PS5 Clair Obscur: Expedition 33

  • Autore discussione Autore discussione Jack 95
  • Data d'inizio Data d'inizio
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Purtroppo io qualche dettagliuccio di trama me lo sono spoilerato sulle storei instagram, fa ridere ma è così purtroppo, maledetti reels. :sard:

Però niente di che.
 
Io questa fobia degli spoiler non l'ho mai capita.
E' un gioco (come altri) che ha colpi di scena e cose impreviste, saperle prima ti toglie il bello di quella parte di gioco, la trama. Credo sia anche ovvio :asd: Quindi dipende da cosa ti sei spoilerato ecco, ma se sei convinto sia niente di che non penso sia quelle due o tre cose pesanti a cui ho pensato io :sisi:
 
Mai come quel povero di mio marito che una sera mi ha vista giocare e si è spoilerato (spoiler fine atto 1*)

La morte di Gustave...mi fa"E Gustave?" E io mi sono letteralmente arrampicata sugli specchi;:sadfrog:.... poveraccio.
 
Mai come quel povero di mio marito che una sera mi ha vista giocare e si è spoilerato (spoiler fine atto 1*)

La morte di Gustave...mi fa"E Gustave?" E io mi sono letteralmente arrampicata sugli specchi;:sadfrog:.... poveraccio.

"Ma no, tranquillo, poi lo curano. È soltanto una ferita"
 
ma che c'entra l'arroganza se dici cose errate ahah
sei tu a non aver capito nulla del gioco perché nel post parli
dei personaggi come VERI quando NON LO SONO!
non è che perchè alcuni sono stati dipinti da Verso o da Aline o da Maelle allora alcuni sono veri mentre altri no.

e neppure il fatto che abbiano delle vite...un Monoko vale una Lune e la loro vita è circoscritta al mondo della tela.

gli unici reali sono quelli della famiglia Dessandre
 
sei tu a non aver capito nulla del gioco perché nel post parli
dei personaggi come VERI quando NON LO SONO!
non è che perchè alcuni sono stati dipinti da Verso o da Aline o da Maelle allora alcuni sono veri mentre altri no.

e neppure il fatto che abbiano delle vite...un Monoko vale una Lune e la loro vita è circoscritta al mondo della tela.

gli unici reali sono quelli della famiglia Dessandre
Vederla in questo modo però rende tutto molto…piatto.
 
non per nulla preferisco royal...si ok mettono le basi in p5 ma quella parte di personaggi è minore...ed è tutto condensato in una decina di ore
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ricominciamo ahaha

verso nn ha inventato nulla...gli umani li ha creati aline....almeno il gioco capiamolo prima di partire in quarta

le persone dentro il quadro sono VERE

hanno vissuto vite, hanno ricordi e provano emozioni

quindi lune e sciel sono finte?

mi sa devi un attimo ripensare al gioco che hai giocato ed a come l'hai interpretato....già il discorso matrix scricchiolava
senza parole...e ti permetti pure di deridere gli altri
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Vederla in questo modo però rende tutto molto…piatto.
eh ho capito,lo so però è la realtà

dobbiamo elaborarla anche noi
 
Comunque mi stupisce sempre (senza ironia), vedere come si possono interpretare diversamente alcune cose riguardo la scrittura dei giochi.

Con tutto l'amore del mondo per FFVII, per me dire che è più profondo di Expedition 33 (e idem i personaggi),è assurd o. FFVII, che resterà uno dei migliori jrpg di sempre, per bellezza e importanza storica, è comunque uno shonen fondamentalmente. Sì, ci sono rimandi interessanti all'ambientalismo, al terrorismo come resistenza, tutto quello che volete. Ma anche i suoi plot twist su Cloud e Sephiroth li tratta con un taglio molto adolescenziale, come era giusto che fosse visto il pubblico di riferimento.

I personaggi inoltre penso siano più fighi che profondi, immortali per carisma, ma a livello di sfaccettature e di complessità interna, Renoir e Verso sono spanne avanti rispetto Sephiroth e Cloud. Non è solo per quello che fanno, per le rivelazioni o per altro. È proprio per come i loro dissidi interiori sono resi, per come la loro sofferenza viene messa su schermo. E secondo me questo dipende da due cose:

1)Expedition 33 non ha come riferimento dei 14 enni degli anni 90.
2)Expedition 33 è fatto da europei e non da giapponesi, con (come ha detto qualcuno nelle scorse pagine) il teatro, il dramma e la tragedia come riferimenti, e non gli anime.

