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Ho spostato tutti i post sulla questione Hamas e Israele nel Topic Geopolitico


I post sul tema scritti qui nel Topic Politico da ora in poi verranno cancellati
 
Ultima modifica:
Incredibile la velocità con cui questa notizia sta finendo nel dimenticatoio e il silenzio di tutti i patrioti della domenica. 

Evidentemente concetti come la difesa della patria e altre cavolate del genere funzionano solo se contro hai un barcone pieno di disperati. 
Sembra essere una fanatica del regime che ha denunciato i genitori in combutta col nonno, c'è un motivo se si sono dati alla macchia senza portarla con se.

 
Beh oddio, non ci sono proprio informazioni sufficienti per capire come sia successo, tantomeno il ministero dell'interno si è pronunciato. Certamente l'Italia non ha servito questa ragazza al regime nordcoreano su un piatto d'argento, sebbene evidentemente chi doveva vigilare su questo rischio non lo ha fatto, per negligenza o forse perché non la si riteneva una priorità o un'eventualità incombente. Aggiungici anche che come nazione non abbiamo mai interferito ne abbiamo mai rischiato di provocare incidenti diplomatici con la Corea Del Nord, anzi, mandando il giullare di corte Razzi la linea politica parlava da sé, ovvero farci gli affari nostri e non rompere le scatole a Kim, che di problemi ne abbiamo gia parecchi.
E da quello che dice la Farnesina l'Italia è stata avvertita di tutto questo: https://www.corriere.it/politica/19_febbraio_20/figlia-diplomatico-nord-corea-rimpatriata-nuovo-caso-shalabayeva-m5s-pd-leu-si-faccia-chiarezza-d2216862-3508-11e9-9316-3a96070c5354.shtml?refresh_ce-cp


La Farnesina: «Rimpatrio volontario»


Nel pomeriggio la Farnesina ha fornito una prima ricostruzione del mistero: avrebbe avuto notizia dalle autorità nordcoreane che la ragazza avrebbe chiesto di essere rimpatriata e di unirsi ai nonni. Il rientro sarebbe avvenuto il 14 novembre scorso a cure del personale femminile dell’ambasciata. Il 3 gennaio scorso, si legge in una nota del ministero degli esteri italiano, la Farnesina aveva già reso noto di aver ricevuto per via diplomatica dall’ambasciata della Corea del Nord a Roma la comunicazione relativa all’avvicendamento del funzionario presso l’ambasciata stessa. La Farnesina ha ricevuto due note formali al riguardo. La prima, datata 20 novembre 2018, con la quale veniva data notizia dell’assunzione delle funzioni di incaricato d’affari a Roma da parte del Signor Kim Chon. La seconda, datata 5 dicembre 2018, con la quale si informava che l’ex incaricato d’affari, Jo Song Gil, e la moglie avevano lasciato l’ambasciata il 10 novembre e che la figlia, avendo richiesto di rientrare nel suo Paese dai nonni, vi aveva fatto rientro, il 14 novembre 2018, accompagnata da personale femminile dell’ambasciata. La Farnesina - conclude la nota - non dispone di alcuna altra informazione sulla vicenda.

Il che quantomeno dovrebbe invitare ad un minimo di cautela nel non saltare a conclusioni affrettate su una vicenda che non è affatto chiara, per nessuno.

Comunque dover sentire lezioni morali da parte di chi parla solo di migranti - fregandosene totalmente della questione del colonialismo francese - stona parecchio...

 
Ultima modifica:
La figlia 17enne di Jo era «emotivamente instabile». Secondo le fonti contattate da Bonini, rimproverava ai genitori comportamenti “non consoni” con la cultura e i principi della Corea del Nord, dove lei era cresciuta ed era stata educata, accusandoli per esempio di fare troppa vita mondana con gli occidentali fuori dall’ambasciata. La ragazza espresse le sue preoccupazioni sia con il nonno in Corea del Nord sia con il personale dell’ambasciata, spingendo il regime nordcoreano a ordinare il ritorno a casa di tutta la famiglia entro la fine del 2018.E da quello che dice la Farnesina l'Italia è stata avvertita di tutto questo: https://www.corriere.it/politica/19_febbraio_20/figlia-diplomatico-nord-corea-rimpatriata-nuovo-caso-shalabayeva-m5s-pd-leu-si-faccia-chiarezza-d2216862-3508-11e9-9316-3a96070c5354.shtml?refresh_ce-cp


