David Cronenberg è una delle mie più grandi ispirazioni, soprattutto quando si parla di cinema moderno. Ha un suo stile riconoscibile, la sua estetica, i suoi temi, le sue ossessioni, e per questo può essere divisivo, ma non si può negare che sia un grande artista, che lo si ami o lo si odi.
I suoi film sono meravigliosamente disgustosi e paurosamente perversi, con la carne sempre in bella vista ed un erotismo sempre spinto al limite, affronta in continuazione il tema della contaminazione dei corpi e della mente, e come questa influisca sul desiderio sessuale.
è un autore unico ed irripetibile, che coi suoi film continua tutt'ora a shockare, non esistendo nulla del genere ancora oggi, perché se il gore è replicabile, non lo è la sensazione di disagio ma al tempo stesso fascino che le sue pellicole trasmettono, una particolare attrazione-repulsione che solo il maestro canadese è in grado di creare.
La filmografia di Cronenberg per quanto mi riguarda è distinta in tre periodi molto diversi: il periodo precedente a "Videodrome", che è il periodo "B-Movie", nel quale diede totale sfogo alla sua follia mostruosa e sanguinolenta, senza però analizzare molto a fondo (a mio avviso) le implicazioni psico-filosofiche degli avvenimenti; il periodo che va da "Videodrome" a "eXistenZ", che rappresenta la sua filmografia classica, ovvero quella estremamente grafica, sensuale, perversa, ambigua ed estremamente interessante per i messaggi che vuole trasmettere al pubblico, oltre che eccezionale per l'intrattenimento che offre; infine il periodo che va da "Spider" a "Maps to the Stars", ovvero quello nel quale Cronenberg abbandona l'estetica mostruosa di carne deformata, sostituendola con una improntata alla violenza più ancorata alla realtà, e la contaminazione dei corpi lascia lo spazio alla più pura contaminazione delle menti, con la psicologia che ormai domina nei suoi film, legata però come in passato al desiderio sessuale. Insomma Cronenberg è passato dal mostrare i suoi incubi e le sue perversioni sotto forma di carne deforme e mostruosa, a nascondere i suoi demoni sempre più, preferendo un approccio più discreto, ma il "fil rouge" rimane comunque lo stesso: desiderio, follia e manipolazione dei corpi e della mente.
Un ultimo appunto per i collaboratori storici del regista, ovvero il direttore della fotografia Peter Suschitzky ed il compositore Howard Shore, senza il loro straordinario talento questi film non sarebbero gli stessi.
Ed ora passiamo ai voti:
Stereo N.V.
Crimes of the Future N.V.
Shivers N.V.
Rabid 6; Come ho fatto intendere, non sono un fan del primo periodo di Cronenberg, ma è indubbio che anche in ambito B-Movie abbia il suo perché, e già in questa epoca si intravedono i punti fermi della sua cinematografia: contaminazione della carne, ed il rapporto con la mostruosità, grazie alla storia di questa donna "pseudo-vampiro". Il film è ingenuo ma ben fatto ed ha il tipico fascino di Cronenberg, nonostante tutto.
Fast Company N.V.
The Brood 6,5; Cronenberg inizia a formarsi per quello che poi diventerà, con temi sempre più audaci, immagini sempre più disturbanti grazie ai "particolari" mutanti, ma con più consapevolezza e più furbizia nella messa in scena, anche se manca ancora un po' di profondità nei personaggi, cosa essenziale per immergersi nei suoi mondi distorti e pazzeschi.
Scanners 7; Cronenberg ad un passo dalla maturità, con un film dallo stile straordinario, premesse della storia affascinanti, ed alcune scene incredibili, tra cui una entrata di diritto nella storia del cinema. Purtroppo la storia, una specie di thriller fantascientifico alla Philip Dick, si perde un po' per strada, ma rimane un grandissimo cult.
Videodrome 10; Lo spartiacque della carriera di Cronenberg ed uno dei suoi più grandi capolavori. Un thriller-horror-sci-fi-distopico dalla fattura incredibile, per la fantasia che trasuda dalla sceneggiatura e dalle immagini truculente ed oniriche a schermo. Poteva scadere nel pretenzioso, per il suo messaggio "anti-sistema" e "anti-media", ma il suo umorismo e gli incubi che ritrae sono così efficaci, da cancellare tali dubbi con sorrisi ed inquietudini. è un film unico nella storia del cinema per la sua vivida follia, la genialità della satira e della critica alla società che viene rappresentata come porno-mediatica: la tv come il sesso, il sesso come la tv, e le istituzioni e gli uomini che abbracciano questa filosofia folle, angosciante ma anche eccitante ed irresistibile. Una vera pietra miliare del cinema moderno.
The Dead Zone 7,5; Difficile commentarlo, perché non è propriamente un film di Cronenberg, sembra quasi su commissione, come lo "Spartacus" di Kubrick o l'"Elephant Man" di Lynch, ma come queste pellicole risulta comunque estremamente competente e riuscita. Cronenberg firma uno dei migliori film tratti da un romanzo di Stephen King, con un eccezionale Christopher Walken nei panni del protagonista risvegliato dal coma con poteri psichici. A volte scolastico, ma sempre e comunque affascinante e con un'atmosfera davvero notevole, ed anche qui vi sono scene bellissime entrate nell'immaginario collettivo popolare.
The Fly 9; Il film più celebre dell'autore canadese, ed uno dei più disturbanti, ambiziosi, e tecnicamente impressionanti. Gli effetti speciali sono semplicemente clamorosi, e servono allo scopo di disgustare e generare repulsione nello spettatore per l'essere "moschiforme" a schermo, e la destrutturazione progressiva del corpo umano, pezzo per pezzo. Non è solo un film dell'orrore o di fantascienza, è anche una bella storia d'amore finita in pezzi, letteralmente, un "Beauty and the Beast" al contrario. Geniale, disturbante ed emotivamente devastante, un film straordinario.
