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Persona 3 Reload
Finito e platinato. Remake perfetto della versione The Journey di P3FES. Ci tengo a precisarlo perchè la storia principale nella versione FES contiene delle aggiunte importanti che riguardano anche alcuni personaggi. P3 è un titolo a cui sono particolarmente affezionato e che mi ha accompagnato per molto tempo con le sue varie versioni: P3, FES e P3P. Era quindi arrivato il momento di riscoprirlo per la quarta volta in quello che probabilmente è il suo adattamento migliore.
Il comparto grafico è semplicemente perfetto, dallo stile dei menu alla realizzazione dei personaggi, e da nuova energia all'intera opera. Per quanto riguarda i contenuti, ho apprezzato particolarmente l'inserimento dei nuovi episodi dedicati ai personaggi che nell'originale non avevano un social link dedicato. Queste scene aggiuntive sono utili e interessanti perchè vanno ad approfondire determinati protagonisti sbloccando anche abilità uniche e oggetti per creare alcune Persona finali.
Dal punto di vista del gameplay, il gioco ormai lo conosciamo, ma anche qui ci sono delle aggiunte interessanti come la Teurgia, un attacco speciale che ciascun personaggio può utilizzare una volta caricata l'apposita barra. Ho notato che l'esperienza è stata resa più accessibile rispetto all'originale: la stessa Teurgia, ad esempio, è molto potente e vi permette di fare danni ingenti ai boss. Inoltre, utilizzando i Frammenti del Crepuscolo, potete, tramite l'orologio, ripristinare hp e sp agevolando l'esplorazione del Tartaro (cosa molto utile, soprattutto nelle fasi inziali dell'avventura quando, come da tradizione per la serie, si hanno a disposizione pochi sp e pochi oggetti per ripristinarli). Sono state introdotte anche delle Porte in cui poter affrontare nuovi boss che, una volta sconfitti, permettono di ottenere molti punti esperienza e oggetti rari per la creazione di armi ed equipaggiamento. Viene incontro al giocatore anche un portale che appare in alcuni piani del Tartaro e vi permette di far salire di livello con un singolo incontro i personaggi che avete usato di meno. Utile se volete sperimentare con il party.
Ogni Persona ha i suoi punti di forza e le sue caratteristiche vincenti e per me è sempre difficile scegliere il migliore. Su una cosa, però, sento di potermi esprimere con una certa sicurezza: il tema che affronta P3 è quello più difficile e maturo. P3 è un gioco dall'atmosfera cupa che parla della morte e di come le persone la affrontano. In questa avventura, però, c'è anche spazio per un'altra tematica importante che si collega in maniera indissolubile alla prima: la vita. Vita e morte sono, infatti, due facce della stessa medaglia, non si può discutere di una di esse senza affrontare l'altra, il confronto è inevitabile. In P3 di vita ce n'è tanta: dal riscatto di alcuni personaggi a un nuovo inizio per altri, la forza prorompente di superare le avversità pur consapevoli delle proprie debolezze e delle proprie paure. P3 non è mai superficiale, neppure nei momenti più leggeri e divertenti, e ha alcuni tra i social link migliori della serie per sviluppo e profondità. P3 è un titolo che ti fa sorridere ed emozionare, ma quando vuole sa anche colpirti duramente. L'ultimo mese del gioco, ad esempio, è un crescendo di emozioni con quell'atmosfera, quella strepitosa traccia di accompagnamento, quel particolare social link e quelli che probabilmente starete portando a termine, fino ad arrivare allo scontro finale, epico e coinvolgente come solo i migliori titoli sanno fare. E' un'esperienza che grazie a una scrittura sempre curata lascia spazio a importanti momenti di riflessione: spesso, infatti, diamo per scontate alcune cose che non lo sono affatto e il gioco ha il merito di ricordarcelo in diversi momenti. E' chiaro che riveste un ruolo importante anche la sensibilità del giocatore, ma è innegabile che P3 sia in grado di trasmettere determinati messaggi.
Peccato solo per la mancanza di The Answer nella versione fisica, ma questa è un'altra storia.
