dopo la rocambolesca sconfitta di Keter Malkuth e l’incontro fra Shishigou e Fiore, ci si aspettava un episodio interlocutorio. La mancanza di scene d’azione giova alla comporto tecnico che, nella sua mediocrità, non ricade nelle bassezze viste in precedenza.
Spiegazioni, rivelazioni e character development sono queste le tre parole che meglio definiscono l’episodio,. Avevamo lasciato Achille, Atalanta e Karna nella sala del trono di Shirou, ancora in attesa di una spiegazione. D'altronde dopo il passaggio “forzato” dei sigilli di comando, il sacerdote sapeva di dovere dei chiarimenti ai suoi “servant”.
Cosa è successo ai cinque rimanenti master rossi? Contrariamente a quanto le ultime immagini lasciavano intendere non sono morti. Semiranide ha usato un veleno(si presume l’incenso sospetto mostrato più e più volte in precedenza) che permettesse loro di “preservare” la loro umanità. Dei fantocci insomma, che avevano già asservito al loro compito: evocare e fornire il mana ai cinque servant rimanenti.
È difficile, conoscendo le nature egoistiche di chi concorre in una guerra del Graal, non comprendere la logica delle azioni della Assassin e del suo Master. Alleati solo di “facciata” desiderosi solo di ingannarsi l’uno con l’altro e di pugnalarsi alle spalle sarebbero stati poco utili alla causa. La loro causa.
Non so se sia merito del suo Discernment of the Poor ma il possente figlio di Surya ribalta e coglie subito in fallo l’imperatrice d’Assiria:lei ed il suo master con le loro azioni non hanno dimostrato di essere migliori degli altri.
Il Ruler cerca, a differenza della sua servant principale, di fare da paciere in mezzo a cosi tanti spiriti eroici. I master rossi non rischiano la vita, viste la fedeltà manifestata da alcuni dei presenti…ucciderli avrebbe con tutta probabilità decretato la sua morte.
Ma se i master sono al sicuro e Shirou ha il comando, cosa ne sarà di loro. Cosa ne sarà dei loro desideri? Apparentemente non hanno di che preoccuparsi visto che la realizzazione della “causa” di Shirou non esclude che i vari servant possono realizzare i loro desideri personali.
Achille vuole “solo” continuare a vivere da eroe, Un desiderio “semplice”, per un eroe della sua fama, cosi tanto da essere irriso dall’imperatrice d’Assiria sebbene al figlio di Peleo, sempre cosi sanguigno nei modi non solo non se ne cura, ma coglie in fallo la sua interlocutrice. La quale, pur nel suo ruolo di primaria importanza, è ancora “l’unica” di cui non conosciamo il reale desiderio.
E se Achille, che fino ad ora ha sempre dato prova di essere un tipo impulsivo non si lascia toccare dalle provocazioni, a cadere vittima dell’ira è proprio colei che per prima si è mostrata ben disposta ad accettare Shirou come Master. Lei che non ha esitato un solo secondo ad abbandonare un Master “debole”,lei sempre cosi severa e pragmatica. Incurante delle attenzioni del, fin troppo amichevole, Achille desidera un mondo in cui i bambini possano essere felici. Scelta che mi lascia ancora più desideroso di scoprire il suo “background” in questa sua versione made in Nasuverse.
Però è strano. Semiranide ne ha avuto per tutti, è vero ma perché lei cosi fervente nel suo dedicarsi alla causa del suo master, apparentemente molto simile per fini, ha parole cosi dure nei confronti della cacciatrice dell’Arcadia? Le parole di Atalanta l’hanno toccata nel “privato” oppure sa qualcosa che noi non sappiamo?
La scelta di Karna ha perfettamente senso alla luce del suo background. L’eroe indiano pur nella sfortuna e nella miseria, fece della parola data, della carità e generosità i simboli sua esistenza. Cosi come continuò a seguire il suo signore e amico Duryodhana sempre e comunque, per quanto le sue azioni potessero essere malvagie o biasimabili(fa la stessa cosa con Tamamo in Extella). Cosi ora la sua fedeltà va a colui che lo ha evocato(quindi lo ha incontrato personalmente) e non ha Shirou. Non è il sacerdote che lo ha evocato in questo mondo, non è lui che ha realizzato il suo desiderio.
Non ha però nulla in contrario a combattere dalla loro parte. Durante il suo fugace incontro con Sigfrido nelle prime fasi della guerra aveva intravisto qualcosa di familiare( forse un vecchio nemico come l’odiato Arjuna? O forse uno spirito affine?) in lui. Il momento della verità arriverà con il rematch fra i due e grazie a questo spunto, scopriamo che in qualche modo chi regna sui giardini può controllarne la forma e l’aspetto. Quando Ruler alla guida dei servant sopravvissuti degli Yggdmillennia farà irruzione nei giardini, il cavaliere dei paesi bassi(o quantomeno l’homunculo che ne detiene i poteri) sarà condotto da lui.
