Vampyr | Horror RPG | Xboxone - Ps4 - Pc | 5 Giugno 2018

  • Autore discussione Autore discussione McCowan
  • Data d'inizio Data d'inizio
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Nuovo video...vecchio hype :ivan:

[video=youtube;Y-wsrKufDKU]


 
VAMPYR: UNA VOLTA UCCISO UN NPC, NON SARÀ POSSIBILE TORNARE INDIETRO

Parlando ai microfoni di Xbox Official Magazine, il narrative director di VampyrStephane Beauverger è tornato a svelare nuovi particolari sul titolo, in questo caso soffermandosi sulle scelte dei giocatori. Stando alle sue parole, uccidere un NPC nel mondo di gioco sarà una decisione irreversibile.

"Questo è un aspetto fondamentale dell'esperienza di gioco che vogliamo offrire: la consapevolezza che, presa una vita, non si può tornare più indietro. Non puoi ripristinare la situazione nemmeno con un salvataggio precedente. Quando decidi di uccidere un NPC all'interno del mondo di gioco, determini la scomparsa di quel personaggio fino alla fine della storia." spiega il narrative director.

Un particolare molto interessante che conferma le ottime premesse ruolistiche di Vampyr, a partire dal peso specifico conferito alle azioni e alle scelte dei giocatori. In questo caso specifico, come dichiarato da Stephane Beauverger, gli utenti dovranno pensarci due volte prima di eliminare un NPC, dato che questa azione può provocare conseguenze irreversibili.

fonte SC

 
https://www.spaziogames.it/notizie_...mo-gameplay-trailer-sottotitolato-in-italiano

Vampyr: Ecco l'ultimo gameplay trailer sottotitolato in italiano


In arrivo il prossimo mese







Vampyr, l’imminente action-RPG sviluppato da DONTNOD Entertainment, segue le vicende del torturato protagonista Dr. Jonathan Reid e la crescita dei suoi poteri attraverso feroci sequenze di combattimenti, mostrate nel nuovo gameplay trailer “Becoming a Monster”. Sarà proprio sacrificando i cittadini che Reid ha promesso di proteggere che i giocatori potranno apprendere ed evolvere le potenti abilità vampiresche, nel tentativo di sconfiggere i pericolosi nemici che minacciano Londra.

Vampyr uscirà il 5 giugno per PlayStation 4, Xbox One e PC, con possibilità di preordinarlo già da ora.

Come sempre, rimanete sulle nostre pagine per tutte le informazioni in arrivo sul gioco che ci accompagneranno fino alla sua uscita.


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VAMPYR: OGNI PLAYTHROUGH AVRÀ UN SOLO SLOT DI SALVATAGGIO




Tramite il profilo Twitter ufficiale del gioco, Dontnod, ormai nota per aver dato vita all'apprezzata serie di Life is Strange e precedentemente autrice di Remember Me, è tornata a parlare di Vampyr, il suo nuovo titolo in arrivo su PC, PlayStation 4 e Xbox One il 5 giugno prossimo.

Come potete leggere dal cinguettio che trovate in calce alla notizia, la software house ha innanzitutto confermato che l'edizione PC dell'action-RPG supporterà mouse e tastiera. In seguito, ha quindi dichiarato che per ogni playthrough intrapreso dal giocatore, sarà messo a disposizione un solo slot di salvataggio.

Una scelta che il sapore di una dichiarazione di intenti: è chiaro che Dontnod voglia dare un peso specifico alle scelte che i giocatori compieranno durante la loro partita, i quali non potranno cambiare una determinata decisione una volta presa, e non potranno quindi evitarne le conseguenze. Il tutto, però, ad un rischio di tipo tecnico: i file di salvataggio potrebbero andare corrotti, andando così a rovinare radicalmente l'esperienza degli utenti. A questo riguardo, la software house ha assicurato di star lavorando meticolosamente affinché nessun problema di sorta emerga durante le partite.

Fonte S.C.

Scelta coraggiosa

 
https://www.spaziogames.it/recensio...ma/22476/vampyr-recensione-dellrpg-di-dontnod

Vampyr, recensione dell'RPG di Dontnod






voto


8,5





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Dopo Remember Me e Life is Strange, Dontnod passa a Vampyr, progetto molto più ambizioso e sofisticato: un gioco di ruolo pesantemente improntato sulla narrazione che vuole dare grande responsabilità ai giocatori tutte le volte che dovranno effettuare le proprie scelte. Non ci sono salvataggi manuali, non c'è alcuno spazio per i ripensamenti e non è possibile in alcun modo tornare al momento precedente in caso di pentimento. Tutte le decisioni sono definitive, nette e cariche di conseguenze. Il loro impatto è tangibile sulla storia, sul mondo di gioco, sui personaggi, sulla difficoltà e sulle caratteristiche del protagonista, il quale vive già in una condizione di grande dissidio interiore.