Quindi non è questione di meglio o peggio, ma proprio di taglio completamente diverso. Ci sono cose in cui FFVII è meglio, ma la profondità, proprio non so.

E sì, tra i Final Fantasy numerati, quello che più si avvicina a Expedition 33 per profondità e maturità è FFXVI, per 3/4 di gioco specialmente.
sei tu a non aver capito nulla del gioco perché nel post parli
dei personaggi come VERI quando NON LO SONO!
non è che perchè alcuni sono stati dipinti da Verso o da Aline o da Maelle allora alcuni sono veri mentre altri no.

e neppure il fatto che abbiano delle vite...un Monoko vale una Lune e la loro vita è circoscritta al mondo della tela.

gli unici reali sono quelli della famiglia Dessandre

È un modo molto limitato di affrontare la questione.

In filosofia è stata affrontata la questione della simulazione. Se scoprissimo di essere un programma di una simulazione la nostra esistenza sarebbe meno rilevante? In fondo gli abitanti di Lumiere, sono stati creati da una sorta di Dio, un po' come un cristiano crede di essere stato creato da Dio. Cosa importa scoprire che sei in un mondo limitato generato da un ente superiore nel momento in cui quell'esistenza è l'unica cosa che ti rende ciò che sei? Gli esistenzialisti ad esempio sostengono che l'esistenza venga prima dell'essenza e sia la prima a determinare la seconda, non viceversa. Non importa quindi se Lune e tutti gli altri siano veri, se per veri si intende "Non generati da Aline". Lune e gli altri esistono in quel mondo, possono creare relazioni, soffrire, morire, quindi determinarsi come esseri umani.

Io continuo a reputare quello di Maelle un Bad Ending per COME viene messo in scena (la parte finale con Verso è da brividi). Ma da un punto di vista proprio etico, Verso è praticamente un genocida che per salvare se stesso e la copia della sua famiglia, decide di sacrificare un mondo. Probabilmente il vero Good Ending sarebbe stato quello dove Maelle entrava e usciva dalla tela, come suggerito da Renoir, che in fin dei conti è l'unico buono della storia.
 
ma loro volevano farlo così, gli autori è chiaro che ti dicono che il finale giusto è quello di verso (tra l'altro pure per me) ma non considero maelle "cattiva" ha solamente provato a salvare tutti e vivere in un mondo dove era "sana"

ok era destinata a non riuscire a farlo e ad impazzire, ma lei era convinta di riuscirci

è un errore di "gioventù" ahah...come quando un adolescente nn ascolta i genitori perchè pensa di avere tutto sotto controllo

se ci pensi è una classico di una famiglia, dove i genitori toppano ci pensano i fratelli maggiori...e verso deve rimetterla in carreggiata, l'avrebbe fatto anche gustave secondo me

la vera stronza è clea qui :sisi:

Stronza?
Eppure è grazie a lei che la famiglia Dessendre non si dissolve, con Aline e Renoir bloccati nella tela e Alicia depressa e divorata dal senso di colpa e dall'apatia.
Ed è sempre lei che cerca subito di aiutare il padre quando entra nella tela, rapisce e ridipinge la sua copia (l'unica, insieme alla madre, capace di padroneggiare una simile abilità) costringendola a fabbricare nevron all'infinito.
Ed è ancora lei a chiedere a Verso di vegliare su Alicia (Maelle) dopo che quest'ultima si è lasciata travolgere dal chroma quando Clea l'ha fatta entrare nel quadro per aiutare Renoir.
Ed è di nuovo lei a dire a Maelle (Alicia) che merita di vivere la sua vita senza lasciarsi condizionare dalle liti dei genitori (se non ricordo male si può leggere in un dialogo alla Torre Infinita tra la Donna Evanescente (Clea) e Maelle).
Che poi a Maelle non gliene fotte una mazza di Lumiere: lo dice subito all'inizio che non è casa sua, che un anno fuori è meglio di nove anni dentro. Solo quando Gustave viene ucciso lei cambia idea mossa dalla vendetta.
La limpida lucidità di Clea la fa apparire stronza agli occhi del giocatore, ma se si approfondisce il personaggio allora si capisce di come si sia caricata il peso dell'intera famiglia sulle spalle, infatti non a caso il suo Axon la raffigura con una città sulle spalle (lei odia questa raffigurazione ed è per questo che inganna Simon e lo manda a ucciderla...così come odiava la raffigurazione che ne aveva fatta la madre, felice e innamorata: quest'ultima il desiderio e l'Axon l'impedimento alla sua realizzazione. Riesco a immaginare quanto abbia potuto godere, nella sua estrema lucidità, nel trasformare la sua copia dipinta in un'arma contro sua madre :chris:).
Distruggere la tela di Verso è un sacrificio molto più per lei che per chiunque altro: è stata creata da lei e suo fratello, hanno passato moltissimo tempo insieme in quella tela e anche questo lo possiamo leggere nei dialoghi con il ragazzo senza volto (Verso) ma non solo.
Per lei, a differenza degli altri, non rappresenta soltanto un "mezzo" per una vita ideale, eppure non tentenna mai nello scopo di distruggerla e la sua lucidità le impedisce di "perdersi" restando sempre ancorata alla realtà "vera".
Per quanto possa sembrare distaccata, il suo amore, forse severo, per la famiglia è innegabile.
 
