Vota la filmografia | Filmografie e info al 1° post | Quarta edizione aperta! -> Ridley Scott

  • Autore discussione Autore discussione Quinlan
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Si ho visto per curiosità la filmografia di McDowell. Per uno come lui è ignobile, penso che ora come ora nel ruolo di Alex non riuscirei a vedere nessun altro oltre lui. Forse un po' Depp che ha sempre avuto questi personaggi sempre un po' stravaganti tipo Sparrow, Edward, il tipo di Swedney Todd (se così si chiama il film, non ricordo come si scrive). Comunque stasera mi guardo Dr Stranamore. Per domenica penso di vedere anche 2001 e Barry Lyndon. Per martedì mercoledì anche Lolita e Spartacus. Poi voterò anche se magari non saranno contati

 
I voti verranno sempre contati :morris82:

Si ma Buscemi e Turturro ne hanno fatte di cagate eh :rickds:

 
I voti verranno sempre contati :morris82:

Si ma Buscemi e Turturro ne hanno fatte di cagate eh :rickds:
Se è per questo tutti gli attori (nessuno escluso) hanno fatto cagate, ma hanno fatto comunque tanti film belli fuori dai circuiti delle major (Miller's Crossing, Barton Fink, Fargo, The Big Lebowski), quindi sta cosa di "hollywood cattiva" non regge molto.

Il problema è che McDowell ha fatto solo ed esclusivamente schifezze dopo A Clockwork Orange, sono d'accordo con il Nostalgia Critic che di lui dice: "he really should fire his agent" //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/rJjoqET.gif

 
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In questi giorni ho recuperato questi:

Il bacio dell'assassino

Guardabile ma non eccezionale: l'aspetto più riuscito è forse la fotografia che, oltre a creare perfettamente la tipica atmosfera da noir decadente, tratteggia bene le psicologie dei personaggi giocando con luci, ombre e riflessi.

Purtroppo però la trama non sempre è interessante e il ritmo blando appesantisce la visione nonostante la durata, difetto che si sente soprattutto nelle fasi finali, dove la regia troppo statica smorza scene che dovrebbero essere tese e concitate.

Comunque tutto sommato non è da bocciare, è un Kubrick ancora acerbo e convenzionale, ma il talento si intravede e le scene riuscite non mancano (su tutte quella del balletto di danza classica).

Rapina a mano armata

Questo al contrario ha forse un ritmo troppo vorticoso, ma alla fine ci sta, non concede respiro e riesce a coinvolgere dall'inizio alla fine.

Il finale ha qualcosa di sublime e tristissimo allo stesso tempo, nel complesso bello ma abbastanza lontano dai suoi capolavori.

Lolita

Bellissimo, tra questi tre sicuramente il mio preferito.

Per me è un capolavoro di ambiguità, allusioni, simbolismi e sensazioni trattenute, soprattutto nella prima metà. Può risultare un po' freddo sì, ma preferisco questo registro più implicito (e complesso) rispetto a quello enfaticamente didascalico di Lyne, che comunque ha fatto una buona trasposizione secondo me.

Curiosità: la recensione su Spietati.it dice che è il film preferito di Lynch.

I miei voti:

Paura e desiderio - n.v.

Il bacio dell'assassino - 6,5

Rapina a mano armata - 7,5

Orizzonti di gloria - 9

Spartacus - n.v.

Lolita - 8,5

Il dottor Stranamore - 9

2001: Odissea nello spazio - 10

Arancia meccanica - 10

Barry Lyndon - 10

Shining - 10

Full metal jacket - 9

Eyes wide shut - 9

 
Io di Kubrick ne ho tanti pronti da vedere e pochi visti //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/sad.png

Vorrei quasi non partecipare al sondaggio perché ne ho visti davvero pochi, anche se i pochi che ho visto sono fra i miei film preferiti.

2001: Odissea nello spazio 10

Arancia Meccanica 10

Full Metal Jacket 9

Ho pronti Shining, Eyes Wide Shut e Orizzonti di Gloria. Spartacus l'hovisto da bambino non me la sento di giudcarlo.

 
Molti non li vedo da parecchio tempo, per cui i voti potrebbero tranquillamente essere suscettibili a cambiamento in futuro

Paura e desiderio - 5,5

Non c'è molto da dire, sappiamo tutti che lo stesso Kubrick lo definì un lavoro amatoriale di bassa qualità e poco più

Il bacio dell'assassino - 6,5

Un noir discreto, tutto sommato un buon risultato, contando anche lo scarso budget a disposizione.

