Io non posso più leggere certi commenti, a molti giovani 20 anni di indottrinamento sinistroide hanno sfasciato completamente i neuroni. Io sono di Torino e da quando è stata emanata la direttiva si respira un clima di tensione altissimo e a mio avviso completamente ingiustificato. E' una direttiva con orari assolutamente ragionevoli, perchè il sabato ed il venerdì sera la vendita di alcolici viene vietata a partire dalle ore 3:00 e i locali devono chiudere alle ore 4:00, mentre di settimana si parla delle ore 2:00, orari davvero ragionevoli anche per chi non ha nulla da fare nella vita e si può permettere di stare a bighellonare in giro alle 2 di notte di settimana. Ciò che viene vietato a partire dalle ore 20:00 è la vendita di alcolici da asporto IN VETRO (perchè nessuno di voi può immaginare cosa venga lasciato per terra nelle zone della movida ogni sera), tutto il resto si svolge normalmente. Detto questo, ai nostri giovani universitari e non è stato toccato l'alcool e quindi non importa se le persone sono disoccupate, vivono sulle spalle dei genitori e sono vessate da problemi di tutt'altra importanza, l'alcool è la priorità, bisogna far guerriglia, così la scorsa settimana i poliziotti inviati a controllare il rispetto della direttiva sono stati CACCIATI, DERISI, INSULTATI dai ragazzi del quartiere Santa Giulia (frequentato soprattutto da un certo tipo di gioventù, per lo più ragazzi vicini ai centri sociali e agli ambienti di sinistra). Su internet potete trovare i video e sfido chiunque a non vergognarsi di fronte a certe immagini. Questa volta quindi i poliziotti sono arrivati preparati, l'aggressione ad una commissaria e 50 minuti di insulti e prese per i fondelli da parte della "meglio gioventù" hanno fatto il resto. D'altronde a Torino, città tipicamente di sinistra, queste scene non sono nuove, ricordo ancora due anni fa quando durante una retata utile ad arrestare gli spacciatori in San Salvario, un gruppo di ragazzi dei centri sociali si mise in mezzo per difenderli dicendo "non stanno facendo nulla di male" insultando anche i residenti che di quel degrado non ne possono veramente più.
Vengono chiesti più controlli, più regole, più sicurezza e quando finalmente qualcuno ci prova le persone si ribellano. Siamo una generazione che ha vissuto, forse, fin troppa libertà, ce ne siamo approfittati e non siamo abituati a sentirci dire "no, questo non si può fare". Una generazione di viziati che non sa assumersi le proprie responsabilità, senza ideologia, senza senso del dovere e senso civico, prendiamo la vita come se fosse sempre un parco giochi, ma la verità è che per il quieto vivere bisogna rispettare anche delle regole.
Poi vabbè l'odio che si respira verso le forze dell'ordine è qualcosa che ogni volta riesce a superarsi. Che vergogna.