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Topic Politico | Leggere primo post prima di intervenire

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Gianpi

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Ho spostato tutti i post sulla questione Hamas e Israele nel Topic Geopolitico


I post sul tema scritti qui nel Topic Politico da ora in poi verranno cancellati
 
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.Veg

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Siamo noi che dobbiamo integrarci a loro, o loro che si devono integrare a noi? :hmm:
Entrambe le cose: per temi prettamente culturali e in uno scenario in cui la condizione economica non viene analizzata, la minoraza deve accettare il suo stato di minoranza culturale, così come la maggioranza deve comprendere il suo stato di maggioranza. Non può essere unilaterale.

No guarda, per me fare certi discorsi e in qualche modo voler per forza razionalizzare determinate questioni è sintomo di un istinto culturalmente (e in casi come questo, pure fisicamente) suicida quindi non ho interesse nel continuare a parlarne. E ormai l'integrazione, quando si tratta di alcune culture, la considero soltanto una bella favola che ci piace raccontarci per non dover pensare seriamente allo scenario futuro peggiore (e più realistico). Molti non capiscono che questo bel sentimento spesso non è reciproco.


Dovrebbe essere la seconda ma, dato che spesso non vi è reciprocità nel desiderio di "integrazione", in Occidente assistiamo costantemente al primo scenario.
Va bene, sta tranquillo, eviterò di risponderti in futuro allora. Ti invito allora moderare i toni (Mi chiedo come fanno certe persone a credere davvero a 'sta stronzata) quando ti riferisci anche a persone che frequentano il topic, come me, perché in quel caso la ribattuta è inevitabile.
 

Artorias the Abysswalker

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Entrambe le cose: per temi prettamente culturali e in uno scenario in cui la condizione economica non viene analizzata, la minoraza deve accettare il suo stato di minoranza culturale, così come la maggioranza deve comprendere il suo stato di maggioranza. Non può essere unilaterale.
Scusa ma cosa significa "deve comprendere il suo stato di maggioranza" sul lato pratico?
 

.Veg

Master of forum
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Scusa ma cosa significa "deve comprendere il suo stato di maggioranza" sul lato pratico?
Significa riflettere sul fatto di essere nati e cresciuti in un contesto in cui la tua lingua, i tuoi valori, la tua religione sono riconosciuti e condivisi dalla maggior parte delle persone che ti stanno attorno e non ti ha mai spinto a ripensare agli stessi o a riflettere se questo possa averti mai dato privilegi. Prima di dire che questa frase significa che secondo me noi dobbiamo diventare con loro o ripensare a tutta la nostra cultura, dato che non lo penso e non ho alcun interesse a barattare la mia cultura con la loro, proseguo nel discorso. Nella minoranza invece il contrario può verificarsi e quando ti trovi a confrontare la tua cultura, diversa da quella dominante, o ti radicalizzi o semplicemente accetti la condivisione con la dominante. Il processo di radicalizzazione dipende sia dal soggetto che da ciò che lo circonda: se io maggioranza, non mi sono mai posto il problema della frase iniziale, di convivere con un diverso, ma al contrario ne sono dubbioso perché è solo uno in una moltitudine di gente come me, vado a creare un ambiente favorevole? Chiaro poi che da parte mia il focus è sulla maggioranza perché penso in primis al mio di comportamento, ma come ho detto non è unilaterale e non può esserlo, la minoranza deve integrarsi.

Poi diciamo pure che questo discorso non c'entra una pippa con l'episodio specifico di oggi, ma quando spunta l'immigrato di seconda generazione fatico a pensare che non c'entra. Oltre a tutte le situazioni di conflitto che si creano, anche a livello di quartieri, e che non sfociano in attentati - anche se qui il discorso economico per me fa decisamente da padrone.
 
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Va bene, sta tranquillo, eviterò di risponderti in futuro allora. Ti invito allora moderare i toni (Mi chiedo come fanno certe persone a credere davvero a 'sta stronzata) quando ti riferisci anche a persone che frequentano il topic, come me, perché in quel caso la ribattuta è inevitabile.
Da moderatore aperto ai consigli dell'utenza, prendo atto di questo tuo invito.
 
