quell'idea così semplice (il "Bartolini Simulator") si nasconde una grandezza e un'originalità che nessun altro gioco su PS4 mi è riuscito a dare. Il consegnare un pacco, lo scoprire un nuovo percorso (per superare i propri limiti di tempo e percentuale di consegna), il provare nuovi equipaggiamenti, lo svelare nuovi misteri di questo mondo futuribile, il condividere la mia esperienza con sconosciuti (tramite lo Stranding System, un'implementazione geniale del concept di multiplayer online asincrono) e conosciuti (amici che lo stavano giocando in parallelo a me, con cui chiacchierare di trama e altro), sono solo alcune delle cose che me lo fanno amare... Eppure alla fine è proprio nei suoi personaggi (anche loro tutt'altro che perfetti), e nella sua storia cipollosa (composta da tanti strati che vanno dallo sci-fi puro, alla metafisica, fino a giungere all'approfondimento di tematiche "semplici" e genuine come l'amore familiare e personale), che mi hanno rubato il cuore, e hanno reso DS il titolo che più di tutti non potrò dimenticare in questa Quarta Generazione di Console Sony.

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Al secondo posto, ma di pochissimo, in fondo se non è zuppa, è pan bagnato. The Witcher 3 arrivò come un fulmine a metà 2015 colpendo con un fragore senza precedenti fino a quel momento della Generazione. Era Maggio 2015 (dopo ben 2 rinvii), e un po' tutti lo aspettavamo, vuoi per il massiccio marketing targato CDPR, vuoi per una certa fame di A(W)RPG. Nel 2014 era sopraggiunto Dragon Age Inquisition, un titolo che aveva inizialmente saziato la voglia di Fantasy AAA, ma non era riuscito nell'impresa di soddisfarmi a dovere, vuoi per la classicità del suo plot, vuoi per la struttura importata da un MMO (seppur in salsa single player), vuoi per una certa spossatezza del brand DA (non smetto di sperarci comunque!). TW3 d'altro canto arrivava dopo 2 successi crescenti (entrambi giocati su PC, il primo al D1, il secondo un anno dopo [2012] a causa dei pesanti requisiti), e prometteva un mondo titanico, pieno di quest stratficate e ricche di scelte chiaroscurate, il tutto con una narrativa che si prometteva non solo di chiudere la trilogia di Geralt ma anche di dare un ulteriore punto fermo alla macro storia dello Strigo (ossia quella degli 8 romanzi di Spakowski) che era stata espansa dai CDPR (con quella che potremmo definire una "fan fiction di alta qualità"). Nei mesi antecedenti all'uscita non solo rigiocai di gusti i capitoli precedenti, ma ne approfittai pure per colmare le lacune letterarie (un grosso grazie andrà sempre ad Elaine, ex Mod di Sezione Libri). Il risultato finale? Una carica di eccitazione e aspettative che non ha precedenti (fino a quel momento, e forse tutt'oggi rimane imbattuta). Quello che mi trovai davanti fu un'esperienza unica nel suo genere. Un OW (multi regionale) strabordante di trame, e sottotrame, un cast colossale, e un'avventura virtualmente infinita (tra PS4 e PC, sono a oltre 1000 ore). TW3 ha retto tutto l'hype che si portava dietro, seppur abbia le sue indiscutibili criticità come un Combat System troppo leggero, un quest design strutturalmente troppo ripetitivo (soprattutto nel Main Game), e un Plot Principale rushato nell'Ultimo Atto (mannaggia a loro e al voler uscire anzitempo!). Eppure resta l'esperienza Fantasy definitiva di questa Gen, una netto rivoluzione nel campo degli Open World di stampo narrativo e una delle epopee ARPG più belle che abbia giocato nel corso del decennio