Salvare l’umanità. Era un po’ “troppo” sperare di scoprire come Shirou intendesse realizzare il suo desiderio ma sa tanto di trollata la transizione di scena proprio quando l’argomento viene preso. Ed anche sul finale la sostanza non cambia. Il commento di Atalanta è abbastanza esplicito “è impazzito?” ed è l’unico frammento di informazione che ci viene dato. Karna e Achille se ne restano in silenzio e Shakespeare, oltre ad essere un tipo estremamente eccentrico, non è propriamente il tipo a cui chiedere spiegazioni. Altre due informazioni le possiamo ricavare implicitamente dagli atteggiamenti dei pg. Primo, Shirou è sicuro di farcela dopo diciassette anni di vita(da umano) e sessanta di preparazione dopo il termine dell’ultima guerra; secondo il metodo non dovrebbe comprendere catastrofi, massacri o simili, dubito fortemente che Achille e Atalanta avrebbero continuato a seguire Shirou in caso contrario.
Alla fortezza degli Yggdmillennia, l’incredulità di Gordes per quanto irrisa, è comprensibile. Quello di Amakusa Shirou è un sogno utopico ed il Graal è una massa di forza magica che trascende ogni logica. Se il Ruler conoscesse effettivamente un metodo pratico per realizzare il suo obiettivo(come a lasciato intender) allora questi verrebbe esaudito qualunque sia la circostanza.L’importante è che il risultato venga raggiunto.
Presi dai discorsi dei personaggi inizialmente non ci si fa caso, ma quanto è “diversa” la situazione del team Shirou da quella del team Jeanne? Non c’è più posto per la grande sala del trono di Darnic e Vlad ad essa si è sostituita una piccola saletta polverosa e malandata, specchio della condizione della famiglia(o meglio corporazione) rumena.
Preso atto della loro situazione, già il semplice raggiungere i giardini sembra essere molto più difficile del previsto. La fortezza volante non si muove in fretta ma raggiungerla in aria è un suicidio con Atalanta di mezzo.
C’è bisogno di alleati o meglio c’è bisogno di sancire un’alleanza temporanea sebbene, la scena faccia troppo poco caso all’uscita di Caules “Se solo avessimo Assassin”. Jack lo squartatore la vera wild card di questa guerra, al quindicesimo episodio non abbiamo ancora idea di quali siano i suoi obiettivi e quelli della sua master.
È anche vero che mi piace come, pure in questa situazione, Shishigou chieda il parere della sua servant. Chiudere i conti col “quel”Saber, a cui però non dà più del falso(giusto per non farci dimenticare quanto Sig sia speciale ed importante e si sia fatto tantissimi nemici di livello) e di suoi interesse ma ancora di più desidera dare quel che si merita a Semiranide. Non ne sono sicuro ma credo che la Assassin abbia più di un punto in comune con la madre del cavaliere della ribellione.
L’accordo fra le due parti c’è e nonostante la situazione, Fiore decide di non dare peso alle formalità e di suggellare il tutto con una più semplice, e più amichevole, stretta di mano. L’accordo fra l’altro, funge da incipit ad uno degli sviluppi più interessanti dell’episodio.
Dopo la partenza(e morte) di Darnic Fiore ha preso il comando, limitando i danni, valutando i rischi e gestendo le(poche) risorse a loro disposizione. Un lavoro impeccabile per una ragazza cosi giovane eppure c’è qualcosa che non va, qualcosa che non sfugge ad un occhio esperto come quello di Chirone.
Di che si tratta? Fiore potrebbe non essere adatta a fare da guida agli Yggdmillennia. Uno come lui non parla mai a sproposito, la sua non è mancanza di rispetto nei confronti della sua master o fiducia nelle di lei capacità. Fiore è una magus di talento però è anche una persona con un profondo senso etico, una brava persona.
E da quel che ci racconta Caules…è stato sempre cosi, fin piccina. Il racconto su quanto successo al suo cane potrebbe ben riflettere cosa sarebbe “accaduto” se fosse riuscita ad uccidere Shishigou. Sul momento avrebbe tenuto tutto dentro di se ma poi, passato il momento di pericolo, la sua facciata calma sarebbe andata in pezzi.