La Malattia del Sangue

Siamo nella Londra del 1918, durante il periodo dell'influenza spagnola che entro i due anni successivi avrebbe ucciso decine di milioni di persone in tutto il mondo. Voi impersonerete Jonathan Reid, un rinomato medico che dopo un inaspettato evento si ritrova a essere un vampiro, condannato a nutrirsi di coloro che ha giurato di curare.

Dall'area portuale divisa in due dal Tamigi a Whitechapel, anima popolare della Londra vittoriana; Dal Pembroke Hospital che straborda di malati e moribondi alla facoltosa West End, troverete tanta di quella umanità e credibilità del contesto storico e dei personaggi che di rado è mai capitato di vedere in un videogioco (tutto sottotitolato in italiano). La qualità della scrittura di Vampyr è davvero impressionante, a testimonianza di una cura spasmodica per tutto ciò che ruota attorno e pullula all'interno di una Londra purulenta e in procinto di rimanere orfana dei propri cittadini. Dal primo all'ultimo personaggio dei quattro distretti che visiterete, non ce n'è uno che non susciti curiosità, che non sia ben caratterizzato, che non abbia una storia interessante da raccontare o un segreto da nascondere.

I loro rapporti interpersonali - talvolta sommersi, altre volte palesi - assieme all'efficacia delle connessioni che hanno l'uno con l'altro, danno vita a un ecosistema complesso che proprio voi potrete decidere se far perdurare nel tempo o modificare sensibilmente, fino ad annullarlo del tutto e lasciare spazio alle fameliche creature della notte. Non solo: lo spessore dei personaggi e la loro importanza sono parte integrante del tessuto ludico di Vampyr, poiché un'alta percentuale del gioco prevede proprio dei lunghi e articolati dialoghi, senza i quali sarebbe impossibile comprendere appieno ogni sfaccettatura dello splendido mondo di gioco e indirizzare la propria condotta. Dontnod si è però spinta ancora oltre: ha approfondito quel periodo storico e ha modellato la propria opera tenendo conto delle tematiche sociali, politiche e antropologiche dell'epoca, facendo riemergere episodi storici reali, movimenti di ribellione per i diritti di parità di genere, crisi umanitarie, bieche o lungimiranti associazioni che operavano nell'ombra mentre tutto stava per capitolare.

Proprio per tutti questi motivi, Vampyr vi lascia sempre nel dubbio se ciascuno dei personaggi possa rivelarsi utile fino alla fine o meno; di conseguenza, ancor più difficile sarà dover scegliere (qualora optiate per un orientamento da vero vampiro e non da medico) chi salvare o uccidere. Diversi indizi da scoprire sbloccheranno tutte le volte nuovi dialoghi, e mentre la malattia imperverserà, sarà cruciale mantenere intatta la salute dei cittadini, offrendo loro le medicine per ristabilirne le condizioni ottimali: migliore sarà la qualità del loro sangue, maggiori saranno i punti esperienza che riceverete qualora decidiate di cibarvene.

Uccidere i personaggi significherà far crescere rapidamente le statistiche di Jonathan Reid, aumentare il suo potere e dargli modo di disporre di diversi potenziamenti, da attivare nei rifugi attraverso uno skill tree che include abilità attive e passive. La difficoltà, in questo caso, si abbasserà drasticamente, poiché il vostro livello sarà sempre adeguato - o maggiore - alla gran parte dei nemici che incontrerete; da salvare rimarrà però ben poco e i distretti diventeranno ostili. Se ciò dovesse accadere, e se dunque perderete il controllo dei distretti, non avrete più accesso ai negozi, né ai dialoghi, né tanto meno alle missioni secondarie dei cittadini. Tutto sarà perduto, per sempre e senza la possibilità di poter rimediare.

Nel caso in cui decidiate di adottare invece una condotta morigerata e attenta, gli unici punti esperienza li acquisirete dalle missioni primarie, secondarie, dalle indagini e da tutte quelle numerose attività che se portate a termine vi traghetteranno ben oltre le quaranta ore di gioco. Così facendo Vampyr sarà piuttosto impegnativo, e considerando che la difficoltà è unica e dunque non selezionabile, dovrete ponderare bene le vostre scelte.

