Analisi post-elettorale molto profonda, matura e, soprattutto, auto critica. Rimane solo il dubbio su chi sia a decidere se e quando gli elettori abbiano ragione ma ho un vago sospetto.
Non c'è alcun obbligo di raggiungere una certa percentuale di votanti e di conseguenza non c'è alcun interesse della politica nel portare la gente a votare. Per i politici meno gente vota e meglio è, sia per una questione puramente matematica sia per aver un maggior controllo su una specifica e piccola parte di elettorato.
Realisticamente che abbiano votato in 2 gatti non interessa ad alcun politico. L'astensionismo lo tira fuori in modo cmq timido giusto chi ha perso ( per ovvie ragioni )ma per il resto...
Non stento a credere che di quella bassa percentuale di votanti la maggior parte sia gente molto più che benestante che ha contatti diretti con chi vota o ha cmq da guadagnarci.
Analisi post-elettorale molto profonda, matura e, soprattutto, auto critica. Rimane solo il dubbio su chi sia a decidere se e quando gli elettori abbiano ragione ma ho un vago sospetto.
Non c'è alcun obbligo di raggiungere una certa percentuale di votanti e di conseguenza non c'è alcun interesse della politica nel portare la gente a votare. Per i politici meno gente vota e meglio è, sia per una questione puramente matematica sia per aver un maggior controllo su una specifica e piccola parte di elettorato.
Realisticamente che abbiano votato in 2 gatti non interessa ad alcun politico. L'astensionismo lo tira fuori in modo cmq timido giusto chi ha perso ( per ovvie ragioni )ma per il resto...
Non stento a credere che di quella bassa percentuale di votanti la maggior parte sia gente molto più che benestante che ha contatti diretti con chi vota o ha cmq da guadagnarci.
Ma infatti il problema di Calenda è che non ha vinto Calenda così come il problema di Conte è che non ha vinto Conte, altro che astensionismo.
Poi concordo sul fatto che ricostruzioni o convincimenti tipo "se non va a votare una certa percentuale di persone la politica si vergognerà" è, nella migliore delle ipotesi, favolistica al pari di convincimenti tipo "il mio vota conta" o, anche, semplicemente, "se votare serve" senza neanche dire a cosa dovrebbe servire.
O come le elezioni presidenziali americane: vinco io? Bene. Perdo? Brogli, influenze esterne, la mano del Cremlino. E la cosa divertente è che, per forza di cose, in un sistema di quel tipo, uno deve per forza perdere e uno vincere
Però un astensionismo così alto è preoccupante eh. Che poi è pure normale, chiunque governa fa le stesse identiche cose, edulcorate in maniera differente.
Però un astensionismo così alto è preoccupante eh. Che poi è pure normale, chiunque governa fa le stesse identiche cose, edulcorate in maniera differente.
Non capisco se sei d'accordo con me o meno, ma hai in ogni caso ragione, nel senso che qualcuno dovrebbe spiegare ad Amadeus e ai dirigenti rai che la gente è molto più intelligente di quello che loro credono, per cui sarebbe meglio, un festival della canzone, dedicarlo appunto alle canzoni, o se proprio vogliono fare del varietà di basso rango, che sia esente da impronte politiche propagandistiche più o meno marcate.
Però un astensionismo così alto è preoccupante eh. Che poi è pure normale, chiunque governa fa le stesse identiche cose, edulcorate in maniera differente.
Fra l'altro, occorre notare che se tutti i partiti fanno/propongono la stessa cosa e quella cosa mi va bene, è tutto ok, anzi, sono quelli a cui la cosa proposta/fatta non va bene che sono scemi. Se invece la cosa che tutti i partiti fanno/propongono non va bene a me, allora serve come minimo una rivoluzione.
Fra l'altro, occorre notare che se tutti i partiti fanno/propongono la stessa cosa e quella cosa mi va bene, è tutto ok, anzi, sono quelli a cui la cosa proposta/fatta non va bene che sono scemi. Se invece la cosa che tutti i partiti fanno/propongono non va bene a me, allora serve come minimo una rivoluzione.
Non capisco se sei d'accordo con me o meno, ma hai in ogni caso ragione, nel senso che qualcuno dovrebbe spiegare ad Amadeus e ai dirigenti rai che la gente è molto più intelligente di quello che loro credono, per cui sarebbe meglio, un festival della canzone, dedicarlo appunto alle canzoni, o se proprio vogliono fare del varietà di basso rango, che sia esente da impronte politiche propagandistiche più o meno marcate.
Volevo semplicemente dire che provare sollievo perché quanto detto a Sanremo non ha spostato di una virgola i risultati delle regionali è discretamente inutile dato che era ovvio che non lo avrebbe mai fatto: non è che il PD in coma farmacologico resusciterà magicamente perché Fedez dissa qualche politico clown per vecchie "goliardate", o perché qualcuno -oh mio dio- parla di diritti civili.
È passato pochissimo dall'insediamento del nuovo governo ed i consensi sono sempre altissimi, se neanche cagate come quella fatta per le accise, ogni parola che dice la mummia del Berlusca o la macchietta di Donzelli hanno fatto perdere voti come potrebbe riuscirci Sanremo? Non c'è mai stato il rischio, dai.
A Sanremo si è sempre parlato non solo di musica, non è una novità, quest'anno c'era il rischio che si "passasse il segno" invitando il presidente ucraino a rovinare il mood ma, fortunatamente, la patria è salva perché sono riusciti ad evitarlo
Benissimo così. Per raccogliere Matteo Renzi dalla posizione di disoccupato e rimetterlo in Parlamento, nn merita altro che andare a fondo anche lui. Che poi già lui da solo aveva l'8%. Chissà Renzi cosa gli ha promesso per farsi tirare dentro.
Ma io non credo proprio che il problema sia "tutti i politici fanno cose uguali, quindi é inutile votare".
Ovviamente é un'analisi che richiederebbe tempo, ma in estrema sintesi: le proposte sono molto diverse tra loro, ma se i politici sconfessano quello che dicono un mese dopo aver ricevuto le chiavi del governo, io che voto a fare? Mi hanno raccontato frottole quando erano all'opposizione e frottole quando si era in campagna elettorale. Dopo 30 anni ecco il risultato.