Ufficiale Users' Mini-Reviews

  • Autore discussione Autore discussione WryNail
  • Data d'inizio Data d'inizio
ufficiale
Pubblicità
Fairy Bloom Freesia
f7b9b17e35a61756dfd3405d414b9703d736f6d7.jpg
Preso, ho letto altre cose positive sul combat system:sisi:

 
Ultima modifica da un moderatore:
Papers, please.



Papers_Please_-_Title_Logo.png



Piattaforma: Steam, DRM free.

Screenshots:

ss_4b50458fbc4afe2917803b59a35afb3e5d61c960.600x338.jpg


ss_c133e1bf1da17a3f3719c74696c61da23e38eefe.600x338.jpg


ss_d8920af7ca2fcd90251b0bf1d35b66c715e0c5e6.600x338.jpg

Cosa ti è piaciuto in particolare: L'atmosfera, la capacità di farti "entrare" nel personaggio.

Cosa non ti è piaciuto in particolare: Niente, ma avrei voluto sapere e vedere qualcosa di più sulla famiglia del protagonista.

Recensione Trama: In papers, please impersoneremo un uomo qualsiasi, un cittadino dello stato di Arstotzka (chiaramente ispirato agli stati comunisti dell'est europa nei decenni successivi alla seconda guerra mondiale) che un bel giorno vince un lavoro come ispettore e viene mandato al confine per conrollare il flusso dei migranti in entrata. In trentuno giorni (la durata della trama) il nostro alter ego virtuale ne vedrà di cotte e di crude e sarà messo a dura prova dalle numerose scelte morali che il gioco ci metterà di fronte: meglio essere diligenti e guadagnare qualche spicciolo in più per portare la pagnotta in casa o avere la coscienza pulita per aver aiutato ad entrare una persona veramente in difficoltà? A voi la scelta. Questo gioco riesce in maniera incredibile a farti immedesimare nel protagonista e in men che non si dica l'ufficio angusto di East Grestin diventerà IL VOSTRO ufficio. Le varie scelte che potrete prendere nel corso dell'avventura si articoleranno in 20 finali diversi.

Recensione Gameplay: Il gameplay è molto basilare. La schermata di gioco si divide in due parti: una rappresenta il nostro ufficio visto da fuori con la fila di persone pronta ad entrare e l'altra rappresenta la nostra scrivania e il muro di fronte, davanti al quale si piazzeranno a turno i migranti. Tutto quello che dovremmo fare nel corso del gioco è di mettere un timbro nel passaporto delle persone, per respingerli o dargli il permesso di entrare. Troppo facile, direte voi, se non fosse che giorno dopo giorno il governo ci darà delle direttive nuove da seguire per verificare se tutti i documenti sono in regola. Dovremo stare attenti a dutte le discrepanze e alle persone sospette ed eventualmente segnalarle alle autorità. In qualche raro caso ci saranno anche delle fasi "shooter". A fine giornata dovremo gestire il nostro misero stipendio per far sopravvivere la nostra famiglia. Il gameplay è meno noioso di quanto sembra e mette alla prova le vostre capacità di ragionamento in tempi brevi e i vostri riflessi.

Recensione Audiovideo: Sia la grafica che il sonoro riflettono benissimo l'atmosfera "opprimente" del regime(?) di Arstotzka. La grafica è in pixel art, molto essenziale e con colori sbiaditi. Anche il sonoro è ridotto al minimo, durante tutto il gioco vi limiterete a sentire il main theme nella schermate iniziale e a fine giornata e qualche effetto sonoro, comprese le voci vostre al megafono e degli altri npc costituite da delle vocine incomprensibili in stile "pingu".

Recensione Longevità: Anche la longevità è molto buona: la modalità storia presenta numerosi finali e sicuramente vi verrà voglia di fare almeno due run per vederne alcuni o anche solamente per vedere il finale con il lavoro "intatto". C'è anche una "endless mode" per continuare a giocare dopo l'endgame ma in questo modo il gioco diventa poco più che un rompicapo.

Voto e commento finale: S.V.(10?). Sarebbe inutile dare un numero a questo gioco per quantificare la sua qualità. Solo per il fatto di essere originale meriterebbe un 10 e lode, mi limiterò solamente a dire che questo gioco incarna il vero spirito degli indie games: un'idea originale (e geniale) realizzata con passione. Non c'è altro da aggiungere se non "Glory to Arstotzka!".

