Alan Wake non aggiunge davvero nulla al suo genere. Risulta in uno strano mix fra l’ultimo Alone in the Dark ed un classico Silent Hill, turbato non poco dalla progressione lineare e iterativa. Le buone idee di base, la grande cura nella sceneggiatura, il rapporto complesso fra fantasia e realtà, diventano poco a poco solo un sottofondo, un’eco tenue e sottile. Dispiace che in tanti anni di lavoro Remedy abbia saputo mettere in piedi un ottimo incipit, ma abbia poi inciampato sullo svolgimento: il suo prodotto, esemplare all’impatto, diventa sempre meno memorabile, sempre meno elegante, e scivola via con troppi difetti.
fonte sito concorrente
ecco quello che voglio dire più o meno..
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