Che cosa abbiamo visto e/o letto oggi? | Recensioni e Commenti Flash

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Viste la 4-5-6 di Shinsekai Yori.
Ma che è 'sta roba? Come mai non ne avevo mai sentito parlare prima? D:

E' angosciante; ma un'angoscia "buona"... reale.

Giuro di non aver mai provato niente di simile per un anime.
Mi hai venduto il biglietto.

 
Messo nella lista delle prossime visioni :asd:

 
Finito Psycho Pass 2.

Meraviglioso. L'assenza di Kougami non si sente minimamente; i temi trattati sono profondissimi ed il finale è grandioso. Avrei preferito che fosse durato qualche episodio in più, visto che ho avuto la percezione che alcune parti sono un po' rushate, ma nulla di compromettente.

Appena posso mi dedico al film, così poi posso giocarmi la VN (di cui ho preso la Limited per PS4) in scioltezza. :sisi:

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In compenso, ho visto anche la 7 di Shinsekai Yori e siamo ancora a livelli molto alti.

Un consiglio a chiunque si approcci a questo anime: non leggete nulla online. Ma proprio nulla; manco la trama, se possibile: è un anime che lascia "volutamente" dei buchi che poi riempie successivamente, e anche solo leggersi la trama è uno spoiler piuttosto pesante.

 
Ultima modifica da un moderatore:
In compenso, ho visto anche la 7 di Shinsekai Yori e siamo ancora a livelli molto alti.

Un consiglio a chiunque si approcci a questo anime: non leggete nulla online. Ma proprio nulla; manco la trama, se possibile: è un anime che lascia "volutamente" dei buchi che poi riempie successivamente, e anche solo leggersi la trama è uno spoiler piuttosto pesante.
Quoto, una volta mesi fa sono andato alla pagina di wiki e me ne pento tutt'ora:sisi: Sto ancora aspettando per dimenticare:sad:

 
Finito Psycho Pass 2.
Meraviglioso. L'assenza di Kougami non si sente minimamente; i temi trattati sono profondissimi ed il finale è grandioso. Avrei preferito che fosse durato qualche episodio in più, visto che ho avuto la percezione che alcune parti sono un po' rushate, ma nulla di compromettente.
abbiamo visioni lontane Km :asd: a me è mancato da morire visto che nella seconda stagione con quel carisma non c'era nessuno :tragic:

 
Un consiglio a chiunque si approcci a questo anime: non leggete nulla online. Ma proprio nulla; manco la trama, se possibile: è un anime che lascia "volutamente" dei buchi che poi riempie successivamente, e anche solo leggersi la trama è uno spoiler piuttosto pesante.
E' la mia politica praticamente con ogni opera, ma grazie comunque della dritta :ahsisi:

 
abbiamo visioni lontane Km :asd: a me è mancato da morire visto che nella seconda stagione con quel carisma non c'era nessuno :tragic:
Akane (che, dalla fine della prima stagione, è tipo ***), il professore e Togane compensano (in maniera complementare) il ruolo di Kougami. :sisi:

Ed in ogni caso, non "serve" la presenza di un personaggio di Kougami; o meglio, l'anime è fatto talmente bene che la presenza di un ikemen come Kougami non è fondamentale. Psycho Pass non è Kougami, è molto di più. Chiaro che se il motivo per cui si è vista (e si è apprezzata) la prima stagione ricade esclusivamente su Kougami allora si può restare delusi.

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E' la mia politica praticamente con ogni opera, ma grazie comunque della dritta :ahsisi:
Di norma sono anche io dello stesso avviso, infatti le uniche cose su cui mi informavo erano i temi; di rado mi capitava di leggere il synopsis.

Fatto sta che questa volta l'averlo letto si è rivelato più detrimentale del previsto. :sisi:

 
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Bellissima frase "Psycho-pass non è Kougami. È molto di più".

AMEN.

Non si tratta del solito personaggio figo, forte e veloce, apparentemente freddo, con la sigaretta e il passato difficile, lol.

