- Iscritto dal
- 28 Mag 2009
- Messaggi
- 4,735
- Reazioni
- 538
- Medaglie
- 6
Grazie come sempreMolto bella anche questa storia, non so se perché si tratta di bambini, o per la fiducia riposta da Matthew in Richard, è anche quella che mi ha "inquietato" di più ?
Ho preparato un'altra storia
Un'affabile vecchietta
Era una giornata veramente piovosa a Londra, Lucas non aveva nessuna voglia di uscire. Se ne stava al caldo nella sua graziosa casa stile inglese. Viveva solo ma non gli dispiaceva, voleva godersi la vita da scapolo ancora per qualche anno prima di fare il grande passo. All'improvviso sentì suonare il campanello. Si chiese chi potesse essere, non aspettava visite. Andò ad aprire e si ritrovò davanti un'anziana sulla settantina bagnata fradicia a causa della pioggia.
Lucas: Le serve qualcosa?
Anziana: Mi scusi se la disturbo. Mi vergogno un po' a doverglielo chiedere ma non potrebbe gentilmente offrirmi riparo dalla pioggia? Non ho un ombrello con me e sento molto freddo.
Lucas: Non vorrei sembrarle scortese signora ma non mi fido a far entrare sconosciuti in casa mia. Spero non si offenda, non lo faccio solo con lei.
Anziana: Oh la prego, sia buono, sono soltanto una povera vecchietta. Cosa potrei mai farle di male?
Lucas rimase in silenzio.
Anziana: Guardi, ho una torta con me. Se mi offre riparo dalla pioggia la divivderò con lei per ripagarla dell'ospitalità.
Lucas ci pensò un po' su. Ricordava chiaramente che, quando era bambino, una delle prime cose che sua madre gli insegnò era di non fidarsi degli sconosciuti. Ma quella vecchietta sembrava davvero innocua, probabilmente non sarebbe stata in grado di far male a una mosca.
Lucas: E va bene, entri pure.
Anziana: La ringrazio! Lei è davvero gentile.
Lucas la fece entrare. La donna si tolse il cappotto bagnato e Lucas lo sistemò all'entrata.
Lucas: Venga, può sedersi qui in sala da pranzo.
Anziana: Grazie, giovanotto.
Lucas: Oh, non sono più così giovane. Ho trentacinque anni, signora.
Anziana: Davvero? Sembra più giovane.
Lucas apprezzava le lusinghe e questo lo fece rilassare.
Lucas: Vuole che le prepari un tè caldo?
Anziana: Oh, non vorrei disturbare ulteriormente.
Lucas: Si figuri, tanto avevo già intenzione di prepararlo.
Anziana: Allora prenda la mia torta, la mangeremo insieme al tè.
Lucas preparò il tè e la torta. Il dolce aveva un aspetto davvero invitante, era una torta di mele. Ne tagliò due fette e le sistemò in due piattini. Apparecchiò la tavola sistemando le tazzine, la tegliera e le posate. I due si accomodarono seduti uno di fronte l'altro e iniziarono a chiacchierare sorseggiando il tè.
Anziana: Allora caro, non le ho chiesto il suo nome.
Lucas: Mi chiamo Lucas.
Anziana: Oh che bel nome! E cosa fa di preciso?
Lucas: Sono un impiegato.
Anziana: Interessante.
Continuarono così per un po' sino ad arrivare alla torta.
Lucas: Wow, sembra buonissima.
Ne assaggiò un po', prendendone una piccola porzione con la forchettina da dessert. Notò che aveva un sapore deciso, non lo gradiva particolarmente ma decise di mangiarne ancora. Arrivato a metà fetta fu costretto a fermarsi.
Lucas: Devo dire che ha un sapore molto forte... Cosa c'è dentro?
Anziana: Ci ho messo la cannella, caro.
Lucas: Scusi ma, non pensa di avercene messa un po' troppa?
Anziana: Si, serviva a coprire un altro sapore.
Lucas (confuso): Quale sapore?
L'anziana non rispose. Iniziò a frugare nella sua borsa sino a estrarre una specie di fialetta. La aprì e ne bevve il contenuto.
Lucas (confuso): Cos'è?
Anziana: Questa? Solo un antidoto.
Lucas (confuso): Un antidoto?
Anziana: Si, un antidoto. Un antidoto per il veleno che abbiamo appena ingerito.
Lucas sgranò gli occhi, non riusciva a credere alle sue orecchie. Improvvisamente iniziò a sentirsi male, la gola gli bruciava. Si alzò dalla sedia barcollando, la testa iniziava a girargli. Cadde a terra, la sua vita si stava lentamente spegnendo.
Anziana: Sa, aveva ragione prima. Non bisogna fidarsi degli sconosciuti.