Questo scontro estivo tra ecocatastrofisti e negazionisti ha preso il posto dello scontro invernale tra provax e novax.
Basta anche solo dire "Ah" o fare domande sulla narrazione ufficiale per essere etichettato "No qualcosa".
All'inizio erano i "Nimby" -che addirittura era definita "sindrome"- e mi ricordo che ebbe un discreto successo perché stuzzicava il "basta che sto bene io, che cazzo me ne frega a me", una roba tipo: "guarda quei coglioni che protestano perché non vogliono [inserire infrastruttura a piacere] vicino a casa e io -che vivo lontano o, comunque, non sono minimamente toccato dai problemi di avere quell'infrastruttura dietro casa- non potrò goderne i benefici"
Ci avevano riprovato con i No Euro ma lì il successo della tecnica è stato meno chiaro, secondo me, perché l'argomento era complesso. Se ci fai caso, infatti, è rarissimo che un pro euro sostenga le proprie tesi con argomenti tecnici e quei pochi che ci hanno provato -qualcuno si ricorderà del Corralito di Taddei, per esempio- lo hanno fatto in modo grottesco. In genere, ad argomenti tecnici a sfavore delle aree valutarie non ottimali venivano -e vengono tutt'ora - proposti argomenti tipo "eh ma il sogno".
Con i novax, invece, il successo è stato pieno: hanno spinto tantissimo sulla fobia delle persone e quando si additava qualcuno come novax ci si sentiva bravi, migliori, dei veri cittadini di serie A in contrapposizione al novax suddetto. E non era neanche importante da cosa venisse fuori la definizione novax, non si era pienamente convinti della storia del pipistrello e del pangolino comprato al mercato, si parlava degli antiinfiammatori, si era contrari alle chiusure o se ne mettevano in dubbio gli effetti, si era contro il sistema di discriminazioni messo su con il lasciapassare verde: eri ancora oggi, e come sempre, un povero no vax (chi coglie la semicit è davvero bravo).
Hanno fatto qualcosa di simile con i "russofili"/"putiniani" (forse "no-war" era un po' esagerato e avrebbe fatto tornare in mente a qualcuno che, effettivamente, in passato, in situazioni simili, era effettivamente stato contro la guerra o che, magari, dell'aggredito non gliene era poi fregato così tanto) e la cosa va ancora abbastanza avanti anche se, almeno per alcuni, il periodo in cui bastava anche solo fare una domanda per essere "russofilo"/"putiniano" mi sembra passato. Sarà che la guerra è in una fase di stallo.
Con i "negazionisti del cambiamento climatico", invece, mi sembra che stiamo tornando ai fasti dei "novax" con la differenza che ora possono sì spingere sulla fobia e sul "basta che sto bene io" ma si va a toccare il portafoglio: non basta più farsi il vaccino e mettere una mascherina o credere ciecamente nella bontà delle sanzioni che distruggeranno l'economia russa in tre settimane, ora bisogna tirare fuori i soldi per comprare la tesla, per fare il cappotto alla casa e non è che tutti i ferventi sostenitori del cambiamento climatico causato dall'uomo possono permettersi la spesa. Aggiungo, come nota personale, che fra tutte le persone che sostengono idee simili che conosco, nessuno vuole peggiorare il proprio stile di vita per renderlo "green" ma tutti sono disponibili a peggiorare quello degli altri

