E dillo a Borghi di non fare il gioco della Gruber e di essere più preciso quando parla. D'altra parte, se vogliamo parlare di consapevolezza, neanche Borghi e Bagnai contribuiscono in modo particolarmente positivo con le loro reticenze, giravolte e voli pindarici. Bagnai, poi, si permette di prendere per il culo le persone che si sono rotte le palle chiamandoli "tuttosubitisti", figuriamoci, questo sarebbe d'aiuto, invece, a creare consapevolezza?
Ma poi, perché tutta sta pantomima? È impossibile creare consapevolezza riguardo ad una cosa così complessa: dall'euro, se si uscirà, sarà perché un governo lo deciderà punto e basta oppure perché lo deciderà la Germania. Opzioni tipo "gli elettori diventano consapevoli delle problematiche, eleggono un governo che ci farà uscire ordinatamente" puoi tranquillamente togliertele dalla testa.
Bagnai infatti l'ho criticato per quell'uscita sui tuttosubitisti, proprio perché non è di aiuto ed anzi crea divisione in un gruppo che già di per sé non è certo ampio.
Comunque io non credo che sia impossibile, anzi. Moltissima gente che non è nata ieri è perfettamente cosciente che prima dell'introduzione dell'Euro viveva molto meglio. Poi di solito lo collegano a cose inesatte come il "raddoppiamento dei prezzi" o similari, ma ne sono sempre coscienti. E se gli venisse spiegato il perché, nella maniera semplice e diretta in cui lo sanno fare quei due, beh trovo molto difficile che non possano capirlo.
La maturazione di una consapevolezza a riguardo è importantissima, perché altrimenti non credo proprio che nessun governo si prenderà mai il rischio di essere colui che ha tirato la spina, rischiando di accollarsene le conseguenze a livello elettorale. E se questa non aumenta in qualche modo, allora l'unica cosa da fare è aspettare l'evento traumatico o che i tedeschi si stufino, come dici tu, cosa che però non si sa quando e se accadrà...
Temo che la lampadina ti si sia accesa per il motivo sbagliato. Non puoi dare delle pecore agli altri e poi pretendere di non subire lo stesso trattamento.
Quello che vi sfugge del suo discorso è che questa manifestazione non è nata manco per niente in maniera autonoma, sulla base di reali ideali, ma dall'operazione di marketing di una ragazzina creata ad arte. Ragazzina a cui - guarda caso - è stato anche permesso di parlare nella prestigiosa sede di Davos. Avete presente quel bel posto in cui ogni anno si riuniscono tutti i più grandi capitalisti del mondo? Gli stessi capitalisti che sono responsabili per la stragrande parte dell'inquinamento mondiale, e che sempre stranamente finanziano con i loro soldi l'evento che ha fatto da piattaforma di lancio per il messaggio "ambientalista" di questa ragazzina? E voi in questo non ci vedete niente di strano o di sospetto? Pensate davvero che chi inquina il mondo senza alcun freno gliene freghi veramente qualcosa del futuro del pianeta, e che siano contenti che i giovani "combattano" per il futuro del pianeta? Oppure credete che chiunque possa andare lì a parlare di quello che vogliono in barba a chi dirige l'evento (se sì, provateci)?
Su queste basi è ovvio che il tutto viene recepito come l'ipocrisia che è, perché non parte da alcun sentimento reale ma solo sull'onda di cosa va di moda oggi (ed i media fanno la loro parte nel lanciare certi messaggi).
L'altra cosa che non considerate del suo messaggio è che è molto facile sfilare per qualche minuto per poi tornarsene tranquillamente a casa, a godere di tutti i benefici che derivano proprio da quelle fonti inquinanti che si è criticato poco prima. Ma come dice LeRoi quelle stesse persone che criticano i nostri governanti per farsi belli, non sarebbero poi mai disposte a rinunciare allo stile di vita comodo che è legato a doppio filo a come funziona il mondo oggi: cose come il poter accendere la caldaia, il potersi spostare in macchina, il poter comprare l'ultimissimo modello di smartphone (fatto con materiali non solo inquinanti ma che sono anche stati estratti grazie allo sfruttamento di chissà quante persone), ecc.
Tutto ciò non ha niente a che fare con manifestazioni genuine come quella contro la riforma Gelmini, ma proprio per niente. Quindi il giochetto che stai facendo per dimostrare la sua incoerenza non funziona proprio sinceramente.
Tra l'altro sono sicuro che LeRoi vede chiaramente la pericolosità che c'è dietro il messaggio di Greta. Il messaggio ambientalista per come ci viene passato dai media mainstream (e quindi dai potenti come quelli di Davos) è legato intrinsecamente a quello della decrescita felice, che sempre stranamente prevede che sia necessario che la gente consumi di meno per ridurre l'inquinamento globale. Un messaggio questo che apre la porta a idee pericolose come quella della riduzione della popolazione mondiale (svegliatevi, non siamo bestiame), ed ovviamente rende più digeribile la costante dinamica di schiacciamento dei salari, che ormai va avanti da decenni e che viene costantemente ignorata da chi dice di voler rendere il mondo un posto migliore (e qui tac, ulteriore ipocrisia)...