U

Utente cancellato 15406

Va bene, sta tranquillo, eviterò di risponderti in futuro allora. Ti invito allora moderare i toni (Mi chiedo come fanno certe persone a credere davvero a 'sta stronzata) quando ti riferisci anche a persone che frequentano il topic, come me, perché in quel caso la ribattuta è inevitabile.
Ma tu non sei uno di quello che lo crede Veg ("poi ci mancherebbe che un terrorista non può arrivare col barcone").

Leggendo il messaggio di Jigen il riferimento che mi è venuto è quello alle dichiarazioni di certi politici, come Gentiloni e Renzi, non ad utenti come te.


Personaggi che per partito preso escludevano senza mezzi termini l'esistenza di questa possibilità, che non mi pare sia il tuo approccio alle questioni.

Anis Amri è uno che è arrivato in Europa da Lampedusa. Nel link trovi altri esempi, se ti fidi di quello che scrive il Giornale (per rispondere alla tua domanda).
 

Xánder_

Nájmáän Vésostülidhéîtvën
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Significa riflettere sul fatto di essere nati e cresciuti in un contesto in cui la tua lingua, i tuoi valori, la tua religione sono riconosciuti e condivisi dalla maggior parte delle persone che ti stanno attorno e non ti ha mai spinto a ripensare agli stessi o a riflettere se questo possa averti mai dato privilegi. Prima di dire che questa frase significa che secondo me noi dobbiamo diventare con loro o ripensare a tutta la nostra cultura, dato che non lo penso e non ho alcun interesse a barattare la mia cultura con la loro, proseguo nel discorso. Nella minoranza invece il contrario può verificarsi e quando ti trovi a confrontare la tua cultura, diversa da quella dominante, o ti radicalizzi o semplicemente accetti la condivisione con la dominante. Il processo di radicalizzazione dipende sia dal soggetto che da ciò che lo circonda: se io maggioranza, non mi sono mai posto il problema della frase iniziale, di convivere con un diverso, ma al contrario ne sono dubbioso perché è solo uno in una moltitudine di gente come me, vado a creare un ambiente favorevole? Chiaro poi che da parte mia il focus è sulla maggioranza perché penso in primis al mio di comportamento, ma come ho detto non è unilaterale e non può esserlo, la minoranza deve integrarsi.

Poi diciamo pure che questo discorso non c'entra una pippa con l'episodio specifico di oggi, ma quando spunta l'immigrato di seconda generazione fatico a pensare che non c'entra. Oltre a tutte le situazioni di conflitto che si creano, anche a livello di quartieri, e che non sfociano in attentati - anche se qui il discorso economico per me fa decisamente da padrone.
è proprio il contrasto maggioranza-privilegi/minoranza-discriminati che è foriero di instabilità sociale (che unita alla situazione socioeconomica odierna e inevitabilmente futura con salari da fame, diritti sociali spazzati via e disoccupazione rende l'integrazione ancora più improbabile) e di disunione sociale e nazionale. L'unica soluzione è l'assimilazione come hanno fatto gli USA a lungo (e prima che parta il discorso sul razzismo, neri e così via: sì lo so, ciò non toglie che gli USA abbiano assimilato decine di milioni di personi da nazioni diversissime al punto che le successive generazioni hanno sparato sui compatrioti dei loro nonni, altro che banlieue e caricature).
Facile? no. Rapido? no. Ma rimane, a parer mio, l'unica via rispetto ad un'integrazione che crea società parallele.
Alternativamente ritorniamo al boom economico con lavoro per tutti stile anni '60 e sì che integri tutti, ma la vedo altrettanto dura.
 