Chirone nella morte come in vita è un insegnate finita la guerra scomparirà ma ciò non gli impedisce di guidare ed aiutare la sua master e coloro che le stanno intorno a crescere. E questo vale anche per il fratello della sua master, ha sofferto e sta soffrendo molto per la perdita di Fran, avvenuta per “sua immaturità” ma ora potrebbe riuscire a trovare un po’ di pace se persino uno come Chirone ritiene che sia stato un buon master.
Pur non avendo pattuito “nulla” con la Ruler…a Sig è andata meglio che al duo Mordred-Shishigou(non per niente lui è il protagonista oltre che protetto e favorito di Jeanne). L’homunculo recupera non uno…ma due incantesimi di comando(Credevo non potesse farlo visto che sono neri e non rossi). La condizione di Sig è molto, molto particolare. La sua stessa esistenza è un miracolo. È un homunculo che ha ricevuto il cuore di un servant e che è stato capace di acquisirne la forma non una ma ben due volte e che è persino diventato master.
Nessuno può sapere cosa succederebbe se usasse l’ultimo incantesimi di comando. Secondo Ruler, , più usa quel poter più perde qualcosa di prezioso forse un modo criptico per dire “vita” ma voglio credere che sia qualcos’altro. Sig, da bravo Shirou wannabe, da poco peso alla sua sopravvivenza e sicuramente userà anche l’ultimo incantesimo quando arriverà il momento a dispetto delle scenate di Jeanne in modalità fidanzatina preoccupata sia durante che dopo l’incontro, quando inizia a credere che l’apprensione nei confronti di Sig possa anche essere dovuta all’influenza di Laeticia.
Mi è piaciuto il modo in cui hanno sfruttato le parole di Jeanne sul “prezzo” dei miracoli, per introdurre(finalmente oserei dire) un po’ di sano background per il nostro Shishigou. Anche se nel suo caso non si trattò di “miracolo”, uno dei suoi antenati fece un patto col diavolo salvando la loro casata dalla rovina.
Risorti come esperti di negromanzia, la fine degli Shishigou era comunque destinata ad avvenire con la generazione di Kairi. Adottare qualcuno? Lo hanno fatto ma la bambina designata, alla quale il nostro Shishigou sembrava essere molto affezionato, è morta a causa sua. La crest rilasciava una tossina letale per chiunque che non fosse Kairi stesso.
Non è chiaro se l’emblema sia stato o meno trapiantato in Kairi o le tecniche siano già andate perdute ma sta di fatto che gli Shishigou, come casata sono finiti, proprio come era stato predetto. Fu allora che Kairi divenne un mercenario professione che lo ha poi portato a divenire master di Mordred. Da un tipo cosi apparentemente minaccioso ci si aspetterebbe una ragione ben più egoistica invece, quel che lui desidera e la prosperità dei suoi discendenti e non ha alcuna intenzione di rinunciarvi. Allo stesso modo(ed è una bella rottura con la più famosa famiglia adottiva di Stay Night) lui non riesce a smettere di pensare alla figlia adottiva, quella morte a causa sua.
Si, ora come ora Amakusa Shirou ha la priorità ma non devono abbassare la guardia. Il cessate il fuoco con gli Yggdmillennia non è definitivo e con una scusa spera di poter agire in solitaria e sfruttare i conflitti fra le due parti per impossessarsi del Graal. Non so fino a che punto possa fare fede, però temo che con questa linea d’azione, i due si possano imbattere in Jack e la sua master che sono imprevedibili.
Il corridoio ricolmo di Homunculi feriti e doloranti è occasione per glorificare ulteriormente Sig…ma anche per dare un po’ di voce ad un pg inaspettato. Gordes pur con tutte le lamentele prova di poter essere molto più efficiente di Sig nel curare gli Homunculi e da sfogo a tutta la sua frustrazione. Quanto sta avendo luogo non ha nulla a che vedere con la Grande Guerra del Graal che gli Yggdmillennia(e anche la torre dell’orologio oserei dire) si aspettavano.
Nulla è andato come da previsione. Lui, come master, ha perso il suo servant prima di chiunque altro. Per colpa di Sig, si, ma anche per colpa sua. Riconoscere i propri errori e mancanze è una prova di maturità notevole per un pg come Gordes sempre messo in evidenza per i suoi lati peggio, peccato che debba metterci il naso l’homuncula waifu di Sig a sottolineare quanto lui sia una persona orrenda(ed il suo Sig sia un essere meravigliosa e speciale) nonostante sia stato Gordes, in quanto alchimista(si suppone insieme al supporto di Roche ed Avicebron), a creare lei, Sig e tutti gli altri Homunculi. E le frecciatine e le risposte a tono se le becca pure ora che vuole aiutarli ma immagino che questo sia il destino di tutti coloro che non sono Sig