Blue Velvet, Lynch
Che spettacolo madonna. Rivisto al cinema dopo molto più di un decennio. Lynch scrive come fosse una sitcom, con scenette comiche e una presentazione dei personaggi quasi inesistente. A tratti sembra tipo un film cosiddetto studentesco, quando non dai abbastanza rilievo alle cose base prima di passare a momenti più spinti. Siccome però la sitcom funziona te lo accolli, e dopo poco Lynch mostra che ha qualcosa di molto sviluppato da mostrare in una scena magistrale che se la vedi una volta ti resta impressa per sempre. Ricapitolando. Un ragazzo annoiato e curioso si innamora di due ragazze allo stesso tempo, e cade in un buco di orrori. Da sitcom ad horror. E' un piccolo film, piccoli spazi, piccoli momenti, piccole domande di piccoli personaggi. Ha un gusto della piccola scoperta davvero piacevole. Nonostante la fine sia un po' tirata di trama, le ultime scene, che avevo completamente rimosso ero rimasto solo a lei che appare nuda, sono perfette. Lynch conferma che la storia si può concludere, che era una piccola storia nonostante tutto, non ti devi aspettare molto di più, ma quella base di curiosità, di rifiuto di approcci semplici alla domanda "perché ci sono persone come Frank" resterà in produzioni successive molto più elaborate. Lynch resta sicuramente uno dei registi che è facile consigliare a chi comincia a vedere film, ti dà così tanto in un ritmo molto incalzante senza essere riduttivo.
Nota Sociale. Lasaletta del cinema era quasi piena, all'uscita ho sentito solo commentare "strano lui" e durante la proiezione esclamazioni tra il riso e lo scoraggiamento quando lei perdona lui per avere scopato con l'altra. Oggi pare proprio che le persone non ce la possono fare, manco siamo allo step uno per avvicinarsi a personaggi del genere. Gente che non si sarebbe mai e poi mai "introdotta", come fa il protagonista, in niente di niente. Che se mi tradisci una volta non mi vedi mai più. E allora che si vadano a fare i bagni alle terme con Hamaguchi.
Lone Wolf and Cub: Baby Cart at the River Styx, Misumi
Secondo capitolo di questa saga che ho scoperto da poco. Come direbbe mia madre, un fumettone. L'assassino imperiale rinnegato continua ad andare in giro col figlio ad ammazzare gente. Sì le scene sono belle, c'è qualche trovata molto riuscita, ma umanamente si mantiene così scheletrico che non è che stai lì ad urlare come ne parlano in certe recensioni.