Riflessione Bloodborne, è tutto questo capolavoro?

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Non ho idea di quanto il limite sia accentato nei Dark Souls rispetto a Bloodborne. Quello che manca in molte boss fight, come hai giustamente fatto notare, e' un design vecchio stile che costringa il giocatore a pensare dove e come colpire piu' che sul quando(inteso nei termini piu' picchiaduristici possibili). Ci sono tanti aspetti come l'uso di oggetti specifici, o di armi apposite che possono facilitare gli scontri ma che non risultano mai decisivi. Gli unici scontri che provano a sfidare la capacita' di pensiero del giocatore piu' che ai suoi riflessi e tempismo sono la strega di Hermwick, Micolash e Amygdala. I primi due non credo siano riusciti pienamente nell'intento, anzi, il terzo invece e' forse il boss piu' appagante del gioco(peraltro il piu' lovecraftiano di tutti).
Amygdala sì. Oltre alla componente smaccatamente prestazionale (osserva, schiva, punisci) è pennellata si sfumature di design che tengono conto dello strumentario, anche diversificando parecchio lo scontro. Con certe armi cercerai più colpi in certe parti del suo corpo che in altre, più certe condotte che altre... Con il cannone (forza e arcano le stats richieste) si apre pure la possibilità di stunnare colpendo duro in testa. Con lo scudo del DLC si aprono nuove manovre difensive, e così via...

I boss di Demon, in sto senso, fanno tanto di più.

Penso che mi sarei potuto risparmiare almeno 50 o 60 morti se avessi saputo dell'esistenza di un comando corsa. Certe cose a mio avviso vanno spiegate in modo che il giocatore non le manchi. Anche in Vagrant Story per esempio era necessario leggere moltissime pagine di testo, ma non ho mai avuto l'impressione di poter saltare delle note importanti o caratteristiche fondamentali di gameplay. Ho letto che anche in Demon il giocatore viene introdotto alle meccaniche core del titolo all'inizio.
LOL.

Sei stato sfigatissimo.

Il tutorial base di Demon è N volte meglio.

Lì in compenso ci stanno sgambetti e carognate su aspetti del roleplay da andarli a fucilare. E' un gioco che a tratti esige autismo in quantità analoghe a Zelda del 1987.

E ok che si tratta di un game design pensato sulla collaborazione tra i giocatori (coop, possibilità di lasciare hint a terra) ma fidati che trascende abbastanza il limite.

Per me il problema non e' la profondita' della trama di per se', ma il modo in cui viene raccontata.Ovviamente a furia di leggere le descrizioni degli oggetti e ad ascoltare i dialoghi degli NPC, mi sono fatto delle idee su cio' che mi stesse accadendo intorno ma ho dovuto sorbirmi ore di spiegazioni su youtube per cogliere tutte le possibili sfaccettature, anche perche' di leggere tutti gli oggetti non ne avevo nessuna voglia.

Alla fine di questa pratica mi sono convinto del fatto che la sceneggiatura fosse inquietante, profonda ed estremamente interessante. Peccato semplicemente che non essendo stata proprio raccontata, non ho potuto coglierne la qualita'.Oltretutto perche' il gioco disperde frammenti di storia senza soluzione di continuita' o senso cronologico, quindi ritengo che sia normale che se ne perdano i pezzi strada facendo. Ritengo che poi il coinvolgimento in questo senso sia limitato anche dalla focalizzazione fin troppo esterna, dal momento che siamo meno consapevoli di cio' che ci succede intorno dello stesso protagonista.
In realtà non avevo compreso appieno cosa intendessi.

E' un punto di vista interessante.

C'è una frammentarietà che a tratti è logica (es. random il corpo di Tizio si trova nella cella della fazione Alpha perché in effetti, Tizio faceva parte della setta contrapposta) a tratti meno, ma talvolta è semplicemente disfunzionale rispetto all'obiettivo della storia.

E' uno stile a tratti opinabile, dato che ce la si mena tanto con la logica ma poi, vedi vedi, non ha senso che "una spada narri" vita, morte e miracoli di una fazione. Così come in un Prime non ha troppo senso esplorare un pianeta abbandonato da tempo, per poi downloadare spiegoni didascalici a profusione.

