Console War Xbox Series X|S vs PlayStation 5

  • Autore discussione Autore discussione BadBoy25
  • Data d'inizio Data d'inizio
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Questa per poca lungimiranza loro dato che per mebla finestra giusta era a marzo.
Poi onestamente il tuo discorso può essere condivisibile ma pebsi davvero che sony si accontenti di non arrivare manco a 2 milioni con un gioco simile? Le cifre di sviluppo non le sappiamo ma parliamo di un gioco in produzione da 5 anni con anche una componente narrativa di tutto rispetto.
Parliamo di sony che ha tagliato ultimamente studi con giochi milionari e tu davvero ti aspetti che se il gioco non arriva almeno a qualche milione di copie sony gli fa sviluppare il seguito, vorrei avere il tuo ottimismo
No sony ha tagliato studi che erano reduci di un decennio di fallimenti :asd: per carità dispiace per i japan, ma dieci anni di tentativi li hanno avuti.poi se parli di Bend quelli mi sembrano vivi e vegeti malgrado Days Gone. Che poi qui dentro sembra che Sony sia una compagnia brutta e cattiva che si diverte a segare tutto. Se davvero avessero voluto un determinato tipo di vendite da Returnal il gioco non sarebbe uscito in questo modo. Poi per returnal più che un sequel spero in dlc con nuove armi e mostri :sisi:
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Od il permadeath eliminabile in Fire Emblem
Le slider in un NBA 2K random, od in un Fire Pro Wrestling

Ci sono una serie di soluzioni che possono aiutare i giocatori meno dotati - che sia per poca abilità, o per problemi di natura fisica - a godere dell'esperienza di gioco.
La permadeath non dovrebbe essere un'opzione selezionabile ma l'unica via di giocare un FE:ayaya:
 
"Chiedere" delle opzioni per una maggiore accessibilità è un atto di egoismo, ok.
Egoista no, ma con tutta onestá mi sembra infantile quella di pretendere che un gioco debba accontentare una cerchia di utenza, quando l'idea alla base è quella di un gioco che offre un certo livello di sfida. Nonostante tutte le milioni di alternative che esistono.

E, ripeto la domanda che forse ti è sfuggita. Se un tizio random interessato alla lore e al mondo creato Taro, chiedesse una versione alternativa di Nier che non prevede il replay delle run o l'andare avanti e indietro per il mondo di gioco in continuazione, perché non adatta a tutti i tipi di giocatori. Tu gli daresti manforte o gli diresti che evidentemente la visione Autoriale di Taro non fa per lui e dovrebbe puntare a qualcos'altro?

Perché il discorso è lo stesso e identico, si sta chiedendo di snaturare un gioco perchè cosí dei giocatori possano giocare ad un gioco monco e senz'anima. Ma noi videogiocatori non dovremmo essere i primi a promuovere la visione originale di un titolo? Non dovremmo essere i primi a dire che la ricerca della sfida e il superamento di essa è forse una delle soddisfazione piú belle che questo medium fornisce? Boh sono perplesso.

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Insomma un gioco lungo con quella struttura avere delle vie di accessibilità per i neofiti non sarebbe stato il male :sisi:
Perché un conto e avere sezioni corte di trial and error mentre da quel che ho letto ci stanno sezioni belle lunghe:sisi:
 
Egoista no, ma con tutta onestá mi sembra infantile quella di pretendere che un gioco debba accontentare una cerchia di utenza, quando l'idea alla base è quella di un gioco che offre un certo livello di sfida. Nonostante tutte le milioni di alternative che esistono.

E, ripeto la domanda che forse ti è sfuggita. Se un tizio random interessato alla lore e al mondo creato Taro, chiedesse una versione alternativa di Nier che non prevede il replay delle run o l'andare avanti e indietro per il mondo di gioco in continuazione, perché non adatta a tutti i tipi di giocatori. Tu gli daresti manforte o gli diresti che evidentemente la visione Autoriale di Taro non fa per lui e non dovrebbe puntare a qualcos'altro?

