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I post sul tema scritti qui nel Topic Politico da ora in poi verranno cancellati
 
Ultima modifica:
Se non sbaglio il governo Craxi attuò un decreto per il taglio di una percentuale, non decise di sopprimerla del tutto.
La soppressione totale fu fatta sotto il governo Amato. 

 
La soppressione totale fu fatta sotto il governo Amato. 
E allora vedi che non è una conseguenza che paghiamo per colpa di Craxi, probabilmente si decise si apportare un piccolo taglio come contrasto all'inflazione, fu la soppressione il problema.

 
Ultima modifica da un moderatore:
Fa così tanta differenza chi abbia iniziato il lavoro e chi lo abbia finito?

Comunque l'inflazione era già in discesa quando venne riformata la scala mobile:

Sval_06.JPG


Quindi no, non era quello il motivo.

 
Ultima modifica:
Mi sa che non avete capito che il problema della scala mobile era che faceva percepire troppi soldi ai lavoratori ossia faceva costare troppo il lavoro per i capitalisti che, per qualche strano motivo, si erano rotti le palle di pagare i lavoratori. Tutto il resto, ma proprio tutto, SME, banda ristretta, Maastricht, cambio fisso, fissazione del cambio, e tanto altro ruota intorno alla necessità di fornire una ragione tecnica per fare deflazione salariale. In Europa si è fatto quello che si è fatto in altre parti del mondo negli anni '70, '80, '90 e anche poi con i manganelli e i carri armati, solo che si è usata una strada diversa ma, non per questo, meno violenta. 

O si entra nell'ottica che il capitale se ne strafrega dei lavoratori che possono letteralmente crepare (basta aprire un libro di storia, anche se, effettivamente, non è così semplice) e trarre le conseguenze oppure niente, tanto al capitale non frega un càzzo lo stesso.

 
la situazione ad oggi è identica mi dicono, espediente becero per non assumere :asd:
La situazione è identica da sempre: non è mai esistita un'epoca in cui i capitalisti fossero contenti di remunerare il lavoro.

 
Ultima modifica da un moderatore:
Non si tratta di lavorare gratis? Tra l'altro qualora mi dovesse servire un professionista per riparare il lavandino di casa che perde non credi che qualora venisse un emerito sconosciuto ti suonerebbe alquanto strano che non si faccia pagare? Io per primo sarei dell'idea che quest ultimo considera il proprio lavoro inutile e persino fatto male se non si fa pagare. Dillo alla casalinga o al falegname che stesi seguendo i consigli illuminanti di De Masi cosicché anche tu un giorno possa godere di ciò che ti meriti ovvero uno stipendio o perlomeno un pagamento equo per il lavoro che svolgi a commissione. Di solito, in un mondo normale, la gente andrebbe pagata e si dovrebbe andare in crisi per il fatto che c'è qualcuno che lavora meglio di te e che soddisfa ancor meglio il cliente. Non perché il cliente ha un'app per poter scegliere tra diecimila disoccupati che fanno il tuo stesso lavoro ma in maniera gratuita. De Masi può anche indorare la pillola oppure sei tu che hai travisato e lo stai promuovendo male ma sta di fatto che per lui è giustificato nonché consigliato lavorare gratis. E il disoccupato nel mentre che attende di mettere in crisi il privato con questa idea geniale di che vive? Di aria? Mangia i propri figli come il conte Ugolino?

Qui c'è un errore di base abbastanza grave. Il capitalismo è la sede dell'egoismo per eccellenza. Mors tua vita mea. Non esisterà mai un capitalista che accetterà di far beneficiare anche gli altri di una lauta ricchezza. Il capitalismo non è neutro. Il capitalismo è accumulare ricchezza e per fare questo c'è chi deve morire di fame ed esser possibilmente pagato a basso costo (laddove non pagato se possibile) affinché chi possiede i mezzi di produzione possa arricchirsi. Il capitalismo non ha leggi bensì una sola linea guida: fare soldi. 


