Ciclismo

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Un aggiornamento tardivo anche sul Tour of Britain:

https://www.youtube.com/watch?v=goak2jclz6Y

Elia Viviani è salito a ritirare il premio per la vittoria dell'ottava e ultima tappa del Tour of Britain 2015 con ancor più gioia rispetto alle due precedenti vittorie nella prima e terza tappa.

Sì perché oggi l'italiano del Team Sky si era visto passare davanti André Greipel durante la volata finale, ma il tedesco della Lotto-Soudal ha commesso un'evidente scorrettezza ai danni del veneto che mentre tagliava il traguardo dietro l'avversario che esultava faceva il segno del "no" con la mano e aveva ragione. Come potete vedere dal video in alto, infatti, Greipel ha palesemente cambiato traiettoria e non contento ha dato una specie di gomitata a Viviani, in pratica l'ha messo fuori gioco e nonostante questo il pistard azzurro è arrivato secondo ed è stato poi promosso al primo posto dopo l'esame del video da parte della giuria di corsa. Viviani è stato senza dubbio il dominatore degli sprint in questo Tour of Britain 2015. Oggi al secondo posto si è piazzato Juan José Lobato della Movistar, mentre terzo è ancora una volta Matteo Trentin dell'Etixx-Quick Step, insomma tante buone notizie per il ct della nazionale azzurra Davide Cassani.Sulla tappa di oggi non c'è molto altro da dire, visto che si è corsa su un circuito all'interno della bellissima Londra per un totale di 86,8 km, ci sono stati alcuni scatti durante il percorso e un tentativo di fuga di otto corridori che è sembrata improbabile fin da subito ed è servita solo per animare un po' la piattezza della frazione il cui finale in volata era più che scontato.

Edvald Boasson Hagen della MTN-Qhubeka ha vinto la classifica finale come era già chiaro nei giorni scorsi. Incetta di premi anche per il giovane Owain Doull, miglior britannico, terzo sul podio finale dietro il norvegese e dietro Wouter Poels del Team Sky che si è piazzato al secondo posto.

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Questi i primi dieci al traguardo dell'ultima tappa del Tour of Britain a Londra:

1) Elia Viviani (Team Sky)

2) Juan José Lobato (Movistar Team)

3) Matteo Trentin (Etixx-Quick Step)

4) Edvald Boasson Hagen (MTN-Qhubeka)

5) Jens Debusschere (Lotto-Soudal)

6) Sondre Holst Enger (IAM)

7) Mark Renshaw (Etixx-Quick Step)

8) Graham Briggs (JLT Condor)

9) Ruben Zepuntke (Cannondale-Garmin)

10) Owain Doull (Team Wiggins)

E queste le prime posizioni della classifica generale finale:

1) Evald Boasson Hagen (MTN-Qhubeka)

2) Wout Poels (Team Sky) +13"

3) Owain Doull (Team Wiggins) +42"

4) Rasmus Guldhammer (Cult Energy) +43"

5) Zdenek Stybar (Etixx-Quick Step) +51"

6) Rubén Fernández (Movistar) +51"

7) Steven Kruijswijk (LottoNL-Jumbo) +51"

8) Dylan Van Baarle (Cannondale-Garmin) +53"

9) Chris Anker Sørensen (Tinkoff-Saxo) +59"

10) Xandro Meurisse (An Post-Chain Reaction) +1' 02"

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Effettivamente Greipel quasi lo spinge a spallate contro le barriere, giusta la decisione della giuria //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/sisi.gif

 
I Mondiali di Richmond in Virginia (Stati Uniti) scattano domenica 20 settembre e si chiudono la domenica successiva, 27 settembre. Prima la cronosquadre maschile e femminile, poi le crono individuali, giovedì 24 risposo, quindi le gare in linea.

cronosquadre — L'edizione 2015 dell'appuntamento iridato si apre domani (oggi NdWey) alle 11.30 ora locale (le 17.30 in Italia) con la cronosquadre femminile sulla distanza di 38,8 km. Poi alle 13.30 (19.30 italiane) toccherà agli uomini, sulla stessa distanza: favorita la Bmc campione in carica con gli italiani Oss e Quinziato.

CRONO INDIVIDUALI — Lunedì le prime crono individuali: alle 10 (le 16 in Italia) corrono le juniores (15 km), alle 11.30 (17.30) gli under 23 (30 km). Martedì: juniores uomini alle 9.30 (15.30) sui 30 km e donne elite alle 13.30 (19.30) sempre sui 30 km. Mercoledì: professionisti alle 13 (19) sui 53 km.

LE GARE IN LINEA — Giovedì giornata di riposo, poi le 5 prove in linea. Venerdì: juniores donne alle 10 (le 16 in Italia) sui 68,4 km e gli under 23 alle 12.45 (18.45) sui 162 km. Sabato: juniores uomini alle 9 (15) e donne elite alle 13 (19), entrambe le gare sui 129 km. Domenica: professionisti alle 9 (15), 259 km pari a 16 giri.