Perché il discorso è lo stesso e identico, si sta chiedendo di snaturare un gioco perchè cosí dei giocatori possano giocare ad un gioco monco e vuoto. Ma noi videogiocatori non dovremmo essere i primi a promuovere la visione originale di un titolo? Non dovremmo essere i primi a dire che la ricerca della sfida e il superamento di essa da forse una delle soddisfazione piú belle che questo medium fornisce? Boh sono perplesso.

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La cosa più corretta sarebbe chiedere a Taro di rifare i finali di DG1 e DG3 eliminando la sezione da Just Dance, che sono difficili, senza checkpoint, con una durata un po'troppo lunga e completamente slegata dal core di gioco e messa per dirla alla Boris "Alla cazzo di cane".

Con i NieR dovresti sostanzialmente ripensare da 0 o quasi la struttura di gioco, con un Souls, Returnal si tratterebbe più semplicemente di inserire degli slider, che vanno a modificare determinati valori, cosa che altri giochi "difficili" presentano in diverse forme od avere livelli di difficoltà "più vecchia scuola".

Ed io mi sono fatto le sfide 4/6 di Vanquish, Bayonetta 1/2 a Pure Platinum, MGR: Rising S alla massima difficoltà, sto giocando a VH/VH su Warhammer 2, Troubleshooter alla massima difficoltà (che minchia è un inferno) etc. quindi con la difficoltà mi diverto, ma non sto chiedendo che il cuore principale di un gioco difficile venga rovinato o dumbizzato per tutti, ma che vengano inserite delle opzioni per tutti, che magari sono giocatori poco abili, con handicap o con poca sbatta.

Ovviamente, sta poi al singolo non dire "Eh ho finito la sfida 6 di Vanquish, ma avevo la cheat mode attiva, quindi sono bravo quanto te che ci sei riuscito senza".

EDIT
Finchè il discorso è limitato al SP, per me tutto vale, veramente me ne frega 0 del bragging rights :asd:
Se uno vuole cheesare che cheese
Exploitare che exploiti
Cheatare che cheati
Giocare ad ultra easy che lo faccia, non mi interessa.
 
Se un tizio random interessato alla lore e al mondo creato Taro, chiedesse una versione alternativa di Nier che non prevede il replay delle run o l'andare avanti e indietro per il mondo di gioco in continuazione, perché non adatta a tutti i tipi di giocatori. Tu gli daresti manforte o gli diresti che evidentemente la visione Autoriale di Taro non fa per lui e dovrebbe puntare a qualcos'altro?

Perché il discorso è lo stesso e identico
no, perchè quella è una questione di tempo, l'altra di abilità.
Il limite temporale è solo la vita, quello di abilità può avere un tetto per alcuni inarrivabile.
Mi dici perchè i sottotitoli e il doppiaggio vengono fatti? Per superare una disabilità culturale. Pensaci
Gli adattamenti snaturano in pieno la visione del creatore
 
La cosa più corretta sarebbe chiedere a Taro di rifare i finali di DG1 e DG3 eliminando la sezione da Just Dance, che sono difficili, senza checkpoint, con una durata un po'troppo lunga e completamente slegata dal core di gioco e messa per dirla alla Boris "Alla cazzo di cane".

Con i NieR dovresti sostanzialmente ripensare da 0 o quasi la struttura di gioco, con un Souls, Returnal si tratterebbe più semplicemente di inserire degli slider, che vanno a modificare determinati valori, cosa che altri giochi "difficili" presentano in diverse forme od avere livelli di difficoltà "più vecchia scuola".

Ed io mi sono fatto le sfide 4/6 di Vanquish, Bayonetta 1/2 a Pure Platinum, MGR: Rising S alla massima difficoltà, sto giocando a VH/VH su Warhammer 2, Troubleshooter alla massima difficoltà (che minchia è un inferno) etc. quindi con la difficoltà mi diverto, ma non sto chiedendo che il cuore principale di un gioco difficile venga rovinato o dumbizzato per tutti, ma che vengano inserite delle opzioni per tutti, che magari sono giocatori poco abili, con handicap o con poca sbatta.

