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Anche secondo me e ci aggiungerei anche una scelta “sensata”. Dovevamo dare un taglio netto alla curva dei contagi per poter capire gli effetti del virus e studiarlo un po’. Adesso dopo un anno pensare di rifare la stessa cosa è abbastanza imbarazzante.
Ti dirò, sempre ragionando su quel preciso momento che alternative c'erano, considerando le nostre specifiche sociali? Secondo me ben poche, poi ovviamente possiamo discutere messa in atto, mancanza di visione strategica, e così via. Ma politicamente, era probabilmente l'unica cosa che si poteva fare.
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Veramente? Io con ogni persona che parlo mi dice “guarda, non ce la faccio più con queste restrizioni”, dai giovani fino agli anziani. Chiaramente i miei contatti non sono un dato valido ma non riesco a credere che la gente voglia un altro lockdown ad un anno dal primo :asd:
Non è questione di volerlo, è questione di accollarselo. E secondo me, se lo accollerebbero ben più del 44% :asd:
 
Ti dirò, sempre ragionando su quel preciso momento che alternative c'erano, considerando le nostre specifiche sociali? Secondo me ben poche, poi ovviamente possiamo discutere messa in atto, mancanza di visione strategica, e così via. Ma politicamente, era probabilmente l'unica cosa che si poteva fare.
Infatti concordo con te sul lockdown del marzo 2020. Quello che voglio dire è che ritrovarsi nella stessa situazione un anno dopo è imbarazzante.
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Non è questione di volerlo, è questione di accollarselo. E secondo me, se lo accollerebbero ben più del 44% :asd:
Probabilmente il 40% (se va bene) degli italiani rispetterebbe un eventuale lockdown con tutte le regole, senza cercare scappatoie per uscire di casa. Ma visto l’umore delle persone e la difficile situazione che stiamo vivendo da un anno, non credo che molti sarebbero disposti a farlo.
 
Si può anche interpretare la percentuale in un altro modo.
Magari è dovuto anche al fatto che alla gente non frega niente se chiudono le attività, tanto tutti riescono a trovare scappatoie per uscire di casa anche in zona rossa, quindi non gli cambia niente se Giovannino deve chiudere il suo negozio di vestiti o se deve trasformarlo in un negozio di mutande.
 
Si può anche interpretare la percentuale in un altro modo.
Magari è dovuto anche al fatto che alla gente non frega niente se chiudono le attività, tanto tutti riescono a trovare scappatoie per uscire di casa anche in zona rossa, quindi non gli cambia niente se Giovannino deve chiudere il suo negozio di vestiti o se deve trasformarlo in un negozio di mutande.
Potrebbe anche essere ma non credo. Comunque ci sono delle restrizioni passando da gialla in arancione e poi in rossa. La gente vorrebbe stare quantomeno in gialla con i locali aperti e la possibilità di spostarsi da un comune all’altro. Anzi, non considererei folle l’idea ad un anno dal lockdown di voler stare in una zona bianca un po’ come la scorsa estate.
 

Covid: in corso riunione Cts per valutare nuove misure
ROMA, 09 MAR - E' in corso la riunione del Comitato tecnico scientifico chiesta dal governo per valutare la possibilità di eventuali nuove misure restrittive alla luce dell'aumento dei contagi. Tra le ipotesi sul tavolo degli esperti, l'introduzione del criterio di 250 casi ogni 100mila abitanti per entrare automaticamente in zona rossa - già proposto dai tecnici a gennaio ma respinto dalle Regioni - un'ulteriore stretta nei fine settimana, con chiusure generalizzate, e delle zone rosse più rigide, come venne fatto a Codogno e negli altri comuni nella prima ondata del virus. (ANSA).

Dai, zone rosse più rigide, sono pronto al Marzo 2020 stagione 2
 

Covid: in corso riunione Cts per valutare nuove misure
ROMA, 09 MAR - E' in corso la riunione del Comitato tecnico scientifico chiesta dal governo per valutare la possibilità di eventuali nuove misure restrittive alla luce dell'aumento dei contagi. Tra le ipotesi sul tavolo degli esperti, l'introduzione del criterio di 250 casi ogni 100mila abitanti per entrare automaticamente in zona rossa - già proposto dai tecnici a gennaio ma respinto dalle Regioni - un'ulteriore stretta nei fine settimana, con chiusure generalizzate, e delle zone rosse più rigide, come venne fatto a Codogno e negli altri comuni nella prima ondata del virus. (ANSA).

