Ultimo Film Visto | Consigli e Domande Inside

  • Autore discussione Autore discussione Staff Cinema
  • Data d'inizio Data d'inizio
Pubblicità
The Electric State dei fratelli Russo
Criticassimo ancora prima che uscisse questo blockbuster fantascientifico in realtà è un prodotto onesto.
Non conosco la graphic novel da cui prende spunto, ma come fumettone fantascientifico fa il suo.
Certo è tutto visto e stravisto, nessuno spunto sorprendente, ma scorre che è una bellezza e non annoia mai (e ci mancherebbe).
Ironia, azione, buoni sentimenti, un doppio villain (sprecati sia Tucci che Esposito), bella colonna sonora.

Forse serviva un'attrice più matura della Brown ma per il resto non è certo il disastro che vanno raccontando.

P.S. Ma che bella "Yoshimi Battles the Pink Robots" durante i titoli di coda. Mi ha fatto tornare ragazzo.
 
Bitter Sweet, Mitsuru Meike [2004]
Dalla sceneggiatrice Naoko Nishida di cui me ne era già piaciuto uno. Storie d'amore su canovaccio normale ma con cose che succedono e scene davvero non giudicate. Anche questo mi è piaciuto e continuerò.
 
Ieri al cinema ho visto 2 film.
La città proibita bello, molto fighe le scene d'azione. Se non andate a vederlo vi meno coglioni.
Anora molto carino però non capisco tutti sti premi ( specialmente al miglior film ) tranne quello all'attrice grande porcona.
 
The Electric State 2025
Mi sono proprio divertito. 2 ore che passano lisce che è una bellezza.
 
Ultima modifica:
Swing, Mitsuru Meike (2003)
Storie sessuali in Giappone. La sceneggiatura ha tanto, forse pure troppo, ma regista e attori non sapevano proprio che pesci prendere. Da saltare.
 
Top Stripper, Yoshimitsu Morita (1982)
Storie dentro e fuori un locale di spogliarelliste. Purtroppo non è Kumashiro, la scrittura è decente ma la regia atrocemente statica. E' dovuto al fatto che è il suo secondo o terzo film o c'è qualche problema nell'interessa che il regista porta alla sua stessa storia, sicuramente influenzata dai produttori dell'epoca? Secondo me la seconda, visto le cose più standard che farà dopo. Sufficiente ma non di più.
 
The Messenger (Giovanna D'arco) - Luc Besson (1999)

Dopo tantissimi anni ho rivisto quello che reputo un mio guilty pleasure, se si può dire così visto quanto fù massacrato questo film alla sua uscita, film che invece io ho sempre adorato.
Diciamo che è rimasto come lo ricordavo, come un sogno febbricitante, visivamente e come messa in scena assolutamente pregiato.
Semplicemente amo l'interpretazione della Jovovich in una Giovanna d'Arco in veste di zelota furiosa, un pò come è furioso Besson in questa biografia che pende tra un drama un pò sclerotico e una biografia a grandi linee fedele. Molto meglio i primi due atti rispetto a quello finale, che ha comunque dei momenti interessanti, specialmente nel dialogo introspettivo di Giovanna.

Ho visto una recensione che in modo goliardico paragonava questo film di Besson come l'Alexander per Oliver Stone (altro film che amo), direi che è azzeccato.
 
The Wind That Shakes the Barley, Ken Loach (2006)
Retorico sia nell'aspetto di critica economica che umanamente. Se ne esce dalla visione con messaggi triti sui "ricchi che restano ricchi" o "tu sei idealista! No sono realista!", mostrare delle relazioni sociali imperialiste e capitaliste in due ore non è facile, ma c'è chi l'ha fatto meglio. Non parliamo poi dell'aspetto umano che è una catastrofe, tutti stereotipi, non senti né la brutalità della colonizzazione britannica né la gioia nell'ammazzare l'oppressore. Film per famiglie, e chissà che non sia proprio la famiglia che rende possibile l'impero... Loach non sembra capace di fare altro.
 
Qualcuno di voi ha visto Belle de jour di Luis Bunuel? Vorrei chiedere una cosa sul finale
 
The Room - la stanza del desiderio, Christian Volckman (2019)
Gran thriller mi è piaciuto un sacco, idea originale ed ogni scena aumenta la curiosità di sapere cosa succederà da lì a poco. Non è mai banale, i protagonisti sono travolti dagli eventi, intrappolati in un loop di avidità, divertimento allo stesso tempo di paure e incertezze. Un mix vincente che funziona benissimo. Ottima prova attoriale da parte degli attori, e bravo il regista che è riuscito a rendere interessante il film nonostante il tutto si svolga in unica location. Un thriller che mostra le debolezze dell'uomo di fronte al benessere, anche se irreale, abbandonando umiltà e sani principi.
 
