Un Marzo Da Leoni | Planet Manga | Prima stagione disponibile su VVVVID

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Mi fa piacere vedere qualche altro commento.
io l'ho seguito tutto settimanalmente anche se magari non commentavo ;p leggevo anche i tuoi commenti :rickds:

le prime 2 puntate mi eran piaciute ma senza infamia nè lode...ma pian piano puntata dopo puntata mi sono abituato allo stile grafico che mi lasciava perplesso all'inizio, ho constatato che non entrano mai troppo nei dettagli dello shogi ecc.

ad oggi direi che insieme alla nuova stagione di haikyuu e a mob psycho è la serie + bella del 2016 PER ME OVVIAMENTE :morris82: tocca argomenti quasi mai banali e lo fa senza girarci troppo intorno e spesso semplicemente facendoci intuire pensieri dei personaggi ...la comicità di alcune scene poi usando i gattini io la trovo geniale :rickds:

 
io l'ho seguito tutto settimanalmente anche se magari non commentavo ;p leggevo anche i tuoi commenti :rickds:le prime 2 puntate mi eran piaciute ma senza infamia nè lode...ma pian piano puntata dopo puntata mi sono abituato allo stile grafico che mi lasciava perplesso all'inizio, ho constatato che non entrano mai troppo nei dettagli dello shogi ecc.

ad oggi direi che insieme alla nuova stagione di haikyuu e a mob psycho è la serie + bella del 2016 PER ME OVVIAMENTE :morris82: tocca argomenti quasi mai banali e lo fa senza girarci troppo intorno e spesso semplicemente facendoci intuire pensieri dei personaggi ...la comicità di alcune scene poi usando i gattini io la trovo geniale :rickds:
Idem :asd: lo seguo settimanalmente ma non commento :asd: un po per mancanza di tempo e un po perchè non sono mai stato uno che commenta tantissimo, però la serie la sto adorando, una delle mie preferite tra quelle che sto seguendo :sasa:

 
Bravi bravi, da lettore del manga ve l'avevo detto che questo sarebbe stato tanta roba :ahsisi:

Io l'ho interrotto al terzo episodio ma questo Natale lo riprendo, sono troppo curioso di vedere come si sta comportando Shaft con questo adattamento. Quindi a breve mi rivedrete in questo topic a commentare :kappe:

 
Good, good ravvivate il topic :l4gann:

Intanto vista la decima...

una puntata questa, che mi sento di dover accostare a più riprese con la precedente.

Come in quest'ultima il focus della vicenda è tutto su Rei e sul suo avversario di turno, come nella precedente non vi è spazio per il caldo e accogliente "rifugio" costituito dall'abitazione delle sorelle Kawamoto.

Tuttavia stavolta non vi è alcuno spazio per la commedia per il sorriso(se non per la brevissima parentesi con il professore e con il suo "oh, no" di Jojoesca memoria) i toni sono completamente differenti nonostante, in teoria, l'input iniziale sia il medesimo. Ancora una volta sono le parole dolci e velenose della "sorella" Kyoko a mettere forzatamente Rei a confronto con quelle che potrebbero essere le conseguenze di una sua vittoria e finalmente Rei...ne parla, si esprime, trova il coraggio di ammettere a se stesso che detesta profondamente quel suo modo ammorbante di parole e quelle sue parole che stillavano veleno ma, ancora di più, odia se stesso.

Perché nonostante sia consapevole di questa realtà, non riesce a fare a meno di starla a sentire e seguire, rimembrare tutte quei piccoli e dolorosi affondi che la "sorella", il suo primo amore, continuo ad affondare nella sua carne.

Rei conosce fin troppo bene le motivazioni dietro tali comportamenti, ricorda di quel regalo che dimostro platealmente quanto lui un figlio "adottivo" fosse il più amato, quello che i veri figli non potevano essere.

E l'incontro odierno di Rei contro Yasui, come si risolvere?

è una partita questa raccontataci interamente tramite l'apporto della colonna sonora, non c'è bisogno di conoscere lo shogi, non c'è neppure bisogno di fissare lo schermo, le note di pianoforte che risuonano sono un commento più che sufficiente a descrivere lo svolgimento e l'inevitabile conclusione della partita.

Una partita che ferisce profondamente Rei ma mai come l'atteggiamento post partita del suo avversario Yasui.

Ma Kyoko si sbaglia, quello che ferisce Rei, quello che lo fa infuriare costringendolo a quella fuga ed a quello sforzo cosi disperato non è per nulla relativo al destino del suo avversario bensì all'atteggiamento di quest'ultimo.

è una dichiarazione, uno sfogo quello di Rei che delinea in modo definitivo il suo carattere, lui mette ogni fibra del suo essere nello shogi, perché ha solo esclusivamente quello.

Il suo avversario? Si è arreso prima del tempo ha rinunciato alla sua passione, alla sua consapevolezza e preferisce affondare le sue delusioni nell'alcol invece che tentare di dare il massimo.

Non è il suo essere un "debole" in se, a farlo infuriare, l'anziano avversario dell'episodio precedente, anch'egli non era all'altezza di Rei, ma il ragazzo ha imparato a rispettarlo profondamente, perché la sua forza e la sua passione sono rimaste intatte dopo quarant'anni e dopo sconfitte e sconfitte.

Rei non riesce a concepire il "perché" egli debba sentirsi in colpa per aver vinto, non ha senso.

Egli ha solo questo, solo lo shogi.

E finalmente lo ammette, ammette di non essere una persona che può "accontentarsi" di aver raggiunto un'isola dopo aver attraversato un mare in tempesta...no, dentro di lui giace una bestia(il leone del titolo) pronta a fare di tutto per sopravvivere, non importa quanto dolore possa provocare agli altri.

Cosi come da bambino aveva scelto lo shogi per poter sopravvivere , "derubando" Kyoko e suo fratello dell'amore del loro padre cosi ora deve dare tutto se stesso per fare a pezzi i suoi avversari, non importa quanto questi possano soffrirne.
 
oggi salta quindi lutto nazionale :tragic:

 
Ed io che oggi speravo di vedere due puntate.

Vabe, quantomeno vista la 11

siamo quasi al giro di boa.

Dopo due puntate totalmente dedicate a Rei ed al suo rapporto con l'unica cosa che egli possieda veramente, lo Shogi, vi è un cambio anzi, un ritorno, ad atmosfere più "calde".

Con tutta probabilità l'effetto viene anche "amplificato" dalla loro assenza nei due episodi immediatamente precedenti, ma questo è probabilmente uno degli episodi più dolci e delicati sino ad ora.

Un episodio che nel suo trasporre con la sua solita "straordinaria" quotidianità un piccolo spaccato di vita e tradizione popolare giapponese(le cartoline,le mance, l'oseki,...) cosi lontano ma allo stesso tempo cosi vicino alla nostra di tradizione, continua a farci conoscere i personaggi di questa storia ed allo stesso tempo li fa crescere.

In primo luogo vi è ovviamente Rei, Rei e la febbre, Rei e l'indipendenza.

Indipendenza, è una parola che il ragazzo ha ripetuto più e più volte nel corso della serie, ha lasciato la casa adottiva perché rischiava di distruggere "completamente" quella famiglia, si è ritirato per un anno dalla scuola perché voleva...e doveva, diventare professionista per sopravvivere ma solo messo di fronte a questa situazione Rei si rende conto del suo errore.