Comunque mi stupisce sempre (senza ironia), vedere come si possono interpretare diversamente alcune cose riguardo la scrittura dei giochi.

Con tutto l'amore del mondo per FFVII, per me dire che è più profondo di Expedition 33 (e idem i personaggi),è assurd o. FFVII, che resterà uno dei migliori jrpg di sempre, per bellezza e importanza storica, è comunque uno shonen fondamentalmente. Sì, ci sono rimandi interessanti all'ambientalismo, al terrorismo come resistenza, tutto quello che volete. Ma anche i suoi plot twist su Cloud e Sephiroth li tratta con un taglio molto adolescenziale, come era giusto che fosse visto il pubblico di riferimento.

I personaggi inoltre penso siano più fighi che profondi, immortali per carisma, ma a livello di sfaccettature e di complessità interna, Renoir e Verso sono spanne avanti rispetto Sephiroth e Cloud. Non è solo per quello che fanno, per le rivelazioni o per altro. È proprio per come i loro dissidi interiori sono resi, per come la loro sofferenza viene messa su schermo. E secondo me questo dipende da due cose:

1)Expedition 33 non ha come riferimento dei 14 enni degli anni 90.
2)Expedition 33 è fatto da europei e non da giapponesi, con (come ha detto qualcuno nelle scorse pagine) il teatro, il dramma e la tragedia come riferimenti, e non gli anime.

Quindi non è questione di meglio o peggio, ma proprio di taglio completamente diverso. Ci sono cose in cui FFVII è meglio, ma la profondità, proprio non so.

E sì, tra i Final Fantasy numerati, quello che più si avvicina a Expedition 33 per profondità e maturità è FFXVI, per 3/4 di gioco specialmente.


È un modo molto limitato di affrontare la questione.

In filosofia è stata affrontata la questione della simulazione. Se scoprissimo di essere un programma di una simulazione la nostra esistenza sarebbe meno rilevante? In fondo gli abitanti di Lumiere, sono stati creati da una sorta di Dio, un po' come un cristiano crede di essere stato creato da Dio. Cosa importa scoprire che sei in un mondo limitato generato da un ente superiore nel momento in cui quell'esistenza è l'unica cosa che ti rende ciò che sei? Gli esistenzialisti ad esempio sostengono che l'esistenza venga prima dell'essenza e sia la prima a determinare la seconda, non viceversa. Non importa quindi se Lune e tutti gli altri siano veri, se per veri si intende "Non generati da Aline". Lune e gli altri esistono in quel mondo, possono creare relazioni, soffrire, morire, quindi determinarsi come esseri umani.

Io continuo a reputare quello di Maelle un Bad Ending per COME viene messo in scena (la parte finale con Verso è da brividi). Ma da un punto di vista proprio etico, Verso è praticamente un genocida che per salvare se stesso e la copia della sua famiglia, decide di sacrificare un mondo. Probabilmente il vero Good Ending sarebbe stato quello dove Maelle entrava e usciva dalla tela, come suggerito da Renoir, che in fin dei conti è l'unico buono della storia.
Per fortuna tu e King mi fate risparmiare sempre un bel po' di tempo. La spiegazione filosofica stavo per farla io, ma tu l'hai messa giù meglio :sisi:

Unico appunto

Anche Krauron ha detto che Renoir ha suggerito a Maelle di entrare e uscire dalla tela. Ma esattamente quando? Perché nella boss fight finale questa frase non c'è :hmm:
 
Per fortuna tu e King mi fate risparmiare sempre un bel po' di tempo. La spiegazione filosofica stavo per farla io, ma tu l'hai messa giù meglio :sisi:

Unico appunto

Anche Krauron ha detto che Renoir ha suggerito a Maelle di entrare e uscire dalla tela. Ma esattamente quando? Perché nella boss fight finale questa frase non c'è :hmm:
Invece è proprio nella boss fight finale, quando le dice anche che l'aspetterà e lascerà una luce accesa, anche se aveva capito benissimo che ormai era diventata come sua madre.
 