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Non poteva mancare sul podio dell'eccellenza generazionale PS4, l'ultima fatica di Santa Monica Studio. Il titolo più segnante della produzione Sony di questa Generazione, insieme a Death Stranding, e un grande ritorno sulle scene di SSM e di Cory Barlog (dopo l'eccezionale God of War 2 su PS2). Questo "soft reboot" (ma anche sequel), annunciato in quel di Los Angeles, in quel folle E3 2016, si portava addosso un carico di hype assolutamente folle. Una indubbia rivoluzione nella serie (con tutti i lati positivi e negativi che ciò poteva comportare), che presentata con una slice demo roboante sulle epiche note di McCreary (peccato abbia lasciato il gaming al momento!), mi aveva lasciato estasiato (vedere il ritorno dell'amato spartano dopo tanti anni è stato un colpo dritto al cuore, essendo la mia IP Sony preferita), ma anche con una naturale dose di dubbio. Man mano che ci si avvicinava al D1, l'aspettativa cresceva (anche a fronte di una campagna marketing molto silenziosa, volta a ridurre al minimo l'esposizione dell'utenza a possibili spoiler), e vedere le review e le opinioni dell'utenza (qui sul forum) rincarò la dose. Comprai GoW al D1, ma lo giocai circa 20 giorni dopo (stavo finendo Xenoblade 1 su Wii U), e mi accompagnò per oltre un mese con un viaggio che vorrei dimenticare, per poterlo rivivere una seconda volta completamente blind. Il nuovo Combat System è fresco e originale, ma non lesina in stratificazione e complessità, il mondo di gioco è finalmente di più ampio respiro ma costruito ad arte per non risultare dispersivo (con una brillante implementazione di idee da Metroidvania 3D), e la trama (e approfondimento dei personaggi) è finalmente più complessa rispetto a quanto ci aveva abituato l'esalogia precedente (che pur dimostrando una certa coerenza nel tessuto narrativo, si esemplificava per il 90% del tempo in una corsa di rabbia e vendetta). God of War 2018 è il perfetto esempio di come rinnovare una serie che ormai aveva dato tutto, ricostruendola dalla sua base in modo quasi perfetto (purtroppo la varietà di mob e Boss rimane un problema che mi auguro venga risolto da Ragnarok), il tutto senza rinunciare alle sue radici (ci sono dei momenti che gratificano chiunque sia fan di lungo corso dello Spartano), e osando addirittura proporre qualcosa di incredibile sul fronte registico (il piano sequenza applicato ad un titolo così complesso è tuttora un esperimento stupefacente). Il tutto è condito da una musica eccezionale, e da una quantità di LORE da far impazzire qualunque amante della mitologia norrena (la caccia ai riferimenti mitologici nel gioco, è stata una delle cose che più mi ha divertito della mia run). Questo capitolo è e rimane un punto di svolta per la serie, e per la generazione ormai conclusa, ed è tutt'ora il principale motivo per attendere con malata eccitazione la venuta di Ragnarok su PS5 (e PS4, visto che sarà sicuramente cross gen, mannaggia a Ryan).

