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Poi che altro è perché il processo di predazione è esponenziale cresce ogni anno di più se usciamo se va bene tra 3 4 anni sarà anche perché non abbiamo più nulla di nostro, l indutria sarà completamente da rifare, una intera generazione di giovani laureati a Londra e all estero e già acquisiti nel sistema produttivo del Paese ospitante, il made in Italy in mano ai capitalisti francesi e tedeschi, welfare spazzato via, etc certo che ti fanno uscire allora quando ti hanno spremuto.. Bisogna uscire il prima possibile per salvare quanto di più salvabile. Io la penso così. Bisogna avere coraggio capisco che la gente non è pronta ma peggio di così c'è solo la guerra civile ragazzi. Cosa c'è da temere.
Sono convinto che indipendentemente dalle elezioni europee non cambiera nulla. Non ci saranno indicazioni di cambio di rotta. Li verranno i nodi al pettine quando alla prossima legge di bilancio si ritroveranno davanti gli stessi stakeholder turbocapitalisti. Intanto però il tempo passa e il paese muore sempre di più.
Secondo me i tuttosubitisti, intesi come quelli che vogliono lavoro e reddito e lo vogliono subito e fanculo le stronzate, si darebbero volentieri all'ippica se avessero i soldi per farlo. Purtroppo, però, non li hanno e magari è anche questa la ragione e per cui sono "tuttosubitisti".
Se si va a guardare molti dei cosiddetti "tuttosubitisti" sono persone che fino a non molto tempo fa il prof stimava e retwittava in continuazione, tanto per far capire che non sono certo degli sciocchi o altro. E che dubitino è normalissimo fra l'altro, in fondo Bagnai ha sempre incentrato la sua attività didattica sull'insegnare alle persone a pensare liberamente e a mettere sempre in discussione quello che gli viene messo sotto gli occhi. Pretendere ora una fiducia cieca dai propri "alunni" è difficile ed anche un tantino incoerente...
Alcuni dicono chiaramente che non sentono di avere tutti questi anni a disposizione per aspettare "la strategia", altri invece economicamente stanno parati ma comunque non riescono ad accettare questa svolta totale. La delusione è completamente trasversale, e come sottolineava LeRoi, la ragione di ciò va oltre il mero aspetto economico ma riguarda anche la questione di principio, di non voler essere schiavi di un sistema assurdo e sadico verso le popolazioni europee.
Bagnai ha una cultura esagerata e da un po' di tempo a questa parte la sta usando perlopiù per pararsi il ****. Avevamo iniziato che dall'Europa bisognava uscirci: Sì Sì, No No. Ora siamo passati che dall'Europa bisogna uscirci: Eh però, Eh Ma.
Che poi non gli do manco torto: comprendo che gli ostacoli siano enormi e che politicamente sia sempre più infattibile, ma che invece di usare questa dialettica del tutto e subito versus il domani chissà che fa un po' ridere i polli dica: Io voglio uscire, il resto del mio partito No.
E a questo punto mi verrebbe anche da chiedergli che cavolo ci fa una persona raffinata come lui in un partito come quello se manco lo può usare come veicolo per l'uscita.
Il reddito di cittadinanza funziona in base al nucleo familiare. Se entrambi i figli vivono con mamma e papà allora conteranno nell'insieme del nucleo familiare, e sarà necessario presentare un'unica domanda (il reddito di cittadinanza dovrebbe funzionare come il REI, quindi l'importo totale scalerà in base al numero dei componenti).
Il Reddito di cittadinanza viene erogato ai nuclei familiari in possesso cumulativamente, al momento della presentazione della domanda e per tutta la durata dell’erogazione del beneficio, dei seguenti requisiti.
Requisiti di cittadinanza, residenza e soggiorno
Il richiedente deve essere cittadino maggiorenne italiano o dell’Unione Europea, oppure, suo familiare che sia titolare del diritto di soggiorno o del diritto di soggiorno permanente o cittadino di Paesi terzi in possesso del permesso di soggiorno UE per soggiornanti di lungo periodo. È, inoltre, necessario essere residente in Italia per almeno 10 anni, di cui gli ultimi due in modo continuativo.