Invece è proprio nella boss fight finale, quando le dice anche che l'aspetterà e lascerà una luce accesa, anche se aveva capito benissimo che ormai era diventata come sua madre.
Sì, però

le dice: "Se vuoi rimanere ancora un po', va bene. Lascerò la luce accesa".
Non significa che le suggerisce di fare avanti e indietro. Mi sembra un'interpretazione un po' larga, soprattutto alla luce del discorso precedente dove lui dice che conosce l'effetto negativo giornaliero del rimanere nelle tele
 
Sì, però

le dice: "Se vuoi rimanere ancora un po', va bene. Lascerò la luce accesa".
Non significa che le suggerisce di fare avanti e indietro. Mi sembra un'interpretazione un po' larga, soprattutto alla luce del discorso precedente dove lui dice che conosce l'effetto negativo giornaliero del rimanere nelle tele
No no amico mio, le dice proprio
che può andare e tornare. Vediamo se te lo trovo.
 
Comunque mi stupisce sempre (senza ironia), vedere come si possono interpretare diversamente alcune cose riguardo la scrittura dei giochi.

Con tutto l'amore del mondo per FFVII, per me dire che è più profondo di Expedition 33 (e idem i personaggi),è assurd o. FFVII, che resterà uno dei migliori jrpg di sempre, per bellezza e importanza storica, è comunque uno shonen fondamentalmente. Sì, ci sono rimandi interessanti all'ambientalismo, al terrorismo come resistenza, tutto quello che volete. Ma anche i suoi plot twist su Cloud e Sephiroth li tratta con un taglio molto adolescenziale, come era giusto che fosse visto il pubblico di riferimento.

I personaggi inoltre penso siano più fighi che profondi, immortali per carisma, ma a livello di sfaccettature e di complessità interna, Renoir e Verso sono spanne avanti rispetto Sephiroth e Cloud. Non è solo per quello che fanno, per le rivelazioni o per altro. È proprio per come i loro dissidi interiori sono resi, per come la loro sofferenza viene messa su schermo. E secondo me questo dipende da due cose:

1)Expedition 33 non ha come riferimento dei 14 enni degli anni 90.
2)Expedition 33 è fatto da europei e non da giapponesi, con (come ha detto qualcuno nelle scorse pagine) il teatro, il dramma e la tragedia come riferimenti, e non gli anime.

Quindi non è questione di meglio o peggio, ma proprio di taglio completamente diverso. Ci sono cose in cui FFVII è meglio, ma la profondità, proprio non so.

E sì, tra i Final Fantasy numerati, quello che più si avvicina a Expedition 33 per profondità e maturità è FFXVI, per 3/4 di gioco specialmente.


È un modo molto limitato di affrontare la questione.

In filosofia è stata affrontata la questione della simulazione. Se scoprissimo di essere un programma di una simulazione la nostra esistenza sarebbe meno rilevante? In fondo gli abitanti di Lumiere, sono stati creati da una sorta di Dio, un po' come un cristiano crede di essere stato creato da Dio. Cosa importa scoprire che sei in un mondo limitato generato da un ente superiore nel momento in cui quell'esistenza è l'unica cosa che ti rende ciò che sei? Gli esistenzialisti ad esempio sostengono che l'esistenza venga prima dell'essenza e sia la prima a determinare la seconda, non viceversa. Non importa quindi se Lune e tutti gli altri siano veri, se per veri si intende "Non generati da Aline". Lune e gli altri esistono in quel mondo, possono creare relazioni, soffrire, morire, quindi determinarsi come esseri umani.

Io continuo a reputare quello di Maelle un Bad Ending per COME viene messo in scena (la parte finale con Verso è da brividi). Ma da un punto di vista proprio etico, Verso è praticamente un genocida che per salvare se stesso e la copia della sua famiglia, decide di sacrificare un mondo. Probabilmente il vero Good Ending sarebbe stato quello dove Maelle entrava e usciva dalla tela, come suggerito da Renoir, che in fin dei conti è l'unico buono della storia.
Analisi filosofica perfetta :hall:
È vero il VII è molto orientale/giapponese, come dici tu sono proprio due approcci diversi al genere.

Per me forse il VII è sopra tutto 😅 sono anche gusti comunque.
 
Rustyking ok errore, non è
Renoir, ma Verso. E quindi sì, cambia abbastanza visto che teoricamente potrebbe, ma vai a spiegarlo a Big Boss Renoir.



Minuto 2:06
 
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