Rapina a mano armata - 7

Buon thriller, forse si perde un po' nella voglia di apparire volutamente incasinato.

Orizzonti di gloria - 9

Uno dei miei preferiti, nonchè uno dei migliori film sulla guerra di sempre.

Spartacus - n.v.

Mi manca, non ho mai trovato il "coraggio".

Lolita - n.v.

Anche questo mi manca, grave mancanza probabilmente, rimedierò prima o poi.

Il dottor Stranamore - 9

Arriviamo a quello che è probabilmente il mio preferito in assoluto. Uno dei migliori esempi di commedia satirica della storia, con un Peter Sellers da antologia.

2001: Odissea nello spazio - 10

Non sono uno che propina 10 a destra e a manca, ma se c'è un film che lo merita, quello è 2001. Un'opera di una potenza incredibile, che ancora oggi da tranquillamente le piste a tanti cosiddetti capolavori della fantascienza. Qualcosa che solo la mente geniale (e un po' folle) di Kubrick poteva architettare.

Arancia meccanica - 8,5

Dovrei rivederlo di sicuro, perchè sono passati anni e anni dall'ultima visione.

Barry Lyndon - 8,5

Questo invece l'ho rivisto qualche mese ed è sempre stupendo, dal punto di vista visivo Kubrick raggiunge l'apice.

Shining - 8,5

Anche questo invece è da rivedere, troppo tempo è passato. C'è bisogno di dire che Nicholson in questo film vince tutto?

Full metal jacket - 8

Penso sia inutile sottolineare come la prima parte sia decisamente più potente della seconda, ma tutto sommato il film risulta abbastanza ben bilanciato, almeno per me.

Eyes wide shut - 8

Qui non sono troppo sicuro del voto. l'ho rivisto qualche giorno fa per via di questa iniziativa, e ancora una volta non sono riuscito a capire che voto dovrei dargli. Potrebbe essere mezzo punto in meno o mezzo in più, a seconda di come gira, nel dubbio rimango a metà. La scena del rituale comunque è una delle più potenti mai girate da Kubrick, roba da pelle d'oca ogni volta.

 
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mi mancano i film degli anni '50 e non il tempo di recuperarli, quindi voto da Spartacus in poi

Spartacus 8

Lolita 8

Il dottor Stranamore 9

2001: Odissea nello spazio 9,5

Arancia meccanica 9

Barry Lyndon 9,5

Shining 10

Full metal jacket 7

Eyes wide shut 8

 
Siamo in pochini a considerare FMJ tra i suoi migliori, vedo.

Non me l'aspettavo, io l'ho sempre considerato un capolavoro.

 
Secondo me la seconda parte cozza un po' troppo. Sulla prima nulla da ridire, ma la seconda gioca molto sulla sceneggiatura e si accende veramente solo nel finale, e quello si che è da antologia. Ma sull'argomento ho sempre preferito Apocalypse Now, Platoon e il cacciatore.

 
Secondo me la seconda parte cozza un po' troppo. Sulla prima nulla da ridire, ma la seconda gioca molto sulla sceneggiatura e si accende veramente solo nel finale, e quello si che è da antologia. Ma sull'argomento ho sempre preferito Apocalypse Now, Platoon e il cacciatore.
Esatto, più che altro è uno dei pochi film in cui Kubrick non è stato realmente avanti a tutti sull'argomento. Apocalypse Now rimane il mio film definitivo sul Vietnam.

 
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Paura e desiderio - NG

Non giudicabile. Un mediometraggio realizzato con poco o niente da un Kubrick ancora inesperto, andato incontro a mille difficoltà, che dovette chiedere soldi in prestito per finirlo e fece un disastro in post-produzione. Non ben chiara l'idea del film, si salva la bellissima fotografia, ma appunto, è ancora più un Kubrick fotografo che regista.