Nuns That Bite, Yûji Makiguchi (1977)
Una donna che scappa e che non ha soldi e vi lascio immaginare quante gliene succedono. Forse anche troppe per quanto è corto il film, si perde un po' l'aspetto umano in corso d'opera però è comunque bello.
 
Barbarian, Zach Cregger (2022)
Film che parte benissimo, la storia appare fin da subito intrigante e le premesse sono ottime. Peccato però che ad certo punto il regista perde la testa e trasforma tutto in un b movie demenziale. Una scelta completamente nosense che faccio fatica a comprendere. Comunque è divertente da guardare ma poteva venir fuori qualcosa di meglio sicuramente, occasione sprecata.
 
Visti un sacco di film questo mese, butto giù qualche impressione sennò non recupero più, escluse revisioni.

Do not expect too much from the end of the world, Jude 2023. Ha un suo perché, anche se la struttura è piuttosto superficiale (la maggior parte degli spunti comici sono solo semplici battute che un personaggio racconta a un altro fuori contesto, o letteralmente dei cortometraggi TikTok improvvisati) e il modo in cui affronta i temi di base insistentemente retorico, il che è un po' in contrasto con lo stile rilassato che si propone. Molti riferimenti sono strettamente contemporanei, quindi mi chiedo come reggeranno. Il parallelo con Angela goes on è carino, ma perché il fastidioso rallentatore? L'ultima inquadratura di 30 minuti è a suo modo divertente, anche se si limita a reiterare sugli stessi temi, mettendo anche alla prova la pazienza dello spettatore. Comunque, lo ho trovato piacevole.

Puss in boots: The last wish, Crawford 2022. Al netto di diverse sequenze chiaramente pensate per un pubblico molto giovane e di un character design che trovo poco ispirato, come animazione raggiunge dei picchi davvero notevolissimi (a partire dalla sequenza di apertura) e anche il modo in cui affronta il tema della morte non è affatto banale, specialmente nell'ultimo atto con alcune scene che ho trovato abbastanza toccanti. Non perfetto ma nel complesso promosso.

Ring, Nakata 1998. Girato sorprendentemente bene, la storia e le immagini sono ormai incastonate nell'immaginario collettivo, non mi aspettavo però che la sceneggiatura la buttasse così in caciara sul finale in cui viene sempre più difficile prendere sul serio, figurarsi provare paura o tensione, per quel che avviene a schermo. Mi ha lasciato abbastanza interdetto perché tutto mi aspettavo fuorché di mettermi a ridere ma tutto sommato mi è piaciuto anche così.

Dune: Part II, Villeneuve 2024. Nonostante le quasi tre ore di durata lo sviluppo è visibilmente affrettato, con temi buttati lì e abbandonati seduta stante, transizioni a dir poco brusche fra una scena e l'altra, ed eventi anticipati e poi liquidati con una facilità che rasenta più volte il comico. Il problema a mio avviso non è solo di montaggio ma anche e soprattutto di sceneggiatura, che doveva essere più coraggiosa nel decidere cosa andasse tenuto e sviluppato, e cosa invece sacrificato. Così invece tutto è appiattito e insoddisfacente, fino a un finale coerentemente anticlimatico. Sarebbe opportuna per non dire doverosa una Director's o Extended cut, per dare alla storia il respiro che si meritava (e che nel primo capitolo per buona parte manteneva). Nel complesso mi è comunque piaciuto perché l'ambizione e la resa audiovisiva sono le stesse del primo capitolo e a mio avviso vale comunque la visione anche solo per questo, dispiace però perché una produzione di questa portata avrebbe meritato uno sviluppo più ragionato.

Dogtooth, Lanthimos 2009. Stranissimo e perfettamente coerente nella sua stranezza, va benissimo così.

The lobster, Lanthimos 2015. Pieno di scene e interpretazioni memorabili (Farrel impressionante), con un umorismo nerissimo e dei tempi comici semplicemente perfetti. Mi sono piaciute sia la prima parte che la seconda. Non riesco però a scrollarmi di dosso la sensazione che resti un film abbastanza vuoto, che sembra voler accennare ad alcuni temi senza però voler mai andare oltre il livello più superficiale (al contrario, Dogtooth rimaneva quasi perfettamente chiuso in se stesso, e a mio avviso è proprio per questo che funzionava così bene). Sicuramente un buon film, per molti versi anche ottimo, ma privo di quello spunto che avrebbe potuto fargli fare il salto di qualità.