Ho semplicemente dato due interpretazioni probabilmente sbagliando quella su cui ho più puntato, comunque quella da me male interpretata può comunque funzionare.

Il professionista, un meccanico, un idraulico, che hai chiamato non può chiedere soldi dato che si è offerto gratis in un App., ovviamente lo fanno per un tempo limite, possono anche offrirsi con pagamenti inferiori.

Se ci sono tanti lavoratori che si offrono gratis o chiedono poco rispetto a dipendenti di privati, se ben organizzati, nel giro di un mese metterebbero in crisi i vari privati, è come lo sciopero del lavoro per una settimana o più.

Quello che invece De Masi vuole è di offrirsi gratis al privato per un tempo limitato, scendere a patti non con il privato ma con i lavoratori che hanno troppo ore lavorative e facendo molti straordinari, cedendo le ore in più ai disoccupati, per fare ciò bisogna prima pianificare un salario minimo e reddito di cittadinanza e creare una piattaforma informatica tipo Uber per fare incontrare domanda e offerta di lavoro, qui il link sulla sua proposta :

https://www.linkiesta.it/it/article/2017/03/25/il-sociologo-de-masi-per-battere-la-disoccupazione-bisogna-lavorare-gr/33637/

Prevede 11 tappe. Io non ho letto il libro quindi non posso giudicare, ma quelli che l'hanno letto, compresi laureati, condividono la sua soluzione, e sono molti, tanto che chi l'ha letto in molti l'hanno contattato e disposti a finanziare la sua piattaforma informatica tipo Uber. Chissà perchè chi ha letto il suo libro sono in molti a condividere la sua soluzione. Non è detto che funziona per forza ma da qualche parte si deve pur provare.

De Masi ci ha studiato anni sui problemi del lavoro, professore sociologo del lavoro presso l'università "La Sapienza" di Roma e stato Preside della facoltà di Scienze della comunicazione, leggi la sua biografia.

Sul capitalismo dici assurdità, da nessuna parte c'è scritto che puoi fare profitto illimitato, il capitalismo è neutro e se va da una parte lasciando dietro gli altri la colpa è dello stato corrotto con conflitti di interessi, ecc, lo stato ha il compito di mantenere un equilibrio, i cosiddetti capitalisti che si fanno anche guerra tra di loro, e così è sempre successo nella storia umana e animale, dall'alba dei tempi. A dimostrarti che non è il sistema a portare disuguaglianze ma l'uomo e il suo mancato senso del dovere.

E' così superficiale individuare i problemi dell'umanità nel capitalismo, quando poi tutti i sistemi vengono pensati in buona fede, ma se chi controlla viene meno al suo dovere ecc, se lo stato si fa corrompere o si corrompe ecc, vedi l'attuale risultato. 

Privati e politici ecc che diventano una sorta di monarchici sotto mentite spoglie, dietro a loro altri monarchici più potenti che vengono da altri paesi più forti a dettare nel nostro paese le loro politiche, U.S.A, Germania e Francia. La complessità è infinita e lascio a te arrivarci da solo.

I problemi della nostra realtà attuale sono molto più complessi laddove il capitalismo non c'entra nulla, siamo stati inglobati dall'impero U.S.A che ci ha sempre dettato leggi e deve far fronte alla concorrenza cinese imponendo all'Europa meno diritti sociali ecc, il fine degli U.S.A come vedi è dominare tutto il mondo e per farlo utilizzano ogni mezzo per arrivarci, domandati poi perchè accentrare così tanta ricchezza incalcolabile nelle mani di sempre più meno persone, cosa ci fanno.