L'ultima Alba Nera

Durante le prime dieci ore di gioco potreste incorrere nell'errore di bollare Vampyr come un gioco eccessivamente facile, con un sistema di combattimento sin troppo basilare e poco soddisfacente. Vi sbagliereste di grosso, perché come tutti i cavalli di razza, anche l'opera di Dontnod dà il meglio di sé nel lungo tragitto, facendovi assaporare tutti i suoi numerosi pregi. Vampyr è certamente verboso ma senza mai essere pedante, ha nella densità della scrittura il suo punto forte e sa come gestire alla perfezione i ritmi narrativi. Se pensate dunque che Vampyr possa essere giocato saltando le conversazioni e menando le mani per la gran parte del tempo, siete completamente fuori strada.

Attraversare le strade semibuie di Londra significa senza dubbio imbattersi in bestie, vostri simili ostili, vampiri di razze diverse e anche in cacciatori che vogliono epurare la minaccia alla radice, pertanto gli scontri non mancano mai. Eppure, la quantità davvero minima di punti esperienza accumulati dopo i combattimenti fa capire chiaramente quale sia il vero focus di gioco.

Discorso diverso invece quando si affrontano le boss fight, che dalla seconda metà di gioco in poi diventano più interessanti e ostiche, senza mai presentare dei momenti che siano davvero memorabili o che possano lasciare il segno a lungo nella vostra memoria. E sono forse proprio queste, assieme al combat system buono ma non stellare, a non brillare quanto tutto il resto.

Soprattutto se deciderete di non uccidere nessuno, la varietà dei vostri colpi calerà sensibilmente, trasformando ogni scontro in un valzer difensivo fatto di schivate, affondi d'arma bianca e tanta, tantissima pazienza. Jonathan Reid può avvalersi di diversi set di armi: mazze a due mani, lame a mano singola, pistole e fucili, paletti e coltelli... per un sistema di combattimento che ricorda per larghi tratti quello di Bloodborne, ma con un po' meno fluidità. Anche la gestione della stamina è la medesima e l'unica grande differenza è rappresentata dalla barra del sangue, che consente di usare i poteri da vampiro. Poteri che possono cambiare approccio ai combattimenti e dare un grande aiuto durante le battaglie: tra tecniche difensive che bloccano per qualche secondo gli avversari, magie a lungo raggio, attacchi ad area e tutta una serie di potenziamenti, a Jonathan Reid non mancano di certo metodi efficaci di attacco e difesa.

Come già lasciato intendere, Vampyr è un'opera dall'elevato valore artistico, e in tal senso anche la rappresentazione cupa e tenebrosa della Londra del 1918 è in linea con l'esasperazione sociale e l'allarme sanitario che si viveva all'epoca. Jonathan Reid e i comprimari sono stati realizzati con dovizia di particolari e hanno un buon effetto scenico, mentre molti personaggi secondari hanno dei tratti fisici piuttosto anonimi. Su PC, tecnicamente Vampyr è pressoché impeccabile: non ha mai una sbavatura, è molto fluido, non siamo incappati in nessun bug e non è esoso in termini di prestazioni. A corollario di tutto ciò c'è una colonna sonora che si adatta sempre alla grande, con un tema principale di violini e note dissonanti, assieme a delle tracce dark e proto-gothic che non risultano mai essere fuori posto.

Non ci sono scorci particolarmente belli da vedere, non ci sono effetti incredibili e la modellazione poligonale non raggiunge le vette degli ultimi prodotti arrivati sul mercato, ma difficilmente abbiamo visto un'opera così concreta, coerente, solida e appassionante. Vampyr merita tutta la vostra attenzione e getta le basi per una nuova IP che potrà aprirsi ed espandersi in direzioni inattese e di sicuro interesse, meglio ancora se col supporto di un budget più cospicuo.

+ Cura impressionante per la scrittura e i dialoghi

+ Opera matura e con forti tematiche politiche, sociali, antropologiche e storiche

+ Le scelte hanno davvero un peso netto e determinano l'intera conduzione di gioco

- Non uccidere nessuno significa avere scelte limitatissime nel combat system e grandi difficoltà di avanzamento

- Il budget non altissimo non ha consentito di elevare al massimo l'estetica dell'opera

"Vampyr si è rivelato un titolo ben più importante di quanto non apparisse durante le fasi preliminari e testimonia la grande maturità di Dontnod, ormai pienamente in grado di dare un'impronta immediatamente riconoscibile alle proprie opere. Si tratta di un passo in avanti degno di nota per la software house francese, capace di creare un potenziale franchise che dipenderà dal gradimento del pubblico. Pubblico che, tra l'altro, non ha davvero alcun motivo per non avvicinarsi a un gioco che ha saputo esprimere il massimo potenziale che i valori produttivi gli hanno consentito."