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Il blockbuster generazionale di Rockstar Games. Vicino alla cima, ma comunque lontano rispetto ai primi tre, per quanto mi riguarda. Apprezzai moltissimo RDR1 nella scorsa Generazione, eppure non fu mai fra i miei titoli Rockstar preferiti in assoluto, forse per il setting un po' troppo decadente, e per la mancanza di una vera anima da "Banda Criminale", che tanto mi piace nei classici Western del '900... Be' il secondo Capitolo, ha (quasi) completamente esaudito il mio desiderio: ci troviamo di fronte ad un'epopea western in un un mondo crepuscolare (ma non ancora finito), nella prospettiva finalmente di una banda criminale di stampo classico, composta da ogni genere di stereotipo (in senso buono) del genere di appartenenza. RDR2 è la summa del cinema western passato e presente, condensato in un'avventura da una longevità mostruosa. RDR2 ha tutte le qualità del colossal R*: una storia di ampio respiro, ricca e varia, personaggi che bucano lo schermo, un mondo vivo (più che mai!), e una grafica incredibile unita ad una quantità (e complessità) di animazioni che ha pochi rivali nell'industria (sì ND è uno di questi ovviamente). Persino nel suo panorama specifico (A/A OW), RDR2 non esita a dare una spinta innovativa: l'ecosistema del mondo di gioco è il più evoluto (probabilmente) della generazione, il sistema di IA e interazioni con gli NPCs (per quanto alla lunga possa risultare ripetitivo) è senza precedenti, e l'implementazione dei Random Encounters (che si fondono fluidamente all'avventura, portando conseguenze anche sul medio-lungo periodo) è la sublimazione di quanto iniziato con il precedente capitolo. Quindi cosa manca a RDR2? Quello che manca da un po' di tempo alle produzioni Rockstar: un salto di qualità nel quest design (perché ogni missione si struttura praticamente allo stesso modo, finendo sempre e comunque con un bagno di sangue), e un salto di qualità nel sistema di controllo e shooting del personaggio (ancora troppo ancorato ad una pesantezza, che seppur garantisca il realismo, rende estremamente faticoso godersi la frenesia dell'azione). Se R* riuscirà a superare questi suoi limiti, il loro prossimo titolo (qualunque esso sia) potrà ambire alla cima; detto ciò RDR2 rimane un'esperienza generazionale, che sia per il suo Open World, sia per la sua bellissima trama (Arthur nel cuore, per sempre!), ha segnato questi anni, e segnerà ancora a lungo il futuro dei blockbuster dell'industria.

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Ero molto indeciso dove metterlo, ed ero persino tentato di fare il colpo gobbo e metterci Final Fantasy XV, vuoi per l'affezione verso l'avventura che fu quel gioco, vuoi per vedere le reazioni della gente, vuoi per punire alcune scelte fatte da questo Remake (no, non parlo delle scelte narrative, parlo delle scelte strutturali). Ma... No, non sarei stato apposto con la mia coscienza. Final Fantasy VII Remake è stato un viaggio abbastanza folle, pure lui iniziato ben prima dell'uscita effettiva del gioco (nel lontano 2015, ma in realtà molto prima considerando che il rumor del remake era un appuntamento annuale se ben ricordate), e concretizzatosi in 2 run (normale, difficile) con oltre 200 ore di gioco, e il desiderio tutt'ora di riprenderlo in mano (con l'Upgrade PS5 unito al DLC di Yuffie) per giocarci ancora. Final Fantasy VII Remake non è solo un sogno che si avvera (bene o male), ma è soprattutto un gioco incredibile. E' il remake (e in un certo senso anche reboot) più ambizioso mai creato, e seppur compia scelte non proprio perfette a livello narrativo (l'annacquamento di certi frangenti, e le scelte bizzarre del finale), pad alla mano mi sono trovato davanti al A(J)RPG più divertente in assoluto da giocare di questa generazione. Un sistema di combattimento stimolante, che sintetizza e modernizza un sistema Action e un sistema ATB, e che solo alla Massima Difficoltà riesce ad esprimere tutta la sua profondità. Final Fantasy VII Remake pur con i suoi evidenti limiti (l'eccessiva linearità, e l'annacquamento di certi passaggi) ti fa desiderare di giocare ancora ed ancora, di sperimentare nuove build con le varie Materie, e di combattere nemici sempre più ostici, ed è in questo che sta il suo più grande punto di forza. Ovviamente anche dal punto di vista visivo (a fronte di certe brutture) e dal punto di vista uditivo (grazie Nobuo!) risulta un'esperienza eccezionale. Insomma non è solo un punto di svolta per i Remake, e per i "Dream Project", ma è anche una importante ripartenza per Square Enix, che risulta assuefante da giocare, e mi carica di aspettative per la prosecutio della Saga.