Tex Miller

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è proprio il contrasto maggioranza-privilegi/minoranza-discriminati che è foriero di instabilità sociale (che unita alla situazione socioeconomica odierna e inevitabilmente futura con salari da fame, diritti sociali spazzati via e disoccupazione rende l'integrazione ancora più improbabile) e di disunione sociale e nazionale. L'unica soluzione è l'assimilazione come hanno fatto gli USA a lungo (e prima che parta il discorso sul razzismo, neri e così via: sì lo so, ciò non toglie che gli USA abbiano assimilato decine di milioni di personi da nazioni diversissime al punto che le successive generazioni hanno sparato sui compatrioti dei loro nonni, altro che banlieue e caricature).
Facile? no. Rapido? no. Ma rimane, a parer mio, l'unica via rispetto ad un'integrazione che crea società parallele.
Alternativamente ritorniamo al boom economico con lavoro per tutti stile anni '60 e sì che integri tutti, ma la vedo altrettanto dura.
Di Mao lo aveva previsto il boom

 

Tex Miller

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Immagino che avrete sentito i politici italiani festeggiare il buon dato preliminare sul PIL italiano. Peccato però che sarebbe da considerare che all'italia mancano ancora 10 punti per tornare ai livelli di 12 anni fa...
2b31abe02caebe0e6936695b2af5f240.jpg
 

Gian228

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Immagino che avrete sentito i politici italiani festeggiare il buon dato preliminare sul PIL italiano. Peccato però che sarebbe da considerare che all'italia mancano ancora 10 punti per tornare ai livelli di 12 anni fa...
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E pensa quando l'anno prossimo useranno il 2019 come riferimento per esporre la crescita del PIL, consumi ecc :rickds: passeranno mesi a far presente come rispetto all'anno precedente ci saranno risultati "ecceziunali" :bah!:
 

ken-chan90

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Io non capisco cosa abbia convinto i popoli occidentali, dati i presupposti, ad accettare migrazioni di massa da paesi islamici e/o del terzo mondo sperando in una "riuscita" di tale fenomeno. Lo so, la domanda è retorica e ad averli convinti è il lavaggio del cervello unito alla spinta dietro questi fenomeni: i salari da fame di cui parla Xander è più facile imporli ad una società frammentata, loro sanno benissimo che l'integrazione non funziona e non funzionerà mai ed è proprio per questo che finanziano i fenomeni migratori.

Ad oggi, dopo due attentati a distanza ravvicinata, i musulmani urlano a squarciagola che la libertà di espressione è carta straccia di fronte alla figura del profeta maometto.

Incollo un post di un atleta nei confronti di Macron, che a mio avviso ben rappresenta il pensiero islamico:

“We are Muslims, we love our Prophet Muhammad (peace and blessings of Allah be upon him) more than our mothers, fathers, children, wives and all other people close to our hearts. Believe me, these provocations will come back to them, the end is always for the God-fearing.”
Khabib added verse 33:57 from the Quran, which said: “Indeed, those who revile Allah and His Messenger, Allah cursed in this world and in the Hereafter and prepared for them humiliating torments.”

Capite anche voi che questi ammazzerebbero i propri figli nella culla piuttosto che dire mezza parola contro il profeta ? Capite anche che è assolutamente impossibile una qualsiasi forma di integrazione: se nemmeno la vita della propria famiglia è importante quanto l'islam, che rispetto possono avere della libertà di espressione (e quindi di critica, anche verso la stessa religione) ?

Del resto basta guardare i loro paesi di provenienza: Arabia Saudita, Pakistan, Afghanistan etc. Non sono proprio in cima alla lista dei paesi con la maggiore libertà di espressione. L'islam è la religione più violenta e sanguinaria che sia mai esistita e rimane tutt'oggi violenta e radicale, tant'è vero che tutti i paesi a maggioranza islamica sono teocrazie radicali e violente che applicano alla lettera la legge basata sul Corano.

E se tutti i paesi a maggioranza islamica presentano a grandi linee queste caratteristiche faremmo meglio a fare i conti con la realtà:

1) La maggior parte dei musulmani ragiona nel modo che ho illustrato, altrimenti non sarebbe vero che un miliardo e mezzo di persone vivono secondo quelle regole.
2) Il cambiamento demografico in atto segnerà un proporzionale cambiamento da nazioni europee laiche (Francia, Germania, Belgio etc.) a teocrazie radicali sul modello dell'Arabia Saudita.

700 anni di progresso per tornare peggio che ai tempi in cui mettevano al rogo Giordano Bruno, proprio un bel successo questo multiculturalismo.