Reputo siano giochi accomunati dalla volontà di far scoprire al giocatore, mediante suoi interventi attivi, la storia dei rispettivi mondi, ma entrambi non hanno trovato la piena quadratura del cerchio in termini di metodo espositivo. E, anzi, a tratti l'ostinazione "sul metodo" è quasi controproducente rispetto a specifici pezzi di storia/background/atmosfere che troverebbero più felice espressione per altre vie.

Da qui in poi non ho niente da appuntare, ma dal resto ci conosciamo da 10 anni ^^.Discorso valutazione, certamente ritengo che un 8 possa essere una valutazione piu' adeguata a quello che offre il titolo in termini ludici. Quello che pero' voglio appuntare ed e' il senso di questa discussione, e' che la critica tutta, la stragrande maggioranza delle riviste di settore non hanno fatto un minimo appunto ai suoi difetti. Ho letto almeno 15 recensioni di questo titolo e l'ho desiderato a lungo, salvo poi scoprire degli oggettivi difetti macroscopici su cui tutti hanno chiuso gli occhi. E' per questo che sono rimasto profondamente deluso.
Sì, ho capito. Non ne fai tanto una questione di voto (che alla fine dovrebbe essere più espressione del peso soggettivamente attribuito a certi pro/contro) quanto di capacità analitica nel rilevare certi obiettivi elementi di fatto.

Peccato che molti elementi ruolistici propri di Dark Souls siano andati persi in Bloodborne proprio perché, parola di Miyazaki, questo titolo sarebbe un action. Le meccaniche su cui si sono concentrati tuttavia non godono di quella profondità necessaria a superare lo scoglio della ripetitività, il tutto a causa del fatto che mentre in un "action qualsiasi" potenziare l'arma ne aumenterà la profondità del moveset o ne cambierà le caratteristiche, in bloodborne tale attrezzo resterà tale e quale a quando lo hai acquisito. Il tutto senza dimenticare che la scelta di build possibili a inizio partita è risicatissima e pressoché forzata.
Per me non è necessariamente un peccato. Anzi, l'ultima cosa che avrei voluto da BB era proprio un DaS reskinnato.

Il punto è che nella diversa direzione intrapresa non hanno offerto pari profondità, rispetto al filone madre Souls. Profondità che poteva essere costruita in mille modi, senza per forza fare un altro rpg con mille build e un dozziliardo di armi. E senza per forza passare dal consueto skill tree per arma e altre soluzioni da convenzionale action-game.

Nel tuo post citi Vagrant Story: IMHO quello è un capolavoro che senza puntare sul dozziliardone di build intavola una visione di game design 1) PROFONDA; 2) PASSANTE PER VIE AFFATTO SCONTATE E USUALI (per lo modo non le mode in cui si propongono ed esprimono quelle meccaniche).

 
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Lords of shadow 1 é un capolavoro per me, il 2 invece é una porcata dopo i primi 20 minuti.... Ma quei 20 minuti sono sublimi :rickds:

Ma come si é arrivato a parlare di questo? :rickds:

Tornando a Blood, sto giocando dark 3 in questi giorni e trovo Blood superiore in ogni aspetto. A sti giochi manca qualcuno che scriva una benedetta trama e direi che ha tutto quello che si puó desiderare dal genere.

La difficoltà é calibrata perfettamente, basta giocare con molta attenzione: l'ia é una ia e come tale ha dei buchi/falle da sfruttare a proprio vantaggio.

Poi se mi dite che non vi piace il genere ok, ma a sto punto nessun gioco é un capolavoro perché se non ti piace il genere di appartenenza ti fará schifo :rickds:

 
Bloodborne può vantare un'atmosfera dark fantasy/Horror eccezionale, per me la migliore mai vista negli ultimi anni.

Parliamo di un titolo che sfrutta atmosfera, sonoro, mostri, ambientazioni, per risvegliare le paure anche più sopite dei videogiocatori.

Quindi da questo punto di vista direi che non rappresenta solo il meglio visto su PS4 fino ad oggi.

E' il punto fondamentale della produzione.

La difficoltà non è quasi mai frustrante e si è aiutati da un combast system, rispetto ai Souls, un po' più veloce e dinamico, grazie anche alla Schivata con il lock on sul nemico e il parry con le armi da fuoco (non tutti i mob sono soggetti al parry).

Io l'ho trovata progressiva, in un genere come quello dei Souls Like dove conta apprendere il pattern d'attacco dei nemici.