Ovviamente, sta poi al singolo non dire "Eh ho finito la sfida 6 di Vanquish, ma avevo la cheat mode attiva, quindi sono bravo quanto te che ci sei riuscito senza".

EDIT
Finchè il discorso è limitato al SP, per me tutto vale, veramente me ne frega 0 del bragging rights :asd:
Se uno vuole cheesare che cheese
Exploitare che exploiti
Cheatare che cheati
Giocare ad ultra easy che lo faccia, non mi interessa.

Onestamente, dall'alto delle mie 400 ore di gioco su Isaac, i momenti più belli che ho avuto con questo gioco sono sempre stati quando ho battuto un boss endgame con upgrade modestissimi, con il cagatone continuo di perdere tutti i progressi e l'abilità del gioco, dopo la morte, di non farmela assolutamente pesare e schiacciare retry come se non fosse successo niente per vedere dove arrivo la prossima volta.

Chiedere una versione più semplice che rischiare di eliminare tutte ste cose, che per sono l'anima del roguelike, non so, mi sembrerebbe veramente un affronto del genere. Da videogiocatore preferirei invece sensibilizzare sul fatto che la ricerca dell'alta sfida e del continuo provarci sia l'essenza del genere e quindi di tentarci, o a sto punto se proprio il no è definito di dire di provare altro, perché l'ultima cosa che vorrei è che giocassero un gioco totalmente soulless.
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no, perchè quella è una questione di tempo, l'altra di abilità.
Il limite temporale è solo la vita, quello di abilità può avere un tetto per alcuni inarrivabile.
Mi dici perchè i sottotitoli e il doppiaggio vengono fatti? Per superare una disabilità culturale. Pensaci
Gli adattamenti snaturano in pieno la visione del creatore

Il superamento della barriera culturale richiede sforzi che non sono paragonabili.

Sarò superbo io forse, ma penso che questa presunta barriera di abilità inaccessibili sia più un pregiudizio mentale di molti e soprattutto di come ci stiamo sempre di più adagiando nel corso degli anni, e di come la nostra soglia dell'attenzione stia scendendo sempre di più.

Anche perché poi è una bolla che si sgonfia dopo tot giorni, Sekiro doveva essere l'inferno in terra per gli acquirenti del D1, per poi vedere gli stessi acquirenti che nella seconda run lo finivano in 5 ore scarse.

Lo stesso accadrà per Returnal imho, solo che gli acquirenti lo capiranno. Chi si è lasciato andare da questi pregiudizi e pigrizia mentale si perderà un gran bel gioco, come per sekiro.
 
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Bisogna anche fare netta distinzione tra scelte mal pensate e giochi semplicemente impegnativi. Leggendo sul topic di Returnal (che non ho, mi esprimo in base ha quanto ho letto) le critiche sui safe sono ben giustificate, altre però erano semplicemente “non ho tempo di diventare bravo ergo il gioco deve essere più facile anche per me”. Questa seconda richiesta a parer mio è molto più egoistica e c’entra poco con tutta la questione accessibilità
 
E io sono sempre del parare che tutti possano godere dell'arte.

Ma così come alcuni non hanno gli strumenti per capire gli infiniti messaggi dietro a Non è un paese per vecchi, e il perché è un fottuto capolavoro. E lo snobbano allegramente.

Non capisco perché non possa valere con i videogiochi e la presunta skill richiesta per giocare a Returnal.