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Già... La pecora nera della serie, la mela della discordia KojiNami, il Dolore Fantasma della Fanbase, eppure... Eppure dopo un centinaio di ore, non posso assolutamente non riconoscere a Metal Gear Solid V: The Phantom Pain il valore ludico che merita. Leviamoci subito il dente: sì, il gioco è incompleto (vero Missione 51?), la struttura dell'OW è superflua, parte della trama è fine a sé stessa, e mancano determinati personaggi che qualunque fan si sarebbe aspettato di vedere... Eppure è un gioco bellissimo da giocare ancora oggi dopo quasi 6 anni dalla sua uscita. Le possibilità sandbox di questo gioco sono tra le migliori proposte nella generazione PS4: dallo stendere ogni persona alla vecchia maniera (con una classica pistola a tranquillante), allo scoprirsi e massacrare tutti, fino allo sfruttare l'ambiente al suo massimo per passare completamente inosservato. Le possibilità di sperimentazione sono tantissime, e il giocatore viene lasciato in un parco giochi, in cui è il level design e l'equipaggiamento (estremamente vario) prescelto a farla da padrone, dovendosi per giunta scontrare contro un'ottima IA che risulta essere tra le più responsive viste in questa generazione. Questo è il MGS che più di tutti mette il gameplay davanti a tutto, a costo (purtroppo, per certi versi) di sacrificare il ritmo della narrazione. Ciò che MGSV non riesce a fare è essere un grande MGS, ma riesce nel compito (non semplice) di essere un grandissimo Stealth Sandbox Game. Rimane un'esperienza che consiglierei a qualunque amante della saga, pur con l'amaro in bocca di quel "dolore fantasma" che in fine sopraggiunge. MGSV delinea alcuni retroscena e personaggi interessanti, e collega un passaggio fondamentale della Saga (a dimostrazione di quanto Kojima tenesse all'opera nella sua interezza). E' un'esperienza particolare, alienante per molti versi (la gestione della base, a mente fredda, ha un retrogusto di inutilità), ma che ludicamente è la summa di 30 anni di Metal Gear Saga, e narrativamente è la chiusura imperfetta di una splendida epopea "spy-story"... Rimarrà sempre l'amaro in bocca per ciò che sarebbe potuto essere se Konami non avesse segato il progetto, e se (diciamolo) Kojima avesse preso scelte di sviluppo un po' diverse (e parlo in primis di narrativa), ma diavolo l'idea di rimetterlo su e di ripulire una qualche base in Afghantistan c'è tutt'oggi, e penso sia il miglior testamento alle qualità ludiche del titolo.

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Mi capita di rado di giocare demo, alpha, beta, et similia di un gioco. Tendenzialmente quando adocchio un gioco so già che lo vorrò, e in virtù di ciò preferisco tenermi distante dalle demo per restare più blind possibile (sto guardando te, Monster Hunter Rise!). Probabilmente il primo Nioh è l'eccezione che conferma la regola. Seguii Nioh dalla primissima alpha (finendola) per ogni singola alpha e beta seguente, fino al D1. A posteriori, quasi mi dispiace che abbiano ribassato la difficoltà nelle 2 demo seguenti (no in realtà non mi dispiace l'alpha era un incubo allucinante a livello di aggro dei nemici, e pericolosità degli stessi). Non sono il fan numero 1 dei Souls like (mi piacciono, li gioco, ma non li venero), eppure Nioh mi catturò dal primo trailer (o meglio dal primo "vero" trailer, visto che in origine Nioh venne presentato nel 2005 come Musou, poi sparì e ritornò da noi come un Action game con elementi da Souls like e da Diablo like). Forse perché all'epoca la fame di setting giapponese (condito pure dalla bellissima mitologia shintoista, rappresentata da Tecmo Koei con una grande direzione artistica) era fortissima (oggi si è affievolito grazie ai vari titoli usciti con questa ambientazione), vuoi perché avevo voglia di un gioco hardcore, sadico, ma estremamente soddisfacente da giocare, ma sicuramente le 70 (e più) ore passate su Nioh sono state un piacere. Il gioco è manchevole sul level design e sulla narrativa, ma ha dalla sua un comba system tra i migliori prodotti in questa gen (se non il migliore, per mio gusto personale): una mescolanza eccezionale tra un Souls like e un Action puro, con una varietà di moveset, armi, e possibilità assuefante. A questo Combat System stratosferico, si aggiunge un impianto da Diablo like fortemente basato sul loot che spinge a sperimentare e potenziare le build, così da poter "rompere" sempre di più i nemici che ci si parano davanti. Nioh è l'emblema di un prodotto sicuramente non perfetto, ma con un'eccellenza assoluta (il suo combat system) che da sola rende meritevole pagare il prezzo del biglietto (ed è il motivo per cui prima o dopo giocherò più che volentieri anche il secondo capitolo, seppur mi aspetti semplicemente un ottimo more of the same).