Il bacio dell'assassino - 7

Prima buona prova del regista in questo noir molto classico con però alcune scene che cominciano a mettere in evidenza la bravura di Kubrick (quella della lotta tra i manichini)

Rapina a mano armata - 9

Il primo capolavoro. Un Thriller serratissimo, cattivo, interpretato magistralmente ma soprattutto diretto alla grande, con scene che non seguono un ordine cronologico lineare. Film che mi ha ricordato molto "Giungla d'Asfalto" di John Huston

Orizzonti di gloria - 9,5

Tra i migliori film di Guerra di sempre. La guerra (la prima mondiale), vissuta in trincea, film dove la semplice ricostruzione dell'evento lascia il passo alla volontá di fare un film incentrato sui valori e sulla preziosità della vita umana, nonché sull'ingiustizia della pena di morte e della guerra in generale (in quell'indimenticabile finale)

Spartacus - 9

Peplum pluripremiato (6 o 7 oscar) dagli enormi costi, il primo vero kolossal del regista, in realtá film su commissione che inizialmente non doveva dirigere ma gli fu dato in incarico da Kirk Douglas (visto il lavoro eccellente che aveva potuto ammirare in Orizzonti di Gloria). Il talento dell'Inglese è oramai evidente a tutti e anche in questo caso riesce a trasformare un probabile polpettone in un film avvincente e ben interpretato come poche volte nel genere.

Lolita - 8,5

Una commedia nera, dove Kubrick si avverte meno (fatta eccezione per la sempre perfetta fotografia) in quanto decide di lasciar spazio esclusivamente allo svolgimento della storia e all'estrema bravura dei due interpreti: James Mason ma soprattutto Peter Sellers, vero istrione e attore d'infinito talento

Il dottor Stranamore - 10

Se nel medesimo anno e basandosi sullo stesso libro Sidney Lumet era riuscito a tirar fuori un grande film sulla guerra fredda ("A prova di errore"), Kubrick riesce a realizzarne la versione satirica e cinematograficamente perfetta: merito di una storia attuale ai tempi, portata agli estremi dalle assurde situazioni che a catena vengono a crearsi, provocando un effetto domino incontrollabile e fatale. Attori magnifici, tra i quali vale la pena ricordare Sterling Hayden, George C. Scott, ma soprattutto Peter Sellers che ci regala l'interpretazione della vita, "sdoppiandosi" in tre ruoli differenti, iconico quello del Dr. Stranamore. Finale da antologia.

2001: Odissea nello spazio - 10

Il film che va oltre. Se almeno uno dei film precedenti poteva essere realizzato anche da un altro regista particolarmente talentuoso al suo apice, questo da l'idea di esser stato concepito da una mente superiore, da un genio o forse è meglio dire da un'artista, parola spesso abusata in questo campo, ma qui stiamo parlando di un Michelangelo con una Panavision al posto di martello e scalpello. Un'artista che in questo caso si prende la briga di raccontare la storia dell'umanitá dai suoi ancestrali avi sino agli epìgoni interplanetari in lotta con le machine che loro stessi hanno creato. Colonna sonora classica indimenticabile, passaggi temporali che annichiliscono, fotografia unita ad effetti speciali che sono qualcosa di inimmaginabile per il 1968. Un finale psichedelico del quale se ne parlerá ancora fra 1000 anni.

Tratto da un buon romanzo di fantascienza, Kubrick cava il petrolio, non il sangue, dalle rape.

Arancia meccanica - 10

Non fosse bastato il Kubrick esploratore spaziale, quello che esplora antropologicamente la societá umana in questo distopico risulta essere altrettanto superbo. La storia di Alex DeLarge, un giovane sbandato dedito alla violenza gratuita insieme ai suoi 3 amici "drughi".

Kubrick qui più di ogni altra volta, si fa innovatore sia nel modo inusuale di mostrare le immagini (nel montaggio, nell'utilizzo di riprese velocizzate, di inquadrature spiazzanti e molto altro), sia nello stravolgere addirittura un codice linguistico, creandone uno ad hoc, utilizzato dalla banda, un po' come avveniva nel romanzo di Burgess ma con aggiunte e modifiche personali di K.

Barry Lyndon - 9,5

Probabilmente la miglior rappresentazione che un film abbia dato di un'epoca (in questo caso il XVIII secolo), il film dove Kubrick, libero dal dover esporre punti di vista su temi socio-politici, ha la piena libertá di fare quel che riesce a far meglio: parlare per immagini. Qui la riscostruzione è maniacale nei dettagli, le scenografie e i costumi sono fedele riproduzione di quelli dell'epoca con l'intenzione dichiarata di ottenere l'effetto che si ha guardando un quadro per ogni fotogramma del film.