E va benissimo così, chiariamo sta cosa.
 
ascolta, è evidente che non ragioni. La differenza tra cambiare e aggiungere non ti è chiara. Ma non difficile, ce la farai, coraggio :asd:
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lascia perdere dai, punta a scatenare discussioni inadatte.
Ciccio abbassa i toni che fare il leone da tastiera mentre si frigna per la difficoltà di un gioco è abbastanza ridicolo :asd:
Se poi non capisci che chiedere un abbassamento opzionale della difficoltà in un gioco pensato e costruito per una precisa difficoltà è un cambiamento e anche piuttosto importante bhe,dai, coraggio :asd:
 
Ciccio abbassa i toni che fare il leone da tastiera mentre si frigna per la difficoltà di un gioco è abbastanza ridicolo :asd:
Se poi non capisci che chiedere un abbassamento opzionale della difficoltà in un gioco pensato e costruito per una precisa difficoltà è un cambiamento e anche piuttosto importante bhe,dai, coraggio :asd:
Che sia un cambiamento ci sta, però alla fine per esempio anche Doom si dice sia pensato per essere giocato a difficoltà elevate, eppure ti mettono un opzione per giocarlo in maniera più semplice, ciò permette anche a chi non vuole chi sa che sfida di divertirsi con il gameplay e, a chi invece la cerca, di impegnarsi con la difficoltà massima.
 
Non ho letto tutti i post sulla questione difficoltà, ma vorrei dire la mia. Io sono un giocatore che non ama i giochi estremamente facili, per il semplice fatto che mi annoio facilmente. Non sono necessariamente uno da roba estrema, non mi piacciono i giochi mal calibrati, ma allo stesso tempo se un gioco è troppo facile o guidato, semplicemente non mi diverto (motivo per cui tendenzialmente gioco sempre a livelli di difficoltà più alti del normal). Detto questo non mi sento più videogiocatore di altri, un "True gamer" o cose così, nè sono d'accordo con chi ha scritto "Eh se non cerchi la sfida da un videogioco allora leggi un libro", per il semplice fatto che sono comunque due medium diversi. È una cosa nonsense, come sarebbe nonsense dire "Se il film X non ti piace perché è difficile da capire, allora gioca a Doom".

C'è però un MA grande quanto una casa e riguarda il presupposto secondo il quale, a parere di molti utenti che ho letto qui dentro, ogni gioco debba automaticamente essere accessibile a tutti. Per me è un big, big, big no. Prendiamo Returnal: gli autori hanno messo una schermata in avvio del gioco che dice "Returnal vuole essere un'esperienza impegnativa". Avvertono i giocatori del tipo di gioco e hanno fatto una pubblicità onesta del titolo. Pure sul retro della confezione c'è scritto "Sparatutto Roguelike, Frenetico Bullet Hell".

Returnal nasce quindi come un gioco impegnativo, i suoi autori hanno voluto che lo fosse e si rivolge a un tipo di utenza che vuole un'esperienza difficile: che poi l'utente lo faccia per sentirsi figo, per dire "Git Gud" su reddit o semplicemente perché gli piace, non è affare nostro, anche se i primi due tipi saranno più antipatici del terzo. Ci saranno giocatori che rimangono tagliati fuori? Si, assolutamente, come capita in ogni gioco. Se un walking simulator mi annoia, io non pretenderò una modalità in cui spuntano degli alieni fortissimi da abbattere a mani nude, semplicemente non lo giocherò. È una cosa comune a qualsiasi medium di intrattenimento, ma anche alla letteratura.

Se io compro un testo di filosofia non mi aspetto che l'autore si esprima come Fabio Volo per rendermelo più accessibile; se vado a vedere un film intellettualmente impegnato, non mi aspetto un'esperienza leggera e rilassante; se vado a una mostra di arte surreale non mi aspetto una corrispondenza tra significato e significante perché non ho lo sbattimento di capire cosa voleva dirmi l'artista. Anche nei videogiochi è così. Lo capisco che magari sarebbe bella una modalità di Returnal con pochi danni e tutto, ma anche a livello di bilanciamento significherebbe andare a testare tutto il gioco in quel modo. Ammettiamo che esista un modo per farlo senza sbattimento per gli sviluppatori... sarebbe comunque dovuto? Secondo me no.