Una protesta per impiccare una donna cristiana colpevole di aver bevuto acqua esclusivamente ad uso di donne musulmane. Secondo loro è colpevole di blasfemia.

Osservate: questa è una nazione creata di sana pianta dalla scissione dell'India, in modo da poter formare uno stato islamico.

Secondo voi importandone 20 milioni in un qualunque paese occidentale, si potrebbe avere qualche problema ? Bisognerebbe pensarci su un attimo e valutare prima di farlo ? Prima di dichiarare la libertà religiosa come un diritto fondamentale esteso a tutti, non sarebbe opportuno valutare ogni religione e verificare se questa è compatibile con le nostre leggi ?

Tutte domande che sarebbe stato opportuno porsi qualche decennio fa.
 
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dante3vergil

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L'occidente ha fallito non tanto nell'accoglierli, quanto nel non imporre le idee liberali che caratterizzano la società occidentale: sembriamo delle teste di cazz* (e scusatemi il francesismo) che perdono tempo a parlare se è giusto o meno fare il presepe nelle scuole :facepalm:
Fortunatamente però non tutti i musulmani sono con i paraocchi (perlomeno, di quelli che vivono in occidente), alcuni sono integrati, vivono la loro vita senza rompere le palle al prossimo (che sia o meno all'interno del loro nucleo familiare), però sì, non si sono mai davvero dettate le regole (es: tu puoi pensare quello che vuoi, ma se sopprimi la libertà di tuo figlio/a perché gay, a postata, o semplicemente perché vuole fare qualcosa di diverso da quello che dici tu, padre, o che si dice nel Corano, commetti un illecito e vieni sanzionato, e non me ne frega nulla se al tuo Paese si fa così), e il principio che siamo noi a doverci adattare è figlio di una povertà intellettuale che ormai da anni pervade a diversi livelli la nostra società. Ma l'errore è qui, non nell'averli fatti entrare, secondo me.
 
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Secondo voi importandone 20 milioni in un qualunque paese occidentale, si potrebbe avere qualche problema ? Bisognerebbe pensarci su un attimo e valutare prima di farlo ? Prima di dichiarare la libertà religiosa come un diritto fondamentale esteso a tutti, non sarebbe opportuno valutare ogni religione e verificare se questa è compatibile con le nostre leggi ?

Tutte domande che sarebbe stato opportuno porsi qualche decennio fa.
A dirla tutta abbiamo avuto personalità che si sono poste quesiti simili per tempo, ma sono stati ridicolizzati o descritti come pazzi nel migliore dei casi. Ancora oggi chi approccia questi temi da un certo punto di vista viene ostracizzato, nonostante da alcuni anni determinate politiche e ideologie hanno iniziato a mostrare i primi agghiaccianti risultati. Questo fa capire quanto sia profondo il condizionamento a cui hai accennato anche tu in apertura.
 

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Ah, una discussione affrontata senza stereotipi e al di fuori di ogni banalità, vedo, e tuttavia cattura particolarmente l'attenzione.

Davvero, se l'attentato dell'altro giorno non era una distrazione di massa, be', gli somiglia parecchio.
 

.Veg

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Io non capisco cosa abbia convinto i popoli occidentali, dati i presupposti, ad accettare migrazioni di massa da paesi islamici e/o del terzo mondo sperando in una "riuscita" di tale fenomeno. Lo so, la domanda è retorica e ad averli convinti è il lavaggio del cervello unito alla spinta dietro questi fenomeni: i salari da fame di cui parla Xander è più facile imporli ad una società frammentata, loro sanno benissimo che l'integrazione non funziona e non funzionerà mai ed è proprio per questo che finanziano i fenomeni migratori.
Chi sono i loro? I salari da fame vengono imposti anche dalla corrente politica che apertamente si schiera contro l'immigrazione, visto che sostanzialmente anche la sinistra ha il pene che punta a destra. Poi se ignoro l'esistenza della destra anticapitalista e che ha interesse a remunerare la manodopera al più del suo valore di mercato, sarà un errore mio. Dirò di più, io non vedo l'ora che alle prossime elezioni vinca la destra vera per vedere in primis lo stop dell'immigrazione clandestina e finalmente parlare di salario minimo, incentivi all'assunzione a tempo indeterminato, scomaprsa/disincentivo dei contratti interinali a 350-800€, blocco alla delocalizzazione nei paesi a bassa manodopera e tutte le altre cose che al momento l'immigrazione sta sfavorendo. (edit: sono sarcastico)
Parere mio: sono cose che potrebbero essere fatte anche con l'immigrazione in auge. Certo, se non sono regolamentate, è evidente come avere più disoccupati diminuisce il costo della manodopera che posso offrire e chi da il salario sceglie il prezzo più basso, ma davvero la soluzione non è regolamentare la cosa a monte, ma abbassare le concorrenza fra poveri? Sarebbe come a dire che dato che il reddito di cittadinanza viene erogato ad cazzum e la gente ne approfitta, la colpa è di chi ne approfitta e non di come è regolamentato.