Dai, zone rosse più rigide, sono pronto al Marzo 2020 stagione 2
Dopo un anno, direi che hanno rotto i coglioni
 
Infatti, ma perché l’anno scorso l’idea era: facciamocelo questo mesetto a casa che non ci cambia nulla e ci sbarazziamo per sempre del virus. Poi sappiamo tutti come è andata a finire. Adesso, dopo averci preso per scemi da settembre con il “chiudiamo adesso per salvare il dopo” che non ha MAI funzionato, dubito che la gente darà fiducia al governo, anzi.
L'anno scorso il lockdown totale era necessario anche perché mancavano mascherine e gel igienizzanti, lasciare tutto aperto o semi-aperto sarebbe stato un suicidio.
 
L'anno scorso il lockdown totale era necessario anche perché mancavano mascherine e gel igienizzanti, lasciare tutto aperto o semi-aperto sarebbe stato un suicidio.
Sì, ma quest’anno sembra che siamo ancora nella stessa situazione e la cosa mi preoccupa assai :asd:
 
Sì, ma quest’anno sembra che siamo ancora nella stessa situazione e la cosa mi preoccupa assai :asd:
Mi sembra di capire che un lockdown totale sia escluso; più probabile che le misure verranno imposte sulla falsariga di quelle natalizie, con weekend rosso e restrizioni a Pasqua e Pasquetta.
 
Secondo voi alla fine che decisione prenderanno?
 
Mi sembra di capire che un lockdown totale sia escluso; più probabile che le misure verranno imposte sulla falsariga di quelle natalizie, con weekend rosso e restrizioni a Pasqua e Pasquetta.
Sì a quanto pare dai titoli di oggi il lockdown totale non ci sarà. Le zone rosse nei weekend ci stanno visto che ormai c’è bel tempo e la gente esce in massa (stufa anche di dover stare a casa). Si dovranno fare altri sacrifici, certamente non per salvare Pasqua. Se poi però permetteranno lo spostamento in tutta la regione in massimo di due persone per andare a trovare amici e parenti (come a Natale), allora la situazione non cambierà molto.
 
L'anno scorso il lockdown totale era necessario anche perché mancavano mascherine e gel igienizzanti, lasciare tutto aperto o semi-aperto sarebbe stato un suicidio.
Lol riduttivo dire che era il gel igienizzante il problema, semplicemente all'epoca non si aveva ancora chiaro in primo luogo la gravità tout court dell'infezione (dalla Cina le notizie che arrivavano erano a dir poco altalenanti) e soprattutto non si sapeva quanto già fosse diffusa nella popolazione.
Fu una chiusura totale perlopiù preventiva, dettata dal fatto che non si aveva idea di cosa potesse succedere in caso contrario, epidemiologicamente si brancolava nel buio.
 
Il bello è che sento questa frase almeno una volta al giorno. Quindi qualcuno ci crede ancora?
Tanto ci facciamo tenere per le palle dalle case farmaceutiche, loro si "impegnano a fare del loro meglio", nessuna conseguenza. Figata
 
La questione vaccini è veramente imbarazzante. Noi dell’UE siamo veramente l’ultima ruota del carro tra UK e USA (e anche chissà quanti altri)
 
A quando problemi di approvigionamento del vaccino italiano? Che è lontano mesi dall'essere anche solo provato?
 
Lol riduttivo dire che era il gel igienizzante il problema, semplicemente all'epoca non si aveva ancora chiaro in primo luogo la gravità tout court dell'infezione (dalla Cina le notizie che arrivavano erano a dir poco altalenanti) e soprattutto non si sapeva quanto già fosse diffusa nella popolazione.
Fu una chiusura totale perlopiù preventiva, dettata dal fatto che non si aveva idea di cosa potesse succedere in caso contrario, epidemiologicamente si brancolava nel buio.
Non leggi quello che scrivo, a quanto pare. Ho detto che il lockdown era necessario anche perché mancavano mascherine e gel igienizzante, del secondo possiamo fare a meno, ma la mancanza delle prime era un problema molto grave. Spero sia più chiaro, adesso. Nessuno ha ridimensionato il problema.

L'entità della minaccia era già ampiamente nota sia al ministro Speranza che all'ISS, almeno a partire dall'allarme lanciato dall'OMS e dall'istituzione della task force del Ministero della Sanità.
 
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