Ma non per atteggiarmi a figo e forte, ma semplicemente perché chi vuole creare un gioco difficile ha il sacrosanto diritto di farlo. Venderà di meno? Ok, possibile, ma è un rischio che si corre. Red Dead Redemption si è fatto problemi del tipo "Oh no forse il mio mondo è troppo grande, troppo pieno di cose e il gameplay realistico porta tutto il gioco a essere lento e macchinoso per compiere ogni azione"? No, non mi pare, eppure è stato adorato. Non è possibile scalare ogni esperienza videoludica in base ai gusti di ognuno, pensarlo è un po' ingenuo e anche ingeneroso verso un lavoro che è comunque autoriale e dove anche la difficoltà contribuisce a definire l'autorialità del gioco stesso.
 
Mah, io quando ho completato ninja gaiden o bloodborne ho goduto, ma non è che mi sarei sentito "offeso" se c'era una difficoltà più bassa e qualcuno lo giocava così. Ne' mi sembra che quei giochi sarebbero stati snaturati visto che una difficoltà più bassa sarebbe stata comunque molto difficile per la maggioranza dei giocatori.
 
Non ho letto tutti i post sulla questione difficoltà, ma vorrei dire la mia. Io sono un giocatore che non ama i giochi estremamente facili, per il semplice fatto che mi annoio facilmente. Non sono necessariamente uno da roba estrema, non mi piacciono i giochi mal calibrati, ma allo stesso tempo se un gioco è troppo facile o guidato, semplicemente non mi diverto (motivo per cui tendenzialmente gioco sempre a livelli di difficoltà più alti del normal). Detto questo non mi sento più videogiocatore di altri, un "True gamer" o cose così, nè sono d'accordo con chi ha scritto "Eh se non cerchi la sfida da un videogioco allora leggi un libro", per il semplice fatto che sono comunque due medium diversi. È una cosa nonsense, come sarebbe nonsense dire "Se il film X non ti piace perché è difficile da capire, allora gioca a Doom".

C'è però un MA grande quanto una casa e riguarda il presupposto secondo il quale, a parere di molti utenti che ho letto qui dentro, ogni gioco debba automaticamente essere accessibile a tutti. Per me è un big, big, big no. Prendiamo Returnal: gli autori hanno messo una schermata in avvio del gioco che dice "Returnal vuole essere un'esperienza impegnativa". Avvertono i giocatori del tipo di gioco e hanno fatto una pubblicità onesta del titolo. Pure sul retro della confezione c'è scritto "Sparatutto Roguelike, Frenetico Bullet Hell".

Returnal nasce quindi come un gioco impegnativo, i suoi autori hanno voluto che lo fosse e si rivolge a un tipo di utenza che vuole un'esperienza difficile: che poi l'utente lo faccia per sentirsi figo, per dire "Git Gud" su reddit o semplicemente perché gli piace, non è affare nostro, anche se i primi due tipi saranno più antipatici del terzo. Ci saranno giocatori che rimangono tagliati fuori? Si, assolutamente, come capita in ogni gioco. Se un walking simulator mi annoia, io non pretenderò una modalità in cui spuntano degli alieni fortissimi da abbattere a mani nude, semplicemente non lo giocherò. È una cosa comune a qualsiasi medium di intrattenimento, ma anche alla letteratura.

Se io compro un testo di filosofia non mi aspetto che l'autore si esprima come Fabio Volo per rendermelo più accessibile; se vado a vedere un film intellettualmente impegnato, non mi aspetto un'esperienza leggera e rilassante; se vado a una mostra di arte surreale non mi aspetto una corrispondenza tra significato e significante perché non ho lo sbattimento di capire cosa voleva dirmi l'artista. Anche nei videogiochi è così. Lo capisco che magari sarebbe bella una modalità di Returnal con pochi danni e tutto, ma anche a livello di bilanciamento significherebbe andare a testare tutto il gioco in quel modo. Ammettiamo che esista un modo per farlo senza sbattimento per gli sviluppatori... sarebbe comunque dovuto? Secondo me no.