Piccola parentesi sulla cosa del lavaggio del cervello: lo ripeto per la millesima volta, è ambo le parti. Posso anche credere che la tua finestra sociale, fra vita reale e digitale, ti metti a contatto solamente con utenti e contenuti che vanno giustamente contro l'immigrazione per l'importazione di manodopera a basso costo e agli evidenti problemi di convivenza - una cosa che non ho mai pensato di specificare: non nego che il problema ci sia. Ma far passare questo campione come il rappresentativo del movimento che va dietro il blocco dell'immigrazione, mentre dall'altra sono tutti illusi, trovo sia altezzoso. Posto che, consiglio mio, in generale iniziare un dibattito con questa premessa a oggi ti fa completamente smettere di essere ascoltato - e mi permetto di dirti giustamente perché fa comprendere che, per chi sta dall'altra parte, qualsiasi cosa uscirà dalla propria bocca sarebbe una scoreggia.

Davvero, se l'attentato dell'altro giorno non era una distrazione di massa, be', gli somiglia parecchio
Alla fine siamo noi nel topic a parlarne, nei giornali bene o male ha avuto meno rilevo, sbaglio?
 
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ken-chan90

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L'occidente ha fallito non tanto nell'accoglierli, quanto nel non imporre le idee liberali che caratterizzano la società occidentale: sembriamo delle teste di cazz* (e scusatemi il francesismo) che perdono tempo a parlare se è giusto o meno fare il presepe nelle scuole :facepalm:
Fortunatamente però non tutti i musulmani sono con i paraocchi (perlomeno, di quelli che vivono in occidente), alcuni sono integrati, vivono la loro vita senza rompere le palle al prossimo (che sia o meno all'interno del loro nucleo familiare), però sì, non si sono mai davvero dettate le regole (es: tu puoi pensare quello che vuoi, ma se sopprimi la libertà di tuo figlio/a perché gay, a postata, o semplicemente perché vuole fare qualcosa di diverso da quello che dici tu, padre, o che si dice nel Corano, commetti un illecito e vieni sanzionato, e non me ne frega nulla se al tuo Paese si fa così), e il principio che siamo noi a doverci adattare è figlio di una povertà intellettuale che ormai da anni pervade a diversi livelli la nostra società. Ma l'errore è qui, non nell'averli fatti entrare, secondo me.

- quello del "fallire nell'imporre qualcosa" penso sia un punto di vista del tutto privo di senso. Non puoi imporre a nessuno un punto di vista, specie se quel qualcuno ha opinioni fortissime preesistenti come nel caso dell'islam: sarebbe come voler imporre ad un asino di volare.

- che non tutti siano con i paraocchi non ti è dato saperlo, perfino gli attentatori per quanto ne sapevano colleghi, amici ed autorità erano persone normali. Allo stesso modo un pakistano di quelli del video sopra se emigra nel tuo paese ed è tuo vicino di casa può sembrarti una persona tranquilla che lavora. La maggioranza dei musulmani sono fanatici e radicali:



Quando emigrano non è che si dichiarano pazzi con la bava alla bocca, ma queste sono le loro credenze che piaccia o meno. E si, imporrebbero le stesse leggi anche nei nostri paesi se potessero e/o fossero la maggioranza.