Ma tu pensi che un giorno in uno stato comunista ci sia l'uguaglianza e pace eterna, non sarà mai così perchè non comanda il sistema, immagina uno stato comunista corrotto che diventa come un grande ente privato e decide come trattare 60 milioni di italiani, l'egoismo prende sempre il sopravvento.
Le disuguaglianze sono sempre successe a causa di un popolo incapace di vigilare ignorante ecc, se sapessimo vigilare e protestare facendo pressioni, ben organizzati, a quest'ora c'era un certo equilibrio tra privati, stato, e dipendenti. E' sempre contata l'educazione la base per mantenere equilibrio.

Darkema, non serve che mi spieghi che le piccole imprese soffrono per il calo della domanda, lo so benissimo. Il punto è che stanno pagando le conseguenze delle proprie scelte: quando i nel 96 e nel 2001 sono stati introdotti e rafforzati i contratti interinali piccoli e piccolissimi hanno iniziato a pagare uno sputo le persone. Esattamente come le imprese più grandi. E questo sembrava bellissimo. Solo salari bassi non sono negli interessi delle piccole imprese perché le piccole imprese non possono esportare. Ce lo vedete il negozietto sotto casa (qualsiasi cosa essi vendano) esportare? O il bar, il meccanico, la pasticceria? 

Gli imprenditori, insomma, per puro egoismo, hanno fatto una scelta miope, quindi, di che càzzo, stiamo parlando? Il casino l'hanno creato loro e loro lo devono risolvere assumendo e pagando. Le chiacchiere stanno a zero. "Eh ma i costi", "eh ma questo", "eh ma quest'altro"? Che s'attacchino al cazzo: sicuramente i lavoratori non possono spendere soldi che non hanno e non possono fare niente, se non ricorrere alla violenza cosa questa, che non avverrà. 

Insomma: più le imprese sono piccole più hanno interessi simili a quelli dei lavoratori solo che i padroni di quelle imprese, in genere, si percepiscono come capitani di industria che evidentemente non sono. Hanno fatto scelte basate sul breve periodo, hanno accettato il rischio che quelle scelte comportavano e ora, alcuni di essi, pagano le conseguenze di quelle scelte. 

E i lavoratori, in tutto questo dovrebbero lavorare gratis. Ovviamente, gli altri lavoratori, non De Masi che i suoi libri li fa pagare. Seriamente, di cosa càzzo parliamo? 
Hai dimostrazioni che lo facevano tutti? Non generalizzare.

Quali conseguenze delle proprie azioni, la gran parte dei piccoli imprenditori e il popolo generale della politica se ne è sempre fregato, figurati se i piccoli imprenditori poi stiano a seguire la politica, difatti nel 96 governava la sinistra, oltre al problema che politici di sinistra e destra erano tutti venduti permettendo quello che hai detto, l'imposizione veniva dalla UE.

Io non parlo solo dei piccoli imprenditori sotto casa, in questo caso mi riferisco a molte piccole imprese che esportano, piccole imprese meccaniche, imprese per componenti auto, chi produce sedili per aerei, alimentari, ecc, che riescono ad esportare in europa e nel mondo, facendo anche concorrenza alla Germania nonostante i bastoni fra le ruote, non seguendo le politiche economiche dell'unione europea, come dice Galloni in uno dei video postati, riuscendo a reinventarsi, l'arte di arrangiarsi, questi rispettano l'ambiente, pagano bene il lavoratore, producono ciò che serve, ecc. Come vedi non c'è bisogno del comunismo nè dell'imposizione dello stato se ci sono privati educati e corretti, ovviamente non tutti sono così e per questo è importante ovviamente lo stato che deve essere sempre presente, è semplicemente per dire che il privato non è brutto e cattivo a priori.

Insomma da come giudichi i privati per te sono brutti e cattivi a priori, ma non è così, per le piccole imprese la maggior parte del loro capitale è destinato a mantenere l'azienda, manutenzione, pagare le tasse, i materiali, i lavoratori ecc, ovvio che devono avere un certa ricchezza equilibrata per sostenere tutto questo, quindi un piccolo privato che esporta alla fine non è tanto più ricco di un lavoratore ben pagato, come lo stesso Galloni in uno dei video che ho postato afferma, a meno che si comporta scorrettamente.