IL PERCORSO — Il circuito misura 16,2 km. Ci sono tre strappi. Il primo, 200 metri in pavè al 12%, inizia a 5 km dall'arrivo. Il secondo a 3,5 km dall'arrivo: primi 100 metri al 4%, successivi 100 al 16%. All'ultimo chilometro curva si torna a salire: 430 metri al 7-8%, poi si entra direttamente nel rettilineo finale: 600 metri all'1%.

Gazzetta.

Inoltre:

Memorial Pantani 2015, tripletta azzurra: Ulissi davanti a Visconti e Nibali

La selezione italiana non ha dato scampo agli avversari e ha dominato la gara.

 


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Diego Ulissi ha vinto il Memorial Pantani 2015, corsa di 199,5 km da Riccione a Cesenatico. Il corridore toscano ha corso oggi non con la Lampre-Merida, la sua squadra che non ha preso parte alla gara, ma con una selezione italiana di Davide Cassani che comprendeva anche Giovanni Visconti e Vincenzo Nibali che sono saliti sul podio con lui. Il dominio degli azzurri è stato netto e alla fine proprio questi tre fuoriclasse hanno staccato il gruppo e non si sono fatti più riprendere dividendosi poi le posizioni sul podio. Vincenzo Nibali è la terza volta in questa settimana che arriva tra i primi tre di una cosa: ha collezionato infatti in pochi giorni il secondo posto alla Coppa Agostoni, il primo alla Coppa Bernocchi e il terzo oggi al Memorial Pantani. Lo Squalo dello Stretto fa parte della squadra che è in partenza per i Mondiali di Richmond insieme con Ulissi, Daniele Bennati (Tinkoff-Saxo), Sonny Colbrelli (Bardiani-CSF), Daniel Oss e Manuel Quinziato (BMC), Salvatore Puccio ed Elia Viviani (Team Sky), Fabio Felline e Giacomo Nizzolo (Trek) e Matteo Trentin (Etixx-Quick Step).

Per quanto riguarda la gara di oggi (ieri NdWey), la fuga di giornata è stata lanciata da Johan Van Zyl della MTN-Qhubeka seguito da Gianfranco Zilioli dell'Androni-Sidermec, Nico Brungger della Roth-Skoda e Michele Gazzarra della MgKVis-Vega. Questi quattro battistrada hanno guadagnato un vantaggio di circa quattro minuti, poi sul primo gpm a Montevecchio la nazionale italiana ha aumentato il ritmo e ha fatto molta selezione frazionando il gruppo. Fino al secondo passaggio sul gpm si è preoccupata la Bora-Argon 18 di guidare il plotone, poi è stato Visconti a prendere in mano la situazione e a raggiungere i battistrada. Alla ruota del siciliano sono rimasti prima in sedici, poi in ventuno. Sulla terza salita la mossa decisiva di Visconti, Nibali e Ulissi che sono scappati via da soli, mentre alle loro spalle si è formato un gruppo di nove uomini, diventati dodici lungo la discesa, ma comunque incapaci di riprendere i tre azzurri in testa alla corsa. Il loro vantaggio è salito a circa due minuti, poi sono riusciti a mantenere un margine che ha concesso loro di tagliare il traguardo in tranquillità.

Ecco i primi dieci al traguardo:

1) Diego Ulissi (Nazionale Italia)

2) Giovanni Visconti (Nazionale Italia)

3) Vincenzo Nibali (Nazionale Italia)

4) Kristian Sbaragli (MTN Qhubeka)

5) Grega Bole (CCC Polsat Polkowice)

6) Andrea Pasqualon (Roth - Skoda)

7) Enrico Barbin (Bardiani - CSF)

8) Sergey Shilov (Lokosphinx)

9) Miguel A. Rubiano Chavez (Colombia)

10) Eduard Prades (Caja Rural - Seguros RGA)

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Inizia la diretta, su Rai sport 1 e Rai sport HD //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/sisi.gif

- - - Aggiornato - - -

Caduta nella cronosquadre per la Tinkoff! Non essendoci un quarto membro rimasto in sella, gli altri tre si devono fermare ed aspettare, la loro prova è irrimediabilmente compromessa. Speriamo che non ci siano conseguenze fisiche per i due corridori coinvolti.

- - - Aggiornato - - -

Chiudono infatti con 7' 41" di ritardo dalla Movistar, che per ora è in testa ma che probabilmente verrà scalzata sia dalla Etixx-Quickstep che dalla solita BMC.

- - - Aggiornato - - -

Ecco appunto, la BMC bissa l'oro e vince la cronosquadre davanti alla Etixx e alla Movistar.

 
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I Mondiali di Ciclismo 2015 a Richmond sono iniziati con le cronosquadre e sul gradino più alto del podio ritroviamo le squadre iridate a Ponferrada 2014. Nella gara femminile sono ormai quattro anni che si afferma sempre la stessa squadra, anche se quest’anno ha cambiato nome: parliamo dalla Velocio Sram, ex Specialized Lululemon, squadra tedesca in cui milita l’italiana Barbara Guarischi, che è stata bravissima a condurre le compagne di squadra nella prima frazione della crono da 38 km, staccandosi per prima, ma dopo aver svolto un lavoro fondamentale.

