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Spencer
Bello, meritevole. Forse migliore di Jackie, ma son passati troppi anni
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La persona peggiore del mondo, Joachim Trier. Lo metto senza dubbio tra i migliori film di questo decennio, dialoghi scritti benissimo, belli gli slanci poetici/visionari, grande uso della colonna sonora, fotografia quasi mai piatta o banale; forse l'unico difetto è il finale che ho trovato fiacchetto, per il resto gran bel film veramente.
Più che la trama, direi i personaggi che sono il vero problema (protagonista a parte)peccato per la trama però.
Più che la trama, direi i personaggi che sono il vero problema (protagonista a parte)
The Witch (R. Eggers)
Spinto dal fatto che mi da fastidio non poter vedere The Northman in lingua originale e che avevo voglia di horror ho deciso di recuperare questo. Devo dire che non mi ha fatto impazzire. È sicuramente ben diretto, ben recitato (il padre troneggia sul resto, meno male che almeno questo l'ho recuperato in o.v.) però, non so, non è riuscito a prendermi. Soprattutto non trovo che sia riuscito a trasmettere la sensazione di paranoia in cui i personaggi cadonoAnche a livello visivo ho trovato tutto bello, ma è mancata quella trovata di cui, imho, il film necessitava, considerando il soggetto in questione. Un peccato, mi aspettavo di più. Spero che "The Lighthouse" (su cui avevo più aspettative) riesca a convincermi di più.anzi, mi ha fatto sorridere come i personaggi passano dall'accusarsi a vicenda di fare patti col diavolo a fare small talk nel giro di 5 minuti
Beh il decadentismo mi sembra evidente... e se non lo fosse (oltre al finale) c'è letteralmente un episodio sull'aristocrazia degenerata in cui la tipa dice "Cosa credi? Che noi siamo meglio?", più i dialoghi sul finale, etc. E insomma i salotti e l'ennui e la promiscuità e il disgusto e il suicidio etc., a mio modo di vedere il decadentismo è il sentimento principale che attraversa del film e il significato fondamentale della rappresentazione che offre.Perché La dolce vita decadentismo e cringe? Il protagonista o gli altri? Posso capire la questione rigidità, ma in realtà secondo me fa un buon lavoro per un film fondamentalmente tematico e senza sviluppo psicologico.
Ti riferisci alla parte in cui lui va in quel salotto un po' semi culturale, che lo attira pure, ma ovviamente si scopre che pure loro si rompono le palle, e lì ok.Beh il decadentismo mi sembra evidente... e se non lo fosse (oltre al finale) c'è letteralmente un episodio sull'aristocrazia degenerata in cui la tipa dice "Cosa credi? Che noi siamo meglio?", più i dialoghi sul finale, etc. E insomma i salotti e l'ennui e la promiscuità e il disgusto e il suicidio etc., a mio modo di vedere il decadentismo è il sentimento principale che attraversa del film e il significato fondamentale della rappresentazione che offre.
Sì ma al di là della singola scena o personaggio è proprio l'affresco socio-culturale ad essere decadente, poi lui in particolare ha la sua parabola da giovane di belle speranze e velleità artistico-professionali che vi si trova invischiato e frustrato e alla fine non vedendo alternative vi si abbandona.Ti riferisci alla parte in cui lui va in quel salotto un po' semi culturale, che lo attira pure, ma ovviamente si scopre che pure loro si rompono le palle, e lì ok.
Ma il movimento del protagonista ti sembra decadente? Perché a me no, il protagonista è un protagonista che cerca emozioni, si innamora e c'ha voglie a nastro. Poi certo non riesce ed è frustrato, visto che appunto non sa come uscirsene dalla sua forma relazionale di coppia etc