 
Frozen Synapse

frozen-synapse-logo-mini.jpg





Piattaforma: Steam, Desura, DRM free.

Screenshots:

ss_8a3c20ebb40066b04e78d7a74e4013a4d69fd57e.600x338.jpg
ss_1d79b0bed8722312b8925d8e26719eb2476c28b8.600x338.jpg
ss_912a95bbe7db2b435fbc8fd062c19258e32bc46f.600x338.jpg

Cosa ti è piaciuto in particolare: La componente tattica. La colonna sonora.

Cosa non ti è piaciuto in particolare: Comparto grafico ridotto all'osso.

Recensione Trama: Ebbene si, questo gioco ha una trama ed è anche abbastanza gradevole (anche se non originalissima). La storia è ambientata in un universo futuristico dove il protagonista (cioè noi) fornirà le sue abilità tattiche ad una organizzazione indipendente che combatte contro la Enyo:Nomad, una multinazionale tecnologica che ha acquistato troppo potere nel cosiddetto "The Shape", una sorta di cyberspazio nell'universo di frozen synapse. Purtroppo mi sono concentrato sulla storia solamente nella parte finale, quando sale di intensità, per buttarmi subito sulla tattica e quindi non sono riuscito ad apprezzarla nella sua completezza.

Recensione Gameplay: Si può sintetizzare il gioco come un incrocio tra gli scacchi e i soldatini: un tattico a turni dove daremo degli ordini precisi ai nostri soldati e alla fine di ogni turno vedremo le conseguenze delle nostre scelte. Il nostro team (e quello avversario) è composto da "soldati" con caratteristiche molto diverse: ci sono quelli col mitra forti nel medio raggio, quelli col fucile forti nella breve distanza, i cecchini forti dalla lunga ma deboli nel corpo a corpo, ecc. Se conoscete i vecchi (e mitici) rainbow six, le missioni di frozen synapse sono simili alle fasi di briefing dei vecchi titoli ubisoft, solo che stavolta i nostri uomini agiscono in automatico. In ogni caso è una goduria vedere i combattimenti che vanno secondo i nostri piani e ogni sfida si gioca lentamente, cercando di concentrarsi sul più piccolo dettaglio. Il livello di sfida è medio-alto ma non diventa mai frustrante. Le missioni della campagna single player sono più di 50 e abbastanza varie. Da segnalare una delle ultime missioni dove "combatti contro te stesso", davvero suggestiva.

Recensione Audiovideo: La grafica è davvero minimalista: in uno scenario colorato di blu (muri compresi), dovremo muovere le nostre pedine verdi contro quelle rosse. Va bene che è una produzione indie ma si poteva fare qualcosa di più. Ottimo invece il sonoro, con una OST azzeccata e di qualità, soprattutto se vi piace la musica elettronica. Da segnalare l'ending theme che fa molto deus ex: hr.

Recensione Longevità: Molto buona: la campagna in single player vi porterà via una decina di ore e poi tra modalità skirmish e multiplayer il gioco diventa praticamente infinito.

Voto e commento finale: 8+. Un gioco non per tutti, in quanto privilegia la riflessione e la strategia rispetto all'azione e ai riflessi. Se amate la tattica prendetelo ad occhi chiusi, perchè vi regalerà tante ore di divertimento. Al contrario, se amate solo l'azione e la frenesia nei videogiochi statene alla larga.

 
L'hype per il lv.2 del badge di Spazio PC mi ha dato lo stimolo necessario a buttare giù quelle tre righe su Braid che volevo scrivere da un po'. Mi andava di spiegare perché ritengo Braid arte, intesa nella sua concezione più canonica. Non ancora arte istituzionalizzata (che magari i videogiochi non raggiungeranno mai perché pur sempre finalizzati al consumo) ma, almeno, arte intesa come vera espressione. Quindi citerò soltanto la bellezza della sua colonna sonora, dei sui colori e dei suoi puzzle, e parlerò di più della vera peculiarità di Braid.

Braid

Braid è il gioco che è andato oltre.

Braid è per me il gioco che più si avvicina al film d'autore.

