altre due revisioni estive
Late Spring, Yasujirō Ozu (1949)
Figlia in età di matrimonio e padre vedovo e quello che succede succede.
E' un bel film perché fa molto ridere la discrepanza che si crea tra un mondo conservatore in modo classico e una protagonista ANCORA più umanamente insignificante di loro, vuota di qualsiasi emozione passione o desiderio, e che proprio non sa che pesci pigliare al punto che l'unica roba che sente è una gelosia di bassissimo livello che smuove il tutto. Sono sicuro che invece lei viene vista come non so che eroina dell'indipendenza ma davvero ce ne vuole. Un bel film divertente per quello che è, ma di sicuro non può andare più in là dei propri personaggi
Day of Wrath, Carl Theodor Dreyer (1943)
Nel secolo delle streghe le fiamme sono dentro e fuori la famiglia di un prete.
Secondo me questo funziona meglio come ritratto psicologico del padre che della protagonista femminile. Lei ha scatti caratteriali troppo rapidi e che soprattutto puntano a due direzioni, l'amore e l'odio, che secondo me non si conciliano abbastanza bene. Resta però d'impatto per tutto il resto, in particolare ho notato la descrizione brutalmente soft della tortura e controllo sociale, nessuno dei carnefici si agita e le vittime manco provano a scappare, tanto dove devi andare? Funziona.