è ironico, paradossale ma la dolcezza di Akari riporta Rei alla realtà e lo spinge a riflettere partendo da un nuovo ed importante punto di vista...proprio come aveva fatto il veleno di Kyoko.

Quella che Akari ha rivelato a Rei è una verità tanto, troppo importante.

Come può affermare di essere indipendente se...non fa preoccupare quelli intorno a lui?

Lui che rimugina sempre su tutto si realizza finalmente che, in fin dei conti, pensa solo a se stesso e mai alle persone che potrebbero volergli bene.

E per quanto riguarda le sorelle anzi, l'intero nucleo familiare delle Kawamoto?

Il dolore che si cela dietro il loro calore è sempre più evidente, dopo Hina ora è Akari a renderne partecipe Rei.

La presenza del ragazzo è un conforto prezioso per lei, è stato lui a salvare lei e questa verità è importantissima nonostante poi il duo si lasci andare al pianto.

E dopo lacrime...nuovi tasselli.

La figura del padre delle sorelle di cui nessuno mai osa parlare ma che possiamo "supporre" essere ancora in vita, un fattore che si rivelerà sicuramente rilevante in futuro e poi...la zia.

Per certi versi, colei a cui si deve tutto questo.

è stata lei a chiedere alla nipote di lavorare al suo locale ed è stato proprio in quel locale che Rei ed Akari si sono incontrati per la prima volta.

E sempre lei va a sottolineare quanto Akari stia facendo di tutto per essere una buona "madre" per le sue sorelle più piccole ma cosi facendo la ragazza sta perdendo di vista se stessa ed il suo futuro.

Ma...in tutto questo cosa fa Rei?

Lui non capisce, non comprende, quel sogno cosi prezioso fatto a metà episodio, l'atteggiamento cosi familiare di questi "estranei" nei suoi confronti, fino ad ora non aveva mai compreso quanto tutto questo lo stesse avvolgendo.

Una dolcezza ed un calore, che lo cullano e gli permettono dopo tanto tempo di riposare serenamente.

EDIT:Vista la 12...

con il cambio di opening ed ending(cosi ad orecchio preferivo quelle vecchie, anche se quelle nuove sono comunque molto belle oltre che visivamente ineccepibili) assistiamo ad un altro cambiamento.

O meglio più che un cambiamento vero e proprio siamo di fronte ad un Rei che ha "accettato" la sua nuova condizione.

Ha accettato di aver trovato nella casa delle Kawamoto un luogo pieno di calore, un rifugio sicuro dalla freddezza della sua vita quotidiana, un vero e proprio Kotatsu; non credo che esista un immagine migliore di quella usata dal protagonista per descrivere la situazione.

E tale immagine è espressa al meglio grazie alla solita maginificienza visiva a cui ci ha abituato la serie, il momento in cui Rei "fugge"(letteralmente) dal suo appartamento per iniziare a camminare incessantemente per "non pensare" a questa nuova realtà è un momento di rara potenza visiva.

Ed il resto dell'episodio?

Questo dodicesimo episodio, questo nuovo inizio...non è solo accettazione del cambiamento è anche...determinazione e voglia di combattere.

Rei è una bestia feroce, lo ha ammesso lui stesso.

Una bestia che divora gli altri per proseguire nell'unica strada che ha a disposizione ma...ora è diverso.

Ora davanti a lui si appare la figura di Goto, "l'uomo" di suo sorella.

La figura di quest'uomo era stata evocata molte volte in passato, ora finalmente lo incontriamo di persona e iniziamo a scoprire qualcosa in più sul rapporto che lega lui alla sorellastra di Rei.

C'è ancora molto da scoprire e forse è ancora troppo presto ma, quando mai abbiamo visto un Rei cosi? Rei sempre cosi passivo, che si arrabbia al punto da divenire violento?

Un paradosso eppure Goto, che cosi tanta arroganza ha liquidato i sentimenti di Kyoko, è un personaggio ancora tutto da scoprire.

Abbiamo scoperto...che è un uomo sposato e che sua moglie è malata, sappiamo che è un uomo "sgradevole", persino una persona tranquilla come Smith(la cui presenza in questo ep. è fondamentale per impedire a Rei di fare una sciocchezza) non si trova a suo agio con lui vicino ma soprattutto...sappiamo che è l'obiettivo di Rei.

Pur di sconfiggerlo il ragazzo arriva a sacrificare il poco e preziosissimo tempo che questi passa a casa delle Kawamoto e...noi non possiamo che unirci al coro di incitamento di Hina e Momo.

Questa è, per Rei, una battaglia che non si può perdere.

EDIT: Vista la 13...

partiamo da un presupposto.

Riesco a capire perché questa puntata possa, obiettivamente, non piacere.

è una puntata in cui non si parla "molto" perché è lo shogi a parlare.

Lo shogi insieme alla musica che ci permette di comprendere "sempre" cosa sta succedendo a schermo nonostante si ignori genuinamente come funzioni il gioco ed a quella potenza di immagini, marchio di fabbrica della serie.

E poi? Siamo di fronte ad un unicum.

Per la prima volta, anche se solo per metà episodio, il punto di vista non è quello di Rei ma quello del senpai Smith, che conosciamo meglio.

Dal suo quotidiano(la lunga scena della colazione) al suo "essere" professionista ed a cosa "significa" essere professionista.

Per quanto si sente in parte "infastidito" dall'atteggiamento di Rei, l'uomo non riesce a dare torto al ragazzo per non aver messo in "conto" la possibilità che lui potesse vincere: loro vivono in un mondo in cui essere consapevoli delle proprie abilità e dei propri "limiti" è fondamentale.

E cosi, tramite Smith(ed il suo nuovo compagno di avventure, il micino), conosciamo meglio anche Goto.

Il quale, per quanto possa suscitare repulsione(un uomo sulla quarantina che esce con una ventenne mentre sua moglie è in ospedale), è un giocatore abile e capace di percepire immediatamente le qualità e le imperfezioni dei suoi avversari.

Dopodiché si passa alla seconda parte della puntata.

Si ritorna su Rei.

Un Rei che pur con tutto lo studio e la preparazione, è cosi concentrato sul suo "obiettivo", da dimenticarsi di guardare in faccia il suo avversario.

Shimada non è un semplice "avversario del giorno", è intuibile dal rispetto che Nikaido nutre nei suoi confronti e dalla sua "dedizione" nell'insegnare a trasmettere la passione per lo shogi anche ai bambini, ma questo forse Rei da attaccante qual era, non lo ha realizzat


EDIT: Vista la 14...

"non sono sicuro di essere riuscito a spaccarla a metà" cosi Shimada ha esordito parlando con Harunobu al telefono.

L'uomo non è sicuro che il nostro protagonista abbia "recepito" davvero il messaggio che ha tentato di lanciargli giocando ma una cosa è sicura.

Questa sconfitta ha provato enormemente Rei.

Il ragazzo aveva tratto forza e determinazione dal suo desiderio di combattere alla pari con Goto e di ottenere finalmente la sua rivalsa e, una volta che questa possibilità gli viene negata, il ragazzo si trova senza punti di riferimento.