Il podio femminile è stato completato da due squadre tedesche: la Boels Dolmans, arrivata con 6” di ritardo rispetto alle prime, e la Rabo Liv, che ha sfiorato il minuto di ritardo. È rimasta ai piedi del podio Elisa Longo Borghini con la sua Wiggle Honda, quarta classificata con 1’ 10” in più delle vincitrici.

Per quanto riguarda la gara maschile, riecco sul gradino più alto del podio la BMC che per la crono ha come direttore sportivo l’ex campione italiano Marco Pinotti e tra gli uomini che scendono in strada ci sono altri due italiani, Daniel Oss e Manuel Quinziato, che anche quest’anno si mettono al collo la medaglia più preziosa. La squadra americana ha percorso i 38,8 km del percorso di Richmond in un tempo di 42’ 07”, piazzandosi davanti all’Etixx-Quick Step di Tony Martin e alla Movistar in cui milita Adriano Malori, che dunque conquista un bel bronzo. L’unica squadra italiana in gara, la Lampre-Merida, si è piazzata al quindicesimo posto.

Qui di seguito le classifiche delle due gare e i nomi dei campioni del mondo.

Richmond 2015: classifica cronosquadre donne

1) Velocio-SRAM 47’ 35”

(Trixi Worrack, Lisa Brennauer, Karol-Ann Canuel, Alena Amialiusik, Mieke Kroeger e Barbara Guarischi)2) Boels Dolmans 47’ 41”

3) Rabo Liv 48’ 31”

4) Wiggle Honda 48’ 45”

5) Twenty 16 49’ 40”

6) Unitedhealthcare 50’ 26”

7) Orica-AIS 50’ 29”

8) BTC Ljubljana 50’ 38”

9) Optum 50’ 56”

10) Hitec Products 51’ 07”

11) Tibco-SVB 51’ 34”

12) Pepper Palace 52’ 58”

13) BMW 54’ 13”

Richmond 2015: classifica cronosquadre uomini

1) BMC Racing Team 42’ 07”

(Rohan Dennis, Silvan Dillier, Stefan Küng, Daniel Oss, Taylor Phinney e Manuel Quinziato)2) Etixx-Quick Step 42’ 19”

3) Movistar Team 42’ 38”

4) Orica-GreenEdge 43’ 01”

5) Giant-Alpecin 43’ 11”

6) LottoNL-Jumbo 43’ 25”

7) Lotto-Soudal 34’ 07”

8) Astana 43’ 45”

9) Sky 43’ 49”

10) Trek Factory Racing 43’ 54”

11) FDJ 43’ 56”

12) Cannondale-Garmin 43’ 57”

13) IAM Cycling 44’ 05”

14) AG2R La Mondiale 44’ 11”

15) Lampre-Merida 44’ 15”

16) Tosport Vlaanderen 44’ 27”

17) Optum p/b Kelly Benefit 44’ 31”

18) Katusha 44’ 41”

19) UnitedHealthcare 45’ 04”

20) Jelly Belly p/b Maxxis 45’ 49”

21) Hincapie Racing 45’ 51”

22) Jamis-Hagens Berman 46’ 45”

23) Vino 4-ever 46’ 51”

24) Champion System 47’ 22”

25) Lupus Racing Team 47’ 26”

26) Astellas Cycling Team 48’ 06”

27) Tinkoff-Saxo 50’ 19”

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Il danese Mads Würtz Schmidt è il campione del mondo a cronometro nella categoria Under 23. Con un tempo di 37' 10" sul percorso di 30 km, il corridore della ColoQuick ha vinto l'oro piazzandosi davanti al tedesco Maximilian Schachmann che ha tardato 12". Viene dalla Germania anche il terzo classificato, Lennard Kamma, che ha tardato 21" rispetto a Schmidt. C'è da dire che gli ultimi otto corridori, tra i quali anche l'azzurro Filippo Ganna, hanno corso sotto la pioggia e la loro prova è stata fortemente condizionata. Ganna alla fine è arrivato 13" con un ritardo di 59", mentre Davide Martinelli si è piazzato al dodicesimo posto a 58" da Schmidt.

Nella gara delle ragazze juniores troviamo sul podio due americane e un'australiana. L'oro è andato infatti alla statunitense Chloe Dygert che ha percorso i 15 km della prova in 20' 18" 47 piazzandosi davanti alla sua connazionale Emma White che ci ha impiegato 1' 05" 53 in più. L'australiana Anna-Leeza Hull, che era considerata la favorita, è arrivata con un ritardo di 1' 26" 08 rispetto a Dygert e si è dovuta accontentare della medaglia di bronzo.

Per l'Italia c'erano in gara due atlete: Lisa Morzenti che si è piazzata al diciassettesimo posto con un ritardo di 2' 07" 63 rispetto a Dygert e Sofia Bertizzolo che è arrivata ventiduesima a +2' 22" 45.