Psycho-pass è uno spunto di riflessione immenso su temi di una certa profondità.

 
Akane (che, dalla fine della prima stagione, è tipo ***), il professore e Togane compensano (in maniera complementare) il ruolo di Kougami. :sisi:Ed in ogni caso, non "serve" la presenza di un personaggio di Kougami; o meglio, l'anime è fatto talmente bene che la presenza di un ikemen come Kougami non è fondamentale. Psycho Pass non è Kougami, è molto di più. Chiaro che se il motivo per cui si è vista (e si è apprezzata) la prima stagione ricade esclusivamente su Kougami allora si può restare delusi.
tra le tantissime cose che ho apprezzato di psycho pass c'erano i personaggi e la loro caratterizzazione nonchè il peso che hanno nelle vicende e se per te il carisma di un kougami non serve ai fini del racconto o è stato compensato con altri personaggi è un conto ma io non ho detto che non mi è piaciuta, anzi in passato l'ho difesa visto che è un pensiero quasi unanime che la seconda stagione faccia schifo :rickds: , ma penso che sia quello il motivo per cui non mi ha preso come la prima nonostante sia comunque valida :asd:

 
recensione di safari honeymoon:

Pubblicato nel 2014 da Koyama Press e in Italia nel 2015 da Eris Edizioni, Safari Honeymoon è un fumetto del canadese Jesse Jacobs.

La storia è quella di due facoltosi sposini che, come luna di miele, decidono di intraprendere un safari in una giungla decisamente particolare. Vengono accompagnati in questo viaggio da una guida senza nome, assolutamente esperta del luogo e dei suoi pericoli, che si prenderà cura di loro in maniera tanto efficiente e minuziosa da dare più l'impressione di essere in un lussuoso hotel che non in una giungla potenzialmente mortale. Questo senso di sicurezza tuttavia verrà progressivamente minato e la natura prenderà il sopravvento, ma non potremo dire di non essere stati avvertiti: “Qualunque cosa a un certo punto si riduce al suo stato più primitivo”.

Ciò che balza immediatamente all'occhio è la particolarità dello stile di disegno. Jacobs punta su un originale bianco e verde, per immergere completamente le tavole nell'ambiente naturale e per non farci mai perdere di vista la coordinata principale: non importa chi o cosa vedremo, non importa quanto le nostre certezze verranno ribaltate: ci troviamo sempre in una giungla.

Lo stile punta a un generale minimalismo, e le figure (sia umane che animali e vegetali) sono semplificate, spesso sproporzionate. È presente una rigida ma non limitante ricerca della ripetizione e della simmetria che, unitamente al tratto, conferiscono ulteriore particolarità alle tavole, le quali possono poi assumere forme labirintiche o presentare geometrie assurde.

I vari ambienti vengono presentati con una certa dose di surrealismo, e i personaggi (e noi che leggiamo con loro) finiranno per essere tratti in inganno, perdendo le coordinate spaziali e temporali. Momenti che vengono messi in risalto da trovate grafiche di per sé semplici ma ben costruire, in linea con il resto dell'opera, sempre originali ed efficaci.

Un tratto che non può non fare pensare a Michael DeForge (con il quale Jacobs non condivide solo la nazionalità ma anche l'editore, la Koyama Press), un sicuro punto di riferimento per questo stile che sta ormai diventando predominante in una certa fetta di fumetto indipendente.

Allo stile semplificato vengono poi contrapposti singoli momenti in cui, per evidenziare un particolare elemento, il tratto si fa più dettagliato e minuzioso, ma sempre con originalità e sempre guardando a quello che è stato il panorama underground americano (uno stile ormai ampiamente istituzionalizzato).

La narrazione talvolta viene interrotta per presentare casi di flora e fauna che abitano questo ambiente, ed è occasione per Jacobs per lasciarsi completamente andare a una ricerca stilistica svincolata da limiti narrativi. Assistiamo così a piante e animali che presentano elementi per noi riconoscibili, ma combinati in maniera originale; altre volte invece ci viene presentato qualcosa che non è assolutamente riconducibile alla realtà che conosciamo, finendo così sempre più immersi in questa bizzarra giungla in cui l'unica cosa da fare è abbandonare ogni preconcetto: “Le associazioni mentali prestabilite sono inadeguate. I vostri pensieri non sono altro che nuvole che attraversano un infinito cielo blu”.