La Farnesina: «Rimpatrio volontario» 


Nel pomeriggio la Farnesina ha fornito una prima ricostruzione del mistero: avrebbe avuto notizia dalle autorità nordcoreane che la ragazza avrebbe chiesto di essere rimpatriata e di unirsi ai nonni. Il rientro sarebbe avvenuto il 14 novembre scorso a cure del personale femminile dell’ambasciata. Il 3 gennaio scorso, si legge in una nota del ministero degli esteri italiano, la Farnesina aveva già reso noto di aver ricevuto per via diplomatica dall’ambasciata della Corea del Nord a Roma la comunicazione relativa all’avvicendamento del funzionario presso l’ambasciata stessa. La Farnesina ha ricevuto due note formali al riguardo. La prima, datata 20 novembre 2018, con la quale veniva data notizia dell’assunzione delle funzioni di incaricato d’affari a Roma da parte del Signor Kim Chon. La seconda, datata 5 dicembre 2018, con la quale si informava che l’ex incaricato d’affari, Jo Song Gil, e la moglie avevano lasciato l’ambasciata il 10 novembre e che la figlia, avendo richiesto di rientrare nel suo Paese dai nonni, vi aveva fatto rientro, il 14 novembre 2018, accompagnata da personale femminile dell’ambasciata. La Farnesina - conclude la nota - non dispone di alcuna altra informazione sulla vicenda.

Il che quantomeno dovrebbe invitare ad un minimo di cautela nel non saltare a conclusioni affrettate su una vicenda che non è affatto chiara, per nessuno.

Comunque dover sentire lezioni morali da parte di chi parla solo di migranti - fregandosene totalmente della questione del colonialismo francese - stona parecchio... 

  
https://www.ilpost.it/2019/02/22/figlia-jo-song-gil-corea-del-nord-repubblica/

La figlia 17enne di Jo era «emotivamente instabile». Secondo le fonti contattate da Bonini, rimproverava ai genitori comportamenti “non consoni” con la cultura e i principi della Corea del Nord, dove lei era cresciuta ed era stata educata, accusandoli per esempio di fare troppa vita mondana con gli occidentali fuori dall’ambasciata. La ragazza espresse le sue preoccupazioni sia con il nonno in Corea del Nord sia con il personale dell’ambasciata, spingendo il regime nordcoreano a ordinare il ritorno a casa di tutta la famiglia entro la fine del 2018.






Questa ha fatto le scarpe ai genitori, se non no avrebbero avuto motivi di lasciarla alla mercee dell'ambasciata della DPRK.

 
Questa ha fatto le scarpe ai genitori, se non no avrebbero avuto motivi di lasciarla alla mercee dell'ambasciata della DPRK.


O magari ha temuto o era stata informata di un'imminente iniziativa del regime, e in quel caso forse per tutti loro sarebbe stata la fine.

Magari ha agito così per salvare il salvabile, chi può dirlo...

 
O magari ha temuto o era stata informata di un'imminente iniziativa del regime, e in quel caso forse per tutti loro sarebbe stata la fine.

Magari ha agito così per salvare il salvabile, chi può dirlo...
Ora che ci penso forse quello era l'unico modo per salvare i nonni.

 
Ultima modifica da un moderatore:
No la versione ufficiale della dprk è chiaramente edulcorata pesantemente. Però che la figlia ha denunciato, o in diplomatichese: "ha espresso le sue preoccupazioni all'ambasciata", molto probabilmente è vero.

Altrimenti i genitori l'avrebbero portata con loro in Svizzera.

E sono sempre piu convinto che faccia parte di una strategia per salvare i nonni dalle ritorsioni del regime contro i parenti dei traditori.

 
Ultima modifica da un moderatore:
Seee, studi legali che operano gratis, sono enti benefici  :rickds: , dato che i migranti sono poveri e nullatenenti hanno diritto (stando a come sono ora le cose), al gratuito patrocinio. 
Non più, il decreto Salveenee ha abrogato il patrocinio a spese dello Stato per i richiedenti asilo. :asd:

Io la vedo come un'operazione pro bono volta a farsi una immensa pubblicità.