Shining - 10

Come realizzare uno dei migliori film horror parlando di qualcosa che ha a che fare col quotidiano e che dovrebbe rassicurarci, proteggerci: un membro della famiglia colpito da un progressivo disfacimento mentale, che vede fantasmi del passato, che sembra esser stato risucchiato nel vortice maledetto che aleggia nellOverlook Hotel, o forse ne ha semplicemente sempre fatto parte...

Un Jack Nicholson strabiliante, una regia fatta di inquadrature geometriche (per questo da molti il film è paragonato a 2001), di immagini ricorrenti e ossessive, di momenti che sembrano presi direttamente dal più oscuro degli incubi.

Full Metal Jacket - 8,5

Kubrick affermò di aver voluto realizzare questo film per mostrare la vera essenza del conflitto nel Vietnam, meglio di quanto fatto da Coppola per Apocalypse Now. Giudizi forse ingenerosi a parte, FMJ è un'altra grande perla del regista, ricordato dai più in gran parte per la prima metá del film, anche a causa dell'imponente presenza scenica del Sergente Hartman (R. Lee Ermey, vero sergente, che doveva essere solo l'istruttore dell'attore ma che convinse Kubrick per la straordinaria ferocia, praticamente irreplicabile).

È però nella seconda parte nei campi di battaglia che il messaggio di K. Ha efficacia e trova compimento nelle scene di bagordi tra i commilitoni mentre fuori imperversa la morte, negli accampamenti infiniti in attesa di stanare un cecchino, che poi si rivela essere...

La profonda follia e disumanizzazione che una guerra porta con sè.

Eyes Wide Shut - 8

Si dice che Harvey Keitel alzò bandiera bianca dopo poche ore di riprese quando si rese conto del numero di ciak battuti per scena, e di quanto K. lo avrebbe costretto a restare in Inghilterra, lasciando per cui il ruolo a Sidney Pollack (nei panni del dottor Ziegler).

Un piccolo esempio del maniacale perfezionismo che l'oramai anziano regista mantenne sino agli ultimi istanti di vita.

Cruise e la Kidman (coppia nella vita reale così come nel film) in un film che sembra essere il perdersi di una coppia per poi ritrovarsi, attraverso un percorso interiore fatto dal protagonista, fatto di visioni perturbate e di rapporti meccanicamente erotici, forse frutto della sua immaginazione, forse no...che gli permetteranno di vedere con nuovi occhi la realtá che gli sta a torno e forse di ritrovare l'Eros che aveva perso nella monotonia quotidinia. Di certo uno dei suoi film di più difficile lettura, portato a termine nel montaggio, solo una settimana prima della sua morte.

 
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Visto 2001 Odissea nello Spazio.

Quando avrò finito la filmografia commenterò per bene, comunque per correttezza non lo voterò tra qualche giorno le mie motivazioni

 
Paura e desiderio - NGNon giudicabile. Un mediometraggio realizzato con poco o niente da un Kubrick ancora inesperto, andato incontro a mille difficoltà, che dovette chiedere soldi in prestito per finirlo e fece un disastro in post-produzione. Non ben chiara l'idea del film, si salva la bellissima fotografia, ma appunto, è ancora più un Kubrick fotografo che regista.

Il bacio dell'assassino - 7

Prima buona prova del regista in questo noir molto classico con però alcune scene che cominciano a mettere in evidenza la bravura di Kubrick (quella della lotta tra i manichini)

Rapina a mano armata - 9

Il primo capolavoro. Un Thriller serratissimo, cattivo, interpretato magistralmente ma soprattutto diretto alla grande, con scene che non seguono un ordine cronologico lineare. Film che mi ha ricordato molto "Giungla d'Asfalto" di John Huston

Orizzonti di gloria - 9,5

Tra i migliori film di Guerra di sempre. La guerra (la prima mondiale), vissuta in trincea, film dove la semplice ricostruzione dell'evento lascia il passo alla volontá di fare un film incentrato sui valori e sulla preziosità della vita umana, nonché sull'ingiustizia della pena di morte e della guerra in generale (in quell'indimenticabile finale)

Spartacus - 9

Peplum pluripremiato (6 o 7 oscar) dagli enormi costi, il primo vero kolossal del regista, in realtá film su commissione che inizialmente non doveva dirigere ma gli fu dato in incarico da Kirk Douglas (visto il lavoro eccellente che aveva potuto ammirare in Orizzonti di Gloria). Il talento dell'Inglese è oramai evidente a tutti e anche in questo caso riesce a trasformare un probabile polpettone in un film avvincente e ben interpretato come poche volte nel genere.

