Scusate eh. Così vi mettete l'anima in pace con sto cavolo di Superbonus e la finite di tirarlo fuori ogni 7x6:
"Partiamo da Forza Italia, il partito ora guidato da Antonio Tajani dopo la morte di Silvio Berlusconi. Dal 2021 in poi Forza Italia, entrata a far parte del governo di Mario Draghi, ha più volte chiesto la «proroga del Superbonus 110 per cento a tutto il 2023, esteso a tutti gli edifici e alle persone giuridiche».
A novembre 2022, dopo che la presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha annunciato la riduzione al 90 per cento del Superbonus, Forza Italia
ha subito detto che avrebbe chiesto di posticipare la riduzione delle agevolazioni.
Negli ultimi due anni anche la Lega di Matteo Salvini si è spesso schierata dalla parte del Superbonus, per esempio come
avvenuto alla fine del 2021:
- Il 3 novembre, ospite a
Dritto e rovescio su Rete 4, il ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini
ha dichiarato (min. 15:31) che il governo dovrà «confermare» per il 2023 il cosiddetto “Superbonus 110 per cento” solo «per le famiglie che guadagnano di meno».
All’epoca il disegno di legge di Bilancio per il 2022 presentato in Parlamento dal governo Draghi, sostenuto dalla Lega, aveva proposto di limitare il Superbonus ai proprietari delle villette unifamiliari con un Isee inferiore ai 25 mila euro. I partiti che sostenevano il governo non avevano visto di buon occhio questa proposta, che tra l’altro faceva riferimento solo ai proprietari di prime case, e all’inizio del percorso di approvazione in Parlamento si era valutato, secondo fonti stampa, di alzare la soglia a 40 mila euro. Durante l’esame in Senato il tetto era stato poi cancellato. E tra i favorevoli all’eliminazione del vincolo c’era proprio Salvini. «Niente tetto Isee per il Superbonus. L’avevamo promesso, l’abbiamo fatto: dalle parole ai fatti», aveva esultato su Twitter il 21 dicembre Salvini. Pochi giorni prima, il 17 dicembre 2021, lo stesso leader della Lega aveva presentato la proposta di ridurre dal 110 per cento all’80 per cento il Superbonus, ma per tutti, «senza limiti Isee».
Poche settimane dopo, ospite a Rtl 102.5, Salvini ha poi definito il Superbonus una misura «assolutamente efficace», dichiarando che il suo partito stava lavorando per «rinnovarlo, aumentando la possibilità della cessione del credito». «Bloccare la cessione del credito significa bloccare l’edilizia», aveva dichiarato il leader della Lega.
Vari esponenti di Fratelli d’Italia, partito che è stato sempre all’opposizione in Parlamento, hanno comunque in passato difeso il Superbonus. Gli esempi non mancano. «Occorre attivare subito una cabina di regia della misura che operi con tempestività per semplificarla, interfacciandosi con amministrazioni locali e imprese, disporre una proroga vera, almeno fino al 2025 ed estendere il novero dei beneficiari alle attività commerciali e turistiche, altrimenti la transizione ecologica resterà solo uno slogan»,
ha dichiarato ad aprile 2021 Monica Ciaburro, deputata di Fratelli d’Italia rieletta anche nell’attuale legislatura.
Secondo la deputata di Fratelli d'Italia è necessario attivare al più presto una cabina di regia della misura
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A febbraio 2022 l’allora vicepresidente della Camera e deputato di Fratelli d’Italia Fabio Rampelli
ha criticato le novità introdotte dal governo Draghi sul Superbonus e la cessione dei crediti, dichiarando: «Tra i pochi disonesti che hanno lucrato sul 110, ci sono migliaia di aziende che invece hanno ricominciato a lavorare onestamente grazie al bonus».
“Quello che è successo oggi, con la chiusura della piattaforma delle Poste per la cessione dei crediti relativi al superbonus del 110% è di una gravità inaudita e sta creando una situazione di panico tra imprese, professionisti. Economia reale messa in ginocchio da decisori pubblici che non...
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