Finito Atomic Heart dopo 29 ore, piaciuto un botto. Visto che ho già scritto molto farò diversi copia e incolla.
Lato artistico è una roba sublime ambientazione dopo ambientazione e pure l'impatto grafico non è niente male.
Lato lore eccezionale, viene spiegato tutto nel minimo dettaglio tra dialoghi, diari e audio log e l'immaginario era figo quanto speravo.
Incredibile quanto parlano e quanti dettagli raccontano su tutto.
Scrittura dei dialoghi molto buona e simpatica.
Il protagonista è chiaramente un cazzone e le conversazione tra lui e il guanto strappano più di un sorriso.
A parte qualche elemento sopra le righe la lore è generalmente seria, semplicemente il protagonista in special modo non si prende molto sul serio però azzo questa non è per niente una cattiva scrittura, ha decisamente personalità.
Aiuta molto anche un doppiaggio italiano eccezionale che mai mi sarei aspettato da un titolo del genere.
Francesco Rizzi sul protagonista è incredibile e anche il livello medio di tutti gli altri è decisamente sopra la media.
Tra l'altro investimento enorme pure qua, il gioco ha una quantità di parlato senza senso che mai mi sarei aspettato e il protagonista insieme al suo guanto non se ne stanno zitti un minuto, altra cosa che personalmente apprezzo perchè se scritto bene ti accompagna costantemente per tutto il gioco in ogni minimo evento.
Dopo le prime ore di introduzione lineari il level design esplode in una meraviglia più labirintica.
Veramente tanto Prey e half-life.
Nel gioco c'è un senso di scala reso magnificamente, arrivi in certi stanzoni scientifici che sono tipo abnormi col soffitto altissimo e pieni di vari macchinari, ricolmi di dettagli con soluzioni di design, platform e puzzle ambientali sempre diverse che offrono una varietà di situazioni pazzesca.
Molto figo poi come il gioco si sviluppi con una struttura quasi a matriosca andando a comporsi lentamente sempre di più via via che avanzi.
Inizia super lineare, poi diventa più labirintico e intricato, poi esci all'esterno e diventa open map e poi si apre ancora di più in un piccolo openworld in cui in cui però la progressione è chiaramente sempre guidata e lineare facendoti arrivare ad altri complessi enormi che ritornano ad avere livelli intricati curatissimi al chiuso.
Il combat tra melee/gunplay fa assolutamente il suo dovere.
Niente di incredibile ma per un immersive sim è comunque meglio di quello di Bioshock e Prey.
Lato critiche:
-Ti introducono malissimo le nuove meccaniche non spiegandoti bene come funzionano o come fare certe cose finendo veramente per auto sabotarsi.
Per dire anche una roba semplice come il poter cambiare tipi di munizioni, oh incredibile non te la spiegano e pure dall'hud non si intuisce bene da soli come fare infatti io l'ho scoperta a caso pigiando robe.
-I comandi nei combattimenti più frenetici li trovo un pò macchinosi/confusionari, colpa anche di un Hud non chiarissimo in certi elementi per via di icone tutte grigie e piccolissime.
-Un pò sporchetto di glitch e bug qua e là, fortunatamente niente di grave.
-I dungeon della seconda parte del gioco non reggono come quelli nella prima a livello di level design.
-Se la lore è eccezionale allo stesso tempo però la gestione della trama attuale nel mezzo del gioco diventa un pò caotica con le vicende chiave trascinate e confuse per un pò troppo tempo e quando finalmente si arriva al bello finisce.
Sicuramente non è un titolo per tutti e chi ha poca pazienza molte cose se le perderà per strada o peggio lo mollerà. Per me assolutamente una piccola perla ed è incredibile se si tiene conto che è pure un opera prima da Mundfish.
Per me alla fine un 8 pieno che per molto tempo nella prima metà, non fosse per certe criticità oggettive e antipatiche, poteva essere quasi vicino al 9.
In un seguito (già previsto) questi potrebbero veramente migliorare un botto.