Se era ormai assodata l'evoluzione del videogioco verso gli stilemi del cinema, o il raggiungimento di notevoli direzioni artistiche, non mi viene in mente un titolo che avesse prima portato avanti dei concetti e delle riflessioni così avanzate, integrandoli in modo sinergico al gameplay e rendendoli imprescindibili l'un l'altro.

In Braid troviamo una narrazione frammentata, che porta pian piano a ricostruire le vicende di Tim, impegnato a salvare la sua amata come nella più classica delle storie.

Ma come già detto, Braid va oltre.

Scopriamo quindi come, anche nei videogiochi, l'amore non sia sempre idilliaco. Cadiamo in errore, ripetutamente, e continuiamo a sbagliare, anche se dotati di un potere enorme, come quello di riavviare il tempo. Ripercorriamo strade sbagliate come se fosse la prima volta, perché siamo portati a razionalizzare e quindi a giustificare le cattive azioni. Perciò non ci fermiamo a chiederci se la principessa voglia davvero essere salvata.

Ma ancora, Braid va oltre.

Si può leggere Braid come una storia sull'amore distorto e l'ossessione, ma l'amore va più in la dell'attrazione tra uomo e donna, e anche l'amore per la conoscenza e l'idea del bene possono renderci tutti dei figli di *******.

Questo ci dice Braid: non importa quanta consapevolezza pensiamo di avere, saremo sempre fallaci e sbaglieremo.

Braid ci dice tutto questo senza mai dimenticare di essere un gioco.

Il vero capolavoro indie, e non solo.

Mi scuso se sono stato troppo atipico in questa recensione, l'ho fatta proprio "de core" come suggerito nell'OP ;p
 
Braid è davvero un titolo molto particolare, che fa pensare tanto //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/sisi.gif

Aggiunto il link della tua mini-rece in prima pagina //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/winks.gif

 
Sanctum 2

Come recita un vecchio detto popolare: "quando ti si fonde il monitor del PC e non puoi giocare per tutto il weekend, non ti rimane che scrivere mini-recensioni".

E allora eccomi qui a parlare di Sanctum 2, che mi è piaciuto tanto tanto e mi va genuinamente di consigliarvi, e perché se in un paio di righe riuscirò a comunicarvi l'entusiasmo che si merita, mi sentirò anche appagato e in pace col mondo:supermorris2:

Sanctum appartiene alla famiglia dei tower-defense, ma aggiunge un'impostazione fps che lo distingue nettamente dagli altri esponenti del genere. Questa peculiarità va a potenziare non poco il lato multiplayer - perché sì, Sanctum è uno di quei giochi che dovete godervi in co-op con amici - che vede 4 giocatori divisi per classi affrontare ondate su ondate di nemici, in scontri dove è fondamentale che ognuno affronti i mostri più adatti alle sue caratteristiche. Dove il cecchino si occuperà delle bestie più grosse, l'addetto allo shotgun ripulirà l'area dalle orde di piccoli alieni, e così via.

La costruzione della propria build è infatti il primo momento strategico del gioco. Scelta una delle 5 classi disponibili sarà importante scoprire l'arma secondaria più adatta al proprio stile, combinare le giuste abilità passive (che presentano davvero tanta scelta e svariate possibilità, pur risultando semplice e intuitivo capire quali selezionare) e scegliere le torrette da posizionare.

Quindi arriviamo alla seconda fase strategica. Prima di ogni ondata sarà fondamentale posizionare ostacoli e trappole nell'area di gioco, in modo da ritardare il più possibile l'attacco dei nemici al nucleo, punto da difendere con le unghie e con i denti, pena il gameover. Qui Sanctum regala tante soddisfazioni: riuscire a pianificare strategie difensive, che tra serpentine, rallentatori, cannoni, ecc., impediscono ai nemici di avvinarsi senza dover quasi sparare un colpo, è veramente appagante. E dove non bastano le torrette arrivano le armi, con la valida componente shooter menzionata sopra.

E se anche la grafika deve avere la sua parte, Sanctum si fregia di una splendida direzione artistica su Unreal Engine 3, con mappe sempre sbrilluccicose e curate nei dettagli.

Insomma, quasi 20 ore di gioco e ho fatto circa metà delle mappe disponibili. Aggiungendo poi che il gioco è stato sia in un bundle che al 90% di sconto non dovreste aver scuse, perciò recuperatelo e tenete d'occhio i Coffee Stain Studios, che nel tempo libero fanno giochi capre e storie di zii.

