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Un vittimismo rancoroso che va di pari passo con l’uso delle querele contro giornalisti, scrittori e intellettuali, da parte di Meloni stessa o di esponenti della sua maggioranza. Da quelle lanciate mentre era nei banchi dell’opposizione, e non ritirate una volta al governo, fino a quelle fatte da quando è a Palazzo Chigi.

Quindi chi entra nell'esecutivo deve rimettere tutte le querele e rinunciare a quelle future? E questo dove sta scritto? I membri del governo hanno meno diritti rispetto ai comuni cittadini?
 
Ho già sentito queste parole :hmm:

 
Quindi chi entra nell'esecutivo deve rimettere tutte le querele e rinunciare a quelle future? E questo dove sta scritto? I membri del governo hanno meno diritti rispetto ai comuni cittadini?
Stessi diritti, ma penso che il punto sia questo:

"La logica di queste querele intimidatorie, oltre ad alimentare un clima in cui chi deve dissentire conta fino a 10 prima di pubblicare un qualunque giudizio critico,"

[...]

"Dove quindi non esistono strumenti intermedi, come il lavoro di uffici stampa, addetti alla comunicazione o, nei casi più gravi, le richieste di rettifica ai giornali o le diffide."
 
Stessi diritti, ma penso che il punto sia questo:

"La logica di queste querele intimidatorie, oltre ad alimentare un clima in cui chi deve dissentire conta fino a 10 prima di pubblicare un qualunque giudizio critico,"

[...]

"Dove quindi non esistono strumenti intermedi, come il lavoro di uffici stampa, addetti alla comunicazione o, nei casi più gravi, le richieste di rettifica ai giornali o le diffide."

Dove è stato pubblicato questo?

perchè il Presidente del Consiglio Massimo D'Alema, da Presidente del Consiglio in Carica , Querelò il vignettista satirico Forattini per una vignetta su di lui uscita su la Repubblica , Forattini dovette scusarsi in ginocchio in posa umiliante con la faccia a terra e le braccia a terra in avanti per giorni prima del ritiro , e ovviamente non pubblicò mai più vignette su di lui , chi ha iniziato a querelare la satira è stato il PD fino a quel momento , non lo aveva mai fatto nessuno ed ora è caccia libera

ecco perchè chiedo da dove arrivano quelle riflessioni
 
Dove è stato pubblicato questo?

perchè il Presidente del Consiglio Massimo D'Alema, da Presidente del Consiglio in Carica , Querelò il vignettista satirico Forattini per una vignetta su di lui uscita su la Repubblica , Forattini dovette scusarsi in ginocchio in posa umiliante con la faccia a terra e le braccia a terra in avanti per giorni prima del ritiro , e ovviamente non pubblicò mai più vignette su di lui , chi ha iniziato a querelare la satira è stato il PD fino a quel momento , non lo aveva mai fatto nessuno ed ora è caccia libera

ecco perchè chiedo da dove arrivano quelle riflessioni
Non lo sapevo, o meglio mi sa che mi ricordo qualcosa ma molto vagamente.

Le riflessioni da questo articolo:


Ho l'impressione che anche se non lo dice esplicitamente stia suggerendo che questo governo ha accumulato un numero di querele di questo tipo senza precedenti o che sia vicino al primato storico. Non so neanche questo. Ma è solo un'impressione in stile "da come ne parla sembra quasi che...".
 
Ultima modifica:
Non lo sapevo, o meglio mi sa che mi ricordo qualcosa ma molto vagamente.