Domani le cronometro individuali proseguono con le gare dei ragazzi juniores e delle donne élite.

Qui di seguito i primi dieci classificati delle gare di oggi, 21 settembre 2015.


Richmond 2015: crono Under 23


1) Mads Würtz Schmidt (Danimarca) 37' 10" 96

2) Maximilian Schachmann (Germania) +12" 20

3) Lennard Kamna (Germania) +21" 02

4) Truls Engen Korsaeth (Norvegia) +36" 10

5) Owain Doull (Gran Bretagna) +36" 25

6) James Oram (Nuova Zelanda) +37" 48

7) Miles Scotson (Australia) +40" 52

8) Thery Schir (Svizzera) +41" 13

9) Marlen Zmorka (Ucraina) +42" 68

10) Daniel Eaton (Usa) +43" 93

12) Davide Martinelli (Italia) +58" 03

13) Filippo Ganna (Italia) +58" 03


Richmond 2015: crono donne juniores


1) Chloe Dygert (Usa) 20' 18" 47

2) Emma White (Usa) +1' 05" 53

3) Anna-Leeza Hull (Australia) +1' 26" 08

4) Pernille Mathiesen (Danimarca) +1' 30" 41

5) Juliette Labous (Francia) +1' 35" 96

6) Aafke Soet (Paesi Bassi) +1' 40" 67

7) Daria Pikulik (Polonia) +1' 41" 06

8) Gillian Ellsay (Canada) +1' 45" 17

9) Agnieszka Skalniak (Polonia) +1' 47" 51

10) Emeliah Harvie (Canada) +1' 49" 5117) Lisa Morzenti (Italia) +2' 07" 63

22) Sofia Bertizzolo (Italia) +2' 22" 45

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Rivedere il nome di Ganna (Luigi Ganna fu il primo vincitore in assoluto del Giro d'Italia, nel lontano 1909) è stato un piacere, anche se non so se Filippo sia un discendente o solo un omonimo :unsisi:

 
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Davvero appassionante la gara iridata delle cronometro individuale femminile ai Mondiali di Richmond 2015. Alla fine l’ha spuntata la neozelandese Linda Villumsen per soli 2” sulla seconda, l’olandese Anna Van Der Breggen, e 5” sulla terza, la campionessa del mondo uscente Lisa Brennauer, tedesca.

Villumsen ha chiuso la sua prova sul tracciato di 30 km in 40’ 29”, percorrendolo a una velocità media di 44,463 km/h. All’arrivo ha raccontato che per radio le comunicavano solo i suoi stessi intermedi, quindi era come se corresse alla cieca perché non conosceva i riferimenti delle sue rivali, ma è riuscita a balzare davanti a Van Der Breggen che era partita prima di lei.

Brennauer, invece, in quanto campionessa in carica, è partita per ultima e ha dato tutto per difendere il titolo conquistato a Ponferrada, ma alla fine non ce l’ha fatta e ha sceso due gradini del podio, arrivando stremata, tanto da rimanere per qualche minuto seduta per terra, appoggiata alle barriere, con la bocca spalancata per rifiatare.

Per quanto riguarda l’Italia c’era una sola atleta in gara, Silvia Valsecchi, che ha concluso la sua prova al trentesimo posto con un ritardo di 3’ 34” rispetto alla vincitrice.

Tra i ragazzi Juniores il titolo di campione del mondo è stato conquistato dal tedesco Leo Appelt che ha percorso i 30 km del tracciato in un tempo di 37’ 45” pedalando a una velocità media di 47,682 km/h. Il giovane del Team Focus Junior, nato il 26 maggio 1997, è campione nazionale nella sua categoria nella crono ed è anche campione del mondo di inseguimento su pista. Oggi è partito tra i primissimi e ha dovuto aspettare molto per vedere concretizzarsi il suo successo. Quasi tre ore sulla sedia del primo provvisorio prima di avere la certezza che nessun altro avrebbe corso in meno tempo. L’argento è andato all’americano Adrien Costa, che ha impiegato 38’ 02”, dunque 17” in più, per percorrere i 30 km, mentre il terzo classificato è un altro americano, Brandon McNulty, che ha accumulato 59” di ritardo.

Male gli azzurri anche in questa categoria. Matteo Sobrero si è classificato al dodicesimo posto con un tempo di 39’ 49”, mentre Nicola Conci ha chiuso al trentatreesimo posto con un tempo di 41’ 00”, con un ritardo di 3’ 15” da Appelt.

Domani, alle ore 19 italiane, l’appuntamento è con la cronometro individuale degli uomini élite per trovare il successore di Sir Bradley Wiggins, vincitore l’anno scorso a Ponferrada.