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Sorpresa, non sorpresa. Il primo gioco che ho giocato su PS4 (Ottobre 2014), e al netto di tutti i suoi limiti, è anche uno di quelli che più mi è rimasto impresso. Partiamo facendo una premessa doverosa: il suo seguito (Shadow of War) è nettamente migliore per varietà di nemici, varietà del combat system, narrativa, longevità, complessità del sistema Nemesys, grafica... Allora perché citare Mordor e non War? Be', quest'ultimo è letteralmente un more of the same espanso del primo, con un forte retrogusto di già visto, come tale non ha avuto lo stesso impatto su di me che ha avuto il primo inoltre al D1 era piagato dalle loot boxes, quindi merita di essere puniton (Oggi sono state rimosse, quindi non preoccupatevi se volete giocarlo!). Come dicevo Shadow of Mordor fu il primo titolo che giocai su PS4, ci sono abbastanza affezionato, considerando che giocarlo su PS3 era impossibile (tutt'oggi è uno dei peggiori port old gen della storia di questo medium. Non parliamo solo di limiti grafici e di fluidità [atroce], ma di vere e proprie feature di gioco mancanti). Di base Shadow of Mordor è letteralmente un more of the same (strutturalmente) della serie Arkham, con un gameplay che riprende a piene mani sia dal sistema Stealth del Cavaliere Oscuro, sia dal Combat System basato sul Free Flow (in fondo sempre di Warner parliamo)... Mordor evolve tali elementi con un gameplay all'arma bianca dal feeling ovviamente più brutale, e un utilizzo di abilità magiche (legate allo Spettro) che rinfrescano la formula. Non è però sicuramente il Combat System il punto focale del gioco, la sua forza sta nel Nemesys System, che non ho timore a definire decisamente innovativo nel panorama del gaming. Monolith è sempre stata estremamente interessata all'innovazione dell'IA, e Mordor in un certo qual modo fa proprio questo: offrire un'IA che simula una serie di comportamenti nuovi e originali (dall'impazzire, all'odiarti, al restare danneggiati e così cambiare stile di combattimento, fino al desiderio di stalkerarti), non si tratta ovviamente di un'IA "unica", ma più che altro di un insieme di pattern comportamentali uniti insieme ad un sistema randomizzante, il risultato però (quando lo giocai) fu stupefacente: per la prima volta i nemici si ricordavano di me, mi odiavano, o avevano paura, reagivano a ciò che gli facevo, e intrecciavano con me delle vere e proprie storie (che erano mie e solo mie, slegate da un pattern fisso). Questo è il motivo per cui difficilmente dimenticherò Mordor, unito al fatto che, da amante di Tolkien a livelli patologici (Il Silmarillion è una delle mie letture annuali), vedere trasposti elementi della Seconda Era (Celebrimbor, Annatar, la forgiatura degli anelli del potere) mi carica di rara eccitazione; per carità gli sceneggiatori hanno peccato sia sulla narrazione sia sulla scrittura dei personaggi, ma per un amante del mondo di Arda vedere trasposti certi eventi leggendari (seppur con ovvi cambiamenti e forzature) è un colpo al cuore. Se il mondo fosse giusto, si trasporrebbero molto di più le vicende della Prima e della Seconda Era (Numenor nel cuore!)