Su De Masi leggi sopra, chi l'ha letto in molti condividono la sua soluzione, il lavoro gratis è per un certo breve periodo.

Non so perchè lo attacchi sulla vendita dei libri, non ha mai inteso che i lavoratori devono essere sfruttati nè lavorare gratis per molto tempo da far felici i privati.

Lui è molto critico sull'andazzo del mondo attuale, impressionato e non si capacità perchè nessuno fa nulla.

Per come ragioni tu e Cart vi vedo molto estremisti convinti ognuno che il sistema economico che abbraccia sia meglio dell'altro quando semplicemente funzionano entrambi, cambiano solo i metodi ma la sostanza è la stessa se lo stato fa il suo dovere, con la differenza che il capitalismo permette di avere più libertà creativa visto la libera iniziativa economica (in un mondo socialista sta allo stato decidere se un idea che vuoi sviluppare funziona o no), e permette la libertà di fare profitto facendo stare bene privati e lavoratori se lo stato adempie al suo dovere, quello che critichi al comunismo è lo stesso problema del capitalismo e cioè che in realtà nessuno dei due ha colpe se nei vari paesi che adottano questi sistemi sono usciti problemi, semplicemente lo stato non ha fatto il suo dovere come ben ho spiegato sopra riguardo a chi critica il capitalismo pensando che sia tutta colpa sua quando la realtà è ben diversa e le disuguaglianze sono sempre esistite a causa dell'egoismo dell'uomo e del popolo menefreghista incapace di vigilare e protestare con organizzazione.

 
Ultima modifica da un moderatore:
Per come ragioni tu e Cart vi vedo molto estremisti convinti ognuno che il sistema economico che abbraccia sia meglio dell'altro quando semplicemente funzionano entrambi, cambiano solo i metodi ma la sostanza è la stessa se lo stato fa il suo dovere, con la differenza che il capitalismo permette di avere più libertà creativa visto la libera iniziativa economica (in un mondo socialista sta allo stato decidere se un idea che vuoi sviluppare funziona o no), e permette la libertà di fare profitto facendo stare bene privati e lavoratori se lo stato adempie al suo dovere, quello che critichi al comunismo è lo stesso problema del capitalismo e cioè che in realtà nessuno dei due ha colpe se nei vari paesi che adottano questi sistemi sono usciti problemi, semplicemente lo stato non ha fatto il suo dovere come ben ho spiegato sopra riguardo a chi critica il capitalismo pensando che sia tutta colpa sua quando la realtà è ben diversa e le disuguaglianze sono sempre esistite a causa dell'egoismo dell'uomo e del popolo menefreghista incapace di vigilare e protestare con organizzazione.


sì sì.... con la sottilissima differenza che nel mondo reale  comunismo = dittatura :unsisi:

ma che vuoi che sia un dettaglio del genere :stema2:

 
sì sì.... con la sottilissima differenza che nel mondo reale  comunismo = dittatura :unsisi:

ma che vuoi che sia un dettaglio del genere :stema2:
Una semplificazione mica da poco eh :asd:

Comunismo è un termine generico che si può applicare sia ai monaci Benedettini che a Stalin.

 
Ho semplicemente dato due interpretazioni probabilmente sbagliando quella su cui ho più puntato, comunque quella da me male interpretata può comunque funzionare.

Il professionista, un meccanico, un idraulico, che hai chiamato non può chiedere soldi dato che si è offerto gratis in un App., ovviamente lo fanno per un tempo limite, possono anche offrirsi con pagamenti inferiori.

Se ci sono tanti lavoratori che si offrono gratis o chiedono poco rispetto a dipendenti di privati, se ben organizzati, nel giro di un mese metterebbero in crisi i vari privati, è come lo sciopero del lavoro per una settimana o più.