Lolita - 8,5

Una commedia nera, dove Kubrick si avverte meno (fatta eccezione per la sempre perfetta fotografia) in quanto decide di lasciar spazio esclusivamente allo svolgimento della storia e all'estrema bravura dei due interpreti: James Mason ma soprattutto Peter Sellers, vero istrione e attore d'infinito talento

Il dottor Stranamore - 10

Se nel medesimo anno e basandosi sullo stesso libro Sidney Lumet era riuscito a tirar fuori un grande film sulla guerra fredda ("A prova di errore"), Kubrick riesce a realizzarne la versione satirica e cinematograficamente perfetta: merito di una storia attuale ai tempi, portata agli estremi dalle assurde situazioni che a catena vengono a crearsi, provocando un effetto domino incontrollabile e fatale. Attori magnifici, tra i quali vale la pena ricordare Sterling Hayden, George C. Scott, ma soprattutto Peter Sellers che ci regala l'interpretazione della vita, "sdoppiandosi" in tre ruoli differenti, iconico quello del Dr. Stranamore. Finale da antologia.

2001: Odissea nello spazio - 10

Il film che va oltre. Se almeno uno dei film precedenti poteva essere realizzato anche da un altro regista particolarmente talentuoso al suo apice, questo da l'idea di esser stato concepito da una mente superiore, da un genio o forse è meglio dire da un'artista, parola spesso abusata in questo campo, ma qui stiamo parlando di un Michelangelo con una Panavision al posto di martello e scalpello. Un'artista che in questo caso si prende la briga di raccontare la storia dell'umanitá dai suoi ancestrali avi sino agli epìgoni interplanetari in lotta con le machine che loro stessi hanno creato. Colonna sonora classica indimenticabile, passaggi temporali che annichiliscono, fotografia unita ad effetti speciali che sono qualcosa di inimmaginabile per il 1968. Un finale psichedelico del quale se ne parlerá ancora fra 1000 anni.

Tratto da un buon romanzo di fantascienza, Kubrick cava il petrolio, non il sangue, dalle rape.

Arancia meccanica - 10

Non fosse bastato il Kubrick esploratore spaziale, quello che esplora antropologicamente la societá umana in questo distopico risulta essere altrettanto superbo. La storia di Alex DeLarge, un giovane sbandato dedito alla violenza gratuita insieme ai suoi 3 amici "drughi".

Kubrick qui più di ogni altra volta, si fa innovatore sia nel modo inusuale di mostrare le immagini (nel montaggio, nell'utilizzo di riprese velocizzate, di inquadrature spiazzanti e molto altro), sia nello stravolgere addirittura un codice linguistico, creandone uno ad hoc, utilizzato dalla banda, un po' come avveniva nel romanzo di Burgess ma con aggiunte e modifiche personali di K.

Barry Lyndon - 9,5

Probabilmente la miglior rappresentazione che un film abbia dato di un'epoca (in questo caso il XVIII secolo), il film dove Kubrick, libero dal dover esporre punti di vista su temi socio-politici, ha la piena libertá di fare quel che riesce a far meglio: parlare per immagini. Qui la riscostruzione è maniacale nei dettagli, le scenografie e i costumi sono fedele riproduzione di quelli dell'epoca con l'intenzione dichiarata di ottenere l'effetto che si ha guardando un quadro per ogni fotogramma del film.

Shining - 10

Come realizzare uno dei migliori film horror parlando di qualcosa che ha a che fare col quotidiano e che dovrebbe rassicurarci, proteggerci: un membro della famiglia colpito da un progressivo disfacimento mentale, che vede fantasmi del passato, che sembra esser stato risucchiato nel vortice maledetto che aleggia nellOverlook Hotel, o forse ne ha semplicemente sempre fatto parte...

Un Jack Nicholson strabiliante, una regia fatta di inquadrature geometriche (per questo da molti il film è paragonato a 2001), di immagini ricorrenti e ossessive, di momenti che sembrano presi direttamente dal più oscuro degli incubi.

Full Metal Jacket - 8,5

Kubrick affermò di aver voluto realizzare questo film per mostrare la vera essenza del conflitto nel Vietnam, meglio di quanto fatto da Coppola per Apocalypse Now. Giudizi forse ingenerosi a parte, FMJ è un'altra grande perla del regista, ricordato dai più in gran parte per la prima metá del film, anche a causa dell'imponente presenza scenica del Sergente Hartman (R. Lee Ermey, vero sergente, che doveva essere solo l'istruttore dell'attore ma che convinse Kubrick per la straordinaria ferocia, praticamente irreplicabile).