Mi stupirei se lo studio fosse DLA Piper, Gattai Minoli o simili.
Sì, sicuro. :asd:

Perché, non possono richiedere una parte del risarcimento in caso di vittoria?
No, possono chiedere la liquidazione delle spese legali.

Non sono molto a mio agio con il gergo giuridico ma per quello che posso capire dalle richieste espresse nel documento, mi sembra che i soldi se li prendano eccome in caso di vittoria:
Le spese legali per l'appunto. Secondo me si sono accordati con i clienti per farsi pagare solo con le spese liquidate dal giudice in caso di vittoria anche se sono sicuro che, trattandosi di una controversia-novità, le spese saranno compensato in ogni caso. :asd:

Ma io mi chiedo: se i migranti non hanno documenti come fanno a firmare la procura alle liti (e gli avvocati ad autenticarla)? :azz:

 
Ma poi: "16 risultano essere nati il 1 Gennaio"  :rickds:


Quello è abbastanza frequente anche tra gli immigrati regolarissimi, soprattutto qualche anno fa, perché i documenti anagrafici di provenienza erano insufficienti o inadatti e quindi convenzionalmente nei documenti e nel codice fiscale veniva assegnata la data del primo gennaio

Cioè se questa notizia fosse confermata,  per quale diavolo di motivo la Germania dovrebbe coprire un tizio dei servizi segreti marocchini coinvolto in un attentato ed espellerlo dal Paese? 


Probabilmente perché era pesantemente coinvolto con i servizi tedeschi o con qualche soggetto economicamente importante in Germania, quindi vogliono evitare che esca fuori facendo un'enorme figura di ***** consisente nel "la Germania fa affari con i terroristi per convenienza"

 
Quello è abbastanza frequente anche tra gli immigrati regolarissimi, soprattutto qualche anno fa, perché i documenti anagrafici di provenienza erano insufficienti o inadatti e quindi convenzionalmente nei documenti e nel codice fiscale veniva assegnata la data del primo gennaio

Probabilmente perché era pesantemente coinvolto con i servizi tedeschi o con qualche soggetto economicamente importante in Germania, quindi vogliono evitare che esca fuori facendo un'enorme figura di ***** consisente nel "la Germania fa affari con i terroristi per convenienza"
Qui però la data di nascita non gli erastata assegnata d' ufficio, ma era già riportato sui loro documenti o il solo anno di nascita (il 2002) oppure la data completa del 1 gennaio 2002.

Capisci bene che questa risulta una bella coincidenza quando devi dichiarare di essere minorenne per entrare più facilmente in italia  :asd:

 
Ultima modifica da un moderatore:
https://www.ecb.europa.eu/press/key/date/2019/html/ecb.sp190222~fc5501c1b1.it.html

La sovranità in un mondo globalizzato

Intervento di Mario Draghi, Presidente della BCE, in occasione del conferimento della Laurea ad honorem in Giurisprudenza dell’Università degli Studi di Bologna, Bologna, 22 febbraio 2019 [...]

Al cuore del dibattito sui meriti della cooperazione europea sta una percezione che appare in superficie inevitabile: da un lato l’integrazione genera indubbi benefici; dall’altro, perché questi si materializzino è necessaria una cooperazione talvolta politicamente difficile da conseguire o da spiegare. Questa tensione tra i benefici dell’integrazione e i costi associati con la perdita di sovranità nazionale è per molti aspetti e specialmente nel caso dei paesi europei, solo apparente. In realtà in molte aree l’Unione europea restituisce ai suoi paesi la sovranità nazionale che avrebbero oggi altrimenti perso. [...]

Nel complesso i cittadini europei apprezzano i benefici dell’integrazione economica che l’Unione europea ha prodotto[2] e da anni considerano come il suo maggior successo la libera circolazione delle persone, dei beni e dei servizi, cioè il mercato unico. Inoltre il 75% dei cittadini dell’area dell’euro è a favore dell’euro e dell’unione monetaria e il 71% degli europei è a favore della politica commerciale comune.  [...]