Inutile dire che in alcuni punti può apparire forzatamente ostico. Reso volutamente difficile inutilmente. Come il Calice Maledetto in cui devi affrontare vari livelli di profondità potendo contare solo su metà della vita, con tre dei boss più difficili del gioco.

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Peccato che molti elementi ruolistici propri di Dark Souls siano andati persi in Bloodborne proprio perché, parola di Miyazaki, questo titolo sarebbe un action. Le meccaniche su cui si sono concentrati tuttavia non godono di quella profondità necessaria a superare lo scoglio della ripetitività, il tutto a causa del fatto che mentre in un "action qualsiasi" potenziare l'arma ne aumenterà la profondità del moveset o ne cambierà le caratteristiche, in bloodborne tale attrezzo resterà tale e quale a quando lo hai acquisito. Il tutto senza dimenticare che la scelta di build possibili a inizio partita è risicatissima e pressoché forzata.


Le build in Bloodborne sono di più di quanto possa sembrare, ad un primo impatto.

Se è vero che da una parte le armi non migliorano mai in moveset progredendo nel gioco/avventura, è altrettanto vero che ogni arma può contare su due trasformazioni, che ne diversificano, sopratutto in base alle stats, il valore e la versatilità sul campo di battaglia (e in base al nemico affrontato).

Basti pensare a quelle armi che cambiano lo scaling di una stat in base alla trasformazione (la Chikage normale scala in Destrezza, trasformata lo scaling passa a Sangue). Differenza sostanziale che ti porta, anzi ti costringe, a crearti una build misurata. Se uno è intenzionato a sfruttarla al meglio.

Poi ci sono i potenziamenti normali e quelli delle gemme, con diversità degli slot gemme in base al tipo di arma: Unchanny e Lost.

Ad esempio le build basate sulla Magia sono sottovalutate, ma buone. Pochi le sanno utilizzare a dovere.

 
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Ragazzi in sto gioco c'é la Chikage, capolavoro assoluto giá solo per la presenza dell'arma :rickds:

Sono serio, é una meraviglia di gameplay.

 
Strano però che questa disamina non prenda in considerazione un elemento di Bloodborne che, insieme all'atmosfera, ha quasi del miracoloso: il level design di sto gioco e' qualcosa di incredibile, un unico mondo interconnesso con delle shortcuts ben pensate e piazzate con criterio; una goduria da esplorare. Questo secondo me e' il vero valore aggiunto che eleva il titolo a mezzo capolavoro, esclusiva o no :sisi: Per me e' nella top 3 delle migliori esperienze della gen al momento, in buona compagnia con Doom e Mgs V.

Ps: avrei da ridire anche sul cs, visto che ogni arma ha un move set diverso e ben studiato con i più la figata delle trasformazioni che aggiunge ulteriore pepe agli scontri; per non parlare delle bossfight contro altri umani che sanno essere decisamente tecniche.

 
Ultima modifica da un moderatore:
Ragazzi in sto gioco c'é la Chikage, capolavoro assoluto giá solo per la presenza dell'arma :rickds:Sono serio, é una meraviglia di gameplay.
Le armi in BB le ho trovate tutte ben caratterizzate, anche se in numero molto ridotto rispetto ad un Souls.

Mancanza sopperita dalle trasformazioni, movest unici e versioni Lost e Unchanny di ogni arma. :sisi:

La Chikage trasformata in Bloodtinge la considero una delle armi più forti e versatili, abbinata con la Evelyn, fanno un'ottima build (sopratutto in PVP).

 
Ultima modifica da un moderatore:
Non ho seguito tutto il discorso, però mi sembra chiaro che si sta parlando di difetti che i souls si portano dal primo capitolo. Quindi insomma il discorso si può chiudere con quanto peso ognuno di noi da a questi difetti per poter elevare bloodborne a capolavoro o no.

Comunque ti consiglio di prendere il DLC, è nettamente superiore al gioco base e introduce tantissime nuove armi e boss veramente difficili. :sisi:

 
Ultima modifica da un moderatore:
Strano però che questa disamina non prenda in considerazione un elemento di Bloodborne che, insieme all'atmosfera, ha quasi del miracoloso: il level design di sto gioco e' qualcosa di incredibile, un unico mondo interconnesso con delle shortcuts ben pensate e piazzate con criterio; una goduria da esplorare.
Se è per questo il mondo di DkS1 è pure più complesso o consente run ancora più diversificate. Con gameplay N volte più profondo. Okay, gli ultimi livelli sono un cancro, lo so.