È però nella seconda parte nei campi di battaglia che il messaggio di K. Ha efficacia e trova compimento nelle scene di bagordi tra i commilitoni mentre fuori imperversa la morte, negli accampamenti infiniti in attesa di stanare un cecchino, che poi si rivela essere...

La profonda follia e disumanizzazione che una guerra porta con sè.

Eyes Wide Shut - 8

Si dice che Harvey Keitel alzò bandiera bianca dopo poche ore di riprese quando si rese conto del numero di ciak battuti per scena, e di quanto K. lo avrebbe costretto a restare in Inghilterra, lasciando per cui il ruolo a Sidney Pollack (nei panni del dottor Ziegler).

Un piccolo esempio del maniacale perfezionismo che l'oramai anziano regista mantenne sino agli ultimi istanti di vita.

Cruise e la Kidman (coppia nella vita reale così come nel film) in un film che sembra essere il perdersi di una coppia per poi ritrovarsi, attraverso un percorso interiore fatto dal protagonista, fatto di visioni perturbate e di rapporti meccanicamente erotici, forse frutto della sua immaginazione, forse no...che gli permetteranno di vedere con nuovi occhi la realtá che gli sta a torno e forse di ritrovare l'Eros che aveva perso nella monotonia quotidinia. Di certo uno dei suoi film di più difficile lettura, portato a termine nel montaggio, solo una settimana prima della sua morte.
:john21::john21::john21::john21::john21:

 
Paura e desiderio - NGNon giudicabile. Un mediometraggio realizzato con poco o niente da un Kubrick ancora inesperto, andato incontro a mille difficoltà, che dovette chiedere soldi in prestito per finirlo e fece un disastro in post-produzione. Non ben chiara l'idea del film, si salva la bellissima fotografia, ma appunto, è ancora più un Kubrick fotografo che regista.

Il bacio dell'assassino - 7

Prima buona prova del regista in questo noir molto classico con però alcune scene che cominciano a mettere in evidenza la bravura di Kubrick (quella della lotta tra i manichini)

Rapina a mano armata - 9

Il primo capolavoro. Un Thriller serratissimo, cattivo, interpretato magistralmente ma soprattutto diretto alla grande, con scene che non seguono un ordine cronologico lineare. Film che mi ha ricordato molto "Giungla d'Asfalto" di John Huston

Orizzonti di gloria - 9,5

Tra i migliori film di Guerra di sempre. La guerra (la prima mondiale), vissuta in trincea, film dove la semplice ricostruzione dell'evento lascia il passo alla volontá di fare un film incentrato sui valori e sulla preziosità della vita umana, nonché sull'ingiustizia della pena di morte e della guerra in generale (in quell'indimenticabile finale)

Spartacus - 9

Peplum pluripremiato (6 o 7 oscar) dagli enormi costi, il primo vero kolossal del regista, in realtá film su commissione che inizialmente non doveva dirigere ma gli fu dato in incarico da Kirk Douglas (visto il lavoro eccellente che aveva potuto ammirare in Orizzonti di Gloria). Il talento dell'Inglese è oramai evidente a tutti e anche in questo caso riesce a trasformare un probabile polpettone in un film avvincente e ben interpretato come poche volte nel genere.

Lolita - 8,5

Una commedia nera, dove Kubrick si avverte meno (fatta eccezione per la sempre perfetta fotografia) in quanto decide di lasciar spazio esclusivamente allo svolgimento della storia e all'estrema bravura dei due interpreti: James Mason ma soprattutto Peter Sellers, vero istrione e attore d'infinito talento

Il dottor Stranamore - 10

Se nel medesimo anno e basandosi sullo stesso libro Sidney Lumet era riuscito a tirar fuori un grande film sulla guerra fredda ("A prova di errore"), Kubrick riesce a realizzarne la versione satirica e cinematograficamente perfetta: merito di una storia attuale ai tempi, portata agli estremi dalle assurde situazioni che a catena vengono a crearsi, provocando un effetto domino incontrollabile e fatale. Attori magnifici, tra i quali vale la pena ricordare Sterling Hayden, George C. Scott, ma soprattutto Peter Sellers che ci regala l'interpretazione della vita, "sdoppiandosi" in tre ruoli differenti, iconico quello del Dr. Stranamore. Finale da antologia.