Va, letteralmente, in pezzi.

La sua arroganza e la sua presunzione, frutto(come giustamente sottolineato dallo stesso Shimada e da Smith) del suo essere comunque un ragazzo(tema centrale all'interno dell'episodio) geniale si ma che manca di esperienza, gli hanno fatto travisare completamente le abilità del suo avversario.

Il quale forse non sarà il giocatore più abile dell'associazione ma ha dalla sua una carriera fatta di tanti ottimi risultati nonché di una sincero amore nei confronti dello Shogi.

E la sconfitta si sente, pesa, Rei che si era riproposto di non fuggire di fronte alle difficoltà si riduce in uno stato più che pietoso e, per la prima volta, lo sentiamo riflettere.

Riflettere sull'abbandonare il mondo dello shogi, una volta ottenuto il diploma per intraprendere una strada che sia "sua".

Ma è davvero possibile per Rei abbandonare lo shogi? Ed è possibile per il ragazzo diplomarsi con la vita che sta conducendo?

La sua non è di certo la vita da liceale ideale

I voti saranno anche buoni ma le assenze, causa partite, sono tante e la solitudine che permea la sua vita si riflette anche a scuola.

I siparietti con il prof. saranno pure divertenti e pieni di battutine ma, le parole che questi rivolge a Rei non sono sbagliate.

Può davvero "continuare" a condurre una vita simile? é troppo per un ragazzo giovane come lui e con il carattere che si ritrova.

Troppe cose...la carriera da professionista, le spese per l'appartamento, la scuola...tutte da solo, quando il suo padre adottivo sarebbe più che felice di averlo a casa insieme a lui.

Ma lui "vuole" essere indipendente, nonostante sia totalmente incapace di prendersi cura di se stesso ed allora che fare?

Forse imparare da colui che lo ha sconfitto, non è una cattiva idea.

Daltronde lo stesso Shimada ha detto che non poteva essere lui ad invitare Rei al seminario ma doveva essere il ragazzo a scegliere di parteciapre e forse, dopo la spintarella del professore, quel momento è arrivato.

EDIT: Vista la 15...

una puntata questa anomala ed interessante.

Il perché di questa definizione, è presto detto.

Ancora una volta ci troviamo di fronte ad un episodio il cui focus è lo shogi eppure, questa volta, non siamo di fronte ad un episodio lento ed introspettivo o quantomeno, non solo a quello.

Una panoramica generale che parte da Rei prosegue con Kyoko e va a toccare moltissimi altri personaggi.

Partiamo proprio da Rei...e dal suo rapporto con ciò che lo circonda.

Dopo quanto successo in precedenza il ragazzo sta cercando di rimettere ordine nei suoi pensieri e nel mentre si concentra sullo studio, nonostante la voglia di apprendere assistendo allo scontro titanico fra Goto e Shimada, non può permettersi altre assenze.

Deve imparare a reggersi da solo sulle sue gambe per poter proteggere coloro a cui tiene e per farlo, deve passare anche attraverso la scuola.

La frase che ho riportato sopra...è proprio di Rei.

Viene detta dal ragazzo pensando alla sorellastra, un personaggio sempre più affascinante ed ambiguo.

A tratti dolce, a tratti indifesa come una bambina(ed è una cosa che si è sentita molto nella scena del letto, fra le più potenti dell'episodio), a tratti velenosa quanto il più tremendo dei serpenti, un bicchiere con una(o molte) crepa, come sottolineato giustamente da Rei.

La delusione che Kyoko ha provato il risentimento per Rei, ma ancora di più per suo padre, è un qualcosa di molto giapponese "non c'è solo lo shogi nella vita" quella semplice frase l'ha etichettata automaticamente come "fallimento".

Non esiste nulla di più miserevole in una società competitiva come quella jap, che troppo spesso non ha pietà per gli sconfitti...e Kyoko si è sentita tale già in secondo media.

In quest'ottica non è cosi strano che stia cercando di "attaccarsi" cosi ossessivamente verso una figura maschile cosi apparentemente "forte" come Goto, nonostante ciò la stia degradando ancora di più come persona.

E gli altri? Bhè restando su Goto, non mi aspettavo di vedere scelte grafiche che puntano a scatenare ilarità anche per lui, ma lo scontro da par con Shimada è l'occasione giusta per vedere a confronto due professionisti pienamente consapevoli delle proprie capacità e due stili di gioco e due caratteri agli antipodi, ed i due non hanno fatto mistero della propria reciproca antipatia.

La loro è una sfida al meglio delle tre, ora hanno una vittoria a testa Goto l'avrà vinta o...a trionfare sarà Shimada, che attende l'occasione per confrontarsi contro colui che "gli ha spaccato la testa"?

Già perché, il racconto che Nikaido fa all'uomo è importante sotto innumerevoli punti di vista.

è importante perché il ragazzo ha modo di raccontarci e spiegarci come si deve "quanto" effettivamente Rei fu ed è importante per lui come persona e come professionista mentre per il secondo invece ha il compito di far "ricordare" un'esperienza molto simile avvenuta realisticamente molti anni prima, probabilmente contro il "***" del loro mondo suo coetaneo.

In ultimo, sento la necessità di citare la scena con Hina e suo nonno.

Le considerazioni che questi ed i suoi dipendenti, uomini adulto e pieni di esperienze di vita, hanno delle azioni di Rei sono giuste ma Hina, in quanto giovanissima ed in quanto ragazza non riesce a "comprenderle" appieno, nonostante il fallimento Rei si è comunque impegnato al massimo. Quindi dove sarebbe il problema?

Non riesce a capire e...la cosa la mette in apprensione e parrebbe infastidirla molto o quantomeno, per quanto riguarda il secondo punto, cosi parrebbe alla luce delle anticipazioni.
 
Ultima modifica da un moderatore:
Come ho già detto, anche se ho iniziato a seguirla dall'inizio della sua trasmissione lo scorso Ottobre, sono rimasto indietrissimo con questa serie, complice il fatto che avevo già letto alcuni volumi del manga. Ho visto solo adesso l'episodio 12, mi pare che l'ultimo uscito sia il 15 :sisi:

E niente, se rimane su questo livello sino alla fine (saranno 22 episodi) per me Sangatsu no Lion entra dritto nella mia top 10 anime di tutti i tempi. Un'opera che mi lascia bellissime sensazioni (positive ma anche negative, per fortuna le prime sono in maggioranza ;p ) ad ogni puntata, e che eccelle non solo come adattamento del materiale di partenza, ma anche come dimostrazione del perché SHAFT è uno dei miei studi d'animazione preferiti. Questo perché il suo stile si è fuso alla perfezione con i disegni e i temi del manga di Chica Umino.

Il comparto tecnico è infatti pregevolissimo, apprezzo molto il fatto che abbiano ridotto all'osso la CG, i bei fondali tutti disegnati ne sono la dimostrazione. Molto simpatica anche l'idea (già usata nei recenti anime di JoJo) di adattare le onomatopee, a volte anche pronunciate. La storia invece gestisce alla perfezione (grazie alla sapiente regia di Shinbo) l'alternanza tra i momenti più seri e introspettivi, tutti prerogativa di Rei, e quelli comici, in pratica le interazioni di Rei con gli altri personaggi. Tra i quali ovviamente non posso non citare le tre sorelle, una più adorabile dell'altra :cuore:

Entro il prossimo weekend devo assolutamente mettermi in pari! :kappe:

 
Recuperati, praticamente tutti gli episodi, dato che ero fermo al 2 o al 3 :asd:

Serie a dir poco stupenda, la sto amando e l'ho divorata in pochissimo. Ne voglio ancora :l4gann: Se fossero già usciti tutti gli episodi, probabilmente tra un paio di giorni l'avrei completata :asd:

Visivamente è ottima, lo stile mi piace da morire.