Quello che invece De Masi vuole è di offrirsi gratis al privato per un tempo limitato, scendere a patti non con il privato ma con i lavoratori che hanno troppo ore lavorative e facendo molti straordinari, cedendo le ore in più ai disoccupati, per fare ciò bisogna prima pianificare un salario minimo e reddito di cittadinanza e creare una piattaforma informatica tipo Uber per fare incontrare domanda e offerta di lavoro, qui il link sulla sua proposta :

https://www.linkiesta.it/it/article/2017/03/25/il-sociologo-de-masi-per-battere-la-disoccupazione-bisogna-lavorare-gr/33637/

Prevede 11 tappe. Io non ho letto il libro quindi non posso giudicare, ma quelli che l'hanno letto, compresi laureati, condividono la sua soluzione, e sono molti, tanto che chi l'ha letto in molti l'hanno contattato e disposti a finanziare la sua piattaforma informatica tipo Uber. Chissà perchè chi ha letto il suo libro sono in molti a condividere la sua soluzione. Non è detto che funziona per forza ma da qualche parte si deve pur provare.

De Masi ci ha studiato anni sui problemi del lavoro, professore sociologo del lavoro presso l'università "La Sapienza" di Roma e stato Preside della facoltà di Scienze della comunicazione, leggi la sua biografia.

Sul capitalismo dici assurdità, da nessuna parte c'è scritto che puoi fare profitto illimitato, il capitalismo è neutro e se va da una parte lasciando dietro gli altri la colpa è dello stato corrotto con conflitti di interessi, ecc, lo stato ha il compito di mantenere un equilibrio, i cosiddetti capitalisti che si fanno anche guerra tra di loro, e così è sempre successo nella storia umana e animale, dall'alba dei tempi. A dimostrarti che non è il sistema a portare disuguaglianze ma l'uomo e il suo mancato senso del dovere.

E' così superficiale individuare i problemi dell'umanità nel capitalismo, quando poi tutti i sistemi vengono pensati in buona fede, ma se chi controlla viene meno al suo dovere ecc, se lo stato si fa corrompere o si corrompe ecc, vedi l'attuale risultato. 

Privati e politici ecc che diventano una sorta di monarchici sotto mentite spoglie, dietro a loro altri monarchici più potenti che vengono da altri paesi più forti a dettare nel nostro paese le loro politiche, U.S.A, Germania e Francia. La complessità è infinita e lascio a te arrivarci da solo.

I problemi della nostra realtà attuale sono molto più complessi laddove il capitalismo non c'entra nulla, siamo stati inglobati dall'impero U.S.A che ci ha sempre dettato leggi e deve far fronte alla concorrenza cinese imponendo all'Europa meno diritti sociali ecc, il fine degli U.S.A come vedi è dominare tutto il mondo e per farlo utilizzano ogni mezzo per arrivarci, domandati poi perchè accentrare così tanta ricchezza incalcolabile nelle mani di sempre più meno persone, cosa ci fanno.

Ma tu pensi che un giorno in uno stato comunista ci sia l'uguaglianza e pace eterna, non sarà mai così perchè non comanda il sistema, immagina uno stato comunista corrotto che diventa come un grande ente privato e decide come trattare 60 milioni di italiani, l'egoismo prende sempre il sopravvento.
Le disuguaglianze sono sempre successe a causa di un popolo incapace di vigilare ignorante ecc, se sapessimo vigilare e protestare facendo pressioni, ben organizzati, a quest'ora c'era un certo equilibrio tra privati, stato, e dipendenti. E' sempre contata l'educazione la base per mantenere equilibrio.
Mi spiegate perché se una persona è contro il liberismo allora è automaticamente comunista? L'ho detto mille volte. Io non sono comunista. Ripetuto questo per l'ennesima volta ti faccio notare che il caro De Masi è il primo a non credere meritevoli le proprie teorie: si è fatto pagare ben 56.771 euro. Non lo dico io, lo sostengono i dati rivelati dalla Castelli del M5S alla Camera. Quindi tutti devono lavorare gratis tranne me. E tu perdi tempo a leggere le sue teorie da quattro soldi e a difenderle. Tra l'altro lo stesso De Masi è proprio un grande paladino dei più poveri che si preoccupa di analizzare le cause sociali ed economiche che stanno alla base dei problemi del meridione. Guarda qua che bella bomba ha droppato: https://es-la.facebook.com/AngeloForgioneOfficial/videos/10153972649840423/