Requisiti economici
Il nucleo familiare deve essere in possesso di:
un valore ISEE inferiore a 9.360 euro;
un valore del patrimonio immobiliare, diverso dalla casa di abitazione, non superiore a 30.000 euro;
un valore del patrimonio mobiliare non superiore a 6.000 euro per il single, incrementato in base al numero dei componenti della famiglia (fino a 10.000 euro), alla presenza di più figli (1.000 euro in più per ogni figlio oltre il secondo) o di componenti con disabilità (5.000 euro in più per ogni componente con disabilità).
un valore del reddito familiare inferiore a 6.000 euro annui, moltiplicato per il corrispondente parametro della scala di equivalenza (pari ad 1 per il primo componente del nucleo familiare, incrementato di 0,4 per ogni ulteriore componente maggiorenne e di 0,2 per ogni ulteriore componente minorenne, fino ad un massimo di 2,1). Tale soglia è aumentata a 7.560 euro ai fini dell’accesso alla Pensione di cittadinanza. Se il nucleo familiare risiede in un’abitazione in affitto, la soglia è elevata a 9.360 euro.
Altri requisiti
Per accedere alla misura è inoltre necessario che nessun componente del nucleo familiare possieda:
autoveicoli immatricolati la prima volta nei 6 mesi antecedenti la richiesta, o autoveicoli di cilindrata superiore a 1.600 cc oppure motoveicoli di cilindrata superiore a 250 cc, immatricolati la prima volta nei 2 anni antecedenti (sono esclusi gli autoveicoli e i motoveicoli per cui è prevista una agevolazione fiscale in favore delle persone con disabilità);
navi e imbarcazioni da diporto (art. 3, c.1, D.lgs. 171/2005).
Il Reddito di cittadinanza è compatibile con il godimento della NASpI (Nuova Assicurazione Sociale per l’Impiego) e di altro strumento di sostegno al reddito per la disoccupazione involontaria. L’assegno non verrà invece erogato ai nuclei familiari che hanno fra i loro componenti soggetti disoccupati a seguito di dimissioni volontarie nei dodici mesi successivi alla data delle dimissioni, fatte salve le dimissioni per giusta causa.
Da come lo dice Hunter sembrerebbe che basta essere proprietario di una casa per essere escluso, ma da quello che c'è scritto sul sito la casa di abitazione non conta nel calcolo. L'importante è che gli ulteriori eventuali immobili non abbiano un valore superiore ai 30.000 euro.
In quel caso il reddito funziona in base al nucleo familiare, non è che ogni singolo componente può fare domanda e richiedere il reddito individualmente, sarebbe troppo bello
Per quello dicevo che il RdC non c'entra nulla con la condizione del disoccupato, perchè se in un nucleo famigliare ci sono più disoccupati, alla fine chi accede al beneficio è solo un componente.
Da come lo dice Hunter sembrerebbe che basta essere proprietario di una casa per essere escluso, ma da quello che dice il sito la casa di abitazione non conta nel calcolo. L'importante è che eventuali immobili non abbiano un valore superiore ai 30.000 euro.
No la casa di abitazione non conta nel calcolo, io mi riferivo a chi ha un immobile di proprietà ma che non conta come prima casa perchè per essere "prima casa" bisogna comunque avere la residenza
ok capito, ma quindi come funziona la questione delle domande di lavoro che danno?
il padre per esempio lavora e il nucleo familiare rientra in extremis nei requisiti, quindi il reddito lo prende, ma il lavoro? ottieni solo il RdD, i 2 figli maggiorenni non ottengono le richieste di lavoro?
Se si va a guardare molti dei cosiddetti "tuttosubitisti" sono persone che fino a non molto tempo fa il prof stimava e retwittava in continuazione, tanto per far capire che non sono certo degli sciocchi o altro. E che dubitino è normalissimo fra l'altro, in fondo Bagnai ha sempre incentrato la sua attività didattica sull'insegnare alle persone a pensare liberamente e a mettere sempre in discussione quello che gli viene messo sotto gli occhi. Pretendere ora una fiducia cieca dai propri "alunni" è difficile ed anche un tantino incoerente...
Alcuni dicono chiaramente che non sentono di avere tutti questi anni a disposizione per aspettare "la strategia", altri invece economicamente stanno parati ma comunque non riescono ad accettare questa svolta totale. La delusione è completamente trasversale, e come sottolineava LeRoi, la ragione di ciò va oltre il mero aspetto economico ma riguarda anche la questione di principio, di non voler essere schiavi di un sistema assurdo e sadico verso le popolazioni europee.
Magari spera ancora di poter incidere in qualche modo...
Il reddito di cittadinanza funziona in base al nucleo familiare. Se entrambi i figli vivono con mamma e papà allora conteranno nell'insieme del nucleo familiare, e sarà necessario presentare un'unica domanda (il reddito di cittadinanza dovrebbe funzionare come il REI, quindi l'importo totale scalerà in base al numero dei componenti).
Il Reddito di cittadinanza viene erogato ai nuclei familiari in possesso cumulativamente, al momento della presentazione della domanda e per tutta la durata dell’erogazione del beneficio, dei seguenti requisiti.
Requisiti di cittadinanza, residenza e soggiorno
Il richiedente deve essere cittadino maggiorenne italiano o dell’Unione Europea, oppure, suo familiare che sia titolare del diritto di soggiorno o del diritto di soggiorno permanente o cittadino di Paesi terzi in possesso del permesso di soggiorno UE per soggiornanti di lungo periodo. È, inoltre, necessario essere residente in Italia per almeno 10 anni, di cui gli ultimi due in modo continuativo.
Requisiti economici
Il nucleo familiare deve essere in possesso di:
un valore ISEE inferiore a 9.360 euro;
un valore del patrimonio immobiliare, diverso dalla casa di abitazione, non superiore a 30.000 euro;
un valore del patrimonio mobiliare non superiore a 6.000 euro per il single, incrementato in base al numero dei componenti della famiglia (fino a 10.000 euro), alla presenza di più figli (1.000 euro in più per ogni figlio oltre il secondo) o di componenti con disabilità (5.000 euro in più per ogni componente con disabilità).
un valore del reddito familiare inferiore a 6.000 euro annui, moltiplicato per il corrispondente parametro della scala di equivalenza (pari ad 1 per il primo componente del nucleo familiare, incrementato di 0,4 per ogni ulteriore componente maggiorenne e di 0,2 per ogni ulteriore componente minorenne, fino ad un massimo di 2,1). Tale soglia è aumentata a 7.560 euro ai fini dell’accesso alla Pensione di cittadinanza. Se il nucleo familiare risiede in un’abitazione in affitto, la soglia è elevata a 9.360 euro.
Altri requisiti
Per accedere alla misura è inoltre necessario che nessun componente del nucleo familiare possieda:
autoveicoli immatricolati la prima volta nei 6 mesi antecedenti la richiesta, o autoveicoli di cilindrata superiore a 1.600 cc oppure motoveicoli di cilindrata superiore a 250 cc, immatricolati la prima volta nei 2 anni antecedenti (sono esclusi gli autoveicoli e i motoveicoli per cui è prevista una agevolazione fiscale in favore delle persone con disabilità);
navi e imbarcazioni da diporto (art. 3, c.1, D.lgs. 171/2005).
Il Reddito di cittadinanza è compatibile con il godimento della NASpI (Nuova Assicurazione Sociale per l’Impiego) e di altro strumento di sostegno al reddito per la disoccupazione involontaria. L’assegno non verrà invece erogato ai nuclei familiari che hanno fra i loro componenti soggetti disoccupati a seguito di dimissioni volontarie nei dodici mesi successivi alla data delle dimissioni, fatte salve le dimissioni per giusta causa.
Da come lo dice Hunter sembrerebbe che basta essere proprietario di una casa per essere escluso, ma da quello che c'è scritto sul sito la casa di abitazione non conta nel calcolo. L'importante è che gli ulteriori eventuali immobili non abbiano un valore superiore ai 30.000 euro.
Tanto Bagnai quanto i suoi elettori hanno riposto fiducia in un partito di destra. Ora, aspettarsi che faccia cose di sinistra, è irrazionale. Bagnai dovrebbe "elaborare il lutto", come amava dire lui stesso sul suo blog.
Ora, ovviamente, rosica sia perché lo hanno preso per il **** sia perché non può comunicare ai propri elettori la presa per il ****. Il punto è sempre lo stesso: se ti candidi e se voti un partito di destra, ti candidi e voti il capitale a cui l'euro conviene. Punto. Che altro c'è da dire?
Tanto Bagnai quanto i suoi elettori hanno riposto fiducia in un partito di destra. Ora, aspettarsi che faccia cose di sinistra, è irrazionale. Bagnai dovrebbe "elaborare il lutto", come amava dire lui stesso sul suo blog.
Ora, ovviamente, rosica sia perché lo hanno preso per il **** sia perché non può comunicare ai propri elettori la presa per il ****. Il punto è sempre lo stesso: se ti candidi e se voti un partito di destra, ti candidi e voti il capitale a cui l'euro conviene. Punto. Che altro c'è da dire?
Ma guarda la svolta capitalistica degli ultimi decenni con Clinton Blair Schroder etc è stata fatta paradossalmente con partiti di sinistra. Adesso stanno vincendo partiti di destra perché parlano di cose di sinistra. Si sono invertite le cose. La gente adesso sta avvertendo finalmente l attacco, sopratutto nelle proprie tasche, di questo ultra capitalismo e sta cercando di rispondere votando alternativamente al solito che è già tanto. Qui il problema dell offerta politica che è disorientante con partiti che dicono una cosa in campagna elettorale e poi fanno altro al governo facendo esacerbare gli animi vedi Francia Grecia Spagna etc. La cosa che salta agli occhi è che negli ultimi decenni nessun e ripeto nessun partito ha portato a casa una vittoria sociale a favore dei lavoratori e dei ceti meno abbienti. Ditemene uno.
A me non pare proprio che le cose si siano invertite. Mi pare, anzi, che dei partiti si definiscono di sinistra per fare cose di destra. Mente i partiti di destra fanno cose di destra. L'accelerazione neoliberista inizia negli USA con Reagan e con la Tatcher negli anni '80 ma non è che prima ci fosse il socialismo. Comunque sto cazzi, le lezione di storia non frega a nessuno e partiti che sostengono il lavoro o ci sono ma non se li caca nessuno perché tutti sperano di diventare capitalisti e metterlo in **** agli altri o non esistono proprio.
In pratica, invece di sradicare il capitalismo e pretendere lavoro, salario, istruzione e sanità per tutti ci siamo auto condannati al feudalesimo. Anzi, abbiamo pregato di portarci in questa situazione. La realtà non interessa a nessuno.
ok capito, ma quindi come funziona la questione delle domande di lavoro che danno?
il padre per esempio lavora e il nucleo familiare rientra in extremis nei requisiti, quindi il reddito lo prende, ma il lavoro? ottieni solo il RdD, i 2 figli maggiorenni non ottengono le richieste di lavoro?
No, le rischieste di lavoro le ottiene chi fa la domanda di reddito. Se la domanda la fa il capofamiglia ad esempio, il reddito lo percepisce lui (a seconda dei componenti del nucleo familiare etc) e sarà lui ad affrontare tutto l'iter dei navigator, delle tre proposte di lavoro etc etc, tutti gli altri non percepiscono nulla ne in termini monetari, ne in termini di "servizi". Per questo c'è stata la corsa al cambio di residenza, o alle separazioni lampo, in maniera tale che ognuno potesse individualmente fare domanda, anche risultando nello stato di famiglia con mammà e papà o abitando sotto lo stesso tetto con la moglie/marito.
No, le rischieste di lavoro le ottiene chi fa la domanda di reddito. Se la domanda la fa il capofamiglia ad esempio, il reddito lo percepisce lui (a seconda dei componenti del nucleo familiare etc) e sarà lui ad affrontare tutto l'iter dei navigator, delle tre proposte di lavoro etc etc, tutti gli altri non percepiscono nulla ne in termini monetari, ne in termini di "servizi". Per questo c'è stata la corsa al cambio di residenza, o alle separazioni lampo, in maniera tale che ognuno potesse individualmente fare domanda, anche risultando nello stato di famiglia con mammà e papà o abitando sotto lo stesso tetto con la moglie/marito.
Quindi è meglio che la domanda la fa il figlio? Così ha lui le richieste di lavoro, il padre come ho detto lavora già, in quel caso come funziona? Prende solo il reddito visto che lavora già
Quindi è meglio che la domanda la fa il figlio? Così ha lui le richieste di lavoro, il padre come ho detto lavora già, in quel caso come funziona? Prende solo il reddito visto che lavora già
Ho scritto più su che il reddito viene percepito solo da chi presenta la domanda, quindi nel caso in cui la richiesta viene inoltrata dal figlio, l'eventuale reddito e le famose 3 richiesta di lavoro le percepirebbe lui, il padre e gli altri componenti della famiglia non percepirebbero nulla e non avrebbero diritto ad accedere alle proposte lavorative. La scelta di chi debba presentare la domanda di reddito ovviamente e a discrezione, ma se è il figlio a presentarla, e il padre lavora già secondo me è difficile rientrare nei requisiti del rdc, a meno che non parliamo di lavoro nero o stipendi molto bassi.
Vedete anche voi un messaggio sottaciuto in questi tweet di Claudio o sono io che mi sto facendo i viaggi?
PS: intanto il nuovo segretario PD ha già tenuto a dichiarare che del malessere sociale se ne fottono, "l'Europa che ci difende" viene prima di tutto (anche della vita delle persone):
Io sinceramente devo capire se si possa uscire dall' euro e dai vari trattati cosi da un giorno all'altro con la mera volontà politica di un partito. Ovviamente ipotizzando di aver creato nel frattempo e di nascosto una banca centrale, aver stampato in gran segreto le nuove lire e magari siglato accordi con qualche Paese fuori dall'unione.
Non è che si deve ad esempio eliminare o modificare l'articolo 11 della costituzione? Perchè già solo in questo caso se non ricordo male servirebbe una maggioranza qualificata ( credo ? ) e quindi servirebbe la volontà politica di due partiti almeno e la cosa si complicherebbe non poco.
Del trovare un accordo stile UK non avrebbe neanche senso visto che non avendo la nostra banca centrale e la nostra moneta saremo sotto ricatto dal primo giorno con la storia di spread , speculazione e le solite troiate dei miei coglioni.
Io sinceramente devo capire se si possa uscire dall' euro e dai vari trattati cosi da un giorno all'altro con la mera volontà politica di un partito. Ovviamente ipotizzando di aver creato nel frattempo e di nascosto una banca centrale, aver stampato in gran segreto le nuove lire e magari siglato accordi con qualche Paese fuori dall'unione.
Non è che si deve ad esempio eliminare o modificare l'articolo 11 della costituzione? Perchè già solo in questo caso se non ricordo male servirebbe una maggioranza qualificata ( credo ? ) e quindi servirebbe la volontà politica di due partiti almeno e la cosa si complicherebbe non poco.
Del trovare un accordo stile UK non avrebbe neanche senso visto che non avendo la nostra banca centrale e la nostra moneta saremo sotto ricatto dal primo giorno con la storia di spread , speculazione e le solite troiate dei miei coglioni.
Esattamente, per questo non credo che usciremo. O crolla l'euro e allora vabbè grazie, o potrebbe capitare un evento tipo quello descritto nei tweet qui sopra per cui c'è una sorta di negoziazione e fuori dai cogliòni. Nell'ultimo caso però trovo molto dubbio:
a) La capacità italiana di negoziare con successo sia per l'infima qualità della maggior parte della leadership che per la preponderante forza negoziale dell'Europa
b) La volontà di reggere di fronte all'immensa pressione che vi sarebbe: facevano storie per un misero deficit, mò vi immaginate in caso di un braccio di ferro tipo quello sopra preconizzato?
c) La volontà e capacità politica di farlo: quanta parte dell'elettorato starebbe compatta dietro il governo?
d) La volontà stessa dell'Europa di negoziare e non cercare d'incùlarci a sangue come la Grecia
In ragione di questi dubbi ritengo che usciremo dall'euro solo se imploderà l'eurozona o in caso di nuova crisi (stile 2008) per cui si rischierebbero i prodromi di una guerra anche.
La condizione fondamentale per uscire è la volontà politica di una maggioranza forte. Se ci fosse una volontà simile, si potrebbe fare.
E nel caso di uscita unilaterale, non si deve neanche pensare di passare per la modifica di un articolo della costituzione, si dovrebbe uscire e basta e riportare la banca d'Italia sotto l'esecutivo immediatamente, nel corso di una notte. In caso di "trattative" ci ridurrebbero peggio di come la Germania ridusse la Polonia nel 39-45.
Uno scenario di questo tipo renderebbe più sensate le apparenti svolte altroeuropeiste della Lega, che Bagnai e Borghi ora stanno "sostenendo" nonostante abbiano sempre ridicolizzato chi in passato osava uscirsene con discorsi di questo tipo. In fondo l'idea di un'uscita della Germania è quella che proposero attraverso il manifesto di solidarietà europea, e molti dei recenti discorsi di Claudio rinforzano l'impressione che questo sia tutt'ora il tipo di approccio scelto. Non molto tempo fa lui disse qualcosa del tipo: "la Germania è come un baro ad un tavolo da gioco dove nessuno osa ribellarsi, se le si riesce a far capire che i giochi sono cambiati e che ha tutto da perderci, preferirà alzarsi dal tavolo per salvare quello che ha guadagnato finora". A questo aggiungiamoci l'insoddisfazione sempre maggiore nella popolazione tedesca, la riduzione nei consensi dei loro maggiori partiti, l'instabilità del loro sistema bancario e gli attacchi americani mirati al commercio tedesco per concludere il quadro.
Poi ecco, quel tipo ha ricevuto più volte in passato complimenti da parte di Bagnai e Borghi per le sue capacità di analisi, e nonostante di recente si sia comportato moooolto peggio nei loro confronti di quanto tante altre persone abbiamo mai fatto, per qualche motivo non l'hanno comunque bloccato (ed anzi, gli rispondono pure). Direi che vale almeno la pena di prendere in considerazione l'idea...
Uno scenario di questo tipo renderebbe più sensate le apparenti svolte altroeuropeiste della Lega, che Bagnai e Borghi ora stanno "sostenendo" nonostante abbiano sempre ridicolizzato chi in passato osava uscirsene con discorsi di questo tipo. In fondo l'idea di un'uscita della Germania è quella che proposero attraverso il manifesto di solidarietà europea, e molti dei recenti discorsi di Claudio rinforzano l'impressione che questo sia tutt'ora il tipo di approccio scelto. Non molto tempo fa lui disse qualcosa del tipo: "la Germania è come un baro ad un tavolo da gioco dove nessuno osa ribellarsi, se le si riesce a far capire che i giochi sono cambiati e che ha tutto da perderci, preferirà alzarsi dal tavolo per salvare quello che ha guadagnato finora". A questo aggiungiamoci l'insoddisfazione sempre maggiore nella popolazione tedesca, la riduzione nei consensi dei loro maggiori partiti, l'instabilità del loro sistema bancario e gli attacchi americani mirati al commercio tedesco per concludere il quadro.
Poi ecco, quel tipo ha ricevuto più volte in passato complimenti da parte di Bagnai e Borghi per le sue capacità di analisi, e nonostante di recente si sia comportato moooolto peggio nei loro confronti di quanto tante altre persone abbiamo mai fatto, per qualche motivo non l'hanno comunque bloccato (ed anzi, gli rispondono pure). Direi che vale almeno la pena di prendere in considerazione l'idea...
La condizione fondamentale per uscire è la volontà politica di una maggioranza forte. Se ci fosse una volontà simile, si potrebbe fare.
E nel caso di uscita unilaterale, non si deve neanche pensare di passare per la modifica di un articolo della costituzione, si dovrebbe uscire e basta e riportare la banca d'Italia sotto l'esecutivo immediatamente, nel corso di una notte. In caso di "trattative" ci ridurrebbero peggio di come la Germania ridusse la Polonia nel 39-45.