La ost è meravigliosa. Davvero troppo belle le musiche, ma anche i silenzi, sempre usati con criterio. Doppiaggio ottimo.

La regia è incredibile.

I personaggi li trovo tutti fantastici. Il protagonista, le adorabili sorelle, il nonno, l'amico, insomma tutti.

In particolar modo sto amando Kyoko (si lo so, sono in fissa con le donne :.bip:). Personaggio davvero incredibile, di una femminilità unica e con un'aura di fascino che l'avvolge, che pare tangibile. Non mi capacito di come siano riusciti a rendere così bene le sue "apparizioni". Ogni volta che è a schermo sembra qualcosa di mistico, prima seducente, poi indifesa, poi ancora spaventosa. Davvero complimenti.

Più che ottima la trama, che è riuscita a coinvolgermi fin da subito. I momenti più seri ed introspettivi sono di una bellezza rara.

Ci sono stati poi, diversi momenti, che se dovessi descrivere con una parola, definirei travolgenti. Una botta di emozioni che travolgono come un'onda in ben più di un'occasione, non solo per la questione in sè, ma grazie anche alle musiche e alla regia che fanno un lavoro eccelso. Davvero non mi aspettavo nulla del genere.

In generale sono riusciti a realizzare un'atmosfera resa tramendamente bene. La differenza tra la casa di Kiriyama e quella delle sorelle ne è un'esempio lampante. Le sensazioni di tempore che descrivono parlando di quest'ultima, sono reali.

Purtroppo però, almeno per me, ha dei difetti che la rovinano un pò.

Inizialmente non sopportavo i momenti più leggeri, ma che ho imparato ad apprezzare col tempo, e anzi, ora considero fondamentali. Anche i momenti più divertenti, li sto apprenzando.

Il problema è che a volte si calca un pò troppo la mano e vengono messe in scena, cose che personamente non riesco a sopportare.

Come ad esempio i gatti che parlano, o soprattutto la maledetta canzone dei gatti shogi. Maledetti gatti :badboy: E si, quella canzone non la perdono perchè è durata addirittura 3 parti e tutte e 3 non erano affatto brevi. Un'inutile perdita di tempo, soprattutto dopo la spiegazione con i gatti. Spiegazione che, al contrario, ammetto aver apprezzato tantissimo ed aver trovato molto utile.

Oltre a ciò c'è qualche momento di troppo. Tutte le fasi sono importanti e fondamentali, ma spesso allungate con roba di cui si poteva fare volentieri a meno, come la colazione del biondo ad esempio.

 
Mi sono messo nuovamente in pari, ho appena finito di vedere la 16...

la confusione che regnava nella mente di Rei in seguito alla sconfitta contro Shimada sembra essere sparita(o quantomeno lo è in parte).

E buona parte del merito questa volta va al professore.

Questi, nonostante si sia sempre distinto con i suoi buoni consigli, ci ha abituato sempre a scenette buffe e sopra le righe...ma questa volta si è superato.

Si è superato perché nonostante l'ilarità non manchi, il suo messaggio è ha centrato il bersaglio.

è riuscito a trasmettere ciò che voleva a Rei ed allo stesso tempo ha dimostrato nuovamente quanto tenga al ragazzo.

Non è una piccolezza, ha paragonato le sensazioni provate nel momento in cui ha visto, per la prima volta, Rei sorridere insieme a degli altri studenti(Noguchi e gli altri ragazzi del club di chimica) a quelle che ha provato nel vedere Clara alzarsi in piedi per la prima volta(ho dovuto rileggere il dialogo un paio di volte, perché inizialmente avevo capito che stesse parlando di sua figlia e non del pg. di Heidi), un momento che chi "sa" rappresenta la svolta nella crescita della ragazza.

Ed è proprio per via di questa forte vicinanze che il professore si sente "in dovere" di trasmettere al ragazzo l'importanza del gesto che, vista la necessità, si è visto costretto a compiere.

Fare affidamento sugli altri quando si è in difficoltà, non è sbagliato:quando poi saranno loro in difficoltà sarai tu, forse, a poterli tirare fuori dai guai.

Agendo diversamente, nessuno potrà mai fare affidamento su di te.

Messo di fronte a questa realtà, la mente di Rei si rivolge spontaneamente, non tanto ai ragazzi che sono stati più che lieti di aiutarlo, quanto ad Akari ed alle sue sorelle"Ero sempre stato molto attento a non sfruttare la loro gentilezza, ma quelle ragazze non avevano fatto affidamento su di me neanche una volta."

Quelle "estranee" hanno fatto cosi tanto per lui, accogliendolo in casa loro, facendogli provare il calore di una vera famiglia...senza mai chiedere nulla in cambio.

A Rei va bene cosi? Giudicando la scelta di immagini no tuttavia la vicenda non si sposta sulle sorelle a cui viene dedicata solo una brevissimo spezzone nella seconda parte che mostra ancora una volta quanto Hina tenga al ragazzo bensì su un'altra persona che ha "dato" qualcosa di molto importante a Rei.

La partita è terminata prima che il ragazzo potesse arrivare alla sede dell'associazione.

Shimada è stremato, molto più stremato del suo avversario ma è il vincitore...avrà l'occasione che tanto attendeva per confrontarsi con Soya, il *** del loro mondo.

Ha consumato ogni singola fibra del suo essere sorretto dalle aspettative di coloro che credono in lui per raggiungere quel risultato ed ha dato un ennesimo insegnamento a Rei.

Rei che lo aveva cosi tanto sottovalutato prima di giocare contro di lui, ha capito.

Ha capito qual è la differenza fra quell'uomo e lui.

Lui era arrivato a "pensare" di accontentarsi, a tentare di convincerci che non c'era alcuna la ragione nel vincere mentre quell'uomo ha attraversato incurante la tempesta, non ha avuto paura di ferirsi, nonostante le sconfitte non si è accontentato e...ora cammina saldo sulle sue gambe.

è anche per questo che Rei si decide a partecipare al seminario ed il momento in cui i due "si chiedono" contemporaneamente la medesima cosa è si buffo, ma molto prezioso perché pieno di quella spontaneità che manca al ragazzo nei rapporti con il prossimo

I seminari sono,parole di Rei , luoghi in cui i giocatori possono stimolarsi a vicenda.

E nello specifico quello di Shimada è il buffo protagonista della seconda parte dell'episodio.

Nonostante il suo atteggiamento sempre pacato, Rei dimostra di non essere meno "geloso" o "infantile" dei suoi colleghi nel difendere le sue posizioni e le sue strategie.

Difesa che lo porta, buffamente, ad interessarsi(seppur casualmente) ad altro con lui e Nikaido che si improvvisano ornitologi preoccupati ed incuriositi dall'immersione di quell'anatra.