Dead Ringers 10; Il capolavoro totale di David Cronenberg, per quanto mi riguarda, un film semplicemente pazzesco per talmente tante ragioni che temo di non fargli giustizia commentandolo così brevemente. è un film sul legame tra due gemelli identici, uniti dal sangue, dall'aspetto, dall'amore, dalla sofferenza, dalla perversione, e dal sesso; un rapporto simbiotico malato, dannoso e tristemente inevitabile... eppure c'è un che di commovente in un'ossessione così estrema, pur se devastante per il fisico e la mente. Non c'è l'esasperazione del gore, ma il tema dei corpi rimane grazie al legame genetico che lega i protagonisti, trattati come se fossero veri e propri mostri cronenberghiani.
Jeremy Irons firma, a mio avviso, la più grande interpretazione della sua vita, nei panni dei due gemelli con caratteri totalmente diversi. Pazzesco l'attore britannico ed eccezionali gli effetti speciali per far apparire i suoi due personaggi nelle stesse scene insieme
Naked Lunch 9; Il film più folle e più incompreso del maestro canadese, un film che prende l'infilmabile opera letteraria di Borroughs, trasfigurandola e rendendola filmabile e, seppur molto diversa, mantenendo lo stile surreale ed imperscrutabile del celebre scrittore della "beat generation". è un trip mentale, una carrellata di immagini e situazioni felliniane, viste però col filtro distorto, morboso, disgustoso ed orrorifico di Cronenberg. Una perla da vivere come un'eperienza sensoriale, non da comprendere, la razionalità non è di casa in questo film unico nella storia del cinema, prendere o lasciare... io lo adoro.
M. Butterfly 7; è un ottimo film, non ho mai capito l'odio per questa pellicola, è una storia d'amore alla Cronenberg, con tutti i suoi dilemmi sulla sessualità ed i corpi. è un film minore, ma merita di essere visto a mio avviso.
Crash 9,5; Un film sensazionale, il più erotico ed il più perverso di Cronenberg, un viaggio nella follia e nell'ossessione di un gruppo di feticisti degli incidenti automobilistici, l'ennesima esplorazione della contaminazione dei corpi, stavolta con le ferite, le macchine ed il metallo, e l'ennesima escursione nei meandri della mente ossessionata e piena di desiderio sessuale. Il più controverso dei film di Cronenberg, zeppo di scene strepitose, in particolare quelle erotiche, e mai banale. L'unico difetto e che non abbia per me una storia particolarmente corposa o coinvolgente, non ne ha bisogno intendiamoci, perché è un film basato sui personaggi carismatici, sulle situazioni perverse, sulle emozioni forti, e sulla sensazionale estetica; tutto ciò basta a sostenere e giustificare il film, che per me è alla soglia del capolavoro. Da vedere ed amare.
eXistenZ 9; Stupendo, geniale e divertente, l'ultimo dei classici cronenberghiani a mio avviso. La visione dei videogiochi del futuro secondo Cronenberg non poteva essere altro che un disgustoso organismo simbiotico da collegare fisicamente al nostro corpo... inutile dire che il film sia l'ennesimo caso di contaminazione della carne, l'ennesima analisi sulle implicazioni psicologiche relative a questi videogiocatori fisicamente ibridati con il gioco stesso, e l'ennesima carrellata di immagini meravigliosamente orrorifiche, disgustose e sanguinolente. è un film eccezionale e pieno di trovate e scene meravigliose. Un cult fenomenale.
Spider 7; è un buon film, ben strutturato, ben fatto, ma è il punto di svolta di Cronenberg che in questa pellicola nemmeno sembra più lui. Estremamente psicologico ed interessante, ma forse troppo pretenzioso e fuori dalle corde dell'autore canadese. Non ho mai amato questo film, ma l'ho sempre rispettato per quello che vuol dire e fare.
A History of Violence 8; Cronenberg ormai trasformato, si dedica ad un thriller psicologico molto ben fatto, con un primo atto un po' a rilento, ma pronto ad esplodere nel prosieguo della pellicola. Alcune scene bellissime, con un Viggo Mortensen favoloso. Da vedere.
Eastern Promises 8,5; Il miglior Cronenberg dell'era moderna, con un thriller-gangster movie di altissima fattura, con Viggo Mortensen, Vincent Cassel e Naomi Watts in stato di grazia. Squisitamente violento e dall'atmosfera terrificante, è un film dalla crudezza incredibile che però affascina ed intrattiene. Film favoloso.
A Dangerous Method 7,5; Un esperimento riuscito a metà, il film più psicologico di Cronenberg, basato su parte della vita e degli studi dello psicanalista Carl Jung. Fantastico Mortensen nei panni di Freud, bravissimo Fassbender nei panni di Jung, così così Knightley nei panni di Spielrein.
Cosmopolis 5,5; Il peggior film di Cronenberg che io abbia mai visto: estremamente verboso, paurosamente pretenzioso e pieno di filosofia spicciola che ho trovato insopportabile. So che il film ha i suoi fan, ma io non sono uno di questi, mi spiace ma la penso così. Ho messo mezzo punto in più perché ha un bell'atto finale, ma tutto il resto l'ho trovato inguardabile.
Maps to the Stars 8,5; Il grande ritorno di Cronenberg: un film esteticamente abbacinante, con un'atmosfera terrificante e malata. Questo mi fa sperare in un ritorno del regista canadese ai vecchi fasti ed ai vecchi temi, essendo questo un film perverso, ambiguo e meraviglioso. Da vedere assolutamente.