Ma l'autore del post l'ha letto l'articolo?
Dice che la "semplice" ragione è che ormai da Mosca l'UE importa solo il 9% del gas, e che semmai andava fatto prima, quando le importazioni erano al 40%. Invece resterebbe in piedi la proposta italiana di un tetto generalizzato (cioè non solo al gas russo), sostenuta da 15 Stati membri, che tuttavia per adesso non sono sufficienti all'approvazione (serve la maggioranza qualificata, cioè le due condizioni da soddisfare: 55% degli Stati membri - aka 15/27 - con almeno il 65% della popolazione totale dell'UE). A questo proposito la Norvegia, uno dei maggiori fornitori alternativi, è scettica ma il dialogo resta aperto.
A fare ostruzionismo sul price cap al gas russo è il nord Europa a partire dalla Germania (vago quel "nord Europa"), mentre sul price cap generalizzato c'è la Germania scettica e l'Olanda contraria. L'Olanda disponde del più grande giacimento di gas in Europa (tra l'altro: residenti della zona lamentosi causa scosse sismiche addebitate agli impianti e indennizzi assenti, ma dall'ultimo sondaggio sembra potrebbero accettare l'aumento dell'estrazione a condizione di un maxi piano di ristrutturazione delle abitazioni) e prevede di colmare il 15% (equivalente della quantità importata dalla Russia) che gli manca per rendersi totalmente indipendente dall'importazione russa entro il 2022, quindi credo sia la più avvantaggiata e... menefreghista. Penso stia facendo profitti. La Germania forse è spaventata dalla minaccia russa di chiusura... di cosa però, dato che il Nord Stream 1 lo è già? Come sono i flussi dei gasdotti Brotherhood e Jamal? Non lo so.
moon knight Sai qualcosa? Ti invoco.
Qui c'è una mappa utile della rete dei gasdotti:
Il gasdotto TAG permette all'Italia di ricevere gas naturale dalla Russia attraverso l'Austria
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