La vera sovranità si riflette non nel potere di fare le leggi, come vuole una definizione giuridica di essa, ma nel migliore controllo degli eventi in maniera da rispondere ai bisogni fondamentali dei cittadini: “la pace, la sicurezza e il pubblico bene del popolo”, secondo la definizione che John Locke ne dette nel 1690[3]. La possibilità di agire in maniera indipendente non garantisce questo controllo: in altre parole, l’indipendenza non garantisce la sovranità. Si prenda l’esempio, estremo ma efficace, di quei paesi che sono totalmente al di fuori dell’economia globale: essi sono indipendenti, ma certamente non sovrani in un senso pieno della parola, dovendo ad esempio spesso contare sull’aiuto alimentare che proviene dall’esterno per nutrire i propri cittadini. [...]

Ma quanto più i vari paesi sono tra loro collegati, tanto più esposti essi sono alla volatilità dei flussi di capitale, alla concorrenza sleale e ad azioni discriminatorie, quindi ancor più necessaria diviene la protezione dei cittadini. Una protezione, costruita insieme, che ha permesso di realizzare i guadagni dell’integrazione, contenendone in una certa misura i costi. Una protezione che attraverso strutture e istituzioni comunitarie limita gli spillover, assicura un uguale livello di concorrenza, protegge da comportamenti illegali, in altre parole, una protezione che risponde ai bisogni dei cittadini, e quindi permette ai paesi di essere sovrani. [...]

In questo mondo così interconnesso, cercare l’indipendenza da queste istituzioni pone i paesi di fronte a scelte complesse. O, per poter continuare ad avere accesso al mercato unico, devono accettare passivamente regole scritte da altri perdendo il controllo su decisioni che toccano l’interesse dei propri cittadini, o devono separarsi dai partner commerciali più importanti, perdendo controllo sul benessere dei loro cittadini. [...]

Per tutte queste ragioni, porsi al di fuori dell’UE può sì condurre a maggior indipendenza nelle politiche economiche, ma non necessariamente a una maggiore sovranità. Lo stesso argomento vale per l’appartenenza alla moneta unica. [...]

Furono proprio questi spillover provenienti dalle economie più grandi uno dei motivi per cui si creò la moneta unica. Nel Sistema monetario europeo ad essa antecedente, la maggior parte delle banche centrali doveva seguire la politica monetaria della Bundesbank. Per questo dopo più di un decennio di esperienze deludenti quando non devastanti, si preferì riguadagnare la sovranità monetaria condividendola nella creazione della moneta unica[14].

Il secondo modo in cui la globalizzazione vincola la sovranità di un paese sta nel limitarne la capacità di emanare leggi e fissare standard che riflettano gli obiettivi sociali del paese stesso. [...] Analogamente, l’integrazione finanziaria globale riduce il potere che i singoli paesi hanno di regolare, tassare, fissare gli standard di protezione sociale. Le imprese multinazionali influenzano la regolamentazione dei singoli paesi con la minaccia di ricollocarsi altrove, scelgono i sistemi fiscali a loro più favorevoli spostando tra le varie giurisdizioni i flussi di reddito e le attività intangibili. [...] In tal modo, l’Unione europea influenza di fatto o di diritto le regole globali in un’ampia gamma di settori. E ciò permette ai paesi europei di conseguire un risultato unico: fare in modo che la globalizzazione non sia “una corsa al ribasso” degli standard. Piuttosto l’Unione europea innalza gli standard nel resto del mondo al livello dei propri. [...]

Nella sua storia l’Unione europea ha seguito due metodi di cooperazione. In taluni casi, sono state create istituzioni comunitarie a cui è stato conferito un potere esecutivo, come ad esempio, nel caso della Commissione per ciò che riguarda le politiche commerciali o la BCE per la politica monetaria. In altri casi, quali la politica di bilancio o le riforme strutturali, sono i governi nazionali a detenere il potere esecutivo, legati però tra loro da regole comuni. [...] Nei casi in cui il potere esecutivo è stato conferito a istituzioni comunitarie, il risultato è stato, secondo molti, positivo. La politica commerciale ha aperto nuovi mercati: l’Unione europea ha concluso 36 accordi di libero scambio a fronte dei 20 degli USA[32]. La politica monetaria ha adempiuto al suo mandato. Invece, nelle aree di cooperazione basate su regole comuni, il giudizio è meno positivo. Le regole di bilancio sono state negli anni un importante schema di riferimento per la politica fiscale dei paesi membri, ma si sono rivelate spesso difficili da far osservare e complesse da spiegare ai cittadini. Nel campo delle politiche strutturali, il quadro non è molto diverso; le raccomandazioni specifiche per i paesi hanno avuto un impatto limitato: la percentuale delle raccomandazioni seguite è stata ogni anno inferiore al 10%[33]. [...]

