È un dispiacere. Grande. Grandissimo.
Perchè in questa stagione Leo Fabbri ha vinto 11 volte, con misure oltre i 22.40m. Senza contare il record italiano di metà maggio (22.95m).
Chiude al quinto posto con una misura che non rispecchia il suo valore (21.70m)
Che stizza vedere che l'argento e il bronzo sono stati vinti con 22.15m.
E non tengo conto della medaglia d'oro (22.90) di Crouser che, lo conosciamo bene, è un supercampione. E da stasera è un tre (!) volte campione olimpico
Una organizzazione pessima, manco in una gara dei campionati provinciali si vede una pedana del genere, bagnata modello saponetta, che mette a rischio l'incolumità degli atleti. E stupisce l'incapacità di pulirla e asciugarla. Ci devono pensare gli stessi atleti, con i loro asciugamani poco prima dell'ultimo turno di lanci. Roba da matti.
Dopodichè, la pedana era così per tutti i finalisti, una condizione di parita di disagio. Bisogna ammettere che Leo ci ha messo del suo, nel senso che ha patito la pressione, forse ha sentito troppo l'attesa per una finale che sognava da sempre. Non è stato in grado di fare uno switch dopo il primo lancio (una gran misura ma il tallone tocca la pedana: è nullo).
Si è innervosito, non è riuscito più a ritrovarsi, a centrarsi.
Lui che negli ultimi 3 anni ha fatto un lavoro mentale importante.
Inutile recriminare. Nessuno di noi sarà più deluso di Leo, che resta sempre il più lucido nel commentare le proprie gare, senza accampare scuse.
Da campione il gigante fiorentino resta un esempio di correttezza. va subito a congratularsi con i rivali medagliati. Con il sorriso.
Vorrà dire che ci si rivede a Los Angeles nel 2028. No?
Fabbri avrà la stessa età che ha oggi Crouser (31 anni).
E poi...Alessandro Andrei ha vinto l'oro nel peso proprio 40 anni fa a Los Angeles (1984). Come dire in California si chiuderà un cerchio?
Si, sto cercando un lato positivo...di una gara da dimenticare in fretta.