Finito e platinato. Remake perfetto della versione The Journey di P3FES. Ci tengo a precisarlo perchè la storia principale nella versione FES contiene delle aggiunte importanti che riguardano anche alcuni personaggi. P3 è un titolo a cui sono particolarmente affezionato e che mi ha accompagnato per molto tempo con le sue varie versioni: P3, FES e P3P. Era quindi arrivato il momento di riscoprirlo per la quarta volta in quello che probabilmente è il suo adattamento migliore.
Il comparto grafico è semplicemente perfetto, dallo stile dei menu alla realizzazione dei personaggi, e da nuova energia all'intera opera. Per quanto riguarda i contenuti, ho apprezzato particolarmente l'inserimento dei nuovi episodi dedicati ai personaggi che nell'originale non avevano un social link dedicato. Queste scene aggiuntive sono utili e interessanti perchè vanno ad approfondire determinati protagonisti sbloccando anche abilità uniche e oggetti per creare alcune Persona finali.
Dal punto di vista del gameplay, il gioco ormai lo conosciamo, ma anche qui ci sono delle aggiunte interessanti come la Teurgia, un attacco speciale che ciascun personaggio può utilizzare una volta caricata l'apposita barra. Ho notato che l'esperienza è stata resa più accessibile rispetto all'originale: la stessa Teurgia, ad esempio, è molto potente e vi permette di fare danni ingenti ai boss. Inoltre, utilizzando i Frammenti del Crepuscolo, potete, tramite l'orologio, ripristinare hp e sp agevolando l'esplorazione del Tartaro (cosa molto utile, soprattutto nelle fasi inziali dell'avventura quando, come da tradizione per la serie, si hanno a disposizione pochi sp e pochi oggetti per ripristinarli). Sono state introdotte anche delle Porte in cui poter affrontare nuovi boss che, una volta sconfitti, permettono di ottenere molti punti esperienza e oggetti rari per la creazione di armi ed equipaggiamento. Viene incontro al giocatore anche un portale che appare in alcuni piani del Tartaro e vi permette di far salire di livello con un singolo incontro i personaggi che avete usato di meno. Utile se volete sperimentare con il party.
Ogni Persona ha i suoi punti di forza e le sue caratteristiche vincenti e per me è sempre difficile scegliere il migliore. Su una cosa, però, sento di potermi esprimere con una certa sicurezza: il tema che affronta P3 è quello più difficile e maturo. P3 è un gioco dall'atmosfera cupa che parla della morte e di come le persone la affrontano. In questa avventura, però, c'è anche spazio per un'altra tematica importante che si collega in maniera indissolubile alla prima: la vita. Vita e morte sono, infatti, due facce della stessa medaglia, non si può discutere di una di esse senza affrontare l'altra, il confronto è inevitabile. In P3 di vita ce n'è tanta: dal riscatto di alcuni personaggi a un nuovo inizio per altri, la forza prorompente di superare le avversità pur consapevoli delle proprie debolezze e delle proprie paure. P3 non è mai superficiale, neppure nei momenti più leggeri e divertenti, e ha alcuni tra i social link migliori della serie per sviluppo e profondità. P3 è un titolo che ti fa sorridere ed emozionare, ma quando vuole sa anche colpirti duramente. L'ultimo mese del gioco, ad esempio, è un crescendo di emozioni con quell'atmosfera, quella strepitosa traccia di accompagnamento, quel particolare social link e quelli che probabilmente starete portando a termine, fino ad arrivare allo scontro finale, epico e coinvolgente come solo i migliori titoli sanno fare. E' un'esperienza che grazie a una scrittura sempre curata lascia spazio a importanti momenti di riflessione: spesso, infatti, diamo per scontate alcune cose che non lo sono affatto e il gioco ha il merito di ricordarcelo in diversi momenti. E' chiaro che riveste un ruolo importante anche la sensibilità del giocatore, ma è innegabile che P3 sia in grado di trasmettere determinati messaggi.
Peccato solo per la mancanza di The Answer nella versione fisica, ma questa è un'altra storia.