Flora e fauna che spesso vengono presentate con taglio documentaristico, in cui si finisce sempre per sottolinearne i pericoli. Pericolosità che diventa perno per uno dei temi centrali, la contrapposizione tra la sicurezza della civiltà e il timore per la natura. Si tratta infatti di un ambiente selvaggio che mette sì i nostri protagonisti in situazioni di pericolo, ma loro stessi saranno in grado di vedere ciò che di positivo la giungla ha da offrire mano a mano che abbandoneranno i propri pregiudizi.

Positività della natura inizialmente incarnata in Winston, una simpatica creaturina rimasta senza madre (vittima di una battuta di caccia) che la moglie deciderà di adottare, e che successivamente verrà simboleggiata da delle creature-chiave per il racconto, delle “scimmie” (terminologia che denota una sicura connotazione negativa, quando intesa dagli uomini ancora ostili alla natura) completamente bianche, dalle capacità telepatiche e che apparentemente posseggono una percezione diversa della realtà, una percezione forse superiore a quella umana.

Queste creature sono frutto di un'evoluzione in particolare simbiosi con la giungla, uno stato di natura che può sembrare ancestrale ma che in realtà si rivela essere come il passo successivo nel cammino umano. Si tratta di una rivelazione che pone l'intera vicenda sotto una luce differente, e che a mio dire rivela anche la natura dell'opera: dopo averla ammirata, combattuta e temuta è solo abbracciandola, accettandola e interiorizzandola che i nostri protagonisti possono veramente fare parte della natura, e con essa evolvere.
http://www.vignettae.it/articoli/recensioni/item/660-safari-honeymoon

 
8-9-10 di Shinsekai Yori

T_T

Non riesco a vedere più di 3 episodi alla volta perchè sono veramente "pesanti" dal punto di vista psicologico.

Non capisco se l'empatia che riesco a provare verso la protagonista è data da questioni "innate" nella mia persona o dalla qualità dell'anime.

Comunque sempre meglio.

 
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Yahari_Ore_no_Seishun_Lovecome_wa_Machigatte_Iru_2016-cover-thumb.jpg


Visto l'OVA di Oregairu Zoku :ahsisi:

Mantiene ottimamente il tono della seconda serie e soddisfa pienamente le aspettative che mi ero posto. Come sempre in questa serie sono i personaggi a fare la voce grossa, potrei stare ore e ore a guardare le avventure di questi quattro pischelli. :asd:

E ora probabilmente anni di attesa per vedere la fine di quest'opera (se ci sarà) dato che quel cazzone di Watari ha cagato questa serie e a quanto pare preferisce dedicarsi a Qualidea Code e Girlish Number, che destino infame quello del mio secondo anime preferito :phraengo:

 
11-12-13 di Shinsekai Yori

Puntate di transizione. Carine, un po' "rivelatrici"; probabilmente necessarie ma nulla di sensazionale.
 
recensione di dressing:

Dressing di Michael DeForge è una raccolta di storie brevi, pubblicata originariamente da Koyama Press a fine 2015 e portata in Italia da Eris Edizioni quest'anno. Quello di DeForge è un nome che si incontra sempre più spesso parlando di certo fumetto indipendente, grazie soprattutto a uno stile grafico sempre riconoscibile pur nella sua estrema varietà.

Si tratta di una raccolta particolarmente etereogenea, in cui si alternano storie brevissime, anche solo di quattro pagine, ad altre leggermente più articolate, passando da forme più astratte e impressionistiche ad altre più rigorosamente (ma sempre con un certo grado di libertà) narrative.

