Non è essere razzista mostrare dei dati che dimostrano che la maggior parte dei crimini sono commessi da una determinata etnia (esattamente come sta succedendo in Italia dove già qualche anno fa un terzo dei crimini era commessa da extracomunitari, meno di un decimo dell’intera popolazione italiana e che città come Milano e altre in Europa siano diventate pericolose).
Mi fermo solo su questo punto, solo per dare uno spunto di riflessione. Poi fatene quello che volete.
La mente umana è, di base, totalmente incapace a leggere i dati statistici e capire le probabilità.
È influenzata da un sacco di bias cognitivi e false credenze, non è in grado di elaborare correttamente le informazioni che gli vengono fornite e giunge la maggior parte delle volte a conclusioni errate.
Questo ad esempio ci porta molto "stupidamente" ad avere paura quando saliamo su un aereo e non averne quando saliamo in auto.
O a pensare che se è uscito "testa" per 5 volte di fila, allora è più probabile che esca "croce" al prossimo lancio.
Ma la cosa più incredibile, è che la nostra mente elabora diversamente la stessa informazione, se detta in due modi diversi.
Dire che un farmaco funziona il 90% delle volte è rassicurante.
Dire che un farmaco NON FUNZIONA il 10% delle volte è preoccupante, perché mette in risalto il fallimento.
E questa cosa è comune per tutta la specie degli "esseri umani". Non si scappa. Viviamo nella credenza di saper gestire queste informazioni e invece siamo delle "macchine imperfette" fortemente suscettibili ed influenzabili.
Ora arriviamo al nocciolo della questione. Perché vi sto dicendo tutto questo?
Perché tutte queste nozioni rientrano nelle cosiddette "armi della persuasione" (c'è un bellissimo libro al riguardo che consiglio di leggere se siete interessati all'argomento).
I politici, o comunque quelli che diffondono ideologie, sono esperti nell'utilizzo di queste armi per riuscire ad inculcare un determinato pensiero. E lo fanno continuamente (sia da una parte, che dall'altra).
Lo so che ognuno di noi pensa: "aaah ma io sono più forte, non cado in certi trucchetti". Purtroppo però non si può cambiare questo "difetto di progettazione" comune a tutta la nostra specie e noi non siamo geneticamente più speciali degli altri.
Quindi in definitiva: sì, si può essere razzisti portando
in un certo modo dei dati oggettivi. Perché si può sfruttare l'incapacità innata dell'essere umano a leggere la statistica, per veicolare indirettamente messaggi di odio e discriminazione e per far giungere a conclusioni errate chi viene esposto a queste informazioni.
I politici sanno come fregarci, conoscono a fondo la materia e la sfruttano a loro vantaggio.
C'è chi è più bravo di altri, non lo metto in dubbio. C'è chi appare più rozzo, chi invece appare più educato ed impostato. Ma se sono arrivati dove sono, è perché sono dei maestri nell'utilizzo delle tecniche di persuasione.
Non sto dicendo che sia giusto o sbagliato farlo.
Non conoscevo neanche Kirk prima dell'attentato, quindi non mi permetto di giudicare ciò che ignoro.
Volevo solo rendervi partecipi di un mio pensiero e magari farvi incuriosire su un argomento di cui si parla molto poco, ma ci riguarda tutti.