Richmond 2015: crono donne élite




1) Linda Villumsen (Nuova Zelanda) 40’ 29”

2) Anna Van Der Breggen (Olanda) +2”

3) Lisa Brennauer (Germania) +5”

4) Katrin Garfoot (Nuova Zelanda) +9”

5) Kristin Armstrong (Usa) +20”

6) Evelyn Stevens (Usa) +26”

7) Ellen Van Dijk (Olanda) +53”

8) Alena Amialiusik (Bielorussi) +1’ 06”

9) Ann-Sophie Duyck (Belgio) +1’ 19”

10) Trixi Worrack (Germania) +1’ 19”

30) Silvia Valsecchi (Italia) +3’ 34”

Richmond 2015: crono uomini juniores

1) Leo Appelt (Germania) 37’ 45”

2) Adrien Costa (Stati Uniti) +17”

3) Brandon McNulty (Stati Uniti) +59”

4) Keagan Girdlestone (Sudafrica) +1’ 07”

5) Gino Mader (Svizzera) +1’ 11”

6) Jasper Philipsen (Belgio) +1’ 22”

7) Niklas Larsen (Danimarca) +1’ 34”

8) Tobias Foss (Norvegia) +1’ 35”

9) Ilya Gorburshin (Kazajkhstan) +1’ 52”

10) Alexys Brunel (Francia) +1’ 52”12) Matteo Sobrero +2’ 01”

33) Nicola Conci +3’ 15”

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Il bielorusso Vasil Kiriyenka è il nuovo campione del mondo a cronometro davanti all'azzurro Adriano Malori e al francese Jérome Coppel.

Kiriyenka ha percorso i 53 km della prova iridata contro il tempo in 1h 02' 29" a una velocità media di 50,894 km/H. Malori ha tardato 9", mentre Coppel ha chiuso con 26" in più del bielorusso.

Nella storia del ciclismo italiano l'argento di Malori è il secondo dopo quello di Andrea Chiurato nel 1994. L'azzurro è stato bravissimo a recuperare nella seconda parte del percorso: all'intermedio posto al 16° km, infatti, aveva un ritardo di ben 27", ma alla fine lo ha ridotto a soli 9". Bene anche Moreno Moser, l'altro italiano in gara, che ha chiuso al decimo posto a 1' 31" da Kiriyenka.

Deludenti molti dei cronomen più attesi: Tom Dumoulin quinto, Rohan Dennis sesto e Tony Martin, iridato per tre volte consecutivamente dal 2011 al 2013. L'americano Taylor Phinney, tornato in strada da qualche settimana dopo un lunghissimo infortunio, ha chiuso al dodicesimo posto mentre gli ex detentori del record dell'ora Matthias Brändle e Alex Dowsett sono rispettivamente sedicesimo e diciassettesimo.

Questi i primi dieci classificati:

1) Vasil Kiryenka (Bielorussia) 1h 02' 29"

2) Adriano Malori (Italia) +9"

3) Jérome Coppel (Francia) +26"

4) Jonathan Castrovieko (Spagna) +29"

5) Tom Dumoulin (Olanda) +1' 01"

6) Rohan Dennis (Australia) +1' 07"

7) Tony Martin (Germania) +1' 16"

8) Maciej Bodnar (Polonia) +1' 17"

9) Marci Bialoblocki (Polonia) +1' 22"

10) Moreno Moser (Italia) +1' 31"

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Bravi i nostri, anche se quei nove secondi un po' bruciano. Ma comunque complimenti vivissimi ad Adriano e Moreno (oltre ovviamente a Kiryenka) :sasa:

 
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Finalmente è stato appurato che a Madonna di campiglio Pantani fu squalificato dalla Camorra :imfao: Si è sempre saputo che quel test era il + fasullo della storia. ( Questo non toglie che tutti prendevano roba ma non erano cosi scemi da farsi beccare ).

 
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Finalmente è stato appurato che a Madonna di campiglio Pantani fu squalificato dalla Camorra :imfao: Si è sempre saputo che quel test era il + fasullo della storia. ( Questo non toglie che tutti prendevano roba ma non erano cosi scemi da farsi beccare ).
Ho appena letto, non so nemmeno come commentare la vicenda. Non se lo meritava.

 
Mondiali Ciclismo Richmond 2015: Simone Consonni argento nella gara in linea Under 23

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Il francese Kevin Ledanois è il campione del mondo in linea Under 23, ma sul podio, al secondo posto, c'è un italiano, Simone Consonni, che si è piazzato davanti all'altro francese, Anthony Turgis. Proprio Italia e Francia si sono date battaglia negli ultimi chilometri e i transalpini hanno avuto la meglio ottenendo due medaglie dopo essere stati nascosti tutto il giorno. Per l'Italia c'è anche l'ottimo quarto posto di Gianni Moscon, mentre Davide Martinelli è stato protagonista della fuga principale della giornata.