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Esattamente: omissis. I miei ultimi 2 spazi della top restano vuoti. Voglio però spendere 2 parole comunque in questo paragrafo, per spiegare meglio la ragione di questo vuoto. No, non ho giocato solo 8 giochi nella Gen, non vi preoccupate. No, non ritengo brutti o mediocri gli altri giochi che ho giocato durante questi ultimi 7 anni. Ho giocato grandissimi giochi, ma non mi sento di candidarne nessuno (di quelli non elencati): ho recuperato grandi mancanze, come KH2 (gioco straordinario ancora oggi), ma non mi sento proprio di nominare nella top la "remastered di una remastered"; ho giocato titoli autoriali splendidi, come The Last Guardian, ma piagati da troppi difetti (per quanto mi riguarda); ho giocato remake che mi hanno colpito al cuore (Crash 'N Sane), ma che rimangono troppo ancorati all'originale PSX per risaltare nella Generazione PS4; e ho giocato tanti bei giochi (Horizon, vari Assassin's Creed, Final Fantasy XV, Vampyr, vari Souls e tanti altri... Troppi per elencarli) che hanno saputo regalarmi decine di ore di divertimento e che ricordo con piacere, ma che non hanno capitalizzato la mia affezione in modo netto. Penso (e spero) che nelle mie descrizioni soprascritte sia risaltato che ognuno degli 8 titoli in elenco mi ha sorpreso con qualcosa (o più di qualcosa) che mi è rimasto impresso (oltre ad essere legato a tutti avendone seguito lo sviluppo passo passo): vuoi l'originalità del Nemesys System, o l'incredibile interattività dell'IA degli NPCs della Frontiera, o ancora l'originalità del ridurre il core gameplay al trasporto di pacchi e pacchetti... Insomma gli 8 titoli sopra per me sono stati (tanto o poco) stupefacenti o comunque eccellenti almeno in qualcosa, tanto da rimanermi impressi come simboli dell'intera gen, ma ciò non toglie che tantissimi altri titoli siano stati splendidi e totalmente meritevoli di essere giocati per quanto mi riguarda.
Grandissima classifica.
Scelta coraggiosa death stranding, bravo. E ancor di più non compilare tutta la top ten tanto per.
Sei sempre il solito grande, stravagante, eccentrico ed eclettico Zazzins:gg:
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Contento per Nioh, in questi giorni sto giocando il secondo capitolo, se ancora non lo ha giocato te lo consiglio caldamente. :nev:
Sanji, sto pensando di spendere un 60 euro di credito per playstation proprio su di lui. Quanto è migliorativo rispetto al primo capitolo?
 
Grandissima classifica.
Scelta coraggiosa death stranding, bravo. E ancor di più non compilare tutta la top ten tanto per.
Sei sempre il solito grande, stravagante, eccentrico ed eclettico Zazzins:gg:
Thank you, ma sono solo un vecchio troll :asd:
 
zaza50 curiosità mia, Nier:Automata l'hai giocato?
Comunque mi hai aumentato la voglia di recuperare Death Stranding il prima possibile

È un gioco da giocare assolutamente, fosse solo anche per dire "L'ho giocato e mi ha fatto schifo". È così unico che non si può ignorare.
 
Thank you, ma sono solo un vecchio troll :asd:
Adesso assumi questa forma, prima eri semplicemente l’enciclopedia omnia per ogni utente bisognoso di consigli su qualsiasi rpg o gioco figo :sisi:
 
Beh dopo la boat of war che ti aspettavi :sard: mai visto un hype collettivo così. Spero una replica per ragnarok :ahsisi:
Sì l'hyper per GoW2018 fu senza precedenti :asd: Nessun altro titolo raggiunse quel grado di follia :asd:
 
Bloodborne più su di The Last of Us 2 comunque per me è una pugnalata al cuore lo ammetto.:stress:
 
No scusate, chi ha dato il punto a Knack? Vorrei conoscerlo.
 
Dovrebbero stare entrambi molto più in basso, vero :dsax:
Vabbè ma tu odi gli zombie dai, lo so pure io che sono nel forum da giusto un anno :rickds: . Però Bloodborne secondo me ha dei difetti tecnici più evidenti che dovrebbero abbassarne un po' il posizionamento.
 
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