Vermiglio, Delpero 2024. Struttura romanzesca classicissima, oserei dire verista, con una messa in scena impeccabile e una fotografia a tratti celestiale. Non racconta quasi nulla di nuovo ma funziona benissimo per ciò che vuole essere, promosso.

American gigolo, Schrader 1980. È interessante il modo in cui mostra l'esistenza di diversi livelli sociali, per cui il protagonista si sente perfettamente in controllo della propria altolocata clientela, salvo poi scoprire che è esattamente il contrario. Al di là di questo spunto però non ho trovato convincenti i personaggi e le loro relazioni, mentre la messa in scena resta abbastanza piatta per non dire pudica e l'ultimo atto quasi poliziesco prende una direzione totalmente convenzionale e scorre via senza nessuna sorpresa. Si lascia guardare senza problemi ma alla fine è una visione molto più innocua di quanto vorrebbe far credere.

Je tu il elle, Akerman 1974. Una buona intuizione ma fin troppo povero per i miei gusti, non ho trovato interesse nei suoi personaggi né nelle loro interazioni, né nella messa in scena, e con diverse sequenze ingiustificatamente lunghe che a mio avviso non ripagano l'investimento di tempo richiesto.

Asteroid city, Anderson 2023. La messa in scena è graziosa per i primi 10 minuti ma la sceneggiatura è insopportabile, nemmeno gli attori sembrano crederci più, onestamente finito solo per poterlo bocciare e metterci una pietra sopra.

Furiosa: A Mad Max saga, Miller 2024. Prima metà impresentabile, nella seconda metà finalmente si vede un po' di azione ma è troppo poco per destare interesse, né per ripagare le due ore e mezza spese. Laddove Fury road funzionava narrativamente per la propria semplicità, con personaggi macchiettistici e un world building impressionistico, Furiosa torna a ricalcarlo cercando di vendere una complessità e uno spessore che semplicemente non c'erano, e prevedibilmente non funzionano. Ho inoltre trovato molto più invasiva la CGI, mentre l'inventiva e la fisicità di Fury road mi sembrano lontani.

Dune, Lynch 1984. È brutto, ma alla fine meno peggio di quanto temessi. A tratti ha un suo charme, e il fatto è che le parti brutte sfondano spesso e volentieri nel comico per cui viene difficile voler male anche a quelle. L'ultimo atto è affrettatissimo (non che Villeneuve abbia fatto poi molto meglio in quasi tre ore) ma il fatto è che raccontare tutto il 130 minuti è fisicamente impossibile. Al di là dei problemi di produzione e montaggio, a mio avviso sarebbe servito più coraggio proprio in sede di sceneggiatura, anche stravolgendo il materiale originale se necessario, ma tentando di costruire qualcosa che avrebbe realisticamente potuto funzionare su schermo e in un tempo ragionevole.

Jodorowsky’s Dune, Pavich 2013. Storia incredibile, come documentario è competente e ciò basta. L'approccio di Jodorowski mi è sembrato molto intelligente (al netto della indifendibile frase sullo stupro) ed è terribile che il progetto sia stato bloccato a uno stato così avanzato della produzione, con una squadra di talenti così eccezionale. Chiaramente tutto questo sulla carta, vai a sapere poi cosa ne sarebbe venuto fuori alla fine, ma con premesse così era un tentativo che valeva perlomeno la pena di fare.

Di Jodorowski avevo iniziato a vedere La montagna sacra ma avevo interrotto perché pieno di violenze su animali, qualcuno sa dirmi se siano tutti così o se ne salvi qualcuno?
 
Di Jodorowski avevo iniziato a vedere La montagna sacra ma avevo interrotto perché pieno di violenze su animali, qualcuno sa dirmi se siano tutti così o se ne salvi qualcuno?
Di suo ho visto solo "El Topo" e "La danza della realtà" tempo fa e mi ricordo un paio di scene del genere in entrambi, però non saprei dire se hanno usato effetti speciali o se si trattava di vera violenza.
 