9C6409C074AB6A99C6FD7B8D1F6FA9CFAFB50397


 
World of Goo. Un vero manuale di game design. Ovvero: come prendere un'idea tanto semplice da apparire banale, e sviscerarne le potenzialità in una miriade di livelli stracolmi di idee e trovate geniali. Artisticamente meraviglioso, intelligente, pieno di satira e ironia, stimolante e appagante; dura oltre le aspettative ma sapendo benissimo quando fermarsi. Tutto ciò che solitamente si cerca in un videogioco, World of Goo ce l'ha. Sviluppato da un team di due (!) persone che hanno dimostrato di avere quel qualcosa in più, un po' come Nintendo per capirci. Nove.

 
Finding Teddy

20ddzYW.jpg


Breve avventura grafica, molto carina e, a tratti, inquietante. La piccola protagonista dovrà ritrovare il suo orsetto, rapito da un essere misterioso, e dovrà avventurarsi in un mondo parallelo a cui vi accede dall'armadio della sua cameretta. Si faranno le amicizie più assurde, in un mondo colorato e pixelloso. Se vi piacciono le storie tenere, vi prenderà solo qualche ora, vista la facilità degli enigmi da risolvere. La sua particolarità sta nell'ascolto: se vorrete capire dialoghi, messaggi nascosti e suoni che apparentemente non significano nulla, dovrete ascoltare, avere buon orecchio e un po' di pazienza. Riuscirete a ritrovare il vostro orsetto?

 
Sweet Lily Dreams



header.jpg


Piattaforma: Steam, DRM free.

Screenshot:

ss-004.jpg


gfs_210366_2_12.jpg


gfs_210366_2_11.jpg

Cosa ti è piaciuto in particolare: L'originalità del concept, l'ost.

Cosa non ti è piaciuto in particolare: Non si capisce bene il target a cui è riferito; sembra un gioco per bambini ma non lo è. I limiti di RPG maker non permettono di apprezzarlo al meglio sia a livello grafico che per i controlli.

Recensione Trama: Il gioco inizia quando una ragazzina/bambina di nome Lily si addormenta e comincia a sognare. La trama si svolgerà interamente nel mondo dei sogni, dove Lily incontrerà gli "illuminati", delle creature che risiedono a Rosaria (la capitale del mondo dei sogni) e che hanno il compito di sconfiggere il "phobius", che sarebbero delle creature malvagie che infestano i sogni delle persone. I veri protagonisti della storia sono gli illuminati che accompagnano lily nel mondo dei sogni: sono Faith, Curly e Muggles, rispettivamente una cagna, una gatta ed un pupazzo a forma di albero. Durante il gioco scopriremo di più su chi è lily e sul perchè è rimasta nel dreamworld, sul passato degli illuminati (e di come sono stati creati) e soprattutto su chi e come controlla il phobius. Nonostante un paio di momenti "morti" la trama si rivela parecchio avvincente.

Recensione Gameplay: Quello classicissimo dell'epoca 16-32 bit, i combattimenti sono a turni e i nemici, che appaiono sulla mappa, sono evitabili ma se passate nelle loro vicinanze vi inseguiranno. I combattimenti sono abbastanza impegnativi ma niente di impossibile (ho avuto bisogno di grindare 2 livelli solo per l'ultimo boss). I diversi dungeon sono relativamente brevi ma presentano dei puzzle impegnativi (o almeno impegnativi per me che odio i puzzle) che vi potranno far sudare più del previsto. E' presente inoltre un sistema di crafting che vi permetterà di creare magie (scrolls) e arredare la vostra casa a Rosaria per ottenere bonus elementali. Il battle system gioca molto sugli elementi e conoscere in anticipo le debolezze del nemico vi darà un grosso vantaggio in battaglia.

Recensione Audiovideo: La grafica è bidimensionale come quella degli jrpg dell'epoca ps1 e quasi non si nota che è stato programmato utilizzando rpgmaker, anche perchè utilizza sprites originali. Gli arwork sono molto carini, eccezion fatta per quello di Lily che è osceno e sembra disegnato da un bambino (forse è disegnato veramente da un bambino?). L'OST è sorprendentemente bella, già dal main theme si capisce l'elevata qualità delle composizioni.