Sarà anche una scena che serve a rimarcare quanto sia forte il legame fra Rei ed il suo rivale, ma è la prima volta che il protagonista mostra un cosi grande interesse verso qualcosa che non sia lo shogi.

Guardando all'immediato futuro, due sono le cose che maggiormente attirano la mia attenzione.

La prima è una, probabile, sfuriata pesantissima di Kyoko nei confronti di Rei(Goto aveva detto con arroganza al ragazzo di parlare con suo padre e proprio nelle anticipazioni, Koda si rivolge al figlio adottivo chiedendo notizie della figlia) la seconda...è relativa alle condizioni di salute di Harunobu.

Le parole con cui il ragazzo si rivolge a Rei nelle anticipazioni mi hanno trasmesso una pessima vibrazione, possibile che le sue condizioni di salute possano subire un peggioramento improvviso?
 
Finalmente, dopo settimane di buoni propositi, sono riuscito a mettermi in pari! :gab:

Gli ultimi due episodi usciti (il 16 e il 17) mi sono piaciuti molto, questa serie riesce sempre a sorprenderti da quanto è coinvolgente e genuina, e la fine di ogni episodio ti lascia sempre con sensazioni piacevoli e rilassanti, o almeno per me è così :nev: I personaggi poi sono tutti fenomenali, pur essendo quasi tutti stereotipati è impossibile non adorarli (a parte forse Kyoko, che però neanche odio), i miei preferiti sono il professore e Nikaido :ahsisi:

L'unica cosa che non ho apprezzato è il modo con cui presentano

il super campione Soya, gli danno un'aura di bimbo prodigio ed eletto che fa troppo battle shonen, neanche fosse una divinità :asd:
 
Vista la 17...

incontri.

Credo che sia una delle parole che meglio descrive questa puntata(ed in un certo senso vale sia per "incontri" di Shogi e incontri fra persone), sebbene non sia l'unica.

Nonostante Rei continui a negare(e lo fa fortemente sul finale) l'evidenza del suo "cambiamento" e della sua "crescita" sono le sue azioni, i suoi pensieri ed il suo modo di rapportarsi con chi gli sta intorno a dimostrare il contrario.

Prendiamo ad esempio Nikaido il ragazzo di buona famiglia(e con gravi problemi di salute) auto proclamatosi suo rivale e miglior amico.

Per la prima volta il protagonista riesce a vedere "oltre" le apparenze, riesce a vedere che quel ragazzo alle volte cosi inopportuno è molto più maturo di lui.

Non solo perché ha già idee chiare sul suo futuro e su ciò che debba fare, tanto da "accecare" Rei con la sua convinzione "Mentre io faticavo ancora a trovare la mia strada, lui che aveva la mia stessa età aveva già tutto chiaro in mente" ma anche per il suo atteggiamento nei confronti delle persone a lui care.

è lui a consigliare a Rei di andarsi a sedere vicino a Shimada, il quale visto il suo carattere e la tensione del momento, gradirà di certo avere vicino a se una faccia amica e mi domando quanto tempo passerà prima che Rei realizzi che il "fastidio" causatogli in passato sia stato provocato dallo stesso genere di pensieri.

Il primo match fra Shimada ed il Meijin Soya è anche occasione per Rei di rivedere suo padre adottivo.

Nonostante le battute del presidente dell'associazione che stemperano notevolmente la tensione, Koda dà di nuovo prova dell'affetto che nutre nei confronti del ragazzo.

Non ha bisogno di essere "ripagato" per essersi preso cura di lui, è una cosa che...pur avendoli causato tanti problemi non si pente di aver fatto.

L'incontro fra padre e figlio è anche occasione per il primo di "verificare" tante menzogne di Kyoko e per aggravare un rapporto genitore-figlia, che per quanto teso...nessuna delle due parti ha intenzione di troncare in modo definitivo.

Non c'è nulla che Rei possa fare al momento per risolvere la situazione e proprio con questo pensiero in mente, il ragazzo ha modo di incontrare il *** per la seconda volta.

Il Meijin Soya non è invecchiato di un solo giorno dall'inverno in cui il protagonista lo aveva "intravisto".

L'uomo capace di privare qualunque suono ogni luogo in cui si trova(E non è un caso che non lo si sia mai visto parlare), divenuto professionista a soli quindici anni, il più giovane Meijin della storia, detentore e difensore di tutti e sette i titoli da oltre un decennio.

Un *** per alcuni, un demone per altri.

Shimada sa di essere di fronte ad un vero mostro, lo conosce da molti anni.

Eppure pur riconoscendo la sua inferiorità ha un obbiettivo, deve necessariamente vincere almeno due incontri per poter arrivare a disputare il sesto.

Il perché, in realtà lo sappiamo già.

Sappiamo come e quanto Shimada riceva forza dalle persone che credono in lui...ed il sesto incontro si svolgerà proprio li dove tutto ha avuto inizio, nella sua città natale.

Pur consci di questo importante obiettivo, la partita viene completamente saltata.

Shimada viene sconfitto e...Rei si dirige verso casa ma si imbatte nella sorellastra.

Kyoko è furiosa.

Nonostante Rei non abbia detto "nulla" al padre questi a preso dei provvedimenti e la colpa ricade nuovamente su Rei.

Il ragazzo prova a reagire, dopotutto non ha fatto niente.

Non l'ha tradita rivelando al genitore l'identità del "fidanzato" di lei, non ha fatto la spia ma alla sorella non importa.

Per quanto Rei possa tentare di "spiegare" le sue ragioni, Kyoko riesce sempre a rigirare le cose a suo vantaggio"Ma chi ti credi di essere, ma se non fai che lamentarti e giocare in modo penoso" ed a ferirlo senza alcuna difficoltà.

Proprio in quest'occasione, avviene quello che è forse l'incontro più importante di tutto l'episodio.

Le piccole mani di Momo interrompono temporaneamente la lite fra i due.

Per la prima volta le due "anime" della vita di Rei, Kyoko e le sorelle Kawamoto si scontrano.

Akari e le sue sorelle erano proprio dirette verso casa del ragazzo, per consegnargli gli Oimari-San proprio come avevano pianificato nell'episodio precedente, ma vista la situazione si vedono costrette a tornare indietro.

è la prima volta che Rei si vede "costretto" a parlare di loro a Kyoko(per quanto ne sappiamo noi le persone che sanno di questa frequentazione sono pochissime fra cui possiamo annoverare Nikaido,il presidente dell'associazione e forse suo padre adottivo) e la sua reazione è "simbolo" di ciò che rappresenta nella vita del ragazzo"Stavolta hai scelto la loro famiglia? Le hai conquistate facendo in modo che avessero pietà di te. Vuoi portare confusione in un'altra casa intromettendoti nelle loro vite? Disgustoso."

Disgustoso? Hina e le sue sorelle non la pensano cosi.

Momo nella sua infantile ingenuità appare terrorizzata dalla "strega", Akari in quanto sorella maggiore(è l'unica ad ipotizzare che Kyoko possa essere la ragazza di Rei) non vuole parlare male di altre persone ma non può fare a meno di essere contrariata da quanto ha visto e poi Hina.

Hina che non è né bambina né adulta, né ingenua né matura non riesce ad accettare quanto ha visto.