2001: Odissea nello spazio - 10

Il film che va oltre. Se almeno uno dei film precedenti poteva essere realizzato anche da un altro regista particolarmente talentuoso al suo apice, questo da l'idea di esser stato concepito da una mente superiore, da un genio o forse è meglio dire da un'artista, parola spesso abusata in questo campo, ma qui stiamo parlando di un Michelangelo con una Panavision al posto di martello e scalpello. Un'artista che in questo caso si prende la briga di raccontare la storia dell'umanitá dai suoi ancestrali avi sino agli epìgoni interplanetari in lotta con le machine che loro stessi hanno creato. Colonna sonora classica indimenticabile, passaggi temporali che annichiliscono, fotografia unita ad effetti speciali che sono qualcosa di inimmaginabile per il 1968. Un finale psichedelico del quale se ne parlerá ancora fra 1000 anni.

Tratto da un buon romanzo di fantascienza, Kubrick cava il petrolio, non il sangue, dalle rape.

Arancia meccanica - 10

Non fosse bastato il Kubrick esploratore spaziale, quello che esplora antropologicamente la societá umana in questo distopico risulta essere altrettanto superbo. La storia di Alex DeLarge, un giovane sbandato dedito alla violenza gratuita insieme ai suoi 3 amici "drughi".

Kubrick qui più di ogni altra volta, si fa innovatore sia nel modo inusuale di mostrare le immagini (nel montaggio, nell'utilizzo di riprese velocizzate, di inquadrature spiazzanti e molto altro), sia nello stravolgere addirittura un codice linguistico, creandone uno ad hoc, utilizzato dalla banda, un po' come avveniva nel romanzo di Burgess ma con aggiunte e modifiche personali di K.

Barry Lyndon - 9,5

Probabilmente la miglior rappresentazione che un film abbia dato di un'epoca (in questo caso il XVIII secolo), il film dove Kubrick, libero dal dover esporre punti di vista su temi socio-politici, ha la piena libertá di fare quel che riesce a far meglio: parlare per immagini. Qui la riscostruzione è maniacale nei dettagli, le scenografie e i costumi sono fedele riproduzione di quelli dell'epoca con l'intenzione dichiarata di ottenere l'effetto che si ha guardando un quadro per ogni fotogramma del film.

Shining - 10

Come realizzare uno dei migliori film horror parlando di qualcosa che ha a che fare col quotidiano e che dovrebbe rassicurarci, proteggerci: un membro della famiglia colpito da un progressivo disfacimento mentale, che vede fantasmi del passato, che sembra esser stato risucchiato nel vortice maledetto che aleggia nellOverlook Hotel, o forse ne ha semplicemente sempre fatto parte...

Un Jack Nicholson strabiliante, una regia fatta di inquadrature geometriche (per questo da molti il film è paragonato a 2001), di immagini ricorrenti e ossessive, di momenti che sembrano presi direttamente dal più oscuro degli incubi.

Full Metal Jacket - 8,5

Kubrick affermò di aver voluto realizzare questo film per mostrare la vera essenza del conflitto nel Vietnam, meglio di quanto fatto da Coppola per Apocalypse Now. Giudizi forse ingenerosi a parte, FMJ è un'altra grande perla del regista, ricordato dai più in gran parte per la prima metá del film, anche a causa dell'imponente presenza scenica del Sergente Hartman (R. Lee Ermey, vero sergente, che doveva essere solo l'istruttore dell'attore ma che convinse Kubrick per la straordinaria ferocia, praticamente irreplicabile).

È però nella seconda parte nei campi di battaglia che il messaggio di K. Ha efficacia e trova compimento nelle scene di bagordi tra i commilitoni mentre fuori imperversa la morte, negli accampamenti infiniti in attesa di stanare un cecchino, che poi si rivela essere...

La profonda follia e disumanizzazione che una guerra porta con sè.

Eyes Wide Shut - 8

Si dice che Harvey Keitel alzò bandiera bianca dopo poche ore di riprese quando si rese conto del numero di ciak battuti per scena, e di quanto K. lo avrebbe costretto a restare in Inghilterra, lasciando per cui il ruolo a Sidney Pollack (nei panni del dottor Ziegler).

Un piccolo esempio del maniacale perfezionismo che l'oramai anziano regista mantenne sino agli ultimi istanti di vita.