Ritroviamo in lui tutto quello in cui credete voi. In effetti siete coerenti. I disoccupati sono tali perché (sicuramente) non si sono preoccupati di investire su sé stessi per evitare la disoccupazione. Come si può risolvere il problema? Lavorando gratuitamente per un certo periodo! Ovvio no? Io nel frattempo mi faccio pagare però, d'altronde un libro non si scrive da solo e dovrò pur mangiare. Il Sud invece? Rappresenta una banda criminale. Lo posso dire perché sono meridionale. Eh? Ma stiamo scherzando? Vai con l'autorazzismo. Ma ciò che mi fa più girare le scatole è che gli andate pure dietro.

Chi sono questi famosi laureati che gli danno retta? Ho provato a cercarli ma non ho trovato riferimenti. Non è che sono illustri imprenditori e banchieri? Dove sono? Chi sono? Cosa fanno? Sono pro-Europa immagino. Sul capitalismo ti invito a informarti perché le assurdità le stai dicendo tu. Ti pregherei di studiare perché non si può leggere da nessuna parte che il capitalismo è neutro. Tra l'altro ti contraddici da solo sostenendo che il capitalismo non predica il profitto illimitato salvo poi poter ammirare che in pochi possiedono un enorme capitale. Secondo te com'è possibile? Solamente perché sono egoisti? No, è il sistema che glielo permette. A me piace discutere e lo faccio anche a costo di farmi dare del fascista o dell'imbecille ma certe cose sono talmente ovvie che mi dispiace dovertele notificare perché sono sempre dell'idea che il mio interlocutore sia capace di raccogliere informazioni, analizzarle e infine comprenderle. Ma qui siamo di fronte ad un vero e proprio lavaggio del cervello. 

Non bisogna mai lavorare gratis. Anche se ti chiedessero solamente di fare fotocopie. Bisogna esser pagati perché stai cedendo una parte del tuo tempo e della tua forza lavoro per far si che colui che beneficia del tuo lavoro possa ottenere un certo profitto e risparmio di tempo. Il lavoro va pagato. Amen. Punto. Finiamola con questa storia che il lavoratore deve adattarsi ad ogni porcheria perché è necessario in primis per lui. No, è necessario al capitalista e al sistema per far si che le spese rasentino lo zero, se possibile. Quindi caro De Masi, inizia a lavorare tu gratis. Inoltre parli di accordo tra lavoratori. Mi spieghi com'è possibile che un operaio ceda tre ore del proprio lavoro a un disoccupato che le svolgerà gratuitamente? Secondo te il proprietario della fabbrica si fa una bella risata e amen? Io dico che licenzia l'operaio per assumere un disoccupato che si calerà le braghe pur di avere quel posto, anche a costo di ricevere la metà dello stipendio dell'operaio che è stato licenziato. 

Poi quando Cart sostiene che il lavoratore è colpevole tanto quanto chi lo sfrutta vi mettete a ridere. Ha pienamente ragione invece. Lo dimostrano i post di persone come te. 

PS: il capitalismo non è mai stato pensato per essere un sistema in buona fede e come potrebbe esserlo d'altronde se analizziamo questa semplice formula?