Senza un particolare filo rosso che leghi le storie (anche perché prese da una grossa varietà di fonti: antologie pubblicate negli anni, webcomic, zine di vario tipo ecc.) è tuttavia riconoscibile una serie di temi ricorrenti, o di atmosfera generale, che in qualche modo permane trasversalmente all'interno della raccolta. Il mondo che emerge da questi quadri è spesso cupo e crudele, indifferente e ingiusto, e i personaggi che si muovono al suo interno sono o inconsapevoli o impotenti. Sentimenti che vengono anche acuiti dallo stile colorato e cartoonesco con cui si presentano: un'ironia spesso grottesca che riesce anche a strappare più di un sorriso, e un'apparente innocenza che il più delle volte nasconde tutt'altro.

Senza stare a dedicare spazio a ogni singola storia, è interessante comunque fare notare alcuni fra gli aspetti tematici più riusciti (che possono benissimo variare da lettore a lettore): il processo di mutazione e contaminazione, tanto fisica quanto mentale, comportamentale e linguistica, in Marte è la mia ultima speranza; l'intreccio dal forte gusto kafkiano in Siti web, dove un ignaro ragazzo diventa vittima di un sistema che fatica a capire e, dopo un'altrettanto incomprensibile metamorfosi, diventa parte stessa di questo insondabile sistema, ingranaggio di un meccanismo in cui non è tenuto a comprendere il quadro generale; la ricerca di una dimensione di anticonformismo ed escapismo in La mia interessante madre, un mliardo di miglia; la mancanza di appagamento personale, amoroso e sessuale in Guai seri.

Lo stile di disegno, come detto all'inizio, è tanto mutevole quanto riconoscibile. DeForge punta spesso a sfruttare al massimo la bidimensionalità, talvolta con giochi prospettici quasi estranianti. La ricerca della sintesi e del minimalismo (esemplare Tutti i miei amici, lassù, su un jumbo, dove delle illustrazioni che mostrano un panorama osservato a volo d'uccello sembrano dei quadri astratti) è quasi sempre presente, ma non mancano storie con un maggiore grado di dettaglio. Anche la colorazione riesce a essere assolutamente varia, puntando tanto sul bianco e nero (con soluzioni e profondità diverse, basta confrontare due storie come Mia sorella morì per il caldo e Il piccolo oftalmologo) quanto su forti contrasti cromatici (colori anche decisamente acidi, come in Animali umidi e Guai seri), in una maniera perfettamente funzionale al tipo di storie proposte.

Per concludere, questa raccolta è caldamente consigliata tanto a chi già conosce questo autore, quanto a chi ancora non ha letto nulla di suo e vuole un assaggio del suo stile e delle sue capacità.
http://www.vignettae.it/articoli/recensioni/item/712-dressing

 
[14-20] di Shinsekai Yori

O_O

 
Un paio di giorni fa, dopo le decine di gif che mi apparivano su Facebook, ho visto il primo episodio di Chuunibyou demo Koi ga Shitai!.

Stupendo. Ci sono un paio di scene che mi hanno ribaltato dalla sedia :rickds: Se continua su questi livelli di ignoranza finirò per amarlo :rickds:

 
ep.18 di Psycho-Pass, il plot-twist non mi ha fatto impazzire, ma sono curioso riguardo il proseguio.

ep.10 di Knights of Sidonia, sempre meglio, ha superato la parte in cui ero fermo al manga quindi per me ora è tutto nuovo.

 
ep.18 di Psycho-Pass, il plot-twist non mi ha fatto impazzire, ma sono curioso riguardo il proseguio.
ep.10 di Knights of Sidonia, sempre meglio, ha superato la parte in cui ero fermo al manga quindi per me ora è tutto nuovo.
Quale plot twist? :morris82:

 
Quale plot twist? :morris82:

Chi è in realtà la direttrice, come funziona realmente il sibyl system. Poi la fuga di Makishima penso sia la cosa più ovvia potesse succedere.

Comunque se non avessi studiato le distorsioni della tecnologia sui comportamenti degli individui, e non avessi letto libri che trattano distopie simili e quant'altro, lo starei apprezzando di più :sisi: detto questo per ora rimane sull'8 pieno.

 
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