Le riflessioni da questo articolo:


Ho l'impressione che anche se non lo dice esplicitamente stia suggerendo che questo governo ha accumulato un numero di querele di questo tipo senza precedenti o che sia vicino al primato storico. Non so neanche questo. Ma è solo un'impressione in stile "da come ne parla sembra quasi che...".
Fonti dirette

 
Fonti dirette

Allora distinguiamo un attimo ed inseriamo nei contesti. Nel caso di D'Alema leggo che c'era in ballo un reato oggetto di indagine giudiziaria:

"Quando Forattini pubblicò una vignetta che mi raffigurava — all’epoca ero Presidente del Consiglio — intento a sbianchettare gli elenchi del dossier Mitrokin, la magistratura stava accertando la sussistenza o meno di un’accusa di manipolazione di quegli stessi elenchi. L’immagine, dunque, accreditava implicitamente la veridicità di un’azione delittuosa che proprio in quei giorni era oggetto di una violenta polemica politica e di un’indagine giudiziaria."

E a detta sua era sufficiente questo:

"Tornando alla vicenda che mi riguarda, ho sempre dichiarato che in qualunque momento l’incidente poteva essere chiuso da chi lo aveva determinato. In altre parole, bastava una dichiarazione di Forattini dalla quale risultasse chiaro, oltre ogni ragionevole dubbio, l’intento non diffamatorio della vignetta per risolvere la querelle. Non era, dunque, mia intenzione arricchirmi alle spalle di uno dei più noti disegnatori satirici né, come ho detto, minacciarne la libertà espressiva. Ieri, finalmente, ho ricevuto attraverso il mio avvocato la dichiarazione con la quale Forattini riconosce testualmente che la sua vignetta è da considerare «un’espressione squisitamente artistica, senza alcuna intenzione... di voler rappresentare fatti reali». E aggiunge: «Quando ho realizzato la vignetta, non ero in possesso di alcun elemento certo che mi consentisse di ritenere che l’allora Presidente del Consiglio avesse nella realtà posto in essere una condotta quale quella descritta nella fantasia sempre paradossale del mio disegno». Non la rappresentazione di un fatto ’’storico’’ accaduto, dunque, ma un paradosso satirico; così l’autore del disegno descrive il proprio lavoro. Ne prendo atto e, come avevo annunciato, considero queste parole necessarie e sufficienti a chiudere definitivamente l’incidente."

Mentre per esempio Daniele Fabbri riceve una querela per "puzzona"? Non mi sembra la stessa cosa.

Magari c'è da dire che proprio questa querela è partita nel 2021, quando non era ancora al governo, però è stata notificata nel 2023.
 
Ultima modifica:
Q
Allora distinguiamo un attimo ed inseriamo nei contesti. Nel caso di D'Alema leggo che c'era in ballo un reato oggetto di indagine giudiziaria:

"Quando Forattini pubblicò una vignetta che mi raffigurava — all’epoca ero Presidente del Consiglio — intento a sbianchettare gli elenchi del dossier Mitrokin, la magistratura stava accertando la sussistenza o meno di un’accusa di manipolazione di quegli stessi elenchi. L’immagine, dunque, accreditava implicitamente la veridicità di un’azione delittuosa che proprio in quei giorni era oggetto di una violenta polemica politica e di un’indagine giudiziaria."

E a detta sua era sufficiente questo:

"Tornando alla vicenda che mi riguarda, ho sempre dichiarato che in qualunque momento l’incidente poteva essere chiuso da chi lo aveva determinato. In altre parole, bastava una dichiarazione di Forattini dalla quale risultasse chiaro, oltre ogni ragionevole dubbio, l’intento non diffamatorio della vignetta per risolvere la querelle. Non era, dunque, mia intenzione arricchirmi alle spalle di uno dei più noti disegnatori satirici né, come ho detto, minacciarne la libertà espressiva. Ieri, finalmente, ho ricevuto attraverso il mio avvocato la dichiarazione con la quale Forattini riconosce testualmente che la sua vignetta è da considerare «un’espressione squisitamente artistica, senza alcuna intenzione... di voler rappresentare fatti reali». E aggiunge: «Quando ho realizzato la vignetta, non ero in possesso di alcun elemento certo che mi consentisse di ritenere che l’allora Presidente del Consiglio avesse nella realtà posto in essere una condotta quale quella descritta nella fantasia sempre paradossale del mio disegno». Non la rappresentazione di un fatto ’’storico’’ accaduto, dunque, ma un paradosso satirico; così l’autore del disegno descrive il proprio lavoro. Ne prendo atto e, come avevo annunciato, considero queste parole necessarie e sufficienti a chiudere definitivamente l’incidente."