Il percorso degli Under 23, lungo in totale 162 km, prevedeva dieci giri del circuito che dovranno affrontare tutte le categorie. Il primo attacco del giorno è stai quello dall'algerino Nassim Saidi che è stato poi raggiunto dal kazako Sergey Luchshenko, ma entrambi sono stati ripresi sul primo strappo in pavé. Alla fine del primo giro si è formato un gruppetto di testa formato dal portoghese Joao Rodrigues, l'israeliano Omer Goldstein, il ruandese Jean Bosco Insengiyumva e l'algerino Adil Barbari. Goldstein è stato il primo a perdere contatto mentre durante il terzo giro si sono aggiunti l'eritreo Amanuel Ghebreigzabhier, il kazako Stepan Astafyev, il cileno Pedro Sébastian Rodriguez, l'irlandese Edward Dunbar, l'americano Daniel e il colombiano Wilmar Paredes. Alla fine del terzo giro è avvenuto il ricongiungimento tra il gruppo principale guidato dall'Italia e alcuni dei battistrada, davanti sono rimasti Rodriguez e Dunbar raggiunti dal nostro Davide Martinelli e, in un secondo momento dal kazako Oleg Zemlyakov e dal tedesco Maximilian Schachmann. Purtroppo Martinelli ha avuto un problema alla catena a meno tre giri dalla conclusione ed è stato ripreso dal gruppo, mentre davanti sono rimasti Schachmann, Zemlyakov e Rodriguez. Nonostante la disavventura di Martinelli, che dopo essere finito nelle retrovie in seguito al cambio bici è poi riuscito a risalire tutto il gruppo, gli azzurri hanno continuato a restare in testa al plotone.

Nel corso del penultimo giro i fuggitivi sono stati ripresi ed è partito in contropiede il danese Søren Kragh Andersen che all'inizio dell'ultimo giro aveva una 16" di vantaggio sul gruppo, ma si è poi rialzato per farsi riprendere. Ai -10 km il plotone era dunque compatto, guidato principalmente dall'Austria. Ai -4,7 km c'è stata una caduta che ha diviso il gruppo in due tronconi e davanti in tre ne hanno approfittato per prendere qualche metro di vantaggio, tra loro Davide Martinelli che ha affrontato il tratto in pavé da solo in testa, mentre dietro è caduto un belga. Martinelli è stato raggiunto da altri quattro corridori, tra i quali due francesi e uno di loro era proprio Kevin Ledanois che ha allungato da solo nel rettilineo finale. Gianni Moscon, che aveva avuto problemi all'inizio dell'ultimo tratto in pavé, ha tirato la volata a Simone Consonni che ha acciuffato l'argento.

Questi i primi dieci al traguardo:

1) Kevin Ledanois (Francia) 3h 54' 45"

2) Simone Consonni (Italia) s.t.

3) Anthony Turgis (Francia) +2"

4) Gianni Moscon (Italia) +2"

5) Alexander Kamp (Danimarca) +2"

6) Fabian Lienhard (Svizzera) +5"

7) Michal Schlegel (Repubblica Ceca) +5"

8) Lucas Manuel Gaday (Argentina) +5"

9) Adam De Vos (Canada) +10"

10) Lennard Kämna (Germania) +12"

Ragazze Juniores: Chloe Dygert pigliatutto

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Nella gara delle ragazze Juniores un altro capolavoro degli Stati Uniti: le prime due sul podio sono le stesse della gara a cronometro e cioè Chloe Dygert ed Emma White. Dygert, che l'anno scorso è stata bloccata a causa di una tremenda caduta dopo la quale ha riportato fratture in più parti del corpo, si è riscattata alla grande con due titoli iridati. Dopo aver dominato la corsa contro il tempo, oggi ha fatto la differenza anche in quella in linea. Le due americane sono entrate nella fuga partita nel secondo dei quattro giri del percorso insieme con la francese Maëlle Grossetête e la russa Ksenia Tcymbaliuk e in quattro hanno guadagnato un minuto di distacco sul gruppo. Poco prima dell'inizio dell'ultimo giro Dygert ha dato il via alla sua azione in solitaria e ha tagliato il traguardo prima di tutte con largo anticipo. Emma White è arrivata a 1' 23" davanti alla polacca Agnieszka Skalniak, bronzo con un ritardo di 1' 28. Il gruppo è arrivar a 1' 41" da Dygert, regolato dalla giapponese Yumi Kajihara.

Per quanto riguarda le azzurre, la migliore è stata Elisa Balsamo che è arrivata con il gruppo principale e si è piazzata al sesto posto.

Queste le prime dieci classificate della gara donne Juniores e le posizioni delle italiane:

1) Chloe Dygert (Usa) 1h 42' 16"

2) Emma White (Usa) +1' 23"

3) Agnieszka Skalniak (Polonia) +1' 28"

4) Yumi Kajihara (Giappone) +1' 41"

5) Susanne Andersen (Norvegia) +1' 41"

6) Elisa Balsamo (Italia) +1' 41"

7) Grace Garner (Gran Bretagna) +1' 41"

8) Yara Kastelijn (Olanda) +1' 41"

9) Jessica Pratt (Australia) +1' 41"

10) Ida Jansson (Svezia) +1' 41"

23) Sofia Bertizzolo (Italia) +2' 10"

30) Katia Ragusa (Italia) +3' 46"

41) Chiara Zanettin (Italia) +3' 46"

45) Nadia Quagliotto (Italia) +3' 46"

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[h=1]Mondiali Ciclismo Richmond 2015: Lizzie Armitstead oro, Longo Borghini quarta[/h]

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La britannica Elizabeth Armitstead ha vinto la gara in linea dei Mondiali di Richmond 2015 conquistando la maglia iridata davanti all'olandese Anna Van Breggen (argento anche nella crono individuale) e all'americana Megan Guarnier al termine di un percorso di 129 km (otto giri del percorso che è uguale per tutte le categorie). L'Italia, come sempre, è stata protagonista per tutta la gara, ma alla fine il risultato migliore è stato quello di Elisa Longo Borghini che è rimasta ai piedi del podio.