Ma non per atteggiarmi a figo e forte, ma semplicemente perché chi vuole creare un gioco difficile ha il sacrosanto diritto di farlo. Venderà di meno? Ok, possibile, ma è un rischio che si corre. Red Dead Redemption si è fatto problemi del tipo "Oh no forse il mio mondo è troppo grande, troppo pieno di cose e il gameplay realistico porta tutto il gioco a essere lento e macchinoso per compiere ogni azione"? No, non mi pare, eppure è stato adorato. Non è possibile scalare ogni esperienza videoludica in base ai gusti di ognuno, pensarlo è un po' ingenuo e anche ingeneroso verso un lavoro che è comunque autoriale e dove anche la difficoltà contribuisce a definire l'autorialità del gioco stesso.
Assolutamente, ma attenzione su Returnal si lamentava una meccanica più che altro, quella del fatto che non puoi lasciare "in pausa" la partita, nel senso che se per qualsiasi motivo devi spegnere perdi tutta la run e ricominci da capo. Per quanto riguarda la difficoltà capisco quello che dici, però allo stesso tempo ci sono alcuni giochi (non Returnal in particolare) dove magari a livello di gameplay mi accorgo che potrebbero interessarmi, ma poi la difficoltà esagerata mi trattiene dal giocarlo e non sembra una cosa cosi blasfema mettere una possibilità di diminuire la difficoltà. L'esempio che hanno già fatto può essere Ninja Gaiden, alla fine io l'ho finito comunque, ma se fosse stato più facile non mi sarebbe dispiaciuto comunque.
 
Insomma un gioco lungo con quella struttura avere delle vie di accessibilità per i neofiti non sarebbe stato il male :sisi:
Perché un conto e avere sezioni corte di trial and error mentre da quel che ho letto ci stanno sezioni belle lunghe:sisi:
Io da neofita mi giocavo contra, ghouls 'n ghosts, rockman/megaman, gradius, rtype su nes/snes, eppure sono ancora vivo, semplicemente tantissimi giocatori non hanno neanche la voglia di riprovare uno stage/sessione e vorrebbero vincere sempre e comunque.

Io Returnal non l'ho giocato, ma da quel che ho visto è un gioco che richiede un po' di impegno, nulla di impossibile o scorretto(come invece vari titoli che giocavo io da piccolo).

Il problema è che oggi il gaming è visto come una sorta di bulimia, non sia mai che si un titolo ci spendo 2-3-4 settimane perché lo trovo tosto, bisogna puntare alla prossima uscita e giocarla al dayone.

Ovviamente non voglio giudicare nessuno, se non piacciono i giochi impegnativi ci sta, ma mi pare un poco poco egoistico richiedere che il gioco sia cucito sulle proprie esigenze personali.
Mettiamo pure che housemarque inserisca una modalità "facile" per fare contenti questi giocatori. E se un altro gruppo pensa che la modalità facile sia ancora troppo impegnativa? Ne aggiungiamo una facilissima? E se io penso che invece il titolo sia troppo facile? Inizio a chiedere una modalità più difficile? Non sarebbe più semplice accettare che non tutti possono concludere tutto e basta?
 
Io da neofita mi giocavo contra, ghouls 'n ghosts, rockman/megaman, gradius, rtype su nes/snes, eppure sono ancora vivo, semplicemente tantissimi giocatori non hanno neanche la voglia di riprovare uno stage/sessione e vorrebbero vincere sempre e comunque.

Io Returnal non l'ho giocato, ma da quel che ho visto è un gioco che richiede un po' di impegno, nulla di impossibile o scorretto(come invece vari titoli che giocavo io da piccolo).

Il problema è che oggi il gaming è visto come una sorta di bulimia, non sia mai che si un titolo ci spendo 2-3-4 settimane perché lo trovo tosto, bisogna puntare alla prossima uscita e giocarla al dayone.