 
Non posso rispondere alla domanda "cosa ha portato la media di metacritic di BB" perché non ne sono in grado, posso rispondere col mio approccio da fan della saga: l'impressione che ho avuto dopo aver finito e sviscerato il gioco è stata di trovarmi di fronte a uno dei giochi dal level design/atmosfera/ambientazione ecc. ecc. (tutte cose che vedete tutti benissimo) semplicemente eccezionali, ma al titolo ludicamente più "povero" della saga (e in effetti, è quello che ho abbandonato prima una volta sviscerato...sebbene non sia stata certa l'esperienza meno "intensa")

non voglio essere troppo ridondante con quanto già detto, in linea di massima concordo con quasi tutti i difetti elencati, ne voglio sottolineare uno: la distribuzione di armi/equipaggiamenti durante la progressione dell'avventura...la sperimentazione è praticamente scoraggiata dall'irreperibilità di qualsiasi alternativa che possa eguagliare in efficienza le armi trovate all'inizio (cioè, la prima Mannaia una volta potenziata resta tranquillamente una delle armi più forti del gioco, anche se effettivamente il gioco non vuole proporre una progressione in merito alla loro efficacia) almeno per un buon 70% del gioco, e lo stesso vale per accessori e simili...e la quantità/varietà degli stessi anche alla fine del gioco è decisamente insoddisfacente

il dlc è appunto andato ad aggiustare MOLTO il tiro in questo senso, aggiungendo in proporzione molto più per quel che riguarda armi e oggetti rispetto alla nuova "superficie esplorabile" (senza entrare nel merito della sua direzione artistica, che riesce a superare il gioco base, il che è tutto dire, al prezzo però ancora una volta di una brevità che lascia un ennesimo rammarico) ma sbagliando di nuovo nella loro distribuzione, dato che è praticamente tutto relegato alla fine di una prima run

forse più che parlare di difetti (che restano perlopiù i soliti della saga), mi spiace che a questi si sono aggiunte tutta una serie di piccole e grandi delusioni, rammarichi, in quanto certi aspetti più sviluppati avrebbero potuto veramente differenziare la formula rispetto ai predecessori...così com'è venuto sembra quasi un souls senza la parata/tutto ciò che è legato alla magia, con un ruolo maggiore della schivata...la scarsa offerta del gameplay si mostra pienamente nei dungeon del calice, tappabuchi a doppio taglio, che privando il gioco della sua meravigliosa "confezione" ne mettono completamente a nudo i difetti.

Ho quindi apprezzato BB per la creatività e la capacità dell'autore in merito a setting, atmosfera, level design, e perché no, anche lore (sebbene anche per me in tutti i capitoli rimanga il rammarico di una narrazione troppo lacunosa...trovo che Demon's come modalità di narrazione fosse una base perfetta, e che in questo i successori siano regrediti) ma mi ha lasciato l'amaro in bocca per una componente ludica troppo poco sviluppata, tant'è che è forse uno dei giochi del quale allo stesso tempo vorrei molto un seguito (per vederne migliorate le caratteristiche) e non lo vorrei (perché ritengo la storia perfettamente chiusa e perché trovo che l'atmosfera sarebbe irripetibile)

Personalmente, trovo comunque che i suoi pregi gli facciano mantenere un posto d'onore nella mia carriera videoludica per il loro valore, e che mi fanno dimenticare volentieri i difetti, ma è anche vero che senza le lenti dell'infatuazione questa volta più di altre si debba passare sopra a più di un compromesso :sisi:

 
Per quanto mi riguarda bloodborne rappresenta il vero castlevania 3D aspettato per decenni, ulteriormente evoluto sotto ogni punto di vista, dalla complessità ed elasticità del gameplay alla cura nella direzione artistica. Oltretutto ha il miglior battle system che io abbia mai sperimentato in un action/rpg. Per questi motivi lo reputo un capolavoro vero, fino ad ora il miglior gioco della generazione e probabilmente uno dei miei giochi preferiti in assoluto ad oggi.