Fin dall'inizio della gara numerose atlete, da sole o in gruppetti, hanno provato a evadere dal gruppo che però è stato sempre molto vigile e ha annullato tutti i tentativi. Tra i più insistenti c'è stato quello della russa Svetlana Vasilieva che ha iniziato il quarto giro con 18" di vantaggio, ma anche lei è stata ripresa. Ci ha poi provato l'australiana Katrin Garfoot a più riprese, poi l'olandese Chantal Blaak, un'altra australiana, Rachel Neylan.

A due giri dalla fine si è composto un gruppetto di testa con l'azzurra Valentina Scandolara, la svedese Emilia Fahlin, la stessa Neylan e la sua compagna di squadra Lauren Kitchen, la francese Audrey Cordon, l'americana Coryn Rivera, la tedesca Romy Kasper, l'olandese Amy Pieters e la polacca Malgorzata Jasinska. Quest'ultima ha allungato da sola passando sul traguardo all'inizio dell'ultimo giro con un vantaggio di 10", ma è stata poi ripresa dalle altre attaccanti.

Negli ultimi 5 km la polacca Jasinska ci ha riprovato, ma Scandolara ha prontamente chiuso il buco e poi ha affrontato i muri in prima posizione insieme con Kitchen. Queste due sono rimaste in testa con 11" di vantaggio negli ultimi 3 km, ma sulle due sono rientrate altre tre atlete e a poca distanza si è formato un altro gruppetto con altre tre azzurre, Elisa Longo Borghini, Elena Cecchini e Giorgia Bronzini (quest'ultima ha rotto il cambio nel finale).

Nell'ultimo chilometro, all'imbocco dell'ultimo strappo, è rimasto in testa un gruppo di venti atlete, la britannica Lizzie Armitstead ha attaccato tagliando fuori dal gruppo di testa le velociste, incluse Cecchini e Bronzini. L'olandese Anna Van Der Breggen ha lanciato la volata finale a ranghi ridottissimi, ma Armitstead ha fatto la differenza, ha bruciato tutte e ha conquistato il titolo.

Queste le prime dieci classificate (le prime nove con lo stesso tempo) e i posizionamenti delle azzurre:

1) Elizabeth Armitstead (Gran Bretagna) 3h 23' 56"

2) Anna Van Breggen (Olanda)

3) Megan Guarnier (Usa)

4) Elisa Longo Borghini (Italia)

5) Emma Hohansson (Svezia)

6) Pauline Ferrand Prévot (Francia)

7) Katarzyna Niewiadoma (Polonia)

8) Alena Amialiusik (Bielorussia)

9) Jolanda Neff (Svizzera)

10) Ellen Van Dijk (Olanda) +9"

18) Elena Cecchini (Italia)

23) Valentina Scandolara (Italia)

27) Giorgia Bronzini (Italia)

53) Rossella Ratto

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Richmond 2015: Felix Gall iridato tra gli Juniores
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L'austriaco Felix Gall è il campione del mondo in linea tra i ragazzi Juniores davanti al francese Clement Betouigt-Suire e al danese Rasmus Pedersen.

La corsa è stata condizionata dalla pioggia come quella femminile e ha visto diversi tentativi di fuga, tutti falliti. Gall, che ha fatto parte del gruppo che è stato in testa alla gara più a lungo, ha continuato a insistere anche quando tutti gli attaccanti sono stati presi e a 5 km dal traguardo è andato via da solo. L'azzurro Nicola Conci è riuscito a raggiungere l'austriaco, ma non ha retto il suo ritmo sull'ultimo strappo e alla fine si è piazzato al sesto posto mentre Gall è riuscito a tagliare il traguardo per primo resistendo al tentativo di rimonta di Betouigt-Suire.

Questi i primi dieci classificati della prova in linea dei ragazzi Juniores e i posizionamenti degli azzurri:

1) Felix Gall (Austria) 3h 11' 09"

2) Clement Betouigt-Suire (Francia) s.t.