Recensione Longevità: Molto buona, ci vogliono una 20ina di ore per completare la main quest poi aggiungetene un altro paio per le missioni secondarie. C'è anche un NG+ ma se siete come me lo rigiocherete molto difficilmente.


Voto e commento finale: 7,5.
Una piacevole sorpresa, l'ho giocato solo perchè si trovava nell'humble bundle e non mi aspettavo di trovare un jrpg originale, abbastanza avvincente e artisticamente curato. Sarebbe davvero bello vedere un concept di questo tipo associato ad una produzione di alto livello... ma purtroppo spesso chi ha il pane non ha i denti e viceversa.

 
A bird story

a_bird_story-site_small.jpg


prima di provarlo ho cercato di farmi un idea di cosa mi aspettasse e nelle recensioni su steam ho trovato:

Dura solo 1 ora. La grafica è appena passabile, non ci sono dialoghi, né audio, né testuali. Non c'è nessun tipo di loot, nessun tipo di ostilità da combattere. Non c'è un inventario, non ci sono statistiche o livelli da superare. Non ci sono puzzle / mini giochi da risolvere, nessuna cinematica, nessun finale alternativo per via della linearità di gioco al 100%.

Made by only one man, Kan Gao.

Still better than games from EA.

direi che racchiude perfettamente l'esperienza di A bird story //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/sisi.gif

Non è un gioco...è un viaggio attraverso musiche, emozioni e speranze. Poco più di un ora di gioco totale con soli 2 personaggi visto che chiunque altro è visto come un ombra senza volto e con interazioni obbligate e banali che riuscirebbero anche a un neonato ma nonostante tutto questo alla fine vi rimarrà qualcosa, positivo o negativo che sia, cosa non sempre scontata nei videogiochi oggigiorno e a me personalmente è piaciuto molto.

è davvero difficile dilungarsi molto sul recensire questa avventura vista la longevità e il gameplay completamente assente ma meritano menzioni di merito il comparto artistico (alcune ambientazioni davvero ispirate se pur scarne agli occhi di qualcuno) e musicale...ah...anche il poter sceglere tra molte lingue ad inizio gioco quando in realtà le uniche parole che si leggono son solo "inizio" e "fine" :rickds:

Spero di aver uscitato la vostra curiosità ;p e sappiate che non state per acquistare un gioco ma un esperienza similare a un bel libro o un cortometraggio muto...quindi se cercate un rpg state alla larga :l4gann:

- - - Aggiornato - - -

MINIRECENSIONE
Visualizza allegato 106602

To the Moon è un gioco indie meraviglioso, con una storia che tocca temi molto delicati che vi faranno provare un pizzico di tristezza e malinconia.

In questa storia, la tecnologia ha toccato i limiti dell'impossibile, ed alcuni scienziati possono dare la possibilità di esaudire un piccolo grande desiderio: farvi realizzare “virtualmente” ciò che nella vita non siete riusciti, cercare di migliorare ciò che è andato storto e non siete mai riusciti a rimediare. Vi ritroverete a rivivere assieme ai due (simpaticissimi!) scienziati protagonisti la storia di un anziano signore e a cercare di esaudire la sua ultima richiesta: andare sulla Luna!

Perché vuole andare fin lassù?

Questo è il grande interrogativo di questa bellissima e toccante storia... faremo la conoscenza di tutte le persone che sono state importanti per il nostro vecchietto, i suoi ricordi più significativi, i suoi oggetti, anche se assurdi, e i luoghi che ha visitato. Capiremo il perché di questa sua scelta, il perché voler avere come ultimo ricordo qualcosa di fittizio piuttosto che ricordi reali. C'è una grande, bellissima, motivazione in tutto questo. Se siete sensibili a certi temi, una lacrima vi scapperà di sicuro.

Grafica tanto semplice (rpg maker!), per una storia tanto complessa.

Colonna sonora stupenda, merito della dolcissima Laura Shigihara. Vi lascio un brano per sentirla e vederla, mentre canta il tema del gioco.

Non ci sono nemici da affrontare, armi da usare, magie da lanciare. La vera magia sta nel cuore di questo gioco. Dovete solo lasciarvi trasportare all'interno dei pensieri del vecchietto, nei meandri dei suoi sogni...

