Stai divagando perchè non hai completamente idea di cosa stai parlando. Il crollo del viadotto a cui tu ti riferisci era all' epoca un opera ANAS, non Stretto di Messina. Ciucci all' epoca era si presidente di Anas, ma non certamente il direttore dei lavori, ne tantomeno il costruttore. La realizzazione spettava ad imprese private sotto il controllo tecnico dell ANAS. Ciucci fu indagato per il crollo ma poi assolto in formula piena per "non aver commesso il fatto", quindi, in sintesi, non ha alcuna responsabilità diretta sul crollo. La società Stretto di Messina non è minimamente confrontabile con l' ANAS perchè ha un mandato completamente diverso, ed essendo focalizzato su un unica grande opera, il livello dei controlli è molto più serrato, con una visibilità molto maggiore sia a livello nazionale, ma anche europeo. La gestione della costruzione del ponte passa al vaglio di diverse sovrastrutture (CDM, CIPESS, MIT, MISE, Commissione Europea per quanto riguarda l' IROPI etc), senza tralasciare che l'opera era stata affidate ad imprese private, mentre per il ponte interverranno progettisti e costruttori internazionali che hanno già realizzato ponti sospesi a campata unica in tutto il mondo, danesi, giapponesi, spagnoli etc (COWI, Dissing+Weitling, Sacyr, IHI, Parsons etc) Quindi il raffronto non regge proprio, ne sul piano puramente "legale", ma neanche su tutto il resto
Per quanto riguarda la "tabella di marcia", sono state sottoscritte rigorose clausole contrattuali, tra qui quella di una penale di un milione di e per ogni giorno di slittamento rispetto all' inaugurazione fissata per il 2032 e una cauzione di 650 milioni di €, per cui il contraente avrebbe tutte le motivazioni del mondo per finire in tempo.