Ovviamente non voglio giudicare nessuno, se non piacciono i giochi impegnativi ci sta, ma mi pare un poco poco egoistico richiedere che il gioco sia cucito sulle proprie esigenze personali.
Mettiamo pure che housemarque inserisca una modalità "facile" per fare contenti questi giocatori. E se un altro gruppo pensa che la modalità facile sia ancora troppo impegnativa? Ne aggiungiamo una facilissima? E se io penso che invece il titolo sia troppo facile? Inizio a chiedere una modalità più difficile? Non sarebbe più semplice accettare che non tutti possono concludere tutto e basta?
Io Returnal non l’ho ancora giocato, ma quoto in toto il tuo discorso.
Che poi tutto questo casino non l’ho mica capito, un gioco detta le sue regole, severe o meno che siano, poi sta al giocatore accettarle o passare ad altro.
 
Io da neofita mi giocavo contra, ghouls 'n ghosts, rockman/megaman, gradius, rtype su nes/snes, eppure sono ancora vivo, semplicemente tantissimi giocatori non hanno neanche la voglia di riprovare uno stage/sessione e vorrebbero vincere sempre e comunque.

Io Returnal non l'ho giocato, ma da quel che ho visto è un gioco che richiede un po' di impegno, nulla di impossibile o scorretto(come invece vari titoli che giocavo io da piccolo).

Il problema è che oggi il gaming è visto come una sorta di bulimia, non sia mai che si un titolo ci spendo 2-3-4 settimane perché lo trovo tosto, bisogna puntare alla prossima uscita e giocarla al dayone.

Ovviamente non voglio giudicare nessuno, se non piacciono i giochi impegnativi ci sta, ma mi pare un poco poco egoistico richiedere che il gioco sia cucito sulle proprie esigenze personali.
Mettiamo pure che housemarque inserisca una modalità "facile" per fare contenti questi giocatori. E se un altro gruppo pensa che la modalità facile sia ancora troppo impegnativa? Ne aggiungiamo una facilissima? E se io penso che invece il titolo sia troppo facile? Inizio a chiedere una modalità più difficile? Non sarebbe più semplice accettare che non tutti possono concludere tutto e basta?
In tanti titoli io ho visto la difficoltà troppo facile indicata come problema e si, penso che creando una modalità più difficile risolvi il problema, non vedo perché non deve essere viceversa. Non si parla del fatto che ci spendo troppo tempo e non voglio ripetere il gioco, mi è capitato più volte di farlo, ma del fatto che anche se fosse stato più facile mi sarei goduto comunque l'esperienza e quindi perché non dare la possibilità di farlo?
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Io Returnal non l’ho ancora giocato, ma quoto in toto il tuo discorso.
Che poi tutto questo casino non l’ho mica capito, un gioco detta le sue regole, severe o meno che siano, poi sta al giocatore accettarle o passare ad altro.
Certo, ma questo vale per ogni gioco, ovvio che io accetto le sue regole, però do delle opinioni che possono riguardare anche la difficoltà. Come posso dire che la difficoltà è troppo semplice, posso anche dire che la difficoltà è troppo difficile, o posso anche dire che sarebbe stato bello avere più opzioni di difficoltà
 
E io che pensavo si parlasse di difficoltà in generale, mentre a quanto pare è un discorso molto relativo a Returnal.

In ogni caso, direi che non ci vedo niente di male in più livelli di difficoltà, purché questo non comprenda lo snaturare o il rimuovere qualche elemento focale del genere di gioco.

Sempre per citare il mio amato Swat 4, a difficoltà bassa si può entrare in ogni stanza a caso, ammazzando chiunque senza farsi domande e passare comunque il livello. Indubbiamente completamente l'opposto di quello che dovrebbe essere l'esperienza di questo gioco. Mentre a difficoltà alta non ho superato livelli perché per sbaglio ho sparato in testa con i pallettoni di gomma a criminali prima che mi minacciassero (violenza non necessaria a quanto pare...). Cosa rimane in comune alle due esperienze? L'impostazione da FPS tattico, comunque non si può andare in giro saltellando a destra e sinistra con la ricarica automatica della vita, ma bisogna sfogliare gli angoli ed entrare cauti. Cosa cambia a me se qualcuno lo gioca ad Easy, mentre io ad Hard? Niente, però sicuramente si perderà il bello del gioco.