Questo non vuol dire che sia un gioco perfetto, ha diverse sbavature e persino difetti, anche se non reputo la curva di difficoltà uno di questi. Rigiocando bloodborne più volte infatti ci si accorge che le prime fasi scorrono lisce come l'olio, dopo aver assimilato le meccaniche e le logiche di gioco a puntino. Quindi questi presunti picchi di difficoltà imputati alle primissime fasi sono legati più alle comprensibili incapacità del giocatore ad inizio esperienza piuttosto che a un bilanciamento realmente pessimo. Oltretutto è interessante notare come la percezione della difficoltà di ciascun boss cambi radicalmente da giocatore a giocatore. Alcuni reputano gascoigne o amelia tra i più temibili boss del gioco, per me sono stati facilissimi fin dalla prima run. Mentre ho sputato sangue con logarius (che molti reputano una barzelletta) e la balia di mergo. Anche questo è un aspetto molto interessante, indice di una complessità di gameplay tutt'altro che banale.

 
Per quanto mi riguarda bloodborne rappresenta il vero castlevania 3D aspettato per decenni, ulteriormente evoluto sotto ogni punto di vista, dalla complessità ed elasticità del gameplay alla cura nella direzione artistica. Oltretutto ha il miglior battle system che io abbia mai sperimentato in un action/rpg. Per questi motivi lo reputo un capolavoro vero, fino ad ora il miglior gioco della generazione e probabilmente uno dei miei giochi preferiti in assoluto ad oggi. Questo non vuol dire che sia un gioco perfetto, ha diverse sbavature e persino difetti, anche se non reputo la curva di difficoltà uno di questi. Rigiocando bloodborne più volte infatti ci si accorge che le prime fasi scorrono lisce come l'olio, dopo aver assimilato le meccaniche e le logiche di gioco a puntino. Quindi questi presunti picchi di difficoltà imputati alle primissime fasi sono legati più alle comprensibili incapacità del giocatore ad inizio esperienza piuttosto che a un bilanciamento realmente pessimo. Oltretutto è interessante notare come la percezione della difficoltà di ciascun boss cambi radicalmente da giocatore a giocatore. Alcuni reputano gascoigne o amelia tra i più temibili boss del gioco, per me sono stati facilissimi fin dalla prima run. Mentre ho sputato sangue con logarius (che molti reputano una barzelletta) e la balia di mergo. Anche questo è un aspetto molto interessante, indice di una complessità di gameplay tutt'altro che banale.

e qui ci metto la firma non potrei essere piu' daccordo

 
Da un punto di vista puramente strutturale, parlo dei Souls in generale, secondo me è tutto troppo incentrato sul combattimento per definirli dei "veri" Castlevania 3D, fermo restando che di quest'ultima serie sono ben lungi dall'averli giocati tutti. È una declinazione della formula, forse, come d'altronde lo era LoS.

Manca un lato "platforming" che non sia assolutamente basilare (e generalmente terribile), che d'altronde credo sia uno degli aspetti per cui LoS è considerato figlio illegittimo della serie.

Sul lato artistico, al di là del mio (scherzoso) post precedente, non mi esprimo.

 
Le armi in BB le ho trovate tutte ben caratterizzate, anche se in numero molto ridotto rispetto ad un Souls.Mancanza sopperita dalle trasformazioni, movest unici e versioni Lost e Unchanny di ogni arma. :sisi:

La Chikage trasformata in Bloodtinge la considero una delle armi più forti e versatili, abbinata con la Evelyn fanno un'ottima build (sopratutto in PVP).
Ma infatti ero serio :sisi: E' stato amore a prima vista, scoperta l'arma ho iniziato immediatamente una nuova partita appositamente dedicata al bloodtinge :rickds:

 
Sicuramente è un titolo col suo bel set di difetti, ma io non posso farci nulla, lo adoro... Ho finito la prima run da pochissimo e per me è un gioco stratosferico, mi sono divertito tantissimo , ed ho assaporato un'atmosfera ed il level design a tratti davvero geniale e senza precedenti!

Poi, parliamoci chiaro... Come si fa a non adorare un gioco dove c'è una spada che si trasforma in un martello gigante!:rickds:

 
Non ho giocato a BB, me li sto facendo di fila da demon a ds2 li ho giocati, appena finisco Zelda vado di BB.

Le critiche che fai sono comuni a tutti i Dark.

