Ultimo Film Visto | Consigli e Domande Inside

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Battle Royale, Kinji Fukasaku
L'avevo rivisto qualche anno fa e me lo sono di nuovo rivisto al cinema. Mi ripeto, un grandissimo film che non ha niente a che spartire con l'ondata di serie e film basati sulla manipolazione con tirate retoriche infinite. Questo è pulitissimo, ogni emozione dalla più triviale alla più complessa è resa con sincerità. Seppur verso la fine ci sia un sovraccarico di buone intenzioni tra amicizia e coppia , cosa sicuramente apprezzata dai censori, il senso di ribellione è omnipresente e lo rende indimenticabile.
Molto sopravvalutato per me, e il fatto che lo Tarantino lo adori ne è un'ulteriore conferma. :asd:
 
Pi greco - Il teorema del delirio, Aronofsky. Era l'unico che mi mancava di Darren, ha un po' la stessa atmosfera dell'esordio di Nolan, e a tratti anche di Tetsuo (nelle scene in metropolitana), lo stile già c'è insomma, bellissimi anche i pezzi elettronici che ha usato, a livello di contenuti invece non mi ha preso più di tanto.
 
Visto Flow al Cinema.

Quando è uscito nelle sale qualche mese fa l'ho perso, per fortuna ho potuto recuperarlo con una nuova proiezione :sisi:

Film veramente grazioso e il gatto protagonista è adorabile.

L'unica cosa che mi ha lasciata un po' così è il finale che si interrompe bruscamente. Ammetto che avrei voluto vedere di più :dsax:
 
Uncle Boonmee Who Can Recall His Past Lives (Apichatpong Weerasethakul)

Visto ieri sera, bellone :sisi:
Era da tanto che non vedevo un film dove la natura riuscisse a risultare così viva, l'unico recente che ho visto forse è stato Totoro, ma anche lì non si arrivava alla potenza visiva di questo (poi, vabbé, son comunque generi diversi). Bello come gli aspetti più sovrannaturali vengano messi in scena con molta grazia e senza mai risultare fuori posto, una fusione perfetta (e in certi momenti letterale :asd:) tra la natura e l'uomo, il presente e il passato, i vivi e i morti.
 
Centigrade, Brendan Walsh, 2020
Molto bello mi è piaciuto, è un film di sopravvivenza molto coinvolgente e dal contesto inedito. Chiaramente per goderselo al meglio deve entrare in gioco la sospensione di incredulità, perchè nella realtà delle persone in quelle condizioni non sarebbero durate neanche 1 settimana. Consigliato se si vuole passare una serata senza grandi pretese.
 
Ultima modifica:
Play it, Boogie-Woogie, Fujita
Il regista di Lady Snowblood. La sceneggiatura sarebbe anche interessante, con una ragazza amante di gatti che si innamora di due, uno più grande e stronzo da subito, uno della sua età e stronzo col tempo. Però Fujita dirige come un cane, ritaglia eccessivamente lo spazio dove non necessario, tratta sbrigativamente momenti clou, e cosa ancora più grave l'attrice e l'attore più giovane non sono per niente convinceti nel loro ruolo, cosa che è anche responsabilità sua. Insomma due ore che diventano difficili da vedere. Peccato.
 
Arizona Junior (fratelli Coen)
Un film che non avevo mai visto e che mi ha sorpreso. Dietro la patina da commedia c'è un profondo dramma che tratta la pressione della società nel seguire una strada prestabilita. Il rapporto tra genitori e figli, biologici o meno.
Bellissime le scene finali.

Martin (George Romero)
Un film pazzesco sotto tutti i punti di vista. Anche questo una critica fortissima ad un ambiente culturale arretrato che non capisce i disagi di un giovane che finisce per cadere in un baratro dal quale è difficile uscire.
 
me lo ricordo molto bello Martin
 
Perchè Tarantino spesso e volentieri ha dei gusti con cui non mi ritrovo per niente, a partire dalla lista dei film inguardabili dove ha messo Vertigo e Intrigo internazionale (e altri). Poi come regista lo adoro sia chiaro. :sisi:
Beh sul perché "non apprezzi" troppo Hitchcock da anche una motivazione comprensibile :unsisi:
 
Beh sul perché "non apprezzi" troppo Hitchcock da anche una motivazione comprensibile :unsisi:
A me invece sembrano assurde come motivazioni :asd:, poi ci sta che possano non piacere ma metterli tra i 20 film più inguardabili mi sembra una provocazione gratuita, se poi penso a certa roba che mette nelle sue classifiche mi viene da ridere. :asd:
 
e quali sono le motivazioni non tenetevele per voi

The Hut, Lee Doo-yong
Demon hunter va in villaggio e scopre cose. Bella storia e bella narrativa, è il secondo che guardo di questo regista e credo sia l'unico regista coreano che stimo davvero. Peccato solo che in questo non osa quanto potrebbe.
 