Giocatelo, è una storia che vi rimarrà dentro sempre, non lo dimenticherete più.








e ora inizio questo :l4gann:

 
Ultima modifica da un moderatore:
io continuo a suonarmela & cantarmela da solo sperando di essere utile un giorno a qualcuno //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/rJjoqET.gif

Featured79.jpg


L'idea di base del gioco è ottima: in pratica siete un ometto (un samurai a vederlo) fatto di carta che vi muovete in paesaggi che prendono vita dalle pagina di un libro (avete presente quei libri che aprendo le pagine formano strutture 3d? su internet cercando ho trovato "libri animati" e "pop-up" come nomi //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/emoticons_dent1005.gif ) e risolvendo degli enigmi dovrete far rinascere un albero di ciliegio ormai appassito per salvarlo....

qualche screen:

http://min.us/mzfQyJTWO4nnr

e aggiungo anche che ha delle ottime musiche a mio parere...beh detto tutto questo vi state fiondando sul market a comprarlo //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/rJjoqET.gif e invece no...lo sconsiglio //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/rana.png le note positive son finite //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/rana.png arriviamo alle note dolenti sulle quali sarò molto breve:

- enigmi troppo semplici...a volte quasi imbarazzanti...

- durata totale ridicola...steam mi segna 2 ore ma son stato + tempo col gioco aperto senza giocarci che quello che ci giocavo :morris82: ora non ho una stima precisa ma credo che in un ora o poco più si finisca //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/tristenev.png

- mancanza totale di una trama o qualcosa che gli possa assomigliare...ok l'albero sta per morire come ci han fatto capire con un filmato di 2 secondi...poi ci fionda per un ora a cercare di farlo resuscitare e poi? cioè non ci son voci...non c'è nulla di scritto...tutto possibile se trasmettesse qualcosa ma nada de nada...

- gameplay davvero banale...ogni interazione si fa con un semplice click di mouse, movimenti anche e le interazioni sono solo click o trascinare col mouse...non c'è un menù, non c'è un inventario, non ci sono oggetti da tenere se non in automatico...non so nemmeno come spiegarlo da quanto è spoglio :rickds:

concludendo idee fantastiche messe in atto in modo pessimo per un gioco da prendere solo se in bundle...spero che mantengano il buono che c'è e migliorino tutto il resto per un gioco futuro //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/250978_ahsisi.gif

 
Ultima modifica da un moderatore:
io continuo a suonarmela & cantarmela da solo sperando di essere utile un giorno a qualcuno //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/rJjoqET.gif
Tranquillo, che c'è sempre qualcuno che legge //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/winks.gif

Peccato per Tengami, titolo che mi ispirava molto, che ritenevo breve ma intenso //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/sisi.gif

Ce ne sono tanti di titoli che durano poco ma ti lasciano bellissimi ricordi, alcuni sono belli anche solo per l'atmosfera. Evidentemente a te Tengami ha lasciato poco, a parte lo stile.

Peccato, mannaggia.

 
Tranquillo, che c'è sempre qualcuno che legge //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/winks.gifPeccato per Tengami, titolo che mi ispirava molto, che ritenevo breve ma intenso //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/sisi.gif

Ce ne sono tanti di titoli che durano poco ma ti lasciano bellissimi ricordi, alcuni sono belli anche solo per l'atmosfera. Evidentemente a te Tengami ha lasciato poco, a parte lo stile.

Peccato, mannaggia.
La mia recensione precedente qua é stata bird story che ha la stessa lunghezza ma lascia ben altro al giocatore infatti lo consiglierei a occhi chiusi anche dovendo spenderci dei soldi //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/rJjoqET.gif poi ovviamente il tutto é un mio parere e come tale individuale e soggettivo...forse ad altri può piacere //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/smile.png ma essendo un indie come ben sappiamo prima o poi finirà in bundle e quindi diciamo che consiglio di aspettare questo per provarlo //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/rJjoqET.gif

 
Year Walk

cc9awZF.jpg


Year Walk è un'avventura in prima persona a scorrimento, in cui ci si muove attraverso degli scenari bidimensionali. In primo luogo colpisce per lo stile grafico, poi ci si lascia trasportare dagli eventi misteriosi.

E' un gioco cupo, triste, inquietante ed in certi punti terribile.