La parte peggiore ludicamente è la difficoltà. Non è vero che inizi ad imparare, sono morto più volte all'inizio di DS2 che in tutto Demon. E mi sono fatto la seconda metà di DS2 morendo tipo 3 volte. Avevo la build buona e ciao grazie arrivederci a tutti. Ho fatto gli ultimi boss tutti al primo tentativo :\

Ma direi che la difficoltà è funzionale a quello che dark vuole passare come esperienza. Ovvero: da scarto dell'umanità a re del mondo. Quindi è con la sofferenza e l'impegno che ottieni le cose. Comunicare con il gameplay è tanta roba, altro che. Molto meglio che 14 ore di video dove spieghi quanto sia figo il protagonista.

Tecnicamente è un aborto. Scatta, poligoni a volte messi a caso e compenetrazioni full of lol. Ma la direzione artistica è divina. Pure in DS2 che è la peggiore per ora, c'è tanto di quel materiale come design di mostri, ambienti e situazioni che possono insegnare a molti vg più blasonati. E sono contento che un gioco tecnicamente così ciofeca riesca ad essere così bello, senza tra l'altro ricorrere alle solite gimmick stilistiche, tipo cel shading.

Sulle spiegazioni. Il gioco nasce per essere un avventura dove scopri le cose da te. O le chiedi agli altri zombie che stanno provando a diventare re (tramite messaggi e coop, per tradizione orale) Anche qui è un po' di gameplay che entra a far parte della comunicazione. Cosa che ho adorato. Ti sei perso il tasto corri? Vuol dire che non hai mai evocato una macchia di sangue o letto alcuni messaggi.

Tuttavia ha degli ovvi difetti.

Il BS potrebbe essere molto, molto, molto meglio. Mi dicono che in BB migliori, ma io aspirerei a qualcosa come NIOH lol

La telecamera delle volte distrugge veramente le bolas.

Poi oh, ci sta che non ti piace, ma personalmente credo che me lo godrò parecchio.

 
Non ho giocato a BB, me li sto facendo di fila da demon a ds2 li ho giocati, appena finisco Zelda vado di BB. Le critiche che fai sono comuni a tutti i Dark.

La parte peggiore ludicamente è la difficoltà. Non è vero che inizi ad imparare, sono morto più volte all'inizio di DS2 che in tutto Demon. E mi sono fatto la seconda metà di DS2 morendo tipo 3 volte. Avevo la build buona e ciao grazie arrivederci a tutti. Ho fatto gli ultimi boss tutti al primo tentativo :\

Ma direi che la difficoltà è funzionale a quello che dark vuole passare come esperienza. Ovvero: da scarto dell'umanità a re del mondo. Quindi è con la sofferenza e l'impegno che ottieni le cose. Comunicare con il gameplay è tanta roba, altro che. Molto meglio che 14 ore di video dove spieghi quanto sia figo il protagonista.

Tecnicamente è un aborto. Scatta, poligoni a volte messi a caso e compenetrazioni full of lol. Ma la direzione artistica è divina. Pure in DS2 che è la peggiore per ora, c'è tanto di quel materiale come design di mostri, ambienti e situazioni che possono insegnare a molti vg più blasonati. E sono contento che un gioco tecnicamente così ciofeca riesca ad essere così bello, senza tra l'altro ricorrere alle solite gimmick stilistiche, tipo cel shading.

Sulle spiegazioni. Il gioco nasce per essere un avventura dove scopri le cose da te. O le chiedi agli altri zombie che stanno provando a diventare re (tramite messaggi e coop, per tradizione orale) Anche qui è un po' di gameplay che entra a far parte della comunicazione. Cosa che ho adorato. Ti sei perso il tasto corri? Vuol dire che non hai mai evocato una macchia di sangue o letto alcuni messaggi.

Tuttavia ha degli ovvi difetti.

Il BS potrebbe essere molto, molto, molto meglio. Mi dicono che in BB migliori, ma io aspirerei a qualcosa come NIOH lol

La telecamera delle volte distrugge veramente le bolas.