Di Jodorowski avevo iniziato a vedere La montagna sacra ma avevo interrotto perché pieno di violenze su animali, qualcuno sa dirmi se siano tutti così o se ne salvi qualcuno?
In generale i suoi film sono tutti violenti, Santa sangre è il più abbordabile da questo punto di vista, anzi si può dire che scorre abbastanza liscio, El topo invece è il più tosto (ma non ha violenze su animali da quello che ricordo, ma potrei sbagliarmi perchè l'ho visto un po' di tempo fa).
La montagna sacra sta un po' nel mezzo però ha quelle scene con gli animali come dici che possono disturbare di più, anche se non ne ricordo così tante personalmente. Per me vale comunque la pena superare l'ostacolo visto che è il suo film migliore.
 
El Topo molto bello e ho un qualche ricordo di forse un animale, imdb dovrebbe dire cosa c'è.

Akerman di una moralismo allucinante in quel film, te la sei passata liscia se non l'hai notato.
Non mi sorprende che il nuovo mad max faccia pesare ancora di più la CGI, per me già troppa pure prima, e scazzi sul resto.
 
Di suo ho visto solo "El Topo" e "La danza della realtà" tempo fa e mi ricordo un paio di scene del genere in entrambi, però non saprei dire se hanno usato effetti speciali o se si trattava di vera violenza.

In generale i suoi film sono tutti violenti, Santa sangre è il più abbordabile da questo punto di vista, anzi si può dire che scorre abbastanza liscio, El topo invece è il più tosto (ma non ha violenze su animali da quello che ricordo, ma potrei sbagliarmi perchè l'ho visto un po' di tempo fa).
La montagna sacra sta un po' nel mezzo però ha quelle scene con gli animali come dici che possono disturbare di più, anche se non ne ricordo così tante personalmente. Per me vale comunque la pena superare l'ostacolo visto che è il suo film migliore.

Capito, grazie, magari faccio un tentativo con Santa sangre allora. Non è comunque una questione di impressione o altro, la violenza grafica non mi dà problemi e anzi mi diverte, discorso diverso se la violenza è reale e non consensuale e in tal caso non la accetto né per arte né per profitto.

El Topo molto bello e ho un qualche ricordo di forse un animale, imdb dovrebbe dire cosa c'è.

Akerman di una moralismo allucinante in quel film, te la sei passata liscia se non l'hai notato.
Non mi sorprende che il nuovo mad max faccia pesare ancora di più la CGI, per me già troppa pure prima, e scazzi sul resto.

Sì su IMDb sono indicate le scene di violenza ma non specifica se siano simulate o meno, nel dubbio sono molto titubante.

Akerman moralista cosa intendi?
 
Capito, grazie, magari faccio un tentativo con Santa sangre allora. Non è comunque una questione di impressione o altro, la violenza grafica non mi dà problemi e anzi mi diverte, discorso diverso se la violenza è reale e non consensuale e in tal caso non la accetto né per arte né per profitto.
Non riguarda gli animali, ma in El topo c'è una scena piuttosto famosa di violenza su una persona che, a detta del regista, è autentica e non consensuale.

Poi, vabbé, Jodorowski mi dà l'impressione di uno spara balle di prim'ordine, pure l'intervista riguardo Dune e i suoi commenti mi sembrano più parole edgy alla pari di "hitler did nothing wrong" detto da un teenager americano, piuttosto di uno che ci crede veramente (e ci vuole ben altro per scandalizzarmi) :asd:
 
Sì è fastidioso vedere animali ammazzati sul serio in un film, però dipende anche un po' dalla scena e se mi piace il film per me :asd: di animali ne vengono ammazzati miliardi per profitto ogni anno non è che siamo a uno più uno meno.

El topo non ricordo la violenza ma ho dubbi su cosa dice Jodo, come dice Reservoir è uno che le spara. Comunque non è chissà che regista.

Akerman ne ho scritto sicuro qui tempo fa, ora ora non c'ho la forza di riprendere il filo della sue robette ahah
 
Non è comunque una questione di impressione o altro, la violenza grafica non mi dà problemi e anzi mi diverte, discorso diverso se la violenza è reale e non consensuale e in tal caso non la accetto né per arte né per profitto.

Ho sempre voluto vedere Cannibal Holocaust, ma sapere che hanno ammazzato veramente animali per girare mi ha sempre fatto passare la voglia...Ho letto che si giustificarono dicendo che poi hanno mangiato gli stessi animali uccisi, quindi sarebbe come la carne del macellaio...ma vedere e sapere che è vero m'angoscia, ancora ricordo con dispiacere un servizio sugli allevamenti intensivi dei polli, dove c'era gente che schiacciava i pulcini cosí, tanto per...😔
 
Pubblicità
Pubblicità
Indietro
Top