Ho evitato di farlo fino ad ora perché volevo scriverne uno a freddo e dopo aver riletto non solo la storia di questo quinto atto, ma anche tutto ciò che gli gira intorno, compresa la perfect works. E anche se non ho ancora finito, ora mi sento di poter dare un giudizio.
Andrò dritto al punto: per me non è né un capolavoro né, ovviamente, uno dei migliori JRPG della storia, come molte volte avevo letto. Per quanto io non abbia problemi a "settarmi" mentalmente all'anno di pubblicazione di un gioco, non riesco proprio a considerarlo un gioco di così alta caratura. Ciò che di Xenogears è di alto livello sono l'intreccio narrativo, l'OST e un po' più in basso i personaggi.
Come ho detto più volte, ad un certo punto ho trovato il gameplay estremamente noioso, non per qualche sua mancanza, quanto per la difficoltà irrisoria. Credo che il sistema di combo, unito a tutti gli altri elementi del CS tipici del genere, avrebbe potuto dare parecchie soddisfazioni ed essere un buon punto di partenza da sviluppare ulteriormente in capitoli futuri. Il punto è che a causa della difficoltà inesistente si finisce con l'utilizzare soltanto la combo più forte che si ha a disposizione. A nulla serve conservare AP per riversarli in una lunga concatenazione di attacchi, perché è soltanto una perdita di tempo. Il basso livello di sfida rende anche quasi del tutto inutili buff e debuff, venendo meno anche un po' la base dei JRPG a turni. La cosa non cambia neanche quando si è sui gear. Tutto ciò che bisogna fare è attaccare fino a raggiungere il livello tre o l'hyper mode e sferrare l'attacco più potente. Ed in realtà tutta la parte ruolistica è davvero pessima, dai menù e le descrizioni di item e skill a tutto il resto. Se quindi un gioco improntato anche sul gameplay mi fa venire a noia proprio questo elemento, allora ha fallito una parte importante del suo compito.
E' però indubbio, e si percepisce chiaramente tutt'ora, come il gioco avesse un'ambizione incredibile per l'epoca, forse troppa. Per mia fortuna, i problemi avuti durante lo sviluppo anche a causa di questo hanno portato ad un secondo disco in cui proprio il gameplay è stato ridotto all'osso. Paradossalmente l'essere stato arronzato me lo ha reso molto più godibile. Insomma, una fortuna nella sfortuna. Resta comunque il rammarico di non aver potuto vedere la storia raccontata nel modo in cui l'autore aveva in mente.
Sul versante level design ci sono state zone che mi sono piaciute non poco, ma per il resto nulla di trascendentale. Curioso però che abbia trovato alcuni elementi in 3D migliori di alcuni in 2D.
Lato OST, invece, una volta fatto l'orecchio ho trovato le musiche davvero belle ed ispirate, in particolare quelle utilizzate nei momenti più importanti. Giusto qualcuna rientra nella mediocrità (senza infamia e senza lode), ma per il resto promossa a pieni voti.
Dovrò anche riascoltarmi meglio la canzone del finale, una volta è poco per giudicarla.
Quanto ai personaggi, per quanto molti, se non tutti, rientrino in degli stereotipi, sono comunque ben caratterizzati, con l'eccezione di Maria e parzialmente Rico. Negli archi narrativi a loro dedicati, gli altri membri del party sono stati approfonditi per bene, mentre la figlia di Nikolai mi è sembrata essere stata sbrigata nella maniera più veloce possibile. Per Rico, invece, il problema è che, anche se ha avuto il suo spazio, pare essere stato lasciato appeso e non completato. Menzione d'onore per Hyuga Ricdeau, alias Citan, e Ramsus. Il dottore rientra nella classica figura del personaggio intelligente ed educato, ma tutto quello che fa lo caratterizza in modo magistrale. Kahran è invece, secondo me, il miglior personaggio dell'opera ed anche il coprotagonista. Ah, ribadisco il "povero Hammer", davvero triste il suo destino.
Quasi nulla da ridire sull'intreccio narrativo, sicuramente la cosa che più mi è piaciuta del gioco. Parto dal dire che arrivato ad un certo punto, ho cominciato a prendere appunti durante i dialoghi per tenere il filo della narrazione. In circostanze normali non ne avrei avuto bisogno perché mi sarei fatto più run, ma viste quelle in cui mi ritrovo, ho cercato di completare tutto al 100% in una sola, fallendo comunque perché non sapevo della slayer robe. Ma va bene così.
Per quanto alcuni dialoghi "spiccatamente giapponesi" mi siano stati indigesti ed alcuni punti non siano stati spiegati e/o non mi tornino, il miscuglio tra religione, sci-fi, filosofia, Nietzsche, Freud, e chi sa cos'altro che mi è sfuggito, è davvero encomiabile. Certo, avrei preferito un finale un po' diverso, ma nella sua totalità non posso fare altro che essere soddisfatto.
Insomma, per riassumere Xenogears è un'ottima storia con un'ottimo accompagnamento musicale e dei buonissimi personaggi, ma è deficitario in tutta la sua parte giocata.
Detto questo, contento di aver colmato una forte lacuna della mia carriera videoludica, ma preferisco sempre e comunque l'ambientazione medievale classica, per questo non vedo l'ora di iniziare Chrono Trigger