 
Ottime recensioni un pò ovunque. Non sembra avere veri e propri difetti, quanto aspetti che avrebbero potuto essere riprodotti con maggiore efficacia (specie dal punto di vista tecnico). Dontnod è una delle poche software house che ancora crea quei bei giochi che non ambiscono all'eccellenza, ma a dare il miglior prodotto possibile, e lo fa con nuove IP come questa. Bravi :stema:

 
Ultima modifica da un moderatore:
Ormai Dontnod è sinonimo di qualità. Mia sorella ha intenzione di prenderlo tra qualche mese quindi... SE SCROCCAAAA :mooseca:

 
Ottime recensioni un pò ovunque. Non sembra avere veri e propri difetti, quanto aspetti che avrebbero potuto essere riprodotti con maggiore efficacia (specie dal punto di vista tecnico). Dontnod è una delle poche software house che ancora crea quei bei giochi che non ambiscono all'eccellenza, ma a dare il miglior prodotto possibile, e lo fa con nuove IP come questa. Bravi :stema:
Ho letto quella di *sito in cui lavora la moglie di Loreska* e francamente mi ha ammazzato l'hype e tutto quanto. Ho deciso che non andrò di D1 :sadfrog:

 
Sera ragazzi, tutto bene? Scusate l'assenza ingiustificata ma passo giusto per postare una piccola e breve impressione del gioco, spero sia di vostro gradimento :morris82:. Chi non ha comprato il gioco è una brutta persona :morristend:.

Sono davvero contento di averlo acquistato, poi è uscito in un periodo davvero di magra per quanto mi riguarda.

Partiamo dai punti deboli: qualche lieve calo di frame rate raramente su PS4 base ma nulla di grave e tempi di caricamento a volte decisamente lunghi. Per quanto riguarda il lato grafico nulla di spettacolare, anzi secondo me si poteva fare qualcosa di più ma ci si passa tranquillamente oltre. Quando si parla con un PG una cosa che non mi piace è il fatto che non ti guarda negli occhi ma sembra che abbia lo sguardo rivolto direttamente verso la telecamera :morristend:.

Ora invece passiamo al capolavoro che si cela dietro a questa magnifica Londra nel 1918: le prime fasi di gioco non mi hanno detto un granchè (avevo visto quasi 0 del gioco tranne qualche gameplay secoli fa) ma con il passar del tempo (ho iniziato alle 16.30 e sono andato avanti fino ad ora, ho giusto messo in pausa per mangiare :asd:) e lo sviluppo del personaggio il gioco diventa una bomba. La storia mi sta prendendo parecchio e il menù del cittadino ti coinvolge ogni volta a dialogare con tutti per avere più informazioni inerenti ai vari NPG (avrò passato penso un buon 40 minuti solo a parlare con i vari personaggi) e sviluppare le varie indagini (missioni secondarie ben realizzate). Ci sono un sacco di collezionabili da trovare e leggere per conoscere e scoprire appieno il mondo di gioco.

Dopo solo 5 ore di gioco devo dire che mi sta prendendo davvero molto, il sistema di combattimento inizialmente legnoso diventa davvero ottimo sviluppando le varie abilità. Per ora non ho fatto fuori nessun NPG anche perchè voglio prima scoprire tutte le varie informazione del medesimo. Non mi sembra così difficile andare avanti nel gioco senza far fuori umani, alla fine basta fare davvero qualsiasi cosa per ottenere punti esperienza (una notte ho tipo guadagnato 4000 di exp. tra missioni principali, quest secondarie ecc.).

L'ambientazione è qualcosa di fantastico e le musiche da brividi rendono il tutto eccezionale :hail:.

 
Ho letto quella di *sito in cui lavora la moglie di Loreska* e francamente mi ha ammazzato l'hype e tutto quanto. Ho deciso che non andrò di D1 :sadfrog:
Pare sia l'unica voce fuori dal coro al momento, ne parlavo proprio ieri con il Mc di quella rece, il voto è basso e alcune critiche sono contrastanti, dipende appunto dal metro di giudizio che si usa, cmq leggendo pareri di chi lo sta giocando il gioco sa il fatto suo, probabilmente ci sta il NON day1, forse tra qualche mese si troverà già sulle 40€ e ci potrebbe stare.

 
Sera ragazzi, tutto bene? Scusate l'assenza ingiustificata ma passo giusto per postare una piccola e breve impressione del gioco, spero sia di vostro gradimento :morris82:. Chi non ha comprato il gioco è una brutta persona :morristend:.