3) Rasmus Pedersen (Danimarca) +1"

4) Reto Muller (Svizzera) +10"

5) Martin Salomon (Germania) +10"

6) Nicola Conci (Italia) +10"

7) Mathias Norsgaard (Danimarca) +13"

8) Nathan Draper (Gran Bretagna) +13"

9) Marc Hirschi (Svizzera) +13"

10) Pit Leyder (Lussemburgo) +20"

15) Matteo Sobrero (Italia) +36"

61) Riccardo Verza (Italia) +1' 40"

71) Daniel Savini (Italia) +3' 25"

72) Tommaso Fiaschi (Italia) +3' 25"

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Ma almeno almeno la prova in linea elite maschile qualcuno la segue, oggi? :sad2:

 
Ma che regia di m...... nessun replay, non si sanno i distacchi. Niente di niente

Poi va beh a me pare un percorso abbastanza ridicolo

 
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Geniale la Rai, che interrompe il mondiale di ciclismo su Rai Sport 1 HD per far vedere... il fottùto biliardo :bah!:

E su Rai HD devono far vedere.. L'eredità :bah!:

 
Dai sagan daiiiiii.... grande grande grande grande. Mamma mia sono troppo contento

 
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Bravo Sagan //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/sisi.gif ottima la regia che fa perdere la volata per il secondo posto //content.invisioncic.com/a283374/emoticons/emoticons_dent1005.gif

 
[h=1]Mondiali di Ciclismo Richmond 2015: capolavoro di Peter Sagan[/h]



Peter Sagan è il campione del mondo di ciclismo su strada 2015. Lo slovacco trionfa a Richmond con un numero nel finale da autentico fuoriclasse. Ha attaccato al momento giusto, negli ultimi due chilometri e mezzo, e ha fatto il vuoto arrivando da solo al traguardo a braccia alzate. Sul podio con lui salgono l'australiano Michael Matthews e il lituano Ramunas Navardauskas. Il primo degli italiani è Giacomo Nizzolo, diciottesimo. L'Italia è stata molto attiva negli ultimi chilometri, ma l'azione di Sagan ha sorpreso tutti, nonostante fosse l'osservato speciale numero uno e non avesse praticamente squadra (solo due compagni slovacchi, spariti già a inizio corsa). Gli azzurri non avevano un capitano vero e proprio, ma schierandosi a più punte probabilmente ha avuto come unico effetto quello di creare una gran confusione e perciò, anche se fino a 4 km dalla fine erano in blocco in testa al gruppo, si sono poi persi ancor prima dell'attacco fenomenale di Sagan.

Tra i primi classificati troviamo il norvegese Alexander Kristoff quarto, lo spagnolo Alejandro Valverde quinto, l'australiano Simon Gerrans sesto, il francese Tony Gallopin settimo, il polacco Michal Kwiatkowski, campione uscente, ottavo.

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Queste le prime posizioni della classifica:

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alla fine quindi la squadra conta zero...Noi? noi abbiamo fatto schifo che è dir poco. Qualcuno (tipo Cassani) mi spieghi perchè ha messo tutta la squadra a tirare gli ultimi 10 km, ridicolo. Con Cassani non si va da nessuna parte e i corridori ci sono (Viviani era uomo da volata e si è inserito in una fuga che era destinata a morire). Nibali mai visto e cmq il percorso non era adatto a lui.

 
alla fine quindi la squadra conta zero...Noi? noi abbiamo fatto schifo che è dir poco. Qualcuno (tipo Cassani) mi spieghi perchè ha messo tutta la squadra a tirare gli ultimi 10 km, ridicolo. Con Cassani non si va da nessuna parte e i corridori ci sono (Viviani era uomo da volata e si è inserito in una fuga che era destinata a morire). Nibali mai visto e cmq il percorso non era adatto a lui.
Viviani un mondiale non può vincerlo comunque. Magari entrava nei primi 10 , forse . La competizione è troppo alta.

 
alla fine quindi la squadra conta zero...Noi? noi abbiamo fatto schifo che è dir poco. Qualcuno (tipo Cassani) mi spieghi perchè ha messo tutta la squadra a tirare gli ultimi 10 km, ridicolo. Con Cassani non si va da nessuna parte e i corridori ci sono (Viviani era uomo da volata e si è inserito in una fuga che era destinata a morire). Nibali mai visto e cmq il percorso non era adatto a lui.


Sinceramente pure io all'inizio ero un po' perplesso per la strategia di Cassani, ma pensandoci con calma credo non ci fosse molto da fare. Manca la qualità, quindi l'unica strategia vincente é puntare sulla quantità portando 4-5 uomini veloci sperando che almeno uno spari la cartuccia al momento giusto e incrociando le dita per il finale. Viviani é entrato in fuga perché era l'unico davanti in quel momento e perché (dichiarazione di cassani) non aveva le gambe per sprintare con i big; forse sarebbe stato meglio avere trentin in quella fuga, ma sono scelte che si prendono in pochi secondi e che non si possono programmare (soprattutto senza radioline). É stato un mondiale molto sfigato comunque, oss a terra, felline con la sella rotta e ulissi non pervenuto (si parla di problemi di salute)

L'unica scelta che mi lascia perplesso é Nibali, ma credo che sia una decisione presa "più in alto" per ragioni "politiche"/di sponsor (la cosa divertente é che comunque é stato il terzo della squadra, e questo la dice lunga....)

 
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Nibali :ivan:


Finalmente una classica
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