The eight diagram pole fighter (Lau Kar-leung)

Bellissimo anche questo, anche più delle 36 camere dello shaolin :sisi:
Non solo le coreografie mi sono sembrate più elaborate, ma anche le dinamiche familiari e i personaggi sono più sviluppati.
Sto recuperando pian piano la sua roba su MUBI, spero che anche il resto rimanga su questi livelli.
 
e quali sono le motivazioni non tenetevele per voi

The Hut, Lee Doo-yong
Demon hunter va in villaggio e scopre cose. Bella storia e bella narrativa, è il secondo che guardo di questo regista e credo sia l'unico regista coreano che stimo davvero. Peccato solo che in questo non osa quanto potrebbe.
In sostanza dice che i suoi film hanno il "fetore" degli anni '50, che Intrigo internazionale è mediocre, che non gli piacciono i terzi atti dei suoi film e che secondo lui era condizionato dal codice Hays... questa qui forse è la più comprensibile ma personalmente non ho mai avuto la sensazione che fosse limitato dalla censura, anche perchè spesso sapeva eluderla con degli stratagemmi.

https://www.cinematographe.it/news/...ia-e-alcuni-sono-degli-indiscussi-capolavori/

 
non mi sembrano gran argomenti.

Oh, Canada, Schrader.
Una persona anziana in una stanza. Questo è tutto il film. Terribile.
 
The eight diagram pole fighter (Lau Kar-leung)

Bellissimo anche questo, anche più delle 36 camere dello shaolin :sisi:
Non solo le coreografie mi sono sembrate più elaborate, ma anche le dinamiche familiari e i personaggi sono più sviluppati.
Sto recuperando pian piano la sua roba su MUBI, spero che anche il resto rimanga su questi livelli.
Di quelli che ho visto su MUBI come coreografie questo il più pazzo sicuramente. A me oltre alle 36 camere sono piaciuti molto anche Come drink with me e Intimate confessions of a Chinese courtisan (titolo internazionale osceno ma si capisce più di dire Ai nu). Puntano meno sulle coreografie folli ma sono ugualmente meritevoli a mio avviso. Altri che ho visto invece non mi hanno convinto del tutto ma se becchi qualcosa di meritevole commenta commenta
 
Mishima: a life in four chapters (P. Schrader)

Non mi ha convinto, non saprei nemmeno dire con precisione il perché :hmm:
A livello registico il film è confezionato alla grande, dalla fotografia alla musica quasi onnipresente per tutta la durata. Mi è piaciuto come il regista non abbia voluto inquadrare il gesto estremo di Mishima come atto politico (emblematico il fatto che il suo discorso finale viene coperto dagli insulti della folla e dal suo voiceover) ma piuttosto come tappa finale del suo percorso artistico.
Ecco, pur riuscendo ad apprezzare questi elementi, il film non è riuscito a catturarmi lo stesso. Forse dipende proprio dal soggetto di lui, che non mi è mai piaciuto pure per quel poco che ho studiato all'università :asd:
 
Mishima: a life in four chapters (P. Schrader)

Non mi ha convinto, non saprei nemmeno dire con precisione il perché :hmm:
A livello registico il film è confezionato alla grande, dalla fotografia alla musica quasi onnipresente per tutta la durata. Mi è piaciuto come il regista non abbia voluto inquadrare il gesto estremo di Mishima come atto politico (emblematico il fatto che il suo discorso finale viene coperto dagli insulti della folla e dal suo voiceover) ma piuttosto come tappa finale del suo percorso artistico.
Ecco, pur riuscendo ad apprezzare questi elementi, il film non è riuscito a catturarmi lo stesso. Forse dipende proprio dal soggetto di lui, che non mi è mai piaciuto pure per quel poco che ho studiato all'università :asd:
Io ho dovuto vederlo due volte per apprezzarlo a pieno, adesso è il mio preferito di Schrader, l'unico difetto che gli trovo anche adesso è che non sempre scorre bene, il procedere della trama ha un che di macchinoso, per il resto è bellissimo in tutto... e la voce fuori campo alla Von Trier fa godere sempre.
 
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