Vedere Rei pallido, che rimane in silenzio senza controbattere mentre Kyoko lo insulta ripetutamente e senza che si giri neppure una volta verso di loro l'ha irritata notevolmente...ecco perché quando si volta di nuovo per consegnare il regalo a Rei, non si astiene dal tirare un'occhiataccia alla strega.

Ha fatto la cosa giusta, il sorriso di Rei prova quanto quel semplice gesto abbia giovato al suo morale.

Lo scontro fra questi due mondi porta ad una temporanea distensione.

Dico temporanea perché, Kyoko fa male, riesce a fare male con una semplicità ed una naturalezza disarmante eppure tutto d'un tratto diviene tranquilla per poi spezzarsi.

Questa è la prima volta che l'abbiamo vista interagire con degli estranei.

Arriva a divorare tutti gli Oinari San pur evidenziandone in continuazione le pecche.

Dapprima critica velenosamente il rapporto fra Rei e le sorelle...e poi è curiosa di sapere quale sia quella "speciale" per Rei, con risultati anche sorprendentemente buffi "Allora qual è la ragazzina delle medie o la vecch-volevo dire, quella più grande?" e poi?

La fragilità.

Kyoko sa che suo padre è solo preoccupato per lei, se è fidanzata gli piacerebbe conoscere chi si sta prendendo cura di lei ma...cosa può fare?

L'uomo di cui si è innamorata è sposato, ha vent'anni più di lei ed è stato uno degli allievi del padre, come può anche solo pensare di portarlo a casa loro.

Lei aveva sentito, aveva sentito che la piccola Momo le aveva dato della "strega" ma la cosa che la ferisce di più non è tanto la definizione in se, tanto la realtà dei fatti. Se fosse davvero una strega, non si troverebbe in una situazione cosi assurda "Senti Rei io...che dovrei fare? Ho paura."

è proprio come nel flashback visto in precedenza.

Pur riempiendolo di veleno,pur scaricandogli addosso tutta la sua frustrazione...Kyoko non riesce a lasciar "andare" Rei, ecco perché lo abbraccia di nuovo.

Ecco perché Rei si rende conto che, nonostante il lasciare quella casa gli abbia causato un grande dolore, le cose non sono cambiate.

Lui e sua sorella sono rimasti gli stessi, pur non essendo riusciti a diventare veri fratelli non possono dirsi estranei, non riescono né a spezzare né a rinforzare il loro legame.

Ma, con mia grande sorpresa, non è con questa nota cosi malinconica che si chiude l'episodio bensì con qualcosa di raggiante e luminoso, che "chiude" il cerchio con l'inizio della puntata.

Nikaido è ufficialmente un C1 dalla prossima stagione.

Ha raggiunto Rei ed ora potranno affrontarsi da rivali in un incontro ufficiale.

Rei è accecato dall'entusiasmo dell'amico e...ancora una volta, io ho la sensazione che tutto questo ottimismo sia presagio di qualcosa di molto brutto per Nikaido.

Nel prossimo episodio forse la nuova primavera sarà già arrivata, Rei avrà 18 anni e, seppur senza che lui lo riconosca, è riuscito a cambiare almeno un pochino.

La preview del prossimo ep. è curiosa sia Shimada che il prof fanno una proposta a Rei, chissà come reagirà il ragazzo...
 
Le ultime due mi sono un pò scese.

Per quanto ci siano tantissimi momenti, non solo belli, ma anche molto importanti, mi da l'impressione che stia perdendo tempo, quando ormai dovrebbe essersi diretto verso il finale.

Forse anche perchè sono passato dal guardarlo tutto di botta, a seguirlo settimanalmente.

 
Le ultime due mi sono un pò scese.Per quanto ci siano tantissimi momenti, non solo belli, ma anche molto importanti, mi da l'impressione che stia perdendo tempo, quando ormai dovrebbe essersi diretto verso il finale.

Forse anche perchè sono passato dal guardarlo tutto di botta, a seguirlo settimanalmente.
Il manga è abbastanza (anzi molto) lento, e l'anime lo sta adattando non fedelmente, di più! Per cui è normale che noti questo :ahsisi:

- - - Aggiornato - - -

Il bello di questa serie comunque è il mostrare la vita quotidiana dei vari personaggi (con focus ovviamente sul protagonista) legati dal filo conduttore dello shogi, e analizzare le loro fissazioni, i loro tormenti etc. E' a tutti gli effetti uno slice of life, quindi per quanto mi riguarda va benissimo non avere una trama portante e un instradamento verso una sorta di finale, almeno in questo momento.

 
Vista la 18...

dopo diverse puntate in cui il lato più "comico" e "caldo" della serie era andato a ricoprire uno spazio minimo, con questa diciottesima si è ritornati a qualcosa di più equilibrato.

Nonostante si vadano a "confutare" ed approfondire tanti dei temi trattati nelle puntate immediatamente precedenti, c'è spazio per tanto ironia e distensione.

Ed è chiaro(almeno per me) sin dall'anteprima di VVVVVID, il vedere i due gattini in cosplay che duellano nelle novelle vesti di Darth Vader e Obi Wan(anche se vista l'altezza ridotta e la guardia del secondo dovrebbe trattarsi di Yoda) è una delle cose più esilaranti viste sino ad ora nella serie "Dato che stanno parlando troppo vi forniamo come supporto una metafora visiva."

Tuttavia ironia e differenze di opinioni a parte, questo brevissimo momento serve ad "esporre" le differenze fra Rei ed i suoi compagni di seminario.

Lui ha sempre studiato da solo, non è abituato a questo genere di analisi di gruppo che puntano a mettere in mostra più punti di vista.

Non può semplicemente uscirsene con "mi lascia una brutta sensazione".

Non basta.

Eppure Shimada invita il solo Rei il giorno seguente per aiutarlo a prepararsi al terzo incontro con Soya.

L'ottavo dan è stremato, il pensare al suo obiettivo lo prosciuga ancora di più.

La sua città natale? Non c'è molto, è una piccola cittadina dove nevica sempre, circondata dalle risaie ed in cui lentamente sta scomparendo tutto dagli edifici, agli animali sino alle persone.

"è proprio per questo che io..."

Rei non riesce a sentire cosa l'uomo abbia sussurrato, ma sta di fatto che quest'obiettivo dona una forza tremenda all'uomo.

Persino un prodigio come Rei viene letteralmente travolto dallo scorrere dei pensieri di Shimada(ancora una volta la metafora dell'acqua che lo annega).

Mai prima d'ora aveva combattuto cosi a lungo contro un avversario del suo livello e proprio per via di questa situazione critica il "leone" che c'è in lui è riemerso: doveva tenere duro, senza indietreggiare, combattendo il più a lungo possibile.

Non è il solo Shimanda a pensare di poter ottenere qualcosa da Rei.

Anche il ragazzo ha deciso di partecipare al seminario perché vuole trovare la forza per chiedere qualcosa e forse...ne avremo già un piccolo assaggio nel prossimo episodio.

Dopodiché?

Come annunciato nell'anteprima dello scorso episodio.

Rei c'è l'ha fatta, è stato promosso.

Il professore sempre con la solita mancanza di tatto, ci ha tenuto ad informarlo personalmente.