Ci sono delle descrizioni da leggere prima di cominciare, perché è giusto conoscere alcune leggende popolari svedesi e le creature che ne fanno parte. E' in inglese, ma non c'è molto da leggere, perché c'è tanto silenzio. E le neve, che è ugualmente silenziosa.

Year Walk è una camminata che si pratica soltanto in alcuni periodi dell'anno, in particolar modo il 31 dicembre, l'ultimo giorno dell'anno. Chi decide di intraprenderla, lo fa per conoscere il proprio futuro. Ma non è semplice e può risultare pericolosa, perché gli incontri che si potrebbero avere nel corso dell'avventura possono disturbare il nostro animo.

Nel 19° secolo c'è stato qualcuno che ha praticato questa tecnica, ma ormai nessuno la conosce più.

In questa avventura si conoscerà il vero significato di "Year Walk", quali sono le paure e le ossessioni che spingono una persona a compiere un viaggio così breve e così disturbante allo stesso tempo.

E' un viaggio che lascia qualcosa dentro, non si torna più indietro come prima.

 
Year Walk
cc9awZF.jpg


Year Walk è un'avventura in prima persona a scorrimento, in cui ci si muove attraverso degli scenari bidimensionali. In primo luogo colpisce per lo stile grafico, poi ci si lascia trasportare dagli eventi misteriosi.

E' un gioco cupo, triste, inquietante ed in certi punti terribile.

Ci sono delle descrizioni da leggere prima di cominciare, perché è giusto conoscere alcune leggende popolari svedesi e le creature che ne fanno parte. E' in inglese, ma non c'è molto da leggere, perché c'è tanto silenzio. E le neve, che è ugualmente silenziosa.

Year Walk è una camminata che si pratica soltanto in alcuni periodi dell'anno, in particolar modo il 31 dicembre, l'ultimo giorno dell'anno. Chi decide di intraprenderla, lo fa per conoscere il proprio futuro. Ma non è semplice e può risultare pericolosa, perché gli incontri che si potrebbero avere nel corso dell'avventura possono disturbare il nostro animo.

Nel 19° secolo c'è stato qualcuno che ha praticato questa tecnica, ma ormai nessuno la conosce più.

In questa avventura si conoscerà il vero significato di "Year Walk", quali sono le paure e le ossessioni che spingono una persona a compiere un viaggio così breve e così disturbante allo stesso tempo.

E' un viaggio che lascia qualcosa dentro, non si torna più indietro come prima.
a me mi hai convinto //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/emoticons_dent1005.gif butto in lista desideri e appena lo scontano o mettono in qualche bundle mio subito //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/Gab3.gif

 
a me mi hai convinto //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/emoticons_dent1005.gif butto in lista desideri e appena lo scontano o mettono in qualche bundle mio subito //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/Gab3.gif
E' stato in un Humble Bundle, ma potrebbero rifilarlo tranquillamente da qualche altra parte //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/winks.gif

 
E' stato in un Humble Bundle, ma potrebbero rifilarlo tranquillamente da qualche altra parte //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/winks.gif
sisi mi ricordo di averlo visto proprio lì ma avevo già la quasi totalità del resto del bundle e non conoscendolo non mi pareva valesse la spesa :tragic:

 
Arrivo molto tardi e per adesso volevo semplicemente complimentarmi per il “manifesto” dell’iniziativa, mi piace davvero tanto e spero che non cada nel dimenticatoio nonostante da quel che leggo siano passati ormai più di due anni dalla data dell’ultimo post.

Oltre all’impronta generale mi piace il fatto che nelle regole non abbiate imposto l’inserimento di un voto a chiusura della minirecensione. Io personalmente non ho un bel rapporto con i voti esattamente come non ce l’ho con quelle recensioni ufficiali o ufficiose che aspirano a un’obiettività a mio avviso estremamente difficile da ottenere se non impossibile, anche per uno specialista del settore, senza contare che spesso e volentieri si rischia un appiattimento verso una determinata tendenza nel valutare pregi e difetti di un’opera, che paradossalmente rema nella direzione contraria rispetto a quella della succitata obiettività.

Faccio un esempio: non ricordo per quale preciso motivo un po’ di giorni fa ho letto l’incipit di due recensioni a caso dedicate ad A Hat in Time, una su una testata straniera mentre l’altra era proprio quella di spazio. Poi ovviamente non sono andato oltre nella lettura per non spoilerarmi roba importante.

