E quindi?
Io, rispondendo a Ventus (finalmente il ponte si farà), facevo notare che manca ancora una montagna di documentazione, verifiche, sopralluoghi, espropri ecc.
È Salvini, e non io, che va in giro a dire che a settembre apriranno i cantieri.
Mi pare che si stesse parlando di mancanza del progetto esecutivo, ripetendo a pappardella quello che dicono i politici contrari all' opera, ma non sapendo che la fase esecutiva arriva dopo all' approvazione del progetto definitivo, che è avvenuto il 6 agosto, per cui, prima di quella data, è normale che sia mancato l'esecutivo
Di quale documentazione stai parlando che manca? Se fai una ricerca e vai sul sito Stretto di Messina, Sul MASE, sul MIT, etc trovi tutto, dalla sismologia, al vento, alla geotecnica, alle verifiche ambientali etc. E' l'infrastruttura che ha avuto nel corso del tempo più studi rispetto a tutte le altre.
A settembre/ottobre non è che "aprono i cantieri", ma iniziano le "opere anticipate", cioè la realizzazione di tutte quelle infrastrutture che servono appunto ad accolgiere i cantieri veri e propri, quindi parliamo delle opere di demolizione, spostamento dei sottoservizi, dell'attrezzaggio delle aree che appunto accoglierando i cantieri etc
Questa dovrebbe essere la scaletta:
Fase 0 – Opere Anticipate
Inizio lavori: settembre 2025
Fase 1 – Collegamenti stradali e ferroviari
Inizio lavori: maggio 2026
Fase 2 – Gallerie, svincoli e tre nuove stazioni ferroviarie
Inizio lavori: settembre 2026
Fase 3 – L’opera di attraversamento: torri, ancoraggi, sistema di sospensione, impalcato sospeso e centro direzionale
Inizio lavori: marzo 2027
Cioè è questa ad essere la fase di "progettazione esecutiva"
Esattamente in quale parte del Codice degli Appalti si stabilisce che il sistema delle penali deve essere sbilanciato a favore dei privati (così come ha osservato anche l'ANAC e non ce n'era certo bisogno dal momento che è evidente anche a un alfabeta)?
Guarda che non è vero che i privati non abbiano diritto a nulla se lo Stato decide di fermare un’opera.

Il Codice degli Appalti lo dice chiaramente: nell’articolo 123, per gli appalti veri e propri, se la stazione appaltante recede deve pagare non solo quello che è già stato realizzato e i materiali acquistati, ma anche un 10% di indennizzo sulla parte di lavori che non verrà eseguita.
Nelle concessioni la tutela è ancora più esplicita: l’articolo 190 prevede che, se il recesso avviene per pubblico interesse, al concessionario spettino il valore delle opere fatte, i costi conseguenti alla chiusura del rapporto e persino un indennizzo per il mancato guadagno, calcolato tra il 2% e il 5% degli utili previsti dal piano economico-finanziario. E il recesso diventa efficace solo dopo che queste somme sono state pagate.
Anche al di fuori del Codice, la legge 241 del 1990 dice che se la pubblica amministrazione revoca un provvedimento che ha effetti durevoli — come un’autorizzazione a costruire — deve comunque corrispondere un indennizzo a chi subisce il danno.
Quindi non si tratta di un “favore ai privati”, ma di una regola di civiltà giuridica: se lo Stato cambia idea a metà strada, non può lasciare il contraente a mani vuote.
Quali sarebbero esattamente questi capitali stranieri?
Forse mi sono espresso male io o non hai capito bene tu, ma io non parlavo di "capitali stranieri", ma delle risorse che la ditta mette in campo per realizzare l'opera. mica le ditte finanziano, vengono pagate per realizzare
Facciamo così: mi indichi un'opera tra tutte queste che hai citato che abbia un costo di oltre 13 miliardi e che non ha ancora visto l'apertura di un solo cantiere?
Non ho capito il senso della domanda, quindi il problema è il costo unitario di una singola opera rispetto al totale? Se l'intero progetto del ponte fosse costato, diciamo 8 miliardi (che è quanto costa il progetto della TAV), sarebbe stato ok? Troppo? Troppo poco?
Mi indichi la fonte di questi costi? È la prima volta che leggo queste cifre suddivise come le hai scritte tu?
Decreto Ponte, Decreto Infrastrutture, DEF, Finanziaria...da dove viene fuori sta roba?
Sul documento ufficiale del CIPESS trovi il costo totale, ovvero 13,5 miliardi. I 5 miliardi sono una stima coerente (circa il 40%) dato dallo scorporo dei dati economici/tecnici del progetto. Ci sono da costriure strade, gallerie viadotti, bonifiche, riqualificazione del territorio, costruzione di un centro operativo che se non ricordo male dovrebbe essere nel lato calabrese etc. E' paradossale, ma il ponte in se è meno costoso di tutto il resto