Nel mondo di oggi le interconnessioni tecnologiche, finanziarie, commerciali sono così potenti che solo gli Stati più grandi riescono a essere indipendenti e sovrani al tempo stesso, e neppure interamente. Per la maggior parte degli altri Stati nazionali, fra cui i paesi europei, indipendenza e sovranità non coincidono. L’Unione europea è la costruzione istituzionale che in molte aree ha permesso agli Stati membri di essere sovrani. È una sovranità condivisa, preferibile a una inesistente. È una sovranità complementare a quella esercitata dai singoli Stati nazionali in altre aree. È una sovranità che piace agli Europei.

L’unione europea è stata un successo politico costruito all’interno dell’ordine internazionale emerso alla fine della seconda guerra mondiale. Dei valori di libertà, pace, prosperità, su cui quest’ordine si fondava, l’Unione europea è stata l’interprete fedele.

L’Unione europea è stata un successo economico perché ha offerto l’ambiente in cui le energie dei suoi cittadini hanno prodotto una prosperità diffusa e durevole fondata sul mercato unico e protetta dalla moneta unica. Gli ultimi dieci anni hanno messo drammaticamente in luce carenze delle politiche nazionali e necessità di evoluzione nella cooperazione all’interno dell’Unione europea e al suo esterno.
Goebbels gli farebbe una pippa a Draghi in quanto a propaganda, non c'è che dire.

Sintetizzando per chi non ha la forza di leggere: la globalizzazione, che ci viene venduta allo stesso tempo come una dea benevola (prosperità per "tutti") ed aguzzina (la mobilità dei capitali - su cui nulla si può fare perché così hanno deciso le divinità - viene usata come strumento di ricatto verso gli stati nazionali), non permette ai paesi piccoli e deboli di essere sovrani ma solo "indipendenti" (ottimi esempi di ciò sono la Svizzera, la Corea, il Giappone, ecc. ecc.). Per questo motivo sono necessari istituzioni sovranazionali come l'UE, che paradossalmente ridanno sovranità a paesi che l'avrebbero altrimenti persa, perché come ci dice Draghi: avere una "sovranità" condivisa, in cui i "meno uguali degli altri" non possono nemmeno decidere il deficit necessario alle loro politiche, è meglio di una sovranità inesistente. Ed è per questo che l'UE e l'Euro sono un enorme successo, tant'è che ben il 75% dei cittadini europei (contati uno ad uno eh) sono a favore di esse. Che poi lui stesso citi il calo di fiducia verso le istituzioni europee, oppure il fatto che tutti i partiti europeisti si stiano giustamente estinguendo non conta. Il sondaggino fatto con chi chissà quali modalità e chissà quali campioni ci dice il 75%, e il 75% è!

Conclusione: i poteri affidati ad istituzioni fuori dal controllo democratico come la Commissione europea e la BCE hanno dato risultati estremamente positivi (com'era quella storia dell'obiettivo del 2% di inflazione?), mentre quelli che sono stati lasciati nelle mani degli stati nazionali non così tanto. I paesi non hanno rispettato i vincoli di bilancio e non hanno fatto abbastanza riforme strutturali (perché "difficili da spiegare ai cittadini": cioè chi ci prova a seguirle sparisce dal panorama politico...). Per cui come ci consiglia Draghi, bisogna riformare l'UE cedendo ulteriore sovranità per ottenerne di più (?), perché tanto gli stati nazionali e la democrazia ormai sono sopravvalutati, come ci insegnano i piddini qui in Italia. Per proseguire sul percorso di "pace e prosperità" quindi ci vuole una bella tecnocrazia, perché loro - al contrario di noi - sì che sanno cosa è meglio per il nostro benessere...