Cruise e la Kidman (coppia nella vita reale così come nel film) in un film che sembra essere il perdersi di una coppia per poi ritrovarsi, attraverso un percorso interiore fatto dal protagonista, fatto di visioni perturbate e di rapporti meccanicamente erotici, forse frutto della sua immaginazione, forse no...che gli permetteranno di vedere con nuovi occhi la realtá che gli sta a torno e forse di ritrovare l'Eros che aveva perso nella monotonia quotidinia. Di certo uno dei suoi film di più difficile lettura, portato a termine nel montaggio, solo una settimana prima della sua morte.
Lucì perché non commenti un po' più spesso. //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/1.gif

 
C'è qualcuno che vuole ancora mettere pagelle su Kubrick? //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/bzv7yXY.png

 
C'è qualcuno che vuole ancora mettere pagelle su Kubrick? //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/bzv7yXY.png
Io tra qualche giorno, purtroppo son rimasto indietro e mi sa che se non recuperò sara così per un po'di registi almeno fino a quando becco uno che non mi interessa. Creo troppo disturbo?

 
Io tra qualche giorno, purtroppo son rimasto indietro e mi sa che se non recuperò sara così per un po'di registi almeno fino a quando becco uno che non mi interessa. Creo troppo disturbo?
Ammiro la tua grinta, ma non prenderlo come un lavoro: come giustamente scritto da altri, il tempo è tiranno e vedere tutto per poi votare è impossibile.

Guarda qualcosina, il resto con calma //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/sisi.gif

Io ne ho approfittato per rivedere Lolita e la sensazione che lascia è sempre quella di un film dal potenziale notevole, con attori in parte, dove il regista carica a molla i personaggi, ma per l'impossibilità (visti i tempi) di farli deflagrare, rimangono "frustrati", inespressi fino in fondo. Un po' come caricare una sveglia per poi farla sfogare dentro ad uno sgabuzzino. Resta un bel film cmq sia con momenti piacevoli. Bravo Sellers, ma bravissimo Mason. Probabilmente gli sarebbe riuscito meglio negli anni 80/90.

Orizzonti di gloria lascia sempre lo stesso amaro sapore: per me il sunto del film sta nel finale alla taverna. Con La grande illusione di Renoir, il più grande film di (anti)guerra di sempre.

Diverso per me il discorso su Shining, da tutti bollato come capolavoro definitivo del genere, quando per me il genere non lo rappresenta: gran sfoggio di tecnica, personalità di un grande autore, ma il suo occhio chirurgico non mi pare adatto all'horror e proprio per questo tenta di riscriverne le regole. Le varie scene assurte a cult sono prese da altri film (persino il Nicholson "cristallizzato").

Altro punto per me dolente: l'attore protagonista, che di progressivo ha poco: sembra già pazzo in auto (in questo sto con King) :kep88:

Non so, non credo sia stata la scelta migliore, Nicholson, proprio per la sua mascherona.

Resta un cupo thriller-dramma familiare, che scava anche dentro, con abbondanti inquadrature di classe, ma per me poco horror (non inteso come spavento eh).

Bello sicuramente, ma non lo considero un capolavoro.

cmq sia ecco i miei voti:

Paura e desiderio - 6

Il bacio dell'assassino - 7

Rapina a mano armata - 9

Orizzonti di gloria - 10

Spartacus - 7,5

Lolita - 7,5

Il dottor Stranamore - 9,5

2001: Odissea nello spazio - 10

Arancia meccanica - 9

Barry Lyndon - 9,5

Shining - 8

Full Metal Jacket - 9

Eyes Wide Shut - 8

Del resto c'è da aggiungere poco: è un maestro e la sfilza di capolavori lo conferma, così come i fluviali discorsi libri saggi recensioni e non ultime le impressioni apparse qui.

Aggiungo che in occasione della rimessa nelle sale di Paura e desidero e Barry Lyndon di un paio d'anni fa, ho avuto la possibilità di visitare una mostra fotografia a lui dedicata, dove sono stare riunite le sue foto di quando era giovane e faceva il fotografo, inutile dire che era anche lì un maestro (ma i suoi film parlano chiaro del resto). è stata un'esperienza davvero appagante vedere quegli scatti in b/n:sisi:

Per quanto riguarda Fincher, approfitterò per vedere The Game e Il curioso caso di Benjamin Button che non ho mai visto.

 
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