Beh si...se l'acquirente A mette il tetto al prezzo del gas, il venditore poi tanto lo puo vendere a B ed a C e a chiunque altro sia interessato ad acquistarlo.
Sì, solo se il venditore ha infrastrutture adatte e sufficienti a sostituire il volume di scambi che intratteneva con A e se la domanda complessiva di B e C è equivalente a quella di A, con almeno gli stessi prezzi di quella di A prima del tetto.
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Alcune info in ordine sparso.
Il gas costituisce circa l'80% dei ricavi ernergetici russi. Nel 2021 l'export di petrolio rappresentava il 36% del bilancio federale.
Per quanto riguarda il petrolio, Rystad Energy comunica che la Russia nel 2022 perderà fino a 85 miliardi di dollari per via degli sconti attuati, di circa 30 dollari (cioè meno entrate da investire nella guerra). Malgrado ciò, dal 24 febbraio la Russia ha venduto al prezzo al barile medio di 85 dollari, cifra superiore al 90% delle transazioni concluse dal 2014 in avanti (un po' generico quel "in avanti).
Non ci sono ancora dettagli precisi sulle decisioni del G7, ma lo schema potrebbe prevedere l'obbligo per le compagnie di assicurazione e trasporto di portare solo petrolio al prezzo stabilito. Il problema è riuscire a coinvolgere più Paesi possibili.
Cina e India hanno un piede in due scarpe, si sono formalmente astenute ma non supportano attivamente l'invasione (a voi/noi interpretarla o no come quantomeno una disapprovazione implicita), ma non hanno intrapreso il cammino delle sanzioni.
L'Europa potrebbe pensare ad un modello di sanzioni secondarie alle imprese che violano il tetto (lo stesso tipo di minaccia che grava oggi sulle banche europee che dovessero fare affari con l'Iran). Huawei per esempio ha smesso di sottoscrivere nuovi contratti in Russia per paura di essere esclusa dai mercati europei. La Cina tuttavia, come sappiamo, non è in buona sintonia con l'amministrazione statunitense e di certo il viaggio della Pelosi a Taiwan da questo punto di vista non ha aiutato. Conseguenze per l'Europa nel caso non cedano a questa minaccia? Non saprei. Ma la Cina non credo rinuncerà facilmente al mercato occidentale.
Da tener conto - dovrebbe essere scontato dirlo ma meglio abbondare - che le righe che ho appena scritto non sono affatto esaurienti.
I ministri delle finanze del G7 approvano il piano per fissare un tetto al prezzo del petrolio che proviene dalla Russia. Il segretario al Tesoro Usa, Janet Yellen: «Duro colpo per le finanze russe e accelererà il deterioramento dell’economia»
www.corriere.it
riguardo i rapporti con la cina, ma anche con l'india, qualche giorno fa ho letto questo interessante articolo:
Il blocco eurasiatico è tutt'altro che compatto, Pechino e Delhi sfruttano la debolezza di Mosca. Un abbraccio che può rivelarsi mortale.
www.nicolaporro.it
Il petrolio pare che lo acquistino con un forte sconto
La russia potrebbe trovarsi tra due fuochi...a questo punto me lo auguro
Oddio, almeno non è scritto da Porro in persona.

Mi butto? Dai, ci provo, anche dato che lo ritenete interessante.

Vedo che il passaggio che hai citato presenta qualche punto di collegamento con gli articoli che sto postando e ciò che ho scritto sopra.
Il petrolio pare che lo acquistino con un forte sconto
Esatto.
Comunque da quanto ho appreso il problema del prezzo del gas non dipende molto dalle forniture (per Cingolani pare che basti ritardare di 15 giorni l'apertura dei riscaldamenti e la diminuzione di 1 grado) ma della speculazione che alla fine sta in "casa nostra"
Che vuol dire che "il prezzo del gas non dipende molto dalle forniture"? Ok, il prezzo del gas dipende anche dalla quantità di offerta rispetto alla domanda e viceversa, e le forniture sono l'offerta. Per quanto riguarda quindi l'affermazione di Cingolani rapportata all'entità della domanda (poi sta parlando soltanto dell'Italia? Mica la domanda dipende solo da noi), anche dopo aver sentito su La7 dal proprietario di un'acciaieria (quindi altamente energivora) che, messo di fronte proprio a questa misura, rispondeva che per i consumi della fabbrica (lui diceva "come 30k abitazioni", anche se non so esattamente cosa intendeva con questa unità e quanto l'abbia sparata, mi sembra davvero tanto) sono briciole, quella di Cingolani mi sembra una fesseria.
Ah, la speculazione sta senz'altro in cima alla lista delle priorità nei problemi da risolvere il più presto possibile. Se Cingolani dice "a casa nostra", non ricordo dove (se leggendolo o sentendolo in tv da qualcuno) si parlava invece di agire sul TTF. Non saprei, penso che la cosa migliore da fare (vabbé, parlo del topic, non di cosa fa ciascuno di noi fuori dal contesto del forum, quello è scontato

) sia continuare a postare notizie e ragionarci sopra per capirne sempre di più senza saltare a conclusioni affrettate.
Ah ecco! Non conoscevo minimamente queste dinamiche, decisamente interessante.
Lo sconto sull'acquisto del petrolio è riportato anche nell'articolo di Formiche che ho postato.
Il livello. E il senso del ridicolo.
Non so se sia una risposta alla domanda che avevo posto sopra il post quotato (non ho voglia di confrontare date di post e tweet). Le sanzioni sono un'arma economico-politica, ovvio. Ciò che cambia è il loro scopo rispetto all'uso politico dell'energia che fa la classe dirigente russa.
Il lato dell'eccessivo ottimismo e confidence (aka facciata politica, aka semplificazione) della von der Leyen è chiaramente criticabile.