Btw, questo è lo stesso Draghi che ha ammesso che l'unione monetaria europea necessità di svalutazione interna (aka più disoccupazione e minori salari) per funzionare...




 
13 minuti fa, Dr4Ke ha scritto:

https://www.ecb.europa.eu/press/key/date/2019/html/ecb.sp190222~fc5501c1b1.it.html

Goebbels gli farebbe una pippa a Draghi in quanto a propaganda, non c'è che dire.

Sintetizzando per chi non ha la forza di leggere: la globalizzazione, che ci viene venduta allo stesso tempo come una dea benevola (prosperità per "tutti") ed aguzzina (la mobilità dei capitali - su cui nulla si può fare perché così hanno deciso le divinità - viene usata come strumento di ricatto verso gli stati nazionali), non permette ai paesi piccoli e deboli di essere sovrani ma solo "indipendenti" (ottimi esempi di ciò sono la Svizzera, la Corea, il Giappone, ecc. ecc.). Per questo motivo sono necessari istituzioni sovranazionali come l'UE, che paradossalmente ridanno sovranità a paesi che l'avrebbero altrimenti persa, perché come ci dice Draghi: avere una "sovranità" condivisa, in cui i "meno uguali degli altri" non possono nemmeno decidere il deficit necessario alle loro politiche, è meglio di una sovranità inesistente. Ed è per questo che l'UE e l'Euro sono un enorme successo, tant'è che ben il 75% dei cittadini europei (contati uno ad uno eh) sono a favore di esse. Che poi lui stesso citi il calo di fiducia verso le istituzioni europee, oppure il fatto che tutti i partiti europeisti si stiano giustamente estinguendo non conta. Il sondaggino fatto con chi chissà quali modalità e chissà quali campioni ci dice il 75%, e il 75% è!

Conclusione: i poteri affidati ad istituzioni fuori dal controllo democratico come la Commissione europea e la BCE hanno dato risultati estremamente positivi (com'era quella storia dell'obiettivo del 2% di inflazione?), mentre quelli che sono stati lasciati nelle mani degli stati nazionali non così tanto. I paesi non hanno rispettato i vincoli di bilancio e non hanno fatto abbastanza riforme strutturali (perché "difficili da spiegare ai cittadini": cioè chi ci prova a seguirle sparisce dal panorama politico...). Per cui come ci consiglia Draghi, bisogna riformare l'UE cedendo ulteriore sovranità per ottenerne di più (?), perché tanto gli stati nazionali e la democrazia ormai sono sopravvalutati, come ci insegnano i piddini qui in Italia. Per proseguire sul percorso di "pace e prosperità" quindi ci vuole una bella tecnocrazia, perché loro - al contrario di noi - sì che sanno cosa è meglio per il nostro benessere...

Btw, questo è lo stesso Draghi che ha ammesso che l'unione monetaria europea necessità di svalutazione interna (aka più disoccupazione e minori salari) per funzionare...


poesia

 
16 minuti fa, Dr4Ke ha scritto:

https://www.ecb.europa.eu/press/key/date/2019/html/ecb.sp190222~fc5501c1b1.it.html

Goebbels gli farebbe una pippa a Draghi in quanto a propaganda, non c'è che dire.

Sintetizzando per chi non ha la forza di leggere: la globalizzazione, che ci viene venduta allo stesso tempo come una dea benevola (prosperità per "tutti") ed aguzzina (la mobilità dei capitali - su cui nulla si può fare perché così hanno deciso le divinità - viene usata come strumento di ricatto verso gli stati nazionali), non permette ai paesi piccoli e deboli di essere sovrani ma solo "indipendenti" (ottimi esempi di ciò sono la Svizzera, la Corea, il Giappone, ecc. ecc.). Per questo motivo sono necessari istituzioni sovranazionali come l'UE, che paradossalmente ridanno sovranità a paesi che l'avrebbero altrimenti persa, perché come ci dice Draghi: avere una "sovranità" condivisa, in cui i "meno uguali degli altri" non possono nemmeno decidere il deficit necessario alle loro politiche, è meglio di una sovranità inesistente. Ed è per questo che l'UE e l'Euro sono un enorme successo, tant'è che ben il 75% dei cittadini europei (contati uno ad uno eh) sono a favore di esse. Che poi lui stesso citi il calo di fiducia verso le istituzioni europee, oppure il fatto che tutti i partiti europeisti si stiano giustamente estinguendo non conta. Il sondaggino fatto con chi chissà quali modalità e chissà quali campioni ci dice il 75%, e il 75% è!