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dove r è il profitto dato dal rapporto tra Pv (plusvalore) e C (capitale fisso) + V (capitale variabile). Mi limito a ricordarti che in V ci rientra il tuo stipendio mensile. 

sì sì.... con la sottilissima differenza che nel mondo reale  comunismo = dittatura :unsisi:

ma che vuoi che sia un dettaglio del genere :stema2:
Tieniti pure la dittatura e lo sfruttamento del sistema capitalista. D'altronde anche quando avrai 50 anni sarai in grado di reinventarti per il mondo del lavoro senza alcun problema in caso di cattiva sorte (cosa che non augurerei nemmeno al mio peggior nemico).

 
Una semplificazione mica da poco eh :asd:

Comunismo è un termine generico che si può applicare sia ai monaci Benedettini che a Stalin.


sì, ecco perchè ho specificato "nel mondo reale"

poi se qualcuno riesce a dirmi il nome di uno stato dove fu applicato il comunismo che non si trasformò automaticamente in dittatura....

Tieniti pure la dittatura e lo sfruttamento del sistema capitalista. D'altronde anche quando avrai 50 anni sarai in grado di reinventarti per il mondo del lavoro senza alcun problema in caso di cattiva sorte (cosa che non augurerei nemmeno al mio peggior nemico).


ecco a cosa ci si riduce pur di non ammettere che nel mondo reale  comunismo = dittatura :facepalm:

 
Certo che quando uno studia, si vede proprio ????


il problema è che quando uno è mentalmente tarato per certe idee, anche lo studio diventa poi ininfluente :unsisi:

il mio invito a scrivere il nome di uno stato comunista non dittatoriale è ancora valido cmq ;)

 
Disse quello che si sente in dovere di prendere per il culo e di definire "parenziano" chi chiede i dati a dimostrazione delle tesi portate in discussione. ???

Comunque sti càzzi.

 
sì ma questo stato comunista non dittatoriale arriva o no? :saske:

 
ecco a cosa ci si riduce pur di non ammettere che nel mondo reale  comunismo = dittatura :facepalm:
Ce la fai a scindere i due argomenti oppure no? Insisti sempre su questo punto. Lo ripeto nuovamente. Essere contro il capitalismo non implica essere comunisti o difensori dell'URSS  :asd:

 
sì ma questo stato comunista non dittatoriale arriva o no? :saske:
In effetti, non mi sento tanto in dovere di argomentare e portare dati se sei tu a chiederli, viste le discussione precedenti. 

Ce la fai a scindere i due argomenti oppure no? Insisti sempre su questo punto. Lo ripeto nuovamente. Essere contro il capitalismo non implica essere comunisti o difensori dell'URSS  :asd:
Che non manchino strumenti di analisi sia di base sia più avanzati mi sembra abbastanza chiaro ??

 
Ce la fai a scindere i due argomenti oppure no? Insisti sempre su questo punto. Lo ripeto nuovamente. Essere contro il capitalismo non implica essere comunisti o difensori dell'URSS  :asd:
io ho solo risposto all'utente che comparava i problemi non risolti dal capitalismo e dal comunismo, dando per scontate però le premesse di partenza.

La piccola differenza appunto è che il capitalismo risiede in stati (più o meno) liberali. Il comunismo in nella totalità dei casi in cui è stato applicato come sistema economico ha trasformato lo stato in regimi assolutisti.

In effetti, non mi sento tanto in dovere di argomentare e portare dati se sei tu a chiederli, viste le discussione precedenti. 
prova lo stesso, male che vada non ci perdi nulla :ahsisi:

 
io ho solo risposto all'utente che comparava i problemi non risolti dal capitalismo e dal comunismo, dando per scontate però le premesse di partenza.

La piccola differenza appunto è che il capitalismo risiede in stati (più o meno) liberali. Il comunismo in nella totalità dei casi in cui è stato applicato come sistema economico ha trasformato lo stato in regimi assolutisti.
Guarda che essere liberali non vuol dire essere democratici dato che sogghigni a più riprese su come il comunismo abbia comportato dittature laddove applicato.

 
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