Mentre per esempio Daniele Fabbri riceve una querela per "puzzona"? Non mi sembra la stessa cosa.

Magari c'è da dire che proprio questa querela è partita nel 2021, quando non era ancora al governo, però è stata notificata nel 2023.
Quella è una scusa clamorosa priva di senso assoluto, una vignetta non è una prova nè avrebbero mai condannato D'Alema sulla base delle vignette di Forattini , vorrei ricordare che sia Andreotti che Berlusconi sia pure Salvini in tempi recenti, sono stati tutti inquisiti per vari reati il che non ha impedito ai vignettisti di ritrarli , Andreotti fu inquisito per Mafia e lo ritraevano con una piovra sotto la giacca a formare la sua gobba trattandolo da affiliato, nè mai sono cessate le vignette su Berlusconi e il Bunga Bunga quando era inquisito per corruzione di minore nel caso Ruby o Salvini e gli Immigrati

mai nessuno ebbe da ridire sul fatto che no, non si possono fare vignette satiriche perchè sono sotto inchiesta e potrebbero influenzare qualcuno , solo per D'Alema , al punto da domandarsi se la satira non sia in realtà un metodo di lotta politica per influenzare la gente altrimenti la reazione di D'Alema e la sua motivazione non si spiegherebbero

Vorrei aggiungere che quella dichiarazione umiliante pretesa da D'Alema si riferiva ad una vignetta apparsa su Repubblica che di certo non era un giornale ostile al PD , tutt'altro , non era nemmeno ipotizzabile che potesse essere o volesse essere diffamatoria , ma figuriamoci , sulla Repubblica di Scalfari ....
 
Ultima modifica:
Q

Quella è una scusa clamorosa priva di senso assoluto, una vignetta non è una prova nè avrebbero mai condannato D'Alema sulla base delle vignette di Forattini , vorrei ricordare che sia Andreotti che Berlusconi sia pure Salvini in tempi recenti, sono stati tutti inquisiti per vari reati il che non ha impedito ai vignettisti di ritrarli , Andreotti fu inquisito per Mafia e lo ritraevano con una piovra sotto la giacca a formare la sua gobba trattandolo da affiliato, nè mai sono cessate le vignette su Berlusconi e il Bunga Bunga quando era inquisito per corruzione di minore nel caso Ruby o Salvini e gli Immigrati

mai nessuno ebbe da ridire sul fatto che no, non si possono fare vignette satiriche perchè sono sotto inchiesta e potrebbero influenzare qualcuno , solo per D'Alema , al punto da domandarsi se la satira non sia in realtà un metodo di lotta politica per influenzare la gente altrimenti la reazione di D'Alema e la sua motivazione non si spiegherebbero

Vorrei aggiungere che quella dichiarazione umiliante pretesa da D'Alema si riferiva ad una vignetta apparsa su Repubblica che di certo non era un giornale ostile al PD , tutt'altro , non era nemmeno ipotizzabile che potesse essere o volesse essere diffamatoria , ma figuriamoci , sulla Repubblica di Scalfari ....
Ok, penso tu abbia ragione. Trovato anche questo:


E lui la rifarebbe ("forse più cattiva"):

 
Stessi diritti, ma penso che il punto sia questo:

"La logica di queste querele intimidatorie, oltre ad alimentare un clima in cui chi deve dissentire conta fino a 10 prima di pubblicare un qualunque giudizio critico,"

[...]