Per finire, i discorsi che fai tu sul rispetto degli altri, sulla costituzione, sulle sanzioni...tutte cose che funzionano fintanto che hai la possibilità materiale di imporle. Quando ti ritrovi con 10 o 20 milioni di musulmani nel tuo paese gliela vai tu a fare la multa ? Glielo impedisci tu di sopprimere i figli gay ?

La costituzione, la carta dei diritti, le leggi....senza un popolo che ne condivide i valori sono pezzi di carta senza alcun valore.
 

dante3vergil

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- quello del "fallire nell'imporre qualcosa" penso sia un punto di vista del tutto privo di senso. Non puoi imporre a nessuno un punto di vista, specie se quel qualcuno ha opinioni fortissime preesistenti come nel caso dell'islam: sarebbe come voler imporre ad un asino di volare.

- che non tutti siano con i paraocchi non ti è dato saperlo, perfino gli attentatori per quanto ne sapevano colleghi, amici ed autorità erano persone normali. Allo stesso modo un pakistano di quelli del video sopra se emigra nel tuo paese ed è tuo vicino di casa può sembrarti una persona tranquilla che lavora. La maggioranza dei musulmani sono fanatici e radicali:



Quando emigrano non è che si dichiarano pazzi con la bava alla bocca, ma queste sono le loro credenze che piaccia o meno. E si, imporrebbero le stesse leggi anche nei nostri paesi se potessero e/o fossero la maggioranza.

Per finire, i discorsi che fai tu sul rispetto degli altri, sulla costituzione, sulle sanzioni...tutte cose che funzionano fintanto che hai la possibilità materiale di imporle. Quando ti ritrovi con 10 o 20 milioni di musulmani nel tuo paese gliela vai tu a fare la multa ? Glielo impedisci tu di sopprimere i figli gay ?

La costituzione, la carta dei diritti, le leggi....senza un popolo che ne condivide i valori sono pezzi di carta senza alcun valore.

- sì, ma io ho spiegato cosa intendevo con l'imporre. Te lo ricopio paro paro: "tu puoi pensare quello che vuoi, ma se sopprimi la libertà di tuo figlio/a perché gay, a postata, o semplicemente perché vuole fare qualcosa di diverso da quello che dici tu, padre, o che si dice nel Corano, commetti un illecito e vieni sanzionato, e non me ne frega nulla se al tuo Paese si fa così". Far quindi passare il messaggio che non puoi fare quello che vuoi, che qui in occidente la libertà individuale ha un valore molto forte, e quindi viene tutelata (o dovrebbe esserlo).

- non sono tutti radicali, ci sono quelli che sono considerati rivoluzionari, come Malala, o Ayaan Hirsi Ali (sempre che anche loro, per te, non siano radicali), o famiglie che vivono in occidente in libertà, con i figli che vivono la religione in maniera decisamente diversa da come l'avrebbero potuta vivere nei paesi di appartenenza. Però, ovviamente non mi è dato sapere se vivono o meno con i paraocchi, ma diamo per assodato che "La maggioranza dei musulmani sono fanatici e radicali": un perfetto assist per i sjw :asd: io non sto dicendo che i musulmani siano tutti agnellini, e solo i jihadisti siano delle bestie di Satana; sto dicendo che soprattutto fra quelli che vivono in occidente vi è una fetta maggiore di musulmani tolleranti
E si, imporrebbero le stesse leggi anche nei nostri paesi se potessero e/o fossero la maggioranza.
E non sto dicendo che alcuni non lo farebbero, per questo l'importanza nel rivendicare i valori liberali che caratterizzano la società occidentale. Come al solito, scrivo i post, e a malapena vengono letti :asd:

E no, non ci penso io a impedirglielo, ma le istituzioni dovrebbero impedirglielo (e già lo fanno, rispetto ai paesi di provenienza dov'è possibile esservi la pena capitale per l'apostasia). Poi sì, il discorso dell'omosessualità è un po' più delicato della libertà di culto, visto che gli italianissimi e cristianissimi patrioti sanno non essere da meno nei confronti dei propri figli :asd:
 
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