è un incontro molto importante questo.

Perché Rei riesce ad essere a esprimere ciò che prova.

In quest'anno appena passato, lui non ritiene di aver fatto progressi: non è salito di grado, ha frequentato il meno possibile e non ha partecipato a nessun club.

Non c'è nulla di cui deve essere fiero a sua detta e se ora può dirsi promosso, è solo grazie all'uomo che gli sta di fronte se non dovrà ripetere l'anno.

Questi però, ancora una volta, mette da parte la sua goffaggine.

E ci tiene a mostrare a Rei come lui lo abbia "visto" in questo anno? Lui, non avrebbe ottenuto nulla?

" Hai frequentato la scuola pur avendo un lavoro, ti sei preparato da mangiare da solo, ti sei lavato i vestiti, hai tirato fuori la spazzatura, hai lottato,hai guadagnato denaro, hai pagato l'affitto...quando io avevo 17 anni pensavo chissà magari quando sarò grande sarò un pezzo grosso e mentre ero immerso in quelle fantasie senza alcun fondamento andavo in sala giochi, leggevo manga, uscivo con gli amici, guardavo la televisione non mi preoccupavo ne dell'affitto, né di risparmiare qualcosa

Quindi non dire che non sei riuscito ad ottenere nulla, ti sei dato da fare e io ti ho visto farlo"

Già lui lo ha visto farlo ed è fiero di lui, anche se non lo dice.

E Rei? E in imbarazzo vero ma è anche felice, cosi felice quasi prossimo alle lacrime.

Con le vacanze primaverili che precedono l'arrivo di un nuovo anno scolastico, Rei ha nuovamente un po' di tempo per se stesso.

I suoi pensieri si rivolgono a Shimanda, impegnato proprio in quei momenti nella terza e decisiva partita contro il Meijin Soya ma...viene interrotto.

Interrotto da Hina e Momo.

Le due sono ancora scosse da quanto successo l'ultima volta, la piccola Momo in particolare è rimasta "traumatizzata" dalla cattiveria della strega.

Rei mente dicendo alle due di aver mangiato gli oinari san, ma poco importa.

Il gesto di Hina della puntata precedente ha comunque avuto l'effetto desiderato, ha riportato il sorriso a Rei in un momento in cui ne era stato privato.

Forse è un caso, ma in questa circostanza Hina è...chiaramente a disagio.

Non è solo il domandare di "quella la" è proprio il suo modo di porsi.

Prima chiama Rei per cognome(cosa che non fa mai) poi per nome senza onorifico(ed è una cosa che non ha mai fatto) poi si corregge nuovamente tornandolo a chiamare "Rei chan" come fa sempre.

Il ragazzo, in pieno accordo col suo carattere.

Minimizza quanto accaduto nello scorso episodio.

Quella non era una strega, era sua sorella Kyoko ed i fratelli...sono soliti litigare no? Ma in realtà si vogliono bene ugualmente.

Hina è molto soddisfatta da questo tipo di risposta, non si sa se perché era "semplicemente" preoccupata oppure perché "temeva" che Kyoko fosse la ragazza di Rei, sta di fatto che di ritorno a casa sembra essersi tolta un peso di dosso.

E mentre in compagnia di Momo guarda in televisione uno scoiattolo che cita un'infinità di prodotti d'animazione diversi...la scena si sposta su Akari.

La maggiore delle sorelle Kawamoto ha subito intuito che il fatto che Rei e quella ragazza fossero "fratelli" non è una giustificazione ma un'aggravante.

"Hanno vissuto sotto lo stesso tetto per circa dieci anni eppure quella volta quei due, non sembravano proprio fratelli e cosi Rei Kun è per questo che te ne sei andato da quella casa,eh?"

Ha confutato quanto lo stesso Rei aveva pensato sul finale dello scorso episodio, non estranei...ma neppure veri fratelli.

E la partita di Shimada? Purtroppo l'ottavo dan ha dovuto cedere.

Tre sconfitte consecutive, una disfatta totale.

Però, forse proprio per questo, Rei "Troverà finalmente il modo ed il tempo per domandare quel "qualcosa".

"Che tipo di persona è il Meijin Soya?" è forse questa la domanda che Rei desidera fare? Sapere qualcosa in più su quel *** o demone, apparentemente immune ai segni del tempo?


Edit:

Vista la 19...

una delle puntate più "preziose" fino ad ora.

Non vi è un singolo momento che non sia importante o interessante.

Cosi come accaduto nell'episodio 13(a cui è presente un riferimento con il povero Smith ignorato dalla sua micina al telefono sul finale), il focus iniziale non è sul nostro Kiriyama, bensì su Kai Shimada.

Il nono dan che da semplice "avversario del giorno" quale era stato presentato inizialmente è diventato via via un personaggio sempre più interessante ed importante nella vita del protagonista.

Vedendolo dopo il match con Goto, Rei si era reso conto che Shimada non si era mai fermato di fronte alle difficoltà, che aveva affrontato un mondo a lui totalmente sconosciuto.

Ed ora? Finalmente scopriamo di più su di lui.

Dall'infanzia solitaria in una piccola cittadina di campagna popolata da anziani, alla scoperta dello shogi, alla fatica ed il lavoro(anche manuale) fatto per poter frequentare un'associazione e divenire professionista, al sostegno di coloro che gli stanno intorno.

Ma sarebbe erroneo dire che sono solo il sostengo e le aspettative di coloro che abitano nel suo paese natale ad averlo sempre sostenuto nel suo viaggio, no.

Tutte le aspettative di questo mondo non sarebbero bastate se lui, Shimada Kai in prima persona non avesse voluto affrontare quella strada.

è stato lui in primo luogo a voler intraprendere quella strada, perché lo shogi "non finiva mai", con lo shogi poteva sempre andare avanti e questo nonostante le sconfitte "In campagna era un genio ma all'associazione era solo un ragazzino come tanti altri", le difficoltà per salire dal terzo Dan, la consapevolezza di non essere all'altezza di uno come il Meijin Soya, suo coetaneo colui che paragona ad un uccello simile ad una gru o ad un airone.

Non un *** o un demone, ma un vero genio.

I geni sono sono diversi da tutti coloro che gli stanno intorno

Non sono arroganti e non danno mai nulla per scontato perché non hanno bisogno di esserlo e avanzano sempre per la loro strada, migliorano sempre e comunque.

Shimada, che fin da ragazzo aveva sofferto molto di salute cagionevole(somatizza molto con lo stomaco, ormai abbiamo capito) è distrutto dallo stress pre partita, molto più del solito(abbiamo scoperto che soffre di questi dolori fin da quando da ragazzo andava in pullman due volte al mese all'associazione) ma non vuole cedere.

Sa che Soya è a lui infinitamente superiore, sa che non sarà mai alla sua altezza...ma non vuole arrendersi...ed è per questo che a chiesto l'aiuto di Rei.

Perché un classe A come lui ha chiesto il supporto di un semplice C1?

Semplice, secondo Shimada Soya e Rei sono simili.

Sono entrambi eclettici e nonostante le differenze di abilità ed esperienza talvolta si esprimono e parlano alla stessa maniera.

Parlare è una parola chiave, perché questa è la primissima volta che sentiamo parlare il Meijin Soya anche se non rivolo a Rei, anche se solo in flashback finalmente sentiamo la voce del "***".