Poi oh, ci sta che non ti piace, ma personalmente credo che me lo godrò parecchio.
In quanto a difficoltà DS2 è quello bilanciato in modo peggiore, quindi è comprensibile che il picco tu lo abbia provato all'inizio. Oltretutto con adattabilità bassa si hanno pochi frame di invincibilità durante il roll e da inesperti lo si paga a caro prezzo. Per quanto riguarda l'aspetto tecnico hai ragione, la From Software purtroppo non si impegna più del dovuto e a volte non arriva nemmeno al necessario. Io su PC non ho avuto problemi di framerate, ma il mondo è abbastanza spoglio e le texture inguardabili (poi ci passo sopra da amante della saga eh).

DS3 ha un senso di progressione meglio studiato e la difficoltà subisce un picco dopo il primo terzo di gioco. Certi boss ti fanno veramente sudare fin quando non impari il loro moveset. Il lato negativo di DS3 è la scarsezza di vie alternative rispetto al passato. Nelle prime due run è ancora tutto fresco, ma poi si arriva alla noia per la mancanza di varietà. Infine se giochi online troverai il PvP ancora più sbilanciato dei precedenti.

Non ho giocato Bloodborne per mancanza di PS4, ma credo di aver capito che sta nella stessa situazione di DS3: PvE eccezionale ma limitato nella scelta del percorso, coop simpatica, PvP dimenticabile.

Da fan di Miyazaki vorrei un bel reset totale con la prossima IP. O sistema diverse cose dai precedenti (e le avete elencate) o arriveranno validi avversari (Nioh ad esempio,almeno per quanto riguarda il combat system, è dieci spanne sopra).

 
Tecnicamente è un aborto. Scatta, poligoni a volte messi a caso e compenetrazioni full of lol. Ma la direzione artistica è divina. Pure in DS2 che è la peggiore per ora, c'è tanto di quel materiale come design di mostri, ambienti e situazioni che possono insegnare a molti vg più blasonati. E sono contento che un gioco tecnicamente così ciofeca riesca ad essere così bello, senza tra l'altro ricorrere alle solite gimmick stilistiche, tipo cel shading.
Purtroppo pure BB e DS III sono tutt'altro che perfetti (il secondo almeno su console, su PC è okkei), ma almeno hanno anche cominciato ad essere più ambiziosi tecnicamente. Non come i predecessori, che a volte sembravano da prima era PS2 e giravano comunque maluccio :asd:

 
I Souls sono una delle Saghe più sopravvalutate della Storia (con una Fanbase marcia e più chiusa di un qualsivoglia vegano) e Bloodborne fa parte di questo calderone che vede, in Dark Souls, il punto più alto della Serie e pertanto affibbiare la nomea di Capolavoro a questa Saga che non è riuscita a migliorarsi è sbagliato se non in sfaccettature inutili e che non hanno portato ad una vera innovazione del brand.
Madonna come ti quoto :sisi:

In particolare i fan, fastidiosi come pochi.

 
Da un punto di vista puramente strutturale, parlo dei Souls in generale, secondo me è tutto troppo incentrato sul combattimento per definirli dei "veri" Castlevania 3D, fermo restando che di quest'ultima serie sono ben lungi dall'averli giocati tutti. È una declinazione della formula, forse, come d'altronde lo era LoS.
Manca un lato "platforming" che non sia assolutamente basilare (e generalmente terribile), che d'altronde credo sia uno degli aspetti per cui LoS è considerato figlio illegittimo della serie.

Sul lato artistico, al di là del mio (scherzoso) post precedente, non mi esprimo.
Quando si fa il paragone souls/castlevania ci si riferisce prettamente alla corrente metroidvaniesca della saga konami, non ai capitoli pre symphony of the night. Infatti le similitudini sono legate alla componente ruolistica e al level design open world. In quest'ottica non credo che la mancanza di fasi platform rappresenti una differenza davvero degna di nota, visto che in nessuno dei sette metroidvania usciti la componente salterina ricopre un ruolo davvero importante, se non un riempitivo della fase esplorativa. Non c'è nessuna fase salterina particolarmente difficile, non è richiesto nessun livello di precisione e addirittura non esiste game over per un salto malcalibrato. Credo che la terza dimensione dei souls basti e avanzi per arricchire le fasi eplorative e portarle a livelli paragonabili a quelli dei metroivania (in realtà addirittura più elevati).

Ovviamente il discorso non ci azzecca nulla con i primi castlevania, li si che la componente platform è di vitale importanza nell'economia del gioco. Ma d'altronde quei giochi non hanno assolutamente nulla in comune con la saga from.

 
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