Ora, non ho ovviamente giocato Returnal, ma ad esempio quanto sarebbe grave una modalità facile che si differenzia principalmente per un drop rate maggiore, lasciando tutto il resto invariato? Quanto snaturerebbe l'esperienza di quel genere di gioco? (Domanda seria, non so cosa sia un rougelike bullett hell). Sarebbe grave quanto un Souls con fiaschette infinite o un survival senza bisogno di bere/mangiare?

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Comunque mi sembra di rivivere le stesse identiche discussioni di quando uscì Sekiro :sard:
Il vero loop è questo, altro che Returnal


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Ora, non ho ovviamente giocato Returnal, ma ad esempio quanto sarebbe grave una modalità facile che si differenzia principalmente per un drop rate maggiore, lasciando tutto il resto invariato? Quanto snaturerebbe l'esperienza di quel genere di gioco? (Domanda seria, non so cosa sia un rougelike bullett hell). Sarebbe grave quanto un Souls con fiaschette infinite o un survival senza bisogno di bere/mangiare?

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Returnal, come tutti i titoli appartenenti al genere rogue, è un gioco che si basa fondamentalmente sulla costante ripetizione dei livelli e degli scontri per “imparare” a masterare il gameplay e i pattern di attacco dei nemici. Questa ripetizione esiste in quanto il giocatore è inevitabilmente portato a morire più e più volte, ricominciando da capo ogni volta e sempre con più consapevolezza di quello che dovrà fare per restare vivo nella run successiva, cercando di arrivare di volta in volta più lontano

Una easy mode di qualunque tipo romperebbe completamente l’esperienza e il senso stesso del gioco, anche semplicemente aumentare il drop rate di oggetti forti finirebbe per alterare l’equilibrio delle run e dell’intero sistema di gioco (esempio: l’utilizzo delle shortcut diverrebbe fin troppo conveniente se nel giro di 10 minuti ci si potesse potenziare quasi al massimo)

Io ho provato la “god mode” che hanno aggiunto in Hades ad esempio ed era una schifezza, giocarlo in quel modo rovina completamente l’esperienza che il titolo vuole offrire (e infatti nella sua versione “vanilla” è un capolavoro)
 
Ultima modifica:
Io da neofita mi giocavo contra, ghouls 'n ghosts, rockman/megaman, gradius, rtype su nes/snes, eppure sono ancora vivo, semplicemente tantissimi giocatori non hanno neanche la voglia di riprovare uno stage/sessione e vorrebbero vincere sempre e comunque.

Io Returnal non l'ho giocato, ma da quel che ho visto è un gioco che richiede un po' di impegno, nulla di impossibile o scorretto(come invece vari titoli che giocavo io da piccolo).

Il problema è che oggi il gaming è visto come una sorta di bulimia, non sia mai che si un titolo ci spendo 2-3-4 settimane perché lo trovo tosto, bisogna puntare alla prossima uscita e giocarla al dayone.

Ovviamente non voglio giudicare nessuno, se non piacciono i giochi impegnativi ci sta, ma mi pare un poco poco egoistico richiedere che il gioco sia cucito sulle proprie esigenze personali.
Mettiamo pure che housemarque inserisca una modalità "facile" per fare contenti questi giocatori. E se un altro gruppo pensa che la modalità facile sia ancora troppo impegnativa? Ne aggiungiamo una facilissima? E se io penso che invece il titolo sia troppo facile? Inizio a chiedere una modalità più difficile? Non sarebbe più semplice accettare che non tutti possono concludere tutto e basta?
Questo intervento è molto interessante, più che altro perché sarebbe curioso capire il rapporto tra età e percezione della difficoltà nei vidoegiochi. La generazione 8-16 bit per me è stata una palestra, ricordo quando anni fa giocai alla collection del segamegadrive e stavo impazzendo appresso ad alcuni giochi, chiedendomi "Ma io a 6 anni come facevo a giocare a sta roba?" :asd:
 
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