La preparazione alla partita, non è solo un momento importante per approfondire il personaggio di Shimada e per rafforzare il suo legame con Rei, ma anche per mostrarci quanto sia "cambiato" il ragazzo.

Non è banale.

Per la prima volta è "lui" che si occupa di qualcun altro, mostrano una maturità ed una premura non da poco e, seppur inconsciamente, in tale frangente il ragazzo rimembra la figura del suo vero padre che Shimada si rende conto di aver "evocato" involontariamente.

Una tale premura, non passa inosservata al presidente dell'associazione.

Sempre troppo franco, sempre privo di qualunque tatto(non fa che mettere il dito nella piaga al povero Shimada)...che però sembra aver cambiato un po' opinione su Rei, che non è un ragazzino che si crede figo come tanti suoi coetanei.

L'incontro di Kyoto potrebbe essere quello decisivo.

Il Meijin ha già vinto tre partite su sette, la quarta potrebbe chiudere definitivamente i giochi e...Rei incrocia le dita per Shimada.

Si sente in colpa perché a causa sua l'uomo si è dedicato anima e corpo nello studio al posto di prepararsi e nel mentre ripensa alla sua precedente visita a Kyoto e...anche a cosa potrebbe regalare alle tre sorelle.

Prossimo episodio? Realisticamente sarà tutto dedicato al quarto match ma...io mi aspetto ben più di un colpo di coda.
 
Ultima modifica da un moderatore:
La 19 e la 20 sono state meravigliose. Mi hanno colpito nel profondo.

La mia unica, grande, anzi enorme preoccupazione è che mancano 2 episodi alla fine. Non so mica quanto possano soddisfarmi. Ci sono troppe questioni in sospeso :hmm:

 
La 19 e la 20 sono state meravigliose. Mi hanno colpito nel profondo.
La mia unica, grande, anzi enorme preoccupazione è che mancano 2 episodi alla fine. Non so mica quanto possano soddisfarmi. Ci sono troppe questioni in sospeso :hmm:
Credo non concluderanno, cioè sarà un finale di stagione e non di serie :sisi:

 
La 19 e la 20 sono state meravigliose. Mi hanno colpito nel profondo.
La mia unica, grande, anzi enorme preoccupazione è che mancano 2 episodi alla fine. Non so mica quanto possano soddisfarmi. Ci sono troppe questioni in sospeso :hmm:
Da quel poco che so il manga è ancora in corso ed è ben lungi da finire, dubito fortemente che possano inventare un "finale".

Intanto vista la 20...

un'altra puntata dedicata allo shogi ma ancora una volta "anomala".

Anomala perché...non è tanto la partita in se la protagonista, quanto le emozioni ed i sentimenti di tutti coloro che gli girano intorno a partire dall'ottavo dan Shimada, fino ad arrivare all'imperscrutabile Meijin Soya.

è sempre con Shimada che veniamo introdotti alla vicenda, questa volta non è il suo passato ad essere il protagonista...ma un suo sogno, un sogno di quello che "sarebbe potuto essere"...con uno Shimada che "fallisce" nel divenire professionista, torna a vivere in campagna, si fa una famiglia ed è ancora circondato dall'affetto e dal calore dei suoi cari perché...la felicità può essere trovata ovunque.

Cosi gli dice suo nonno in sogno ma...nonostante quel calore, in quel sogno lo stomaco continua a far male...continua a far male perché ha "fallito" e soprattutto lo shogi è ancora li, sempre presente, dunque qual è il vero incubo?

Forse la realtà? Con tutti che lo danno già per spacciato, anche parlando ad alta voce.

Il clima di disfattismo nei confronti di Shimada è estremo.

Nessuno sembra nutrire un briciolo di fiducia nei suoi confronti, tutti lo danno già spacciato.

L'eccezione è Rei.

Lui lo conosce e sa che...non c'è nulla di avventato nello stile di gioco dell'uomo di quei giorni, sta giocando come sempre, il suo avversario non centra nulla.

Più peculiare è la posizione di Nikaido.

Il ragazzo ovviamente non risparmia le sfuriate visto il contatto "privilegiato" di cui ha potuto godere nella preparazione a quest'ultima partita con Shimada ma superati i "canonici" momenti comici(vedi Harunobu che va a prendere Shimada in elicottero o simili), la cosa importante in tale sede è la promessa di Rei.

Promette di prendersi cura di Kai Shimada e di riportarlo a casa sano e salvo.

Anche il successivo momento "leggero" della puntata racchiude in realtà degli ottimi spunti.

Smith si ritrova ad essere osservatore e Rei lo deve sostituire al commento e si ritrova in compagnia del Kiriyu, Raido Fujimoto che dice peste e corna sul povero Rei.

Peste e corna unite ad una buona dose di amor proprio, chiaro ma...c'è della verità nelle sue parole.

è vero che a Rei non interessava inizialmente avanzare di rango ma "solo" divenire professionista, divenire Meijin? Non era nei suoi piani iniziali.

Ma forse quei piani ora sono cambiati.

è evidente nell'ultima parte dell'episodio.

Quando l'oscurità abbagliante calma e totalizzante sta inghiottendo Shimada, quando tutti, compreso il ben più esperto Kiryu danno per spacciato Shimada.

Ecco che Rei è l'unica a vedere lo spiraglio di luce nell'oscurità.

L'unico a rendersi conto che c'è uno spiraglio di luce in quella oscurità, che quei pezzi sono ancora vivi.

Non è il rispetto che nutre nei confronti del suo senpai a farlo agire cosi, lui ha visto la luce.

Kai Shimada però...no.

è perde per abbandono.

Solo in quel momento scopriamo quanto Shimada avesse ragione, c'era un'altra persona che aveva visto quella mossa, il Meijin Soya.

Forse allora è vero che il *** ed il nostro Rei, talvolta, ragionano allo stesso modo.

Questa prospettiva mancata riempie, stranamente, di amarezza l'imperscrutabile Soya avrebbe gradito veramente molto vedere quella mossa.

La chiusura è una svolta, che si ricollega a qualcosa di molto importante visto in passato.

Rei lo ha realizzato osservato lo stremato Shimada di ritorno a Tokyo. Oltre la tempesta, vi è un'altra tempesta ancora più forte.

Per quante volte si cada...bisogna ogni volta rimettersi in piedi e ripartire, non esiste nessuna "isola", nessun "traguardo", è un cammino senza fine.

Proprio per questo...non può permettersi di chiedere a Shimada cosa si prova a stare li e non può chiederlo neppure a Soya, come avevo invece ipotizzato io.

No, l'unico a cui potrà chiederlo...è il se stesso inghiottito dalle onde di quel mare tempestoso.

Nel prossimo episodio...immagino che il presidente voglia tirar su di morale Shimada, poi abbiamo il ritorno delle sorelle con, probabilmente, l'intrusione di Nikaido.
 
Quoto chi mi ha preceduto, il manga è ancora in corso in Giappone, è estremamente lento (esce tipo un volume l'anno) e ancora non si ha nessuna notizia di un'eventuale conclusione :asd:

 
Ah......................

Credevo che l'anime coprisse tutta la storia.........perchè credevo fosse finita........

:tragic:

 
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