Sono davvero contento di averlo acquistato, poi è uscito in un periodo davvero di magra per quanto mi riguarda.

Partiamo dai punti deboli: qualche lieve calo di frame rate raramente su PS4 base ma nulla di grave e tempi di caricamento a volte decisamente lunghi. Per quanto riguarda il lato grafico nulla di spettacolare, anzi secondo me si poteva fare qualcosa di più ma ci si passa tranquillamente oltre. Quando si parla con un PG una cosa che non mi piace è il fatto che non ti guarda negli occhi ma sembra che abbia lo sguardo rivolto direttamente verso la telecamera :morristend:.

Ora invece passiamo al capolavoro che si cela dietro a questa magnifica Londra nel 1918: le prime fasi di gioco non mi hanno detto un granchè (avevo visto quasi 0 del gioco tranne qualche gameplay secoli fa) ma con il passar del tempo (ho iniziato alle 16.30 e sono andato avanti fino ad ora, ho giusto messo in pausa per mangiare :asd:) e lo sviluppo del personaggio il gioco diventa una bomba. La storia mi sta prendendo parecchio e il menù del cittadino ti coinvolge ogni volta a dialogare con tutti per avere più informazioni inerenti ai vari NPG (avrò passato penso un buon 40 minuti solo a parlare con i vari personaggi) e sviluppare le varie indagini (missioni secondarie ben realizzate). Ci sono un sacco di collezionabili da trovare e leggere per conoscere e scoprire appieno il mondo di gioco.

Dopo solo 5 ore di gioco devo dire che mi sta prendendo davvero molto, il sistema di combattimento inizialmente legnoso diventa davvero ottimo sviluppando le varie abilità. Per ora non ho fatto fuori nessun NPG anche perchè voglio prima scoprire tutte le varie informazione del medesimo. Non mi sembra così difficile andare avanti nel gioco senza far fuori umani, alla fine basta fare davvero qualsiasi cosa per ottenere punti esperienza (una notte ho tipo guadagnato 4000 di exp. tra missioni principali, quest secondarie ecc.).

L'ambientazione è qualcosa di fantastico e le musiche da brividi rendono il tutto eccezionale :hail:.
Forse sei l'unico che l'ha preso qui, grazie per le tue prime impressioni :sisi: Io conto di giocarlo verso settembre/ottobre, un po' perché adesso devo finire altro e un po' perché giochi del genere preferisco iniziarli in quel periodo visto che in estate proprio non riesco (succede pure a voi? :rickds:)

 
Pare sia l'unica voce fuori dal coro al momento, ne parlavo proprio ieri con il Mc di quella rece, il voto è basso e alcune critiche sono contrastanti, dipende appunto dal metro di giudizio che si usa, cmq leggendo pareri di chi lo sta giocando il gioco sa il fatto suo, probabilmente ci sta il NON day1, forse tra qualche mese si troverà già sulle 40€ e ci potrebbe stare.
Narrativa debole = buon motivo per skippare il D1, In più ci mettiamo un comparto tecnico scarso e ora che ho appena finito lo spettacolare Detroit non me la sento xD

Recupererò il titolo più avanti e non in estate come giustamente dice Julie.

 
Anche sullo store PS è scontato,l'ho appena scaricaro :sisi:

 
Vampyr è tra gli sconti psn 25% per 45 euro€€€. Considerando che è uscito da poco ci sta. Speriamo mettano un offerta anche sullo store xbox a una quarantina. Sarebbe un buon acquisto condiviso ;)

 
Giocato e finito (anche se minimo minimo dovrò fare almeno un'altra run), a me è piaciuto molto! Certo, si porta dietro alcuni difetti, un comparto tecnico un po' "così" e una mole di dialoghi che sicuramente scoraggerà molti giocatori... ma se siete alla ricerca di qualcosa di "alternativo" e un po' vecchio stile, con una bella trama e dei bei personaggi, con un'ambientazione e setting azzeccati e un gameplay "funzionale" (ma con qualche sbavatura) è il gioco che fa per voi. Una perla grezza a mio parere, ma pur sempre una perla.

Voglio sottolineare l'uso intelligente degli NPC in questo titolo... ci hanno praticamente costruito un gioco attorno a questa idea e mi sento di premiarlo... una volta tanto non mi sono sentito in una città vuota e popolata da manichini ma ognuno ha una sua personalità, una sua storia, dei legami con gli altri npc e delle conseguenze in base a come viene approcciato. Oltre che può essere influenzato dal mondo che lo circonda. Molto carine anche le boss fights.

 
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