"Dove quindi non esistono strumenti intermedi, come il lavoro di uffici stampa, addetti alla comunicazione o, nei casi più gravi, le richieste di rettifica ai giornali o le diffide."
Mi sembra la posizione del classico giornalista (ovvero blogger che si crede giornalista) che si crede autorizzato ad attaccare il nemico politico. Le querele non sono intimidatorie, sono fondate o infondate. Aggiungo che i giornalisti hanno anche il lato B parato perché le spese legali sono pagate dall'editore e la responsabilità civile è coperta dall'assicurazione. Quindi delle due l'una: o sono consapevoli di violare i principi espressi da Cass. civ. n. 5259/1984 oppure pensano di stare dalla parte "giusta" dove tutto è lecito.
 
Mi sembra la posizione del classico giornalista (ovvero blogger che si crede giornalista) che si crede autorizzato ad attaccare il nemico politico. Le querele non sono intimidatorie, sono fondate o infondate. Aggiungo che i giornalisti hanno anche il lato B parato perché le spese legali sono pagate dall'editore e la responsabilità civile è coperta dall'assicurazione. Quindi delle due l'una: o sono consapevoli di violare i principi espressi da Cass. civ. n. 5259/1984 oppure pensano di stare dalla parte "giusta" dove tutto è lecito.
Ok, provo a fare la parte del diavolo su questo passaggio: se da posizioni di potere si propongono querele col principale scopo di cambiare al ribasso la percezione della soglia oltre la quale scattano a prescindere da ciò che chi le propone crede sulla fondatezza o infondatezza delle stesse, non si sta cercando di creare un clima intimidatorio/dissuasivo che colpisce la satira?
 
Musk fa qualsiasi cosa nel lasso di 18 ore al giorno, ammazza che multitasking
Ce lo vedo un multimiliardario che sta sul tablet in salotto a bannare l'opposizione della grande Turchia, come se di impegni non ne avesse
 
Beh il tempo di rantare contro la ""dittatura"" di Starmer in UK o Trudeau in Canada o chiunque altro non gli vada a genio lo ha sempre trovato, invece su questa questione a quanto pare sta zitto. Pur se X è stato forzato da Erdogan e i suoi a fare questo mi state dicendo che la libertà di espessione vale a targhe alterne? Volete negare che Musk e co. ci stanno rompendo le palle da anni con argomentazioni quali "abbasso il pensiero unico che limita la libertà"? Era lui stesso a dire di volersi comprare X per questo motivo eh. Comunque si, probabilmente ha altro a cui pensare:


 
Ultima modifica:
Bibi pur di non andare in galera è prionto a smontare la democrazia israeliana.

Almeno li scendono in piazza.
 
Beh il tempo di rantare contro la ""dittatura"" di Starmer in UK o Trudeau in Canada o chiunque altro non gli vada a genio lo ha sempre trovato, invece su questa questione a quanto pare sta zitto. Pur se X è stato forzato da Erdogan e i suoi a fare questo mi state dicendo che la libertà di espessione vale a targhe alterne? Volete negare che Musk e co. ci stanno rompendo le palle da anni con argomentazioni quali "abbasso il pensiero unico che limita la libertà"? Era lui stesso a dire di volersi comprare X per questo motivo eh. Comunque si, probabilmente ha altro a cui pensare:


Beh ma non può mica piegare le dittature di tutto il mondo.

Lo spazio di manovra verte sulla discrezionalità di un'azienda privata, può censurare (come ad esempio fa YouTube che oscura il podcast di Trump, che non è andato trending nemmeno dopo 30 milioni di visualizzazioni in 2 giorni) oppure no.

In ogni caso deve rispettare le leggi di ciascuno stato.
 
Ok, provo a fare la parte del diavolo su questo passaggio: se da posizioni di potere si propongono querele col principale scopo di cambiare al ribasso la percezione della soglia oltre la quale scattano a prescindere da ciò che chi le propone crede sulla fondatezza o infondatezza delle stesse, non si sta cercando di creare un clima intimidatorio/dissuasivo che colpisce la satira?
No, perché non esiste una soglia oggettiva e percepibile da chiunque. Esiste la sensibilità soggettiva di ciascuno nel volerla proporre. Una soglia oggettiva si può trovare nelle altre condizioni di procedibilità (d'ufficio, istanza, richiesta, autorizzazione).
 
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