rivisto per la terza volta in versione final cut.
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quintessenza della fantascienza. film sempre più affascinante. sontuosa commistione tra noir esistenziale/passionale e fantascienza, che combina con una fotografia che si eleva a parte viva e integrante della sceneggiatura: pioggia insistente caratterizzata da colori lividi e controluce che esplorano i volti, città sporca e caotica in una visione antropologica cupa e claustrofobica.
sperisce la voce off e il finale accomondante, qundi c'è come lo spazio necessario per esplorare l'assunto di partenza da un punto di vista più suggerito, misterioso, angoscioso e profondo: la paura e le incertezze del futuro che ci si appresta a vivere, la tecnologia che avanza e rade al suolo la speranza della società in un visione distopica della stessa, la presa di coscienza della brevità della vita, la riflessione sulla morte, il timore nei suoi confronti… il tutto ammantato da dolenti e malinconiche atmosfere noir, da una messinscena languida e barocca rivolta al futuro, da un elegia dei rapporti interpersonali con personaggi scolpiti nella roccia in una storia che ricalca valori umani e universali declinabili all’infinito per sfumature psicologiche e scientifiche possibili.
IL Cinema sci-fi in una delle sue più grandi e mature realizzazioni.
10 10 10 10 10
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quintessenza della fantascienza. film sempre più affascinante. sontuosa commistione tra noir esistenziale/passionale e fantascienza, che combina con una fotografia che si eleva a parte viva e integrante della sceneggiatura: pioggia insistente caratterizzata da colori lividi e controluce che esplorano i volti, città sporca e caotica in una visione antropologica cupa e claustrofobica.
sperisce la voce off e il finale accomondante, qundi c'è come lo spazio necessario per esplorare l'assunto di partenza da un punto di vista più suggerito, misterioso, angoscioso e profondo: la paura e le incertezze del futuro che ci si appresta a vivere, la tecnologia che avanza e rade al suolo la speranza della società in un visione distopica della stessa, la presa di coscienza della brevità della vita, la riflessione sulla morte, il timore nei suoi confronti… il tutto ammantato da dolenti e malinconiche atmosfere noir, da una messinscena languida e barocca rivolta al futuro, da un elegia dei rapporti interpersonali con personaggi scolpiti nella roccia in una storia che ricalca valori umani e universali declinabili all’infinito per sfumature psicologiche e scientifiche possibili.
IL Cinema sci-fi in una delle sue più grandi e mature realizzazioni.
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