Naturalmente, dopo i gilets jaunes il quadro si complica, e di molto!
Da un lato, infatti, sarà necessario spingere molto più in giù il saldo pubblico (cioè aumentare molto di più il deficit) per cercare di far star buona tutta questa gente (e infatti, ad esempio, l'aumento delle imposte sui carburanti è già storia passata). Ma dall'altro sarà impossibile ricorrere alle "riforme strutturali", cioè alla precarizzazione del mercato del lavoro a scopo di riduzione dei salari, per ottenere quel riallineamento del cambio reale del quale la Francia ha bisogno da ormai più di un decennio, e avrà ancor più bisogno se le politiche di bilancio sosterranno i redditi (cosa inevitabile, a meno che non si voglia veramente far aumentare la tensione sociale), e quindi spingeranno le importazioni (aumentando l'esposizione della Francia sui mercati esteri). Detto in altre parole, i francesi hanno dimostrato di essere sufficientemente nervosi, e quindi, se già è impossibile pensare che qualcuno proponga oggi a noi una cura Monti, è impossibilissimo pensare che la si proponga ai francesi, i quali, negli attuali assetti di regole europee, ne avrebbero molto, ma molto più bisogno di noi. Altro che ridurre il numero dei fonctionnaires (dipendenti pubblici) per ridurre la spesapubblicabbrutta! Altro che flessibilizzazione (sempre in uscita, sempre al ribasso) del mercato del lavoro (su cui peraltro si andrebbero a riversare i suddetti fonctionnaires)!
Le cose andranno in un altro modo: tutte le ricette "liberiste" che tanto mandavano in brodo di giuggiole i commentatori autorevoli (incapaci di vedere a un palmo dal proprio naso) finiranno nella pattumiera della storia insieme a chi le ha proposte e a chi le ha commentate. Le regole europee si dimostreranno per l'ennesima volta insostenibili anche per un vaso di ferro (la prima volta accadde per la Germania, che era il malato d'Europa nel 2000 come la Francia lo è nel 2018), e quindi dovranno cambiare, a meno che il vaso di ferro non scopra di essere anche lui di coccio, nel qual caso non credo che si andrebbe incontro a uno scenario molto più stabile (e comunque anche la Germania non è più quella di una volta...).
Qui finisce la lezioncina di macroeconomia. Chi già la sapeva, è soddisfatto. Chi ancora non la sapeva, l'apprenderà. Chi non vuole proprio apprenderla, la imparerà dalla storia.