Conclusione: i poteri affidati ad istituzioni fuori dal controllo democratico come la Commissione europea e la BCE hanno dato risultati estremamente positivi (com'era quella storia dell'obiettivo del 2% di inflazione?), mentre quelli che sono stati lasciati nelle mani degli stati nazionali non così tanto. I paesi non hanno rispettato i vincoli di bilancio e non hanno fatto abbastanza riforme strutturali (perché "difficili da spiegare ai cittadini": cioè chi ci prova a seguirle sparisce dal panorama politico...). Per cui come ci consiglia Draghi, bisogna riformare l'UE cedendo ulteriore sovranità per ottenerne di più (?), perché tanto gli stati nazionali e la democrazia ormai sono sopravvalutati, come ci insegnano i piddini qui in Italia. Per proseguire sul percorso di "pace e prosperità" quindi ci vuole una bella tecnocrazia, perché loro - al contrario di noi - sì che sanno cosa è meglio per il nostro benessere...

Btw, questo è lo stesso Draghi che ha ammesso che l'unione monetaria europea necessità di svalutazione interna (aka più disoccupazione e minori salari) per funzionare...


Effettivamente, i capitalisti sanno perfettamente cosa fare per la propria pace e prosperità. Il problema sono i lavoratori che accettano che i capitalisti facciano i propri interessi invece di fare lotta di classe (in senso stretto e non lato) a favore della propria classe sociale. 

 
Comunque la scheda elettorale è stata una roba improponibile, appena l'ho vista ho subito pensato che molti avrebbero sbagliato il modo corretto con cui votare, cosa che effettivamente è stata confermata. Tante schede nulle, probabilmente causate dai simboli dei partiti riportati 2 volte per confondere.

ojLi5MV.jpg


Certo che vedere m5s solo soletto in un angolino e gli eserciti civetta raccattavoti dall'altra parte fa un po' senso.

 
Ultima modifica da un moderatore:
ExDuelist ha detto:
Comunque la scheda elettorale è stata una roba improponibile, appena l'ho vista ho subito pensato che molti avrebbero sbagliato il modo corretto con cui votare, cosa che effettivamente è stata confermata. Tante schede nulle, probabilmente causate dai simboli dei partiti riportati 2 volte per confondere.
 
ojLi5MV.jpg

 
Certo che vedere m5s solo soletto in un angolino e gli eserciti civetta raccattavoti dall'altra parte fa un po' senso.
Con le liste civiche viene fregata tanta gente tanta tanta gente

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Comunque la scheda elettorale è stata una roba improponibile, appena l'ho vista ho subito pensato che molti avrebbero sbagliato il modo corretto con cui votare, cosa che effettivamente è stata confermata. Tante schede nulle, probabilmente causate dai simboli dei partiti riportati 2 volte per confondere.



Certo che vedere m5s solo soletto in un angolino e gli eserciti civetta raccattavoti dall'altra parte fa un po' senso.
Anche per le provinciali in Trentino è stato così :asd:  sentivo le vecchiette che venivano al seggio dire: "Eh, ma questo è più grande di un lenzuolo" "È più grande della mia tovaglia" :rickds:

Per non parlare di quanti non erano più in grado di ripiegare la scheda e dovevano tornare dentro la postazione per piegarla nuovamente :ahsisi:

 
Ultima modifica da un moderatore:
Ieri sera sono arrivato al seggio per votare salvo rendermi conto poco prima di entrare che avevo la carta d'identità scaduta  :rickds:

 
Per fortuna che doveva essere un testa a testa :sard:

Come in Abruzzo che si parlava di rimonta del candidato del PD (testa a testa finito con 17 punti percentuali di differenza) :sard:

 
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