Comunque, entrambe esprimevano praticamente la stessa idea negativa sul primo capitolo del gioco e dicevano sempre praticamente all’unisono che il decollo avviene nel secondo capitolo.

A parte che non sono d’accordo (sarà che mi accontento di poco), ma soprattutto mi chiedo: possibile che due recensioni prese completamente a caso si pronuncino alla stessa identica maniera su un aspetto più o meno specifico di un gioco? Certo le coincidenze esistono, ma mi sembra lecito chiedersi se uno dei due abbia influenzato più o meno consapevolmente l’altro.

Tornando al punto iniziale, trovo abbastanza castrante e riduttivo dover per forza costringere un pensiero ben argomentato e così bello da leggere, specialmente nei passaggi più soggettivi e passionali, all’interno di una scala numerica da 1 a 10 o espressa in centesimi. Non ho ovviamente problemi nel caso invece si tratti di un’aggiunta facoltativa.

Insomma, a meno che l’autore non sia veramente in gamba per me è molto meglio il parere di un amico appassionato rispetto alla recensione distaccata e confezionata che da una parte, seguendo l’ambizione di porsi da guida all'acquisto per un pubblico esteso e variegato, si prefigge la forma più alta di obiettività possibile, e dall’altra magari cade facilmente in estremizzazioni per darsi un tono e distinguersi da una seconda campana che dice cose simili. Poi non fraintendetemi, di recensioni così ne apprezzo anche, pur tuttavia preferendo leggerle di solito dopo aver finito il gioco e non prima.

In più con i voti si rischia di creare confusione mettendo a confronto sullo stesso piano giochi che hanno finalità completamente diverse e non possono essere valutati con lo stesso metro di giudizio. In questo stesso forum mi è capitato di leggere discussioni che onestamente mi lasciano un po’ interdetto, massimo rispetto per la voglia di confrontarsi ma semplicemente non capisco come ci si possa impuntare su certe cose senza annoiarsi o avere la sensazione di parlare del nulla. :asd:

Esempio: non capisco come si possa minimamente pensare di lamentarsi o sindacare i tre centesimi in più (quanti erano?) presi su metacritic da un Super Mario Odyssey rispetto a un TLOU. Per me questi due voti risiedono in due dimensioni spaziotemporali avulse che nemmeno si sfiorano, quindi fare un discorso comparato per stabilire quale dei due è stato assegnato con più ragionevolezza è pressoché inutile.

Ma bando alle polemiche, ho letto con piacere le minirece di Sil su Year Walk e S&S, che romanticona ahah! E mi incuriosiscono molto le scelte di Skodo, Fortune Summoners e Recettear non li avevo mai sentiti ma adesso hanno catturato il mio interesse. A proposito l’utente non frequenta più?

[MENTION=174436]Flo88[/MENTION]: Come dice Sil non preoccuparti che non ti suoni il concertino da solo, ho letto anch’io quello che hai scritto su Tengami. Purtroppo nel mio caso il tentativo di dissuasione arriva troppo tardi perché ce l’ho già in libreria. :asd: Casomai quando lo giocherò ti farò sapere se condivido la tua analisi, quindi grazie mille per le parole spese sul titolo.

Naturalmente mi accodo ai pareri entusiasti su Braid, mentre gli altri che mancano all’appello mi perdoneranno ma o non li ho ancora letti o non mi viene in mente niente di particolarmente sensato da aggiungere. xD

 
Ma bando alle polemiche, ho letto con piacere le minirece di Sil su Year Walk e S&S, che romanticona ahah!
Grazie :)

Effetivamente non si scrive in questo topic da più di due anni, io stessa avrei voluto scrivere di più, ma il tempo passa in fretta e non ci si accorge di lasciare qualcosa indietro. E purtroppo non ho più scritto le mini-recensioni degli indie...

Sword&Sworcery rimarrà sempre il mio indie speciale, lo adoro davvero. Year Walk è molto suggestivo, soprattutto se giocato nel periodo giusto. Felice che ti siano piaciuti i miei pensieri :cat:

Il topic, anche se non è più in evidenza, è sempre aperto a tutti e si può ricominciare a scrivere quando si vuole :sisi